Inserto Tannus Lite, protegge la ruota e cambia la guida

24.06.2024
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Abbiamo provato Tannus Lite, ovvero l’inserto con dimensioni ridotte (rispetto a quelli specifici per la mtb) dedicato ai tubeless gravel (e anche road), che fa parte di un pacchetto modulare, l’unico a proporre questo concetto.

Il suo disegno influisce in modo importante sul comportamento dello pneumatico durante l’utilizzo, perché irrobustisce, mette gomma e cerchio al riparo da colpi proibiti e se utilizzato con cerchi hookless aumenta la protezione in caso di foratura e run-flat (quando si pedala con la gomma a terra).

La struttura interna, tutto l’inserto ha una consistenza omogenea
La struttura interna, tutto l’inserto ha una consistenza omogenea

Tannus Lite, una sorta di memory foam

L’inserto Tannus Lite è molto consistente e compatto, ma ha una grande capacità di adattamento, soprattutto nella porzione inferiore dove sono presenti le scanalature. Ricorda il memory foam di alcuni prodotti, si adatta alle pressioni esercitate, senza mai collassare.

E’ un fattore tecnico di prima importanza che conferma anche una certa longevità dell’inserto. Si adatta, ma non si plasma ed è un prodotto arcigno non facile da inserire all’interno del tubeless. O meglio, tende a far irrigidire il tallone del tubeless e di conseguenza tutte le operazioni di tallonatura diventano più complesse. Servono forza, malizia e un po’ di olio di gomito. In questi casi è sempre utile un velo di acqua e sapone sul tallone della gomma, in modo da facilitare lo scivolamento dello pneumatico sul carbonio.

Binomio perfetto con cerchio hookless

Abbiamo provato l’inserto Lite con un cerchio hookless ed uno pneumatico gravel da 38 millimetri di sezione. Partendo dal presupposto che è fondamentale inserire il liquido sigillante (e/o lattice anti-foratura), proprio l’abbinamento hookless/inserto è a nostro parere perfetto. La zigrinatura del Tannus blocca il tallone dello pneumatico che diventa una cosa sola con i bordi del cerchio.

Se i vantaggi sono meno tangibili quando le pressioni di esercizio sono ottimali, in caso di abbassamento repentino della pressione e/o di foratura si può continuare a pedalare senza il rischio di stallonare e di far saltare lo pneumatico fuori dalla sede. Il cerchio è salvo e ringrazia, i bordi hookless sono fuori pericolo e considerando il costo medio di una buona ruota con cerchio in carbonio non è cosa di poco conto.

Un occhio al riciclo non guasta mai
Un occhio al riciclo non guasta mai

Calibrare l’utilizzo dell’inserto

La consistenza dell’inserto è quella che sentiamo tra le mani. Inevitabilmente modifica il comportamento della gomma tubeless ed in parte anche lo stile di guida, spingendosi anche verso un’aggressività aumentata. Al tempo stesso aumenta la durezza della porzione laterale dello pneumatico, un vantaggio quando si parla di protezione ed aumento della resistenza contro oggetti esterni che possono tagliare la gomma. L’inserto protegge e attutisce i colpi che arrivano dal basso, smorza le vibrazioni (in particolare modo quando si percorrono tratti sassosi golenali). Al tempo stesso cambia e fa diminuire il potere elastico e di deformazione della gomma, che diventa “più tosta e dura”, limitando quell’effetto scivolamento che si percepisce quando si va in appoggio in curva sullo sterrato.

Ci siamo trovati a nostro agio con l’utilizzo dell’inserto (in ambito gravel competitivo) montato solo sulla ruota posteriore. Di certo una scelta ai limiti della soggettività, una soluzione che non ha influito in modo esponenziale sullo stile di guida (abbiamo abbassato di 0,2 bar la pressione, rispetto al setting standard) e ci ha permesso di sfruttare a pieno la fase ammortizzante della ruota anteriore.

In conclusione

Tannus Lite fa parte di un percorso evolutivo dei tubeless, del gravel e ovviamente degli inserti. Questi ultimi se utilizzati in modo corretto offrono una protezione maggiore per il tubeless e per il cerchio (hook e hookless), mettendo l’utilizzatore al riparo da eventuali rischi di rottura, ma portando anche una maggiore sicurezza nelle fasi di guida più aggressive.

Riteniamo un inserto come Tannus un prodotto molto tecnico e come tale deve essere utilizzato, provato e testato a lungo per capirne le reali potenzialità. Un inserto del genere è una sorta di customizzazione della ruota e proprio per questo motivo deve essere cucito addosso ai diversi stili di guida. Tannus Lite è uno solo, ma il delta di personalizzazioni di ruote/pneumatici è ampio. Ad ognuno il suo.

