BMZ, quel piccolo grande segreto che non si vede (o quasi)

10.07.2025
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BMZ è la prima azienda che punta sul concetto del Cuboide attraverso delle solette da inserire nelle calzature. Non si tratta di plantari customizzati, ma di una tecnologia tanto semplice, quanto efficace, votata a sfruttare la libertà del piede e quello per cui è stato creato. Ovvero supportare il nostro corpo e stabilizzarlo.

Proprio il supporto che arriva dalla soletta può essere di alto livello (conta anche la soggettività dell’atleta) e per ottenerlo è necessario utilizzare una soletta più strutturata della media. Vediamo il modello Sport di BMZ.

Tante le solette presenti nel catalogo BMZ
Tante le solette presenti nel catalogo BMZ

BMZ Sport, quella rossa

Rispetto alle altre, la versione Sport di BMZ si distingue da subito per il rivestimento rosso, completamente forato dall’alto vero il basso. Anche la densità e la struttura (bella tosta) sono differenti. C’è un doppio strato di EVA con rinforzo posteriore e, pur essendo indicate per un pubblico di agonisti, si rivolgono a più discipline. Si rivolgono a quella tipologia di atleti che non vogliono un plantare estremo (ad esempio full carbon), ma pretendono al tempo stesso un supporto costante lungo tutta la pianta del piede.

Inoltre, una soletta BMZ garantisce un’eccellente termoregolazione durante le giornate più calde, un fattore per nulla secondario quando si tratta di tenere indossate le scarpe per diverse ore consecutive.

Far lavorare tutto il piede

Quando si osserva una soletta BMZ in senso orizzontale, si nota immediatamente la forma piuttosto lineare, senza estremizzazioni nella zona dell’arco ed è evidente il supporto centrale oltre alla “sede” per il tallone. La soletta è uno strumento di comfort, di stabilità e di benessere. Permette al piede di distendersi, utilizzando tutta la sua superficie, con effetti positivi sulla circolazione sanguigna, sul movimento delle dita (a meno che si utilizzino scarpe che stringono in modo eccessivo l’avanpiede), sul movimento della caviglia.

Lo spessore non è ingombrante e si adatta perfettamente a tutte le tipologie di calzature, senza influire negativamente sul volume interno della scarpa. La versione Sport, rispetto alla Performance Plus è caratterizzata da uno spessore leggermente superiore, per via del doppio strato in Eva menzionato in precedenza. Il prezzo di listino è di 39,90 euro.

Le sensazioni

Una soletta BMZ è diversa a prescindere. E’ difficile dire se migliore o peggiore di altre, perché le soggettività da considerare, le variabili in gioco sono tantissime. Quello che è certo (ben oltre le individualità percepite) è il benessere generalizzato del piede.

C’è una maggiore libertà e una maggiore distensione anche dopo diverse ore di bici. C’è molta stabilità e punti laterali di pressione pari allo zero, sensazioni che in parte vengono percepite fin dalla prima volta, che assumono connotazioni più precise dopo almeno una quindicina/ventina di utilizzi.

BMZ

Solette BMZ, il plus nascosto dentro le scarpe

22.01.2025
5 min
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Le solette BMZ offrono dei vantaggi non secondari, sono semplici e si adattano facilmente. Un utilizzo costante permette di capire quanto è importante sfruttare il piede nella sua totalità. La prestazione e il comfort del ciclista passano anche dalle scarpe, da come appoggia il piede al loro interno.

Le solette BMZ non sono completamente in carbonio, resina o kevlar. Non sono estremamente rigide e sbilanciate nel supporto verso l’arco plantare. Non sono customizzate, pur adattandosi in modo soggettivo una volta inserite nelle scarpe ed indossate. Ecco di seguito alcune considerazioni e feedback.

Solette BMZ, non sono plantari customizzati
Solette BMZ, non sono plantari customizzati

Fanno appoggiare tutto il piede

Le solette BMZ si adattano perfettamente alla forma della scarpa ed al volume interno della calzatura stessa. A prescindere dalla categoria sono più morbide nella parte anteriore (si piegano e sono morbide anche grazie al cuscino posizionato sotto la zona del metatarso) e più sostenute nella zona centrale/posteriore (dove presentano il punto di pressione per l’osso cuboide).

Il concetto principale si riferisce allo sfruttare l’appoggio del piede per intero, creando una maggiore superficie di contatto con la soletta (e la suola della scarpa). Significa una stabilità aumentata e un bilanciamento ottimale che non arrivano esclusivamente dal “riempimento” dell’arco plantare.

Liberare le dita dei piedi

Indossate per la prima volta (inserite in una calzatura da ciclismo road con suola di carbonio che ha una resa tecnica elevata) offrono una sensazione diversa dal solito, non comune e molto differente se messa a confronto con un plantare custom in carbonio. Il primo punto da argomentare è legato alle falangi che restano più libere, tendono ad allargarsi e ad essere distese. Questo aspetto si percepisce soprattutto quando si è in spinta e ci si alza in piedi sui pedali (considerando sempre la medesima calzatura).

Il tallone invece sembra voler “entrare in sede” ed alloggiarsi in quella che ci è piaciuto definire come una depressione delle solette. Si crea tanta stabilità, perché a prescindere da come è strutturata la scarpa, il tallone va ad alloggiare (a sedersi), creando al tempo stesso una sorta di arco nella parte centrale, nella zona dell’osso cuboide.

