FSA, Supercompact per scalare anche i muri

22.05.2021
3 min
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Le guarniture Compact sono state introdotte nella prima metà degli anni 2000 dal brand FSA, portando una vera e propria rivoluzione nel mondo del ciclismo: basti guardare come sia cambiata oggi la vita dei corridori su salite come lo Zoncolan. Negli ultimi anni è stata aggiunta anche la versione Supercompact, grazie alla quale è stato possibile sostituire le guarniture triple con le combinazioni 32-48 e 30-46, utili soprattutto nel gravel o nel ciclocross.

Top di gamma

La guarnitura K-Force Modular Supercompact è il top di gamma, è leggerissima perché ha le pedivelle rifinite in fibra di carbonio unidirezionale e permette di scalare anche le montagne più difficili grazie allo sviluppo metrico simile a quello di una mountain bike. L’asse del movimento centrale è in lega di alluminio 7050 con standard BB386Evo. Le corone sono in lega 7075 ed ottenute tramite lavorazione a controllo numerico CNC. La compatibilità è studiata per i sistemi Shimano/Sram/ Campagnolo 10 e 11 V e FSA 11 V.

Incroci ridotti

Un altro vantaggio importante delle combinazioni Supercompact è quello di consentire un utilizzo efficiente della cassetta e dei pignoni, lavorando maggiormente sulle dentature centrali e mantenendo di conseguenza la catena sempre ben allineata.

Un altro degli aspetti fondamentali di questa guarnitura è la facilità con cui essa può essere montata e smontata: questo avviene grazie al sistema Modular che permette di scambiare velocemente i mandrini, le corone e il ragno da un set all’altro.

La guarnitura FSA Energy
La guarnitura FSA Energy

Pedivelle in carbonio

Simile come concept, ma leggermente più economica è la SL-K Modular Direct Mount, con pedivelle in carbonio. Cambia solamente la grafica. Inoltre per questa guarnitura è disponibile anche la versione con pedivelle da 165 mm, al fianco delle versioni da 170 mm, 172,5 mm e 175 mm.

Guarnitura compact FSA
Guarnitura Compact FSA

Per ogni bici

Altre guarniture interessanti, realizzate in alluminio, sono le Energy e la Gossamer Pro. La prima è il top di gamma di tutte le versioni in alluminio, mentre la seconda è un prodotto più competitivo per l’aspetto commerciale. Ricordiamo che non ci sono particolari difficoltà nel montare le guarniture compact anche perché la maggior parte delle bici presenta la necessaria compatibilità. Se si presentasse la necessità di avvicinare il deragliatore alle corone durante il passaggio alla guarnitura Supercompact, FSA offre un adattatore che permette l’abbassamento del deragliatore ottimizzando così il sistema di cambiata. La K-Force Modular si vende a 608 euro, la Energy Modular a 304 e la Gossamer Pro a 178 euro.

fullspeedahead.com

Tyler Hamilton con compact FSA

FSA, storia di una rivoluzione a pedali

27.12.2020
4 min
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I ciclisti più esperti si ricorderanno certamente i lunghi rapporti che si utilizzavano fino ai primi anni 2000, con il 39-53 che era lo standard per quanto riguarda le corone anteriori. Ma proprio in quegli anni FSA ebbe l’intuizione di lanciare la compact. E proprio a loro abbiamo chiesto proprio di raccontarci come sia nata questa soluzione tecnica e che cosa ci potrebbe riservare il futuro.

Tour de France 2003

La rivoluzione della compact nasce durante il Tour de France 2003. In quell’anno Full Speed Ahead era partner tecnico del Team CSC. Claudio Marra, Vicepresidente e global marketing manager di FSA, fece vedere a Bjarne Riis, che era il team manager della CSC, una guarnitura in carbonio con un rapporto di trasmissione 36-52. Si trattava della prima guarnitura compact.
L’idea di una guarnitura con dei rapporti più bassi era stata di Fausto Pinarello, che pensava in questo modo, di consentire ai corridori di affrontare le salite più dure con uno sforzo minore. Come abbiamo detto prima, fino ad allora la combinazione più utilizzata era il 39-53, ma in quell’edizione del Tour de France stava per cambiare qualcosa.

