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Stages Power, il misuratore di potenza si rifà il trucco

27.07.2022
4 min
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Stages Cycling e’ une delle aziende di maggiore successo tra quelle che propongono i power meter. Viene aggiornato il prodotto di punta, lo Stages Power.

C’è un design rivisto, non solo un vezzo d’immagine, ma con l’obiettivo di fornire uno strumento ancor più stabile e longevo. Non cambia la modalità di lettura, così come la facilità di aggiornare il sistema tramite smartphone.

La scatoletta della batteria, diversa per forma e montaggio sulla guarnitura
La scatoletta della batteria, diversa per forma e montaggio sulla guarnitura

Diverse possibilità

Il misuratore di potenza è lo Stages Power, che troviamo nelle versioni L (quello con il sensore alla pedivella non-drive), R (ovvero con il sensore montato sulla guarnitura, tra il braccio e le corone) e LR che combina entrambe le soluzioni. Quest’ultimo permette di analizzare il wattaggio dei singoli arti.

Entrambi i sensori funzionano con le batterie CR2032 (una per sensore) e una volta montati sulla guarnitura completa aggiungono meno di 40 grammi (20 per il lato drive, 15 per la pedivella senza le corone).

La trasmissione dei dati avviene con i due protocolli Ant+ e Bluetooth, quest’ultimo di generazione Smart Ready, per un ridotto consumo della batteria.

Il sensore applicato alla pedivella non-drive
Il sensore applicato alla pedivella non-drive

Cosa cambia

Prima di tutto è compatibile con le nuove guarniture Shimano delle trasmissioni a 12 velocità, Dura-Ace 9200 e Ultegra 8100. Il design del sensore applicato alla pedivella sinistra (senza corone) è pressoché identico, anche se è stata migliorata l’impermeabilità. Questo influisce in modo positivo sulla stabilità della rilevazione, trasmissione e durata. Ha un profilo ridotto che non crea interferenze con i foderi bassi del carro posteriore.

Il sensore posto vicino alle corone invece è tutto diverso. Lo è prima di tutto nelle forme e nel modo di integrazione alla pedivella. Il contenitore dove alloggia la batteria è posizionato più vicino allo spider, in una delle asole tra le corone e il braccio. Il cervello del sensore è interno ed è ancorato alla pedivella con una sorta di tenaglia.

Una fase di test del power meter (@stages)
Una fase di test del power meter (@stages)

Nuovi accelerometri

L’aggiornamento prevede anche dei rinnovati accelerometri, che lavorano meglio e con un range di cadenza ottimale praticamente infinito (da 20 a 220 rpm dichiarate). Al pari di questo su tutti i sensori è stato integrato il giroscopio, che aumenta ulteriormente la precisione della rilevazione della cadenza.

Pacchetto completo

Pur non essendo una novità vera e propria, diventa interessante la possibilità di avere lo Stages Power con la modalità del sensore già applicato, oppure far montare i sensori/il sensore direttamente da Stages. Per quanto concerne la seconda opzione si fornisce la guarnitura della propria bicicletta, dove viene montato il power meter. E’ molto più che una conversione ed è un modo per contrastare anche i ritardi delle forniture dei componenti.

Gestione tramite telefonino

Il misuratore di potenza, a prescindere dalla sua natura e dal modello si aggiorna tramite la app Stages Power del telefonino. Da qui si calibra (operazione possibile anche tramite il device), si controlla lo stato della batteria e si personalizzano alcune funzioni. Sono operazioni ben note e ormai automatiche per gli utenti e per chi mastica il mondo dei power meter, ma è sempre utile rinfrescare alcuni passaggi.

I power meter Stages sono compatibili con le piattaforme esterne di valutazione e analisi dei dati.

Stagescycling