Tannus

Tannus Tubeless Lite, un grande alleato (anche) per gli stradisti

10.05.2024
3 min
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Nell’evoluzione continua del mondo del ciclismo, si sa, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale. E sempre più spesso le novità nate per una disciplina arrivano poi a cascata anche nelle altre.  Esempio più evidente negli ultimi anni sono stati certamente i freni a disco, pensati per la MTB, ma ora quasi imprescindibili sulle bici da corsa.  Dalle “ruote grasse” stanno però arrivando anche altre innovazioni, come per esempio gli inserti antiforatura. Tannus, leader nella produzione di pneumatici pieni ed inserti, ha per questo lanciato la sua nuova linea Tannus Tubeless Lite, pensata appositamente per rispondere alle necessità dei praticanti di strada e gravel. Il loro motto “Never Stop Riding” dice già tutto sulla promessa che vogliono mantenere.

Non solo antiforatura

Tubeless Lite è un inserto che si posiziona all’interno dei copertoni tubeless, pensato per continuare la propria uscita (o la gara) anche in caso di foratura, grazie alle sue grandi capacità “run flat”.  In caso di perdita di pressione, cioè, non sarà più necessario fermarsi immediatamente a bordo strada e si potrà continuare a pedalare senza il rischio di danneggiare il cerchio. Ma i suoi vantaggi non si fermano qui. Primo aspetto fondamentale: è leggerissimo, solo 45 grammi nella versione stradale.

Grazie alla sua speciale forma – liscia nella parte superiore e alternata da vuoti e pieni in quella inferiore a contatto col cerchio – garantisce poi un trasferimento di potenza più efficiente. Inoltre riduce la resistenza al rotolamento, oltre a migliorare il controllo e la percorrenza in curva, specialmente quando affrontate ad alte velocità.

Al 20% materiale riciclato

Le proprietà ammortizzanti dell’inserto riducono inoltre le vibrazioni della bicicletta del 45%. Questo si traduce in una guida più confortevole, consentendo anche pressioni degli pneumatici più basse: l’ideale per le lunghe uscite di allenamento o per le sempre frequenti competizioni endurance.

Tubeless Lite è prodotto con una mescola speciale, la “Aither 1.1”, che è stata studiata per evitare l’assorbimento del lattice inserito all’interno degli pneumatici. Questo si traduce in una riduzione della manutenzione necessaria senza nessun pericolo di aumento di peso, nemmeno a medio-lungo termine. Tannus nella sua innovazione ha pensato anche all’ambiente: la mescola è costituita dal 20% di materiale riciclato dai copertoni Tannus Airless.

Quando si buca, l’inserto sostiene il peso della bici, evitando che il cerchio venga danneggiato
Quando si buca, l’inserto sostiene il peso della bici, evitando che il cerchio venga danneggiato

Modelli e prezzi

I nuovi Tubeless Lite sono disponibili in due modelli, uno stradale e uno dedicato al gravel. Il “Lite 26” per pneumatici da 28 a 32 mm dal peso di 45 grammi e il “Lite 32” per pneumatici da 33 a 45 mm dal peso di 50 grammi. Entrambi i modelli sono proposti al pubblico al prezzo di 29,95 euro.

Tannus

Nuovo Tannus Tubeless Lite, ottimo per il gravel (e non solo)

04.01.2024
5 min
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Abbiamo provato l’ultima versione dell’inserto Tannus, ovvero il Tubeless Lite. Si basa sul concetto di sviluppo run-flat con l’obiettivo di aumentare la protezione del cerchio e di essere efficiente quando lo pneumatico è a terra.

Ma non è solo uno scudo protettivo. Influisce in maniera positiva anche sul perfetto abbinamento tra cerchio e gomma, oltre a limitare le deformazioni dello pneumatico nella zona del tallone. Entriamo nel dettaglio.

Protegge ed irrobustisce i talloni di gomma e cerchio
Protegge ed irrobustisce i talloni di gomma e cerchio

Tubeless Lite, quello sagomato

E’ riconoscibile grazie al disegno e alla struttura laterale formata di una sorta di protuberanze che si alternano ad incavi, entrambi presenti sui lati. Insieme hanno un duplice obiettivo, quello di abbinarsi all’inserto Pro (con dimensioni decisamente più grandi, di fatto l’involucro di Lite ed insieme danno forma a Fusion, adatto a discipline che strizzano l’occhio al gravity), ma anche di adeguarsi al cerchio e smorzare gli impatti che arrivano dal terreno. Infatti, accostandolo all’anti-foratura Armour, i due offrono performances molto differenti (Lite influisce poco o nulla sulla prestazione dello pneumatico in fatto di elasticità e deformazione).

