Scott Speedster 30, orizzonti illimitati

20.11.2020
3 min
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Prova su strada e sterrato della Scott Speedster 30. Una bici per tutte le tasche e per tutti livelli nata per divertirsi e magari anche per viaggiare. Un vera poltrona su asfalto, nel fuoristrada tira fuori gli artigli e diventa inarrestabile. Il montaggio (Shimano Grx) è affidabile e robusto. Le gomme, che su questa tipologia di bici giocano un ruolo importantissimo, sono le Schwalbe G-One da 35 millimetri e davvero pochi fondi riescono a metterle in difficoltà.

Dopo aver ammirato le imprese (e il pensiero) di Lachlan Morton cerchiamo di saperne di più sulle gravel bike, una bici che porta con sé un grande carico di tecnica e “filosofia”. Tra le mani abbiamo la Scott Speedster 30.

Questa bici è una garanzia per divertimento e affidabilità. La linea Speedster rappresenta la gamma gravel del brand americano. Ha diverse versioni e la 30, quella che abbiamo provato noi, è senza dubbio quella che spicca per il rapporto qualità/prezzo. La Speedster 30 costa 1.499 euro “chiavi” in mano. Bisogna aggiungerci solo i pedali e si può partire!

Nel video sono esposte le specifiche tecniche, nel testo che segue vi descriviamo le nostre sensazioni dopo averla provata.

Una… poltrona su asfalto

Come accennato anche nel video ciò che spicca è la guidabilità su tutti i terreni. E’ davvero una  bici molto facile con cui prendere il feeling.

Su asfalto sembra di viaggiare in poltrona. Il merito è senza dubbio delle gomme, le Schwalbe G-One allround da 35 millimetri. Neanche sembra di essere su una bici in alluminio. Silenziosa, fluida e anche dotata di una certa reattività. O quantomeno non sembra pagare dazio rispetto alle “cugine” da strada.

E quando poi s’impugna il manubrio nella parte bassa, la comodità è totale. Infatti, con la piega che tende a sporgere, il polso non ruota e segue la linea del braccio. Gli arti restano molto rilassati.

La copertura G-One di Schwalbe
La copertura G-One di Schwalbe

Speedster e lo sterrato

Ci ha stupito per la tenuta di strada e per il comfort. Specie su fondo erboso o di terra. L’inserimento in curva è preciso e si ha un bel senso di sicurezza.

Cambia invece il discorso se la strada è bianca o ha dei ciottoli. In quel caso occhio alle pressioni delle gomme, perché tende un po’ ad allargare. Molto dipende anche dal… manico e, come detto, dalla gomma. Il disegno allround (tasselli fitti e piccoli) punta molto più sulla scorrevolezza, secondo noi, che non sulla tenuta. In tal caso meglio abbassare un po’ i bar e non salire oltre i 3. E se si vuol andare più in basso si può optare per un inserto.

Con i comandi Shimano Grx la presa è sempre comoda
Con i comandi Shimano Grx la presa è sempre comoda

Occhio alle misure

Quando la bici va in crisi? Sui tratti rocciosi o tecnici, ma caspita, non è mica una mountain bike! Senza ammortizzatori è normale saltellare. Per questo occhio alle misure. Se si è incerti meglio scegliere quella più piccola, piuttosto che quella più grande. Vale sia per il telaio che per la lunghezza dell’attacco. Perché? Perché se s’incontrano dei tratti tecnici si riesce a governare meglio la bici e a spostarsi con il sedere dietro la sella, in pieno stile biker. E allora sì che gli ostacoli impossibili diventano ben pochi.

scott-sports.com