Dopo aver ammirato le imprese (e il pensiero) di Lachlan Morton cerchiamo di saperne di più sulle gravel bike, una bici che porta con sé un grande carico di tecnica e “filosofia”. Tra le mani abbiamo la Scott Speedster 30.
Questa bici è una garanzia per divertimento e affidabilità. La linea Speedster rappresenta la gamma gravel del brand americano. Ha diverse versioni e la 30, quella che abbiamo provato noi, è senza dubbio quella che spicca per il rapporto qualità/prezzo. La Speedster 30 costa 1.499 euro “chiavi” in mano. Bisogna aggiungerci solo i pedali e si può partire!
Nel video sono esposte le specifiche tecniche, nel testo che segue vi descriviamo le nostre sensazioni dopo averla provata.
Una… poltrona su asfalto
Come accennato anche nel video ciò che spicca è la guidabilità su tutti i terreni. E’ davvero una bici molto facile con cui prendere il feeling.
Su asfalto sembra di viaggiare in poltrona. Il merito è senza dubbio delle gomme, le Schwalbe G-One allround da 35 millimetri. Neanche sembra di essere su una bici in alluminio. Silenziosa, fluida e anche dotata di una certa reattività. O quantomeno non sembra pagare dazio rispetto alle “cugine” da strada.
E quando poi s’impugna il manubrio nella parte bassa, la comodità è totale. Infatti, con la piega che tende a sporgere, il polso non ruota e segue la linea del braccio. Gli arti restano molto rilassati.
Speedster e lo sterrato
Ci ha stupito per la tenuta di strada e per il comfort. Specie su fondo erboso o di terra. L’inserimento in curva è preciso e si ha un bel senso di sicurezza.
Cambia invece il discorso se la strada è bianca o ha dei ciottoli. In quel caso occhio alle pressioni delle gomme, perché tende un po’ ad allargare. Molto dipende anche dal… manico e, come detto, dalla gomma. Il disegno allround (tasselli fitti e piccoli) punta molto più sulla scorrevolezza, secondo noi, che non sulla tenuta. In tal caso meglio abbassare un po’ i bar e non salire oltre i 3. E se si vuol andare più in basso si può optare per un inserto.
Occhio alle misure
Quando la bici va in crisi? Sui tratti rocciosi o tecnici, ma caspita, non è mica una mountain bike! Senza ammortizzatori è normale saltellare. Per questo occhio alle misure. Se si è incerti meglio scegliere quella più piccola, piuttosto che quella più grande. Vale sia per il telaio che per la lunghezza dell’attacco. Perché? Perché se s’incontrano dei tratti tecnici si riesce a governare meglio la bici e a spostarsi con il sedere dietro la sella, in pieno stile biker. E allora sì che gli ostacoli impossibili diventano ben pochi.