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Fedeli 2021

Fedeli riparte dalla Gazprom, per cancellare il 2021

13.12.2021
4 min
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Con il 2021 Alessandro Fedeli ha chiuso la sua esperienza alla Delko: 49 giorni di gara nell’ultima delle tre stagioni, i freddi numeri sono impietosi, con una sola Top 10 raggiunta, ma i numeri spesso non dicono tutto e nel suo caso porterebbero a conclusioni sbagliate. Il 25enne di Negrar è il primo “censore” di se stesso, tanto da definire senza problemi “schifoso” il suo ultimo anno, ma c’è un fattore da considerare: la crisi finanziaria che ha travolto il team francese.

Fedeli per sua fortuna ha già messo in tasca il contratto per la prossima stagione, approdando alla Gazprom Rusvelo. I tecnici russi credono molto in lui e hanno saputo andare oltre quei freddi numeri del 2021, è pur sempre l’uomo che dominò il GP Liberazione del 2018, che nelle sue prime due stagioni alla Delko aveva saputo conquistare 3 successi (senza considerare le difficoltà legate al Covid), insomma vedono del potenziale inespresso.

«Con loro mi sono messo d’accordo già ad agosto – racconta Fedeli – sapendo delle difficoltà del team francese: mi dispiace molto che le cose si siano chiuse così male, non m’importa neanche dell’aspetto economico considerando che la squadra è fallita, quel che mi ha fatto male è l’incertezza che ha regnato per tutto l’anno, permettendoci di fare poche corse e influendo sulla mia preparazione. Se ti alleni senza un obiettivo, se il calendario cambia di continuo è normale che il rendimento sia altalenante».

Fedeli Croazia 2019
Fedeli, qui sul podio in Croazia nel 2019, ha vinto 3 corse in maglia Delko, l’ultima al Limousin 2020
Fedeli Croazia 2019
Fedeli, qui sul podio in Croazia nel 2019, ha vinto 3 corse in maglia Delko, l’ultima al Limousin 2020
Pensi quindi che il tuo 2021 inferiore alle annate precedenti sia dipeso da questo?

Sicuramente, non ho mai avuto il colpo di pedale come dico io. Non sono mai andato realmente forte e certamente la testa ha influito molto. Bisogna mettere tutto quanto alle spalle, ripartire da zero mettendo da parte quanto di buono è venuto da questi tre anni.

Ce n’è stato?

Sì e questo non fa che aumentare il dispiacere. Alla Delko sono stato bene nei primi due anni, era davvero come stare a casa, un bell’ambiente. Io avevo ancora un anno di contratto e se non ci fossero stati i problemi che hanno portato al fallimento, sarei rimasto volentieri. Sono stati gli stessi dirigenti francesi che ci hanno lasciati liberi di trovare un’altra soluzione per fine stagione.

Fedeli Pantani 2021
Il veneto, nato nel 1996, quest’anno ha corso in azzurro al Memorial Pantani
Fedeli Pantani 2021
Il veneto, nato nel 1996, quest’anno ha corso in azzurro al Memorial Pantani
Passi così alla Gazprom, sai che i dirigenti russi hanno espresso parole molto lusinghiere nei tuoi confronti…

Mi fa piacere, so del loro apprezzamento e so che troverò un ambiente parimenti efficiente e accogliente. Dei corridori della squadra conosco Canola, con gli altri ci siamo spesso incrociati alle corse, soprattutto con gli altri italiani del gruppo. Penso che si creerà il mix giusto per tornare a crescere.

Tra l’altro passi alla Gazprom mantenendo le stesse bici che avevi alla Delko, la Look…

Sì, dovrebbe essere così e sarebbe una buona cosa, ma il team ci ha detto di aspettare per parlarne finché non saranno loro a ufficializzare l’accordo.

Sai già che cosa ti verrà richiesto?

Di programmi dobbiamo ancora parlare, quel che posso dire è che non ho mai avuto così tanta voglia di correre, di mettermi alla prova, di emergere, forse proprio per come sono andate a finire le cose nel 2021 e per quel brivido che ti scorre lungo la schiena quando lotti per la vittoria, cosa che mi è mancata. Molto dipenderà dal calendario, io comunque voglio farmi trovare subito pronto.

Fedeli Liberazione 2018
L’arrivo di Fedeli al Liberazione 2018, una vittoria di forza con 45″ sul gruppo
Fedeli Liberazione 2018
L’arrivo di Fedeli al Liberazione 2018, una vittoria di forza con 45″ sul gruppo
A ben guardare la tua ancor giovane carriera, sei un corridore che però emerge soprattutto nella seconda parte della stagione…

Effettivamente dall’estate in poi riesco a trarre il meglio, ma ho vinto anche nella prima parte, anzi nel 2019 in Ruanda conquistai il successo alla prima gara in assoluto della stagione. Dipende molto da che tipo di calendario faremo.