Tannus Tubeless Lite ha un valore alla bilancia davvero contenuto, soli 50 grammi (sezione da 32). E’ piuttosto facile da montare (più semplice con i cerchi hookless), anche se è necessario considerare la larghezza del canale interno del cerchio e anche l’elasticità dello pneumatico tubeless.

Perfetto con i cerchi hookless

A nostro parere è la protezione perfetta per i cerchi hookless e per le ruote con il cerchio in carbonio che fa segnare pesi ridotti all’osso. Il Tubeless Lite aiuta a trattenere lo pneumatico, lo blocca sul bordo del cerchio ed evita che si deformi in maniera eccessiva, o addirittura che stalloni pericolosamente. Contribuisce a “dare nervo” allo stesso cerchio, rendendo la stessa ruota più rigida, scorrevole e precisa nei segmenti tecnici dove si cambia traiettoria in continuazione. Il Tannus è una sorta di parete interna aggiuntiva, che sfrutta perfettamente la pressione dell’aria che impatta contro la gomma. Non modifica la larghezza dello pnaumatico, facendolo spanciare verso i lati e fuori dalla ruota. E’ un inserto bello tosto, quindi tende a far indurire e a dare maggiore consistenza al tallone che è a contatto del cerchio.

Tubeless Lite permette di far scendere la pressione di esercizio degli pneumatici (noi abbiamo ridotto di 0,3 bar, rispetto alle nostre abitudini). E’ fondamentale l’impiego del liquido anti-foratura. E’ molto importante anche l’utilizzo di una valvola adeguata da applicare al cerchio, in modo che questa non interferisca con l’inserto, bloccando il flusso dell’aria.

Le nostre considerazioni

Mai più senza. E’ una delle considerazioni ripetute in diverse occasioni, considerando che non abbiamo mai forato (se è accaduto il liquido anti-foratura ha fatto il suo dovere e nessuno si è accorto di nulla). Tannus Tubeless Lite è un gran bel prodotto (qui si argomenta un utilizzo gravel un po’ spinto in ottica gravel race), perché protegge (e quando si spendono tanti euro per le ruote in carbonio non è un semplice dettaglio), stabilizza lo pneumatico e non influisce in modo eccessivo sull’elasticità di quest’ultimo.

Cosa significa? Vuol dire che si riesce a sfruttare in modo ottimale la deformazione dello pneumatico e la sua capacità di smorzamento, aspetti fondamentali della resa tecnica che contribuiscono alla stabilità e al piacere di guida (e al comfort), anche all’interno di sentieri scassati. Non solo: quando è inevitabile l’impatto con un sasso sporgente, il pensiero di avere un inserto del genere aiuta ed è un boost in fatto di sicurezza per il superamento dell’ostacolo.

Inoltre offre un feeling del tutto accostabile ad un binomio ruota/gomma senza inserto, un vantaggio che non modifica lo stile di guida, a prescindere dal contesto ambientale. E poi il prezzo di listino: Tannus Tubeless Lite costa poco meno di 30 euro, poco se consideriamo che aiuta a proteggere ruote che, non di rado, hanno un valore di migliaia di euro.

Tannus

Il liquido antiforatura specifico per i tubeless road esiste

06.11.2023
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Esiste il liquido antiforatura specifico per i tubeless da strada? La risposta è si. Per rendere al meglio, il prodotto deve rispondere a determinate caratteristiche, perché le pressioni di esercizio degli pneumatici sono differenti in base alla disciplina.

Tannus ha inserito nel catalogo due prodotti, uno specifico per l’off-road (che è efficace con pressioni più basse) e uno per i tubeless da strada (sviluppato per agire con pressioni maggiori). Se ne aggiunge un terzo (Eclipse Sealant), ottenuto con una miscela compatibile con le camere d’aria TPU. Entriamo nel dettaglio.

I liquidi tubeless MTB, TPU e Road nell’ordine
I liquidi tubeless MTB, TPU e Road nell’ordine

Tubeless Sealant road

E’ sviluppato in modo specifico per gli pneumatici da strada, tubeless, tubeless ready e anche tubolari: prodotti che lavorano con pressioni superiori rispetto a quelle utilizzate in ambito mtb e gravel. Funge anche da sigillante ed impermeabilizzante, contribuisce a mantenere ottimale la pressione per un lungo periodo e aiuta a tallonare/bloccare lo pneumatico al cerchio.

Rispetto alla versione off-road, il Tannus Tubeless Sealant Road ha una viscosità completamente differente. Ha una durata indicativa di 4 mesi (anche se le variabili in gioco sono tante, ambientali e di utilizzo), ma per il suo corretto funzionamento merita un check ogni 3 settimane.

