Lotto-Dstny, ritorno a Roubaix: le Ridley per il pavé

11.04.2023
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Nella settimana santa del ciclismo e della campagna del pavé, abbiamo incontrato Noel Vermeersh, uno dei responsabili dello staff dei meccanici del Team Lotto-DSTNY. Noel è il padre del giovane Florian (non esiste nessun grado di parentela con Gianni Vermeersh, che corre invece alla Alpecin), atleta nel roster della squadra belga, che a Roubaix è stato il primo della sua squadra: 12° a 4’11”.

Gli abbiamo chiesto quali sono le scelte fatte dai corridori per il pavé e alcune curiosità sulle bici Ridley in dotazione alla squadra.

Noel Vermeersh, meccanico della Lotto-Dstny
Noel Vermeersh, meccanico della Lotto-Dstny

Noah Fast anche sul pavé

«La tendenze – ha spiegato Vermeersch – è quella di avere una bici per fare tutto. Sembra passato il periodo dove si cambiavano i mezzi e si usavano le biciclette specifiche per il pavé. Al di là delle forniture dei materiali, i corridori di oggi preferiscono avere lo stesso modello di bicicletta e farlo settare in base alla gara».

Con queste parole Florian Vermeersh ci ha aperto le porte del camion officina del Team Lotto-DSTNY. La bici che usa “sempre” il team belga è una Ridley Noah Fast, montata con ruote DT Swiss ACR1100 Dicut e tubeless Vittoria Corsa Graphene con la sezione differenziata tra anteriore e posteriore (28/30 millimetri). Il manubrio è quello integrato e full carbon Ridley, ma è marchiato Deda per una sponsorizzazione e collaborazione tecnica che è sempre molto attiva. Le selle sono Selle Italia e Florian Vermeersh, ad oggi, è l’unico atleta ad usare la nuova SLR 3D.

La nuova SLR 3D di Selle Italia
La nuova SLR 3D di Selle Italia

La trasmissione è Shimano Dura Ace 12s, ma con la catena Gold di KMC. Ma a Vermeersh senior abbiamo chiesto delle curiosità anche in ottica Paris-Roubaix.

Solo Ridley Noah Fast, oppure ci sono delle bici diverse?

Tutti i corridori hanno in dotazione la Noah Fast. Abbiamo solo un corridore che è orientato sulla Helium, per le competizioni con molto dislivello e per i grandi Giri.

Per la Roubaix avevate previsto di usare dei tubeless diversi?

No, per noi il riferimento rimane il Vittoria Corsa TLR Graphene, sono cambiate le sezioni. Di norma con le ruote DT Swiss usiamo 28 per l’anteriore e 30 per il posteriore, alla Roubaix abbiamo usato larghezza da 32, davanti e dietro.

Rispetto all’anno passato le sezioni dei tubeless sono diverse?

Si, lo scorso anno la combinazione più usata era 25 davanti e 28 dietro. I test condotti anche in galleria del vento hanno dimostrato che gli pneumatici più grandi sono migliori e la bicicletta è più veloce.

I corridori cosa scelgono?

Oltre alle scelte soggettive, se un corridore vede che è più performante, è lui il primo a chiedere quella soluzione.

Per quanto riguarda le pressioni?

Con la configurazione dei tubeless differenziati siamo tra le 4,4 e 4,6 atmosfere, ma dipende molto dal peso dal corridore e dalle condizioni meteo. Se piove abbassiamo di qualche punto, non molto per la verità. Sul pavé della Roubaix con le 32, ci siamo orientati intorno alle 4 atmosfere o poco al di sotto. Nel nostro caso è fondamentale considerare l’elevata elasticità di questo tubeless, per noi un grande vantaggio.

Per il pavé avete aumentato la quantità di liquido all’interno dei tubeless?

No, usiamo sempre la stessa quantità: 70 millilitri di liquido anti-foratura.

Cosa comporta una gara bagnata sul pavé per voi meccanici?

Se la giornata prevede pioggia, che sia il Giro delle Fiandre oppure la Roubaix, dopo la corsa c’è una giornata intera e molto intensa di smontaggio totale delle biciclette. I movimenti centrali vengono completamente sostituiti e ogni parte rotante viene smontata. La catena viene cambiata.

Quanti chilometri di vita ha una catena?

Le nostre KMC che sono molto leggere, vengono sostituite dopo 3.000-3.500 chilometri, oppure dopo 5 giorni consecutivi di gara. Questo nella norma, poi ci sono le condizioni oltre il limite, come ad esempio il pavé ed il brutto tempo.

Per le gare delle pietre avete usato un guida catena?

Qualche corridore lo chiede, ma sempre meno. Con le trasmissioni a 12 rapporti di ultima generazione, che hanno il deragliatore diverso e l’aumento del diametro delle corone, il pericolo che la catena cada all’interno si è ridotto molto. Inoltre, se dovesse capitare, il corridore sarebbe costretto a fermarsi per tirare su la catena. Talvolta è sufficiente portare il deragliatore verso la corona grande e la catena risale facilmente.

E invece per quanto concerne la scelta dei rapporti?

Tutti i corridori usano la combinazione 54-40, mentre i pignoni posteriori con la scala 11-30 sono quelli più utilizzati. Possiamo considerarlo un setting standard, anche per il pavé. Montiamo dei pignoni 11-34 quasi esclusivamente per i grandi Giri.

Tutti i pedali sono al massimo della tensione. E’ sempre così, oppure in occasione del pavè sono stati allentati?

Sono sempre al massimo della tensione e tutti i corridori ormai chiedono il pedale più rigido possibile nella fase di tenuta. Non solo, sempre meno atleti usano le tacchette gialle. Noi abbiamo i pedali Shimano e le gialle offrono una maggiore libertà laterale del piede. Ormai tutti vogliono le rosse, completamente fisse, oppure le blu, con un gioco laterale molto contenuto.

Il diametro dei dischi dei freni?

Preferiamo rimanere sui 160 anteriori e 140 posteriori. E’ una soluzione ottimale anche nell’ottica di un intervento dell’assistenza tecnica neutrale. Diciamo pure che le forature sono sempre meno, rispetto ad un passato con i tubolari e a chi preferisce usare le camere d’aria.

Quanto pesa la Ridley Noah Fast che usano i vostri atleti?

E’ una bicicletta che è di poco superiore ai 7 chilogrammi, poi ovviamente dipende dalla taglia.