Preferisci le gare italiane o quelle all’estero?

Non ho dubbi, queste ultime. In Francia, ad esempio, sono gare molto più effervescenti, dove devi essere sempre sul filo, attento innanzitutto mentalmente. In Italia si va soprattutto sul fondo, la lotta è soprattutto nel finale, l’andamento delle corse segue più un copione prestabilito. All’estero mi trovo molto meglio, so che lì potrò ripagare la fiducia dei tecnici e sto lavorando già per questo.

GP Liberazione in vista. Fedeli l’ultimo re di Roma

24.02.2021
4 min
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Il Gran Premio Liberazione è… il Gran Premio Liberazione. Forse tra i dilettanti solo il mondiale ha maggior valore. E non a caso è soprannominato il “mondiale di primavera”. E’ una corsa che brilla di luce propria, una delle poche conosciute dal grande pubblico anche se dilettantistica e desiderata da ogni corridore che abbia corso tra gli U23. Nell’albo d’oro figurano campioni che rispondono al nome di Gianni Bugno, tanto per dire…

L’arrivo di Fedeli al Liberazione 2018, l’ultimo disputato
L’arrivo di Fedeli al Liberazione 2018, l’ultimo disputato

Risonanza mondiale

E questa splendida gara dopo due stagioni di triste “silenzio” tornerà a disputarsi. La data, chiaramente è il 25 aprile. L’ultimo ad alzare le braccia al cielo, anzi la bici, è stato Alessandro Fedeli.

«Il Liberazione è una corsa molto, molto importante a livello dilettantistico – spiega Fedeli – Sono poche le gare U23 che ti fanno restare nella memoria. Il Palio del Recioto ci si avvicina, ma se vinci il Liberazione resti negli annali ed è un peccato che non si sia disputata nelle ultime stagioni. Purtroppo il ciclismo soffre nel reperire sponsor, almeno in Italia. Corro alla Delko in una squadra francese e qui il ciclismo (squadre e corse, ndr) è aiutato dallo Stato. Ed è un peccato perché poi noi abbiamo le corse importanti. Gli stranieri vengono in Italia a correre: Capodarco, Liberazione…».

Fedeli, 25 anni, è alla terza stagione da pro’, tutte nella Delko. Tra le sue passioni c’è la moto
Fedeli, 25 anni, è alla terza stagione da pro’. Tra le sue passioni c’è la moto

Un attacco assurdo

«Vincerlo per me è stato importante – continua Fedeli – quell’anno ho conquistato tre gare internazionali tra cui il Liberazione. E di solito chi vince quello passa pro’. In più avendo parenti romani l’ho anche sentito di più.

«Quel giorno non pensavo a vincere. Venivo dalla vittoria di Collecchio: ero soddisfatto e tranquillo. Poi invece è uscita una corsa battagliata e dura, non controllata come accade di solito, cosa che avrebbe portato ad uno sprint. Mi ricordo ancora dell’attacco. Avvenne a tre, forse quattro, giri dall’arrivo. Ero già in fuga con altri corridori e poco dopo il passaggio sull’arrivo, nella salita con i Cipressi (zona Caracalla, ndr), la curva andava verso destra. Io mi sono spostato all’esterno sulla sinistra. Ho visto che loro non mi seguivano ed ho insistito».

A questo punto Fedeli sigla un vero numero. Fare quattro giri fuori da solo al Liberazione è cosa più unica che rara, tanto più se si tratta delle tornate finali!

La vigilia del Liberazione di Fedeli è stata, senza saperlo, perfetta. Lui non aveva preparato ad hoc l’appuntamento romano, tuttavia ci era arrivato al meglio.

«Non avevo fatto nulla di che. Io per andare forte devo correre. Durante l’inverno mi ero preparato bene a casa, facendo una buona base. Poi erano iniziate le corse e lì è arrivata la forma. Io per aprire bene il gas devo correre. E avevo gareggiato parecchio, quindi ero arrivato a Roma al meglio. Poi come detto il percorso e la gara sono state buone per le mie caratteristiche».

Il veneto quest’anno ha esordito al GP La Marseillaise
Il veneto quest’anno ha esordito al GP La Marseillaise

Fedeli come Gilbert?

Già, ma quali sono le caratteristiche di Fedeli?