Proprio la sua viscosità, legata al fatto che deve essere efficiente a pressioni medio/alte, influisce sulla capacità di chiudere eventuali buchi, fino a 3/4 millimetri di diametro (MTB fino a 10 millimetri).

Eclipse Sealant TPU

La sua miscela è stata sviluppata in maniera specifica per camere d’aria in poliuretano e si basa su un polimero sintetico che si attiva in modo rapido. Il liquido sigillante è privo di solventi ed è a base di acqua. E’ in grado riparare fori che arrivano a 4 millimetri di diametro, considerando che le camere d’aria in TPU non si lacerano come le sorelle in butile. Un altro fattore importante da valutare, con l’utilizzo di questo lattice, è il miglioramento dell’impermeabilità delle camere in TPU. L’aria viene trattenuta più a lungo nel tempo.

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Tannus Tubeless: nuovo inserto per tutti i ciclisti

24.09.2023
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Il nuovo Tannus Tubeless è di fatto un inserto modulabile. E' composto da quello più piccolo interno che grazie alla struttura a ribs si unisce a quello esterno, ma entrambi sono utilizzabili separati, adatti al ciclocross e gravel, oppure ad un impiego Road endurance con gomme larghe, fino ad arrivare ad un utilizzo e enduristico.

MISANO ADRIATICO – E’ il primo inserto modulabile e adattabile. Si chiama Tannus Tubeless Fusion e di fatto è il primo inserto componibile dedicato alla tecnologia tubeless degli pneumatici.

Pro e Lite messi insieme danno forma a Fusion. Pro è un inserto e funge anche da guscio. Lite ha dimensioni ridotte e utilizza il design a ribs. Entriamo nello specifico.

L’abbinamento tra Lite e Pro
L’abbinamento tra Lite e Pro

Evoluzione della tecnologia Aither

Gli inserti Tannus utilizzano una mescola che si chiama Aither 1.1 e che prosegue la sua evoluzione di 15 anni. E’ a base polimerica, molto leggera, performante e plasmabile e ora vuole crescere ulteriormente tenendo fede anche ad una ecosostenibilità pronunciata.

Il nuovo inserto di colore nero è la conferma di quello che abbiamo scritto, grazie al 20% di materiali riciclati, fattore non banale in questa categoria di prodotti dove la chimica è una componente primaria.

Disegno e struttura

La forma del nuovo Tannus Tubeless gli permette di proteggere il cerchio e di influire positivamente sul supporto laterale dello pneumatico tubeless. E’ possibile sfruttare una condizione di “run-flat” anche in gara, senza ridurre in modo eccessivo l’andatura.

Ci sono due inserti, quello esterno (il Pro) che per sezione e caratteristiche è adatto ad un impiego rivolto all’off-road. Nel canale il disegno è caratterizzato da un’alternanza tra svasature e tasselli pronunciati. Quello piccolo (Lite) che si inserisce all’interno di Pro pesa solo 45 grammi. E’ pensato per il ciclocross, gravel e anche per gli pneumatici road tubeless più moderni (le due larghezze da 26 e 32 millimetri sono specifiche per la categoria strada). Anche in questo caso troviamo un disegno a ribs che si accoppia con l’inserto maggiore.

La combinazione dà vita ad un prodotto specifico per l’uso DH, molto sostenuto e protettivo ed è molto più che uno strumento di protezione e salvaguardia della ruota. Ogni gomma tubeless che è supportata dagli inserti Tannus non è esente dall’impiego del liquido anti foratura.

Il “classico rosa” degli inserti Tannus
Il “classico rosa” degli inserti Tannus

Sezioni e prezzi

Due le versioni road, che coprono perfettamente un range di pneumatici tubeless 19/23 e 19/25, rispettivamente con un valore alla bilancia di 45 e 50 grammi. Il prezzo di listino è di 29,95 euro. Si passa alle due larghezze adatte all’uso mtb XC e alle due Fusion, rispettivamente a 49,95 e 69,69.

Tannus

Il mondo di Tannus, dove l’Italia è grande protagonista

11.07.2023
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Molti praticanti e appassionati identificano e riconoscono Tannus grazie agli inserti protettivi di colore rosa. Sono dei componenti di largo utilizzo in ambito off-road (includendo anche il gravel ed il ciclocross), che si sono aperti un’importante breccia nel settore strada grazie alla spinta degli pneumatici tubeless.

E’ una grande azienda, ingegnerizza, sviluppa e guarda con interesse i mercati occidentali, con l’Italia in testa. Abbiamo posto alcuni quesiti ad Alessandro Coianiz di Tannus Italia.