FSA Compact Carbon 2003
La guarnitura FSA Carbon Pro Elite
FSA Compact Carbon 2003
La guarnitura FSA Carbon Pro Elite, la prima compact della storia

Tutto nasce da una caduta

Durante la prima tappa del Tour de France, il prologo di Parigi, Tyler Hamilton che era il capitano del Team CSC, cadde e si fratturò la clavicola. La maggior parte delle persone pensarono che Hamilton non sarebbe riuscito a finire quell’edizione della Grande Boucle, soprattutto avrebbe fatto molto fatica ad affrontare le grandi salite. Hamilton tenne duro e cominciò a sentirsi meglio con il passare delle tappe, fino ad arrivare alla vigilia dell’Alpe d’Huez.

L’intuizione di Riis

Bjarne Riis si ricordò in quel momento della guarnitura compact che gli fece vedere Claudio Marra. Nessuno fino ad allora aveva creduto nei vantaggi che i rapporti più agili potevano dare su certe salite. Riis pensò che gli ingranaggi “più leggeri” avrebbero potuto aiutare Hamilton a rimanere seduto in sella sulle salite ed evitare di spingere sulla spalla.

Riis telefonò a Marra, che guidò tutta la notte con la prima guarnitura compact mai prodotta e raggiunse la squadra. Poco prima della partenza della tappa di montagna, i meccanici montarono sulla bici di Hamilton la nuova pedivella FSA Carbon Pro Elite da 515 grammi, con una corona interna da 36 denti ed una esterna da 52 denti. Tyler Hamilton vinse la sedicesima tappa da Pau a Bayonne aprendo così la strada ad un cambiamento che ha rivoluzionato il modo di pedalare di milioni di ciclisti nel mondo.

La Supercompact SL-K Modular con il 32-48
La guarnitura Supercompact SL-K Modular con combinazione 32-48

Diffusione da record

Oggi il 90% dei ciclisti usa una combinazione compact, c’è chi sceglie il 36-52 e chi il più agile 34-50. Il concetto che sta alla base della compact è che vengono sfruttati i pignoni più piccoli e si hanno a disposizione rapporti che si raggiungerebbero soltanto con l’utilizzo di una tripla o con dei pignoni enormi al posteriore. Sappiamo che ormai anche il pacco pignoni viene dotato di dentature sempre maggiori, non è più uno scandalo vedere i professionisti con il 28 o il 30. Un altro vantaggio che ci segnala FSA è che anche a livello di peso si ha un vantaggio dovuto all’utilizzo di un risparmio di materiale. Il tutto senza dover sostituire parti importanti del sistema di trasmissione, come invece bisognerebbe fare con una moltiplica tripla.

FSA anticipa i tempi

Dopo le compact, FSA ha lanciato, in tempi non sospetti, la guarnitura Supercompact, anticipando l’esplosione del mercato gravel che richiede proprio questo tipo di guarniture. La Supercompact prevede l’utilizzo di ingranaggi di dimensioni molto ridotte che riducono ulteriormente lo sviluppo metrico. In questo modo si hanno a disposizione rapporti molto corti per la salita. I rapporti usati sono il 32-48 oppure il 30-46. Come si può notare FSA lascia sempre la differenza minima di 16 denti che corrisponde alla capacità dei deragliatori standard.

Un occhio alle tendenze future con il monocorona SL-K Light 1X
Un occhio alle tendenze future con il monocorona SL-K Light 1X

Il futuro per FSA

Per quanto riguarda le tendenze future, in FSA ci segnalano il sempre maggiore diffondersi delle guarniture con monocorona anteriore. Un risultato che sente l’influenza sempre maggiore del gravel e di derivazione mountain bike. Ovviamente questa soluzione è facilitata dall’aumento dei rapporti nel pacco pignoni che permette di trovare la pedalata giusta su tutti i terreni. FSA presenta in gamma delle guarniture monocorona che hanno il vantaggio di far risparmiare ulteriore peso e di semplificare l’utilizzo del cambio, che diventa perfettamente sequenziale nello sviluppo metrico.