«Mi piace un percorso non troppo duro – conclude Fedeli – ma con una corsa (una tattica, ndr) impegnativa. Un’Amstel Gold Race, può essere adatta a me. Se sto bene so sfruttare l’occasione. Sono un passista-scalatore, ma prendete con le molle sia il passista che lo scalatore! Diciamo che vengo fuori alla distanza, anche per questo mi piacerebbe fare un grande Giro. Molte delle corse che ho vinto sono state le frazioni finali delle corse a tappe. E’ stato così al Tour du Limousine, in Croazia, al Val d’Aosta da dilettante. A chi mi paragono? A Gilbert, fatte le proporzioni. Mi piacciono quei corridori che puntano alle grandi corse».

Divisa Delko fatta da Marcello Bergamo

MB Marcello Bergamo, un rientro in stile fra i pro!

13.02.2021
3 min
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Dopo un periodo d’assenza durato qualche anno, l’ultima esperienza era stata nel 2017 con il team Virtu Pro Velo Concept di Bjiarne Riis, MB Marcello Bergamo ritorna nel mondo del professionismo grazie alla sponsorizzazione tecnica del Team Delko, formazione francese Professional nelle cui file militano fra gli altri gli italiani Alessandro Fedeli e Mauro Finetto.

Voglia di tornare

Marco Saggia, CEO di MB Marcello Bergamo ci ha raccontato come è nata la partnership tecnica con il team transalpino.

«Tutto è nato da un incontro avuto con l’ex professionista portoghese José Azevedo, oggi membro dello staff tecnico della Delko. Fin da subito è scattata fra di noi un’ottima intesa. Volevamo fortemente tornare nel mondo del professionismo ma volevamo farlo con una squadra che fosse all’altezza delle nostre aspettative. La Delko si è rivelata la scelta perfetta».

Quarant’anni di storia

Nelle intenzioni del management di MB Marcello Bergamo era forte il desiderio di potersi nuovamente confrontare a livello internazionale anche con altri brand del settore mettendo a frutto la propria esperienza fatta di oltre quarant’anni nella realizzazione di abbigliamento da ciclismo personalizzato.

Divisa Delko Marcello Bergamo
La divisa della Delko vista da dietro
Divisa Delko Marcello Bergamo
La divisa della Delko vista da dietro

Strategia di marketing

Naturalmente non si tratta solo di una scelta basata sulla consapevolezza dell’ottima qualità dei propri prodotti. Alla base della decisione di vestire la Delko c’è stata anche una ragionata strategia di marketing. Il brand lombardo ha già distributori ufficiali in Danimarca, Australia, Inghilterra e Svizzera. La collaborazione con la Delko potrà aiutare l’azienda a sviluppare mercati nuovi quali la Francia, la Spagna, il Belgio e l’Olanda.

A contatto con i corridori

In occasione dell’ultimo ritiro prestagionale che si è tenuto a inizio gennaio vicino a Tolone, Marco Saggia ha avuto l’opportunità di consegnare personalmente gli ultimi capi sviluppati per la squadra, tra cui il nuovo body per le prove contro il tempo.

E’ stata anche l’occasione per ricevere dagli stessi atleti dei feedback sui prodotti consegnati. «Incontrare i ragazzi è stato per noi importantissimo – ha voluto sottolineare Saggia – abbiamo ricevuto riscontri molto positivi dagli atleti più esperti ma anche dai neoprofessionisti. Ciascuno ci ha fornito informazioni che ci saranno molto utili nel nostro lavoro. Denominatore comune è stata la richiesta di avere capi sempre più leggeri. Abbiamo avuto l’opportunità di seguirli in un allenamento di circa 200 chilometri in una giornata con condizioni meteo proibitive. Nonostante il freddo e la pioggia, sono rimasto colpito dal fatto che tutti i ragazzi del team si coprissero solo lo stretto necessario per affrontare le discese e che applicassero alla perfezione quella che è ormai una prassi consolidata nel mondo del ciclismo: vestirsi a strati in modo da evitare di portarsi addosso pesi superflui».

Dettaglio divisa Delko
I tessuti utilizzati sono tutti riciclati
Dettaglio divisa Delko
I tessuti utilizzati per la divisa della Delko sono tutti realizzati da materiale riciclato

Ecosostenibile

Un tema particolarmente sentito anche da MB Marcello Bergamo è quello della ecosostenibilità. La nuova divisa della Delko, riconoscibilissima in gruppo per le sue finissime linee orizzontali blu, è stata realizzata utilizzando materiale riciclato. Si tratta di tessuti riciclati Native prodotti da SITIP.
La qualità dei materiali utilizzati per realizzare la divisa della Delko è presente in tutti i capi MB Marcello Bergamo prodotti anche per le squadre amatoriali e più in generale per ogni nuova linea di abbigliamento.

marcellobergamo.it