Il colore rosa degli inserti che ha fatto la storia dell’azienda (foto Tannus)
Il colore rosa degli inserti che ha fatto la storia dell’azienda (foto Tannus)
Che cosa è Tannus oggi?

Il nome del brand si ispira alla divinità celtica delle ruote. Negli ultimi anni Tannus ha fatto passi importanti come brand diventando il riferimento per molti nel settore degli inserti antiforatura per gli pneumatici, sempre con un occhio di riguardo alle performances. Questo grazie agli sviluppi del reparto R&D in merito alle mescole.

Quale è il prodotto che meglio rappresenta l’azienda?

Commercialmente parlando oggi la risposta sarebbe Armour, il nostro sistema di protezione camera d’aria specifico per MTB che ha visto un utilizzo davvero ampio negli ultimi anni. Ma se guardiamo alla filosofia aziendale ed alle nostre radici la risposta più corretta e Tannus Airless, la gomma piena di Tannus.

La gamma di Tannus copre ogni tipo di bici
La gamma e il focus maggiore di Tannus per ora verte sull’antiforatura e l’uso endurance dello pneumatico
Tannus è in forte espansione, ma che ruolo gioca l’Europa nella strategia dell’azienda?

Il gruppo Tannus è molto variegato. Considerando i vari mercati di riferimento, quello europeo è il principale e quello italiano gioca un ruolo primario. Alle spalle ci sono dei motivi commerciali, ma soprattutto la cultura dell’andare in bicicletta che in Europa ha visto negli anni una sempre maggiore espansione.

Nel gruppo Tannus avete sempre più figure di riferimento globali basate in Europa?

Tannus international è basata dalla nascita nel cuore di Londra con il nostro CEO Mister Jazz Walia. Di recente abbiamo in squadra Stefan Anton con il ruolo di Product Manager Senior e Herwig “Enzo” Reus, il Brand Director. Entrambi sono tedeschi ma con importanti legami lavorativi proprio in Italia. Sono figure molto conosciute nel settore. Questa è una ulteriore conferma della buona crescita del brand Tannus.

Herwig Reus, Brand Director
Herwig Reus, Brand Director
Crescita?

Siamo un gruppo cosmopolita con diverse culture al suo interno ma i legami commerciali con la Corea restano sempre centrali. Il presidente ed ingegnere capo del gruppo Mister YoungKi Lee dirige il reparto R&D dalla sede vicino a Busan, nel sud del paese e la consideriamo come il cuore di tutto il gruppo.

L’innesto di quelle che possiamo definire “teste pensanti”, potrebbe essere un’ulteriore boost per un’altra fase di espansione?

Ci sono da considerare molti fattori esterni e dinamiche di mercato non sempre favorevoli. Gli ultimi anni ci insegnano che tutto può cambiare in un attimo. Noi puntiamo ad una costante espansione e crescita. Le novità che andremo a presentare quest’anno sono molte e potrebbero creare un interesse davvero grande nel pubblico. Inoltre l’apporto di queste “teste pensanti” di grandissima esperienza è stato notevole fin dai primi progetti. Penso al riconoscimento Micromobility Award 2023, assegnato ad Amsterdam poco prima di Eurobike per il nuovo modello di Airless Cargo ad alto carico che ha piacevolmente sorpreso tutto il gruppo. Mi fa molto piacere affermare che questo prodotto è stato creato insieme all’azienda SUM Solution di Mestre.

Gli inserti futuri di colore nero, grazie ai polimeri riciclati
Gli inserti futuri di colore nero, grazie ai polimeri riciclati
Si parla tanto di tecnologia e sostenibilità dell’ambiente, quale è il punto di vista di Tannus?

E’ da sempre uno dei principali focus di tutto il gruppo. Negli anni il reparto R&D ha sviluppato sempre maggiori soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. Penso al PIN di polyketone di Tannus Airless, prodotto con il monossido di carbonio intercettato prima di finire in atmosfera.

Con quale obiettivo?

Il riciclo difficoltoso di normali pneumatici è una delle prime motivazioni che ha spinto il presidente del gruppo ad intraprendere un lungo e costoso percorso per lo sviluppo della gomma piena Airless e questo è un altro esempio di sostenibilità. Tutte le nostre mescole sono riciclabili in quanto composte dallo stesso compound Aither 1.1 e possono essere usate per nuove produzioni. Il nostro inserto tubeless dal 2024 sarà di colore nero in quanto composto al 20% con polimeri riciclati da altre linee Tannus.

Riccardo Natali, insieme ad Alessandro Coianiz sono i due volti di Tannus Italia
Riccardo Natali, insieme ad Alessandro Coianiz sono i due volti di Tannus Italia
Le lavorazioni di Tannus sono pericolose per l’uomo?

Decisamente no ed è uno dei punti di forza dell’azienda. Utilizziamo esclusivamente materie prime e composti non pericolosi per la salute umana. Questo è possibile grazie all’esperienza del reparto di ricerca che viene dal mondo delle suole per scarpe sportive e che quindi ha trasferito gli stessi standard produttivi anche nel settore gomme di Tannus. Inoltre, entro la fine 2024 gli impianti di produzione e ricerca Tannus vogliono essere Carbon Neutral e ci stiamo muovendo come gruppo per utilizzare solo energia green negli impianti di logistica ed avere certificazioni internazionali, chiare e fruibili dai consumatori sull’impronta ecologica che si lascia dietro ogni nostro prodotto. L’attenzione per l’ambiente e il costante monitoraggio dell’impatto che i nostri prodotti hanno su di esso sono dei cardini per noi di Tannus.

Tannus

Tannus accoglie Melandri e guarda a Eurobike

13.06.2023
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Nei giorni scorsi Tannus Italia ha ufficializzato l’ex pilota Marco Melandri come nuovo ambassador del brand.

Per i pochi che ancora non lo conoscono, bastano pochi numeri per capire il suo importante valore sportivo: ravennate, classe 1982, Marco Melandri è stato un pilota motociclistico di fama internazionale. Campione del mondo nel 2002 nella classe 250, primatista italiano di vittorie nel campionato mondiale Superbike con 22 successi. E’ stato il più giovane ad aggiudicarsi il campionato italiano Superbike.

Lasciato il mondo dei motori, Melandri si è avvicinato di recente alla mountain bike, per esattezza all’e-bike. Attualmente è protagonista nella coppa del mondo e-EDR, dedicata alle mountain bike a pedalata assistita, dove gareggia nel WeRide Fulgur Factory Team.

Marco Melandri è diventato da poco un ambassador di Tannus
Marco Melandri è diventato da poco un ambassador di Tannus

Ci pensa Tannus

A garantire da oggi la sicurezza e la performance in gara di Melandri ci penserà l’inserto Tannus Tubeless in dotazione alla sua personalissima Fulgur Mula 880 MM33 Limited Edition. L’ex pilota ravennate si è subito dimostrato entusiasta di Tannus.

«Ho trovato una semplicità di guida davvero incredibile – ha dichiarato Melandri – sembra di guidare con una gomma senza inserto, leggerissima. Dentro la mia testa ho sempre la certezza di poter salvare il cerchio e di non dovermi preoccupare troppo di rocce e ostacoli particolari».

Per farci raccontare come è nata la collaborazione con Marco Melandri abbiamo deciso di sentire telefonicamente Alessandro Coianiz di Tannus Italia.

L’ex pilota potrà contare sulla tecnologia di Tannus Armour
L’ex pilota potrà contare sulla tecnologia di Tannus Armour
Come avete conosciuto Melandri?

Il primo contatto l’abbiamo avuto lo scorso anno a Misano in occasione di Italian Bike Festival. A presentarcelo è stato Alessandro Cavalleri, che in Tannus Italia ricopre la carica di direttore commerciale. A quel primo incontro informale hanno fatto seguito altri contatti favoriti da Carlo De Santis, fotografo e social media manager, con il quale collaboriamo da anni e che conosce bene il settore. Da lì si è arrivati all’ufficializzazione della collaborazione con Melandri.

Cosa vi aspettate da questa collaborazione?

Per prima cosa mi preme sottolineare che siamo veramente orgogliosi di averlo ufficialmente nella “squadra Tannus”. Oltre al lato puramente commerciale siamo suoi grandi fan e appassionati del mondo delle due ruote in generale. Siamo pronti a sostenerlo per tutta la stagione con i nostri inserti e aiutarlo a raggiungere importanti risultati.

Marco Melandri e Tannus si sono incontrati per la prima volta all’Italian Bike Festival del 2022
Marco Melandri e Tannus si sono incontrati per la prima volta all’Italian Bike Festival del 2022
A proposito, quali sono i prossimi appuntamenti per il marchio Tannus?

Anche quest’anno Tannus parteciperà a Eurobike. L’edizione di quest’anno è molto importante per il nostro brand in quanto presenteremo ufficialmente il nostro nuovo inserto tubeless che rappresenterà una grandissima innovazione del settore. Una cosa mai vista! Avremo inoltre dei nuovi sigillanti specifici per strada e mtb.

Sarà poi l’occasione per dare il giusto risalto al logo Tannus che di recente ha subito un piccolo restyling.

Quando vedremo invece Tannus in Italia?

Ci vedremo sicuramente a Italian Bike Festival a settembre. Un appuntamento per noi ormai irrinunciabile dove poter incontrare il pubblico e presentare di persona i nostri prodotti.

Inoltre aspettiamo tutti gli appassionati in Val di Sole per i mondiali di Luglio per tifare assieme a noi tutti i nostri riders.

Tannus

Eclipse, le nuove camere d’aria in poliuretano di Tannus

13.04.2023
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Eclipse sono le camere d’aria in poliuretano e nascono da un’idea di Stefan Anton, che collabora e sviluppa la parte ingegneristica degli inserti Tannus.

Hanno un peso contenuto, ma sono robuste e concepite molto bene. Hanno una valvola che si può rimuovere, non solo nella sommità che è di tipo Presta. Inoltre, proprio l’innesto della valvola sulla camera non è vulcanizzato, un vantaggio notevole sotto diversi punti di vista. Le abbiamo provate.

La valvola con una serie di rinforzi
La valvola con una serie di rinforzi

Non sono tutte uguali

Le camere d’aria in poliuretano nascono prima di tutto per essere leggere, perché il loro peso è decisamente inferiore a quelle standard costruite in butile. Ma hanno delle peculiarità tecniche che influiscono in modo importante sulla resa tecnica e sulla durata del prodotto. Nell’era dei tubeless road, le camere d’aria in poliuretano sono molto più di una semplice alternativa.

Le Eclipse non sono un pezzo unico, presentando infatti una “saldatura” nel tubo. Il punto di innesto della valvola è rinforzato (ma non vulcanizzato), perché ha una sorta di ghiera metallica e un riporto di materiale che protegge tutto il comparto. Nell’insieme è un fattore importante, che identifica la qualità (alta) complessiva di questa camera d’aria e la porta a un gradino superiore rispetto a molti concorrenti della categoria.

Il valore alla bilancia è nelle media della categoria (abbiamo provato la versione con una larghezza media, compresa tra i 28 e 35 millimetri, ma con una valvola da 70). Il prezzo di listino è di 24,90 euro, non è poco, ma anche in questo caso è allineato con altri prodotti simili.

I vantaggi e gli svantaggi

Ovviamente il primo vantaggio è legato al peso, perché una camera d’aria in TPU Eclipse è decisamente più leggera, se confrontata con una ultralight in butile. Al pari della leggerezza c’è anche una migliore resistenza al rotolamento. Nel caso di una camera Eclipse, abbinata ad un copertoncino, il risultato è simile (di poco inferiore in fatto di efficienza) a quello che si ottiene con un tubeless. Diverse ricerche di Byciclerollingresistence lo dimostrano, ma simile non significa uguale o migliore.

La struttura delle camere d’aria in poliuretano è molto compatta, al tempo stesso mantiene una buona elasticità e rispetto al butile non si lacera in caso di foratura. L’eventuale foro non si dilata e questo fattore si traduce in un vantaggio enorme per una perdita di pressione che raramente è troppo rapida. Le Eclipse in particolare hanno un’eccellente tenuta della pressione, nessuna perdita. Una camera d’aria in butile perde la pressione immediatamente. Una camera d’aria in poliuretano è riciclabile ed occupa meno della metà dello spazio rispetto ad una in butile.

Gli svantaggi sono legati ad un prezzo elevato del prodotto e a costi elevati di produzione, anche per via delle tecnologie utilizzate. Le camere d’aria in poliuretano possono essere riparate, ma utilizzando pezze apposite e metodi diversi per l’applicazione di queste ultime. E’ obbligatorio prestare attenzione nelle fasi di montaggio e tallonatura, come ad esempio utilizzare il vecchio trucco del sapone per farla scivolare all’interno dello pneumatico. Le camere Eclipse non sono compatibili con i liquidi anti-foratura.

I nostri feedback

Al tatto, una Eclipse e più in genere una camera d’aria in TPU non è porosa, è liscia e non ha bisogno di un minimo d’aria al suo interno per il primo gonfiaggio. Ma esige attenzione, perché pizzicare è un attimo e buttare via quasi 30 euro non è una cosa piacevole. Una goccio di sapone/acqua, una soluzione (non un solvente) che fa scivolare la camera d’aria è un vecchio trucco sempre valido, aiuta e non è invasivo.

Una delle caratteristiche principali delle camere d’aria in poliuretano, rispetto ad una in butile di pari categoria, è la possibilità di far scendere leggermente le pressioni di esercizio e sfruttare al tempo stesso uno pneumatico che appare sempre sostenuto. Con le Eclipse questo fattore viene ulteriormente amplificato, perché sostengono parecchio la gomma, al pari di un “effetto rebound” che è decisamente inferiore a parità di gonfiaggio. Una precisazione: la forma dello pneumatico non viene modificata. Non siamo a livello delle pressioni che si usano con le gomme tubeless di pari sezione, ma poter sfruttare delle bar leggermente inferiori, con uno copertoncino che non si deforma non è cosa da poco, anche in considerazione della qualità media (pessima) dei nostri asfalti.

In fatto di utilizzo e messa su strada, a prescindere dalla categoria di pneumatico adottato, la combinazione con una camera Eclipse offre sempre una certa secchezza delle risposte, fattore tipico dei copertoncini e apprezzato da molti.

Il punto di unione del tubo della camera
Il punto di unione del tubo della camera

In conclusione

Le camera d’aria in poliuretano permettono di contenere il peso delle masse rotanti e sono una valida alternativa (e maggiormente performante) rispetto alle tradizionali, anche se più costose. Non solo perché diventano una “sorta di scelta obbligata” per chi non ama i tubeless, in un momento dove i tubolari e le ruote dedicate sono sempre meno. Le Eclipse sono un bel prodotto, ben concepito e costruito altrettanto bene, sono moderne e non cambiano il carattere del copertoncino al quale sono abbinate. Solo dopo le prime ore di utilizzo si percepisce il reale valore tecnico di questa tipologia di prodotto, che va ben oltre la bilancia.

Tannus Italia

Tannus Italia scommette sulle camere d’aria Eclipse

21.03.2023
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Nel corso di questi anni abbiamo avuto modo di conoscere l’affidabilità dei prodotti Tannus grazie a Tannus Italia, la filiale del brand sud coreano presente nel nostro Paese dal 2018. Stiamo parlando di una realtà giovane ed estremamente dinamica, in grado di rappresentare al meglio il marchio Tannus.

Una ulteriore conferma di questo dinamismo è arrivata nei giorni scorsi quando Tannus Italia ha annunciato la distribuzione per il nostro Paese delle camere d’aria ultraleggere Eclipse in arrivo dalla Germania. Trattandosi di un marchio ancora poco conosciuto in Italia, abbiamo chiesto qualche informazione in più a Riccardo Natali, che insieme ad Alessandro Coianiz, è alla guida di Tannus Italia.

Le camera d’aria Eclipse entrano nel mondo di Tannus
Le camera d’aria Eclipse entrano nel mondo di Tannus
A chi ancora non conosce Eclipse, cosa possiamo dire per presentare questo giovane marchio?

Parlare di un marchio giovane è sicuramente corretto, ma va fatta subito una precisazione. Stiamo parlando di un brand da poco tempo presente sul mercato. Alle sua spalle ha però una lunga storia fatta di sviluppo e ricerca che ha portato al deposito di brevetti esclusivi. Proprio questa “esperienza” è stata uno dei motivi che ci ha spinto a diventare i distributori ufficiali per l’Italia.

Entriamo nello specifico. Di che tipologia di prodotti stiamo parlando? 

Le camere d’aria Eclipse sono realizzate in materiale TPU Premium (Poliuretano Termoplastico) di altissima qualità e sono tra le più leggere e compatte fra quelle presenti sul mercato. Il peso parte da 19,4 grammi per la versione 700×20-25C. Le camere d’aria Eclipse coprono tutte le discipline, dalla strada alla mountain bike, passando per il gravel. 

Se dovessimo individuare il loro vero punto di forza su quale aspetto tecnico ci dovremmo soffermare?

Sicuramente sulla valvola in metallo. Quest’ultima è saldata alla camera meccanicamente. Questo permette alle camere Eclipse di avere una perdita di pressione paragonabile a quella delle camere tradizionali. A nostro parere, attualmente sul mercato non esiste un prodotto con queste caratteristiche. Grazie alla valvola in metallo ed al sistema meccanico di saldatura, le camere d’aria Eclipse possono essere piegate intorno alla valvola, rendendole estremamente compatte, maneggevoli e di conseguenza facilmente trasportabili.

Il risparmio in termini di spazio è enorme
Il risparmio in termini di spazio è enorme
Come pensate che verrà recepito dal mercato italiano un prodotto con queste caratteristiche?

In questi giorni abbiamo iniziato a presentarlo ai negozi e i primi riscontri sembrano essere positivi. In un certo senso siamo anche noi curiosi di sapere come sarà recepito dai negozianti e di conseguenza dall’utente finale. Stiamo già lavorando per strutturarci al meglio per la sua distribuzione su tutto il territorio italiano. Siamo infatti sicuri che sia un prodotto davvero affidabile. 

Tannus