La pressione arriva dal basso

Le prime sensazioni sono piacevoli, fin da subito il piede tende a “lavorare” in tutte le sue parti, anche se è necessario prevedere una fase di adattamento che può durare anche per 2 o 3 mesi, molto graduale. Durante la prima uscita in bici, condotta a ritmi blandi, è possibile riscontrare qualche indolenzimento alle ginocchia, per via dell’assestamento di tutta la gamba. Il punto dove le solette creano pressione (sotto il cuboide), quasi tende ad informicolarsi, così come tutta la fascia dove sono posizionati i muscoli retinacoli. C’è una riattivazione muscolare e nervosa.

Il medesimo feedback si ha nel momento in cui si inseriscono le solette anche all’interno delle scarpe da running o quelle che si utilizzano al di fuori della bici. Questa sorta di continuità nell’utilizzo porta ad un adattamento più rapido. E’ possibile quantificare delle diversità nel modo di pedalare subito dopo la prima settimana, avendo un maggiore controllo e percezione dopo un mese, per un’abitudine completa del piede dopo 80/90 giorni.

Cosa cambia una volta in bici

Le solette BMZ tendono a far riposizionare completamente la pianta del piede. Il riposizionamento si riflette sull’arto, sulle articolazioni e ovviamente su come lavora la gamba. E’ fondamentale prendersi del tempo per capire il cambiamento e come sfruttare le solette. La comodità complessiva arriva dal fatto che, rispetto ad una soletta tradizionale, completamente piatta e senza sostegno cuboide, rispetto ad un plantare custom sbilanciato verso il sostegno (riempimento) dell’arco plantare, con le BMZ la caviglia tende a lavorare e muoversi di più. Si cerca maggiormente la fase di spinta verso l’anteriore del piede (e della scarpa). Si tende ad equilibrare in modo naturale le due fasi principali del gesto, ovvero trazione e spinta. In buona sostanza, sembra di spingere di più e meglio, sensazione avvalorata da qualche watt guadagnato a parità di bici, di scarpe, di percorso e con condizioni meteorologiche sovrapponibili.

Man mano che passano il tempo di utilizzo e le ore in bici, come è facile immaginare si crea abitudine e una sorta di dipendenza da questa tipologia di solette ed è difficile tornare ad usare solette standard, ma anche plantari super rigidi eccessivamente sbilanciati verso il rialzo dell’arco plantare.

I prodotti BMZ sono distribuiti in Italia dalla commerciale reggiana Beltrami TSA (www.beltramitsa.it).

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VF Group-Bardiani: rinnovata la collaborazione con BMZ

15.01.2025
3 min
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La stagione 2025 della VF Group Bardiani-CSF Faizanè si arricchisce di una novità tecnologica che arriva direttamente dal Giappone. Parliamo della conferma, e dunque del rinnovo dell’accordo di partnership con il brand produttore di solette innovative BMZ

Questi accessori all’avanguardia, sviluppati grazie a una tecnologia brevettata, sono difatti progettati per ottimizzare le prestazioni degli atleti, migliorando sia il comfort che l’efficienza durante la pedalata. Le solette BMZ offrono benefici significativi, garantendo una maggiore spinta e un appoggio più stabile durante la pedalata. I professionisti della VF Group Bardiani-CSF Faizanè possono scegliere tra due varianti: la versione “Classic”, ideale per l’utilizzo quotidiano, e la versione in carbonio, più rigida e pensata per le competizioni su strada. 

La collaborazione tra BMZ e VF Group Bardiani-CSF Faizanè si fonda su valori comuni di eccellenza, innovazione e sostenibilità. Con un’esperienza pluridecennale nella produzione di solette sportive avanzate, BMZ fornisce soluzioni personalizzate, studiando le esigenze specifiche degli atleti. Questo approccio mira a migliorare non solo le prestazioni ma anche la sostenibilità delle attività sportive, promuovendo tecnologie che rispettano il corpo umano e l’ambiente.

Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali
Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali

Supporto Cuboide e stabilità ottimale  

Un elemento distintivo delle solette BMZ è il supporto per l’osso cuboide, una caratteristica unica che contribuisce al benessere del piede. Questa tecnologia innovativa migliora la stabilità e la mobilità degli atleti senza compromettere la postura naturale. Grazie a una inarcatura ideale dell’arco plantare, le solette sono difatti in grado di garantire una distribuzione uniforme del peso corporeo, riducendo di conseguenza il rischio di infortuni e migliorando l’efficienza complessiva durante l’attività fisica.

Tra i vantaggi principali delle solette BMZ vi è l’eliminazione della pressione sull’arco del piede, che consente un movimento libero delle dita e favorisce un flusso sanguigno ottimale. Questo aspetto aiuta a prevenire gonfiori, raffreddamenti e affaticamenti del piede, oltre a ridurre lo stress su caviglie e ginocchia. Le solette si rivelano poi particolarmente efficaci nella prevenzione di lesioni comuni come fascite plantare e alluce valgo.

Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ
Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ

Grazie a questa importante partnership tecnica, il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè può continuare a contare su un supporto di alto livello, contribuendo a raggiungere nuovi traguardi sportivi: le solette BMZ non rappresentano solo un accessorio tecnico, ma un vero e proprio alleato per il benessere e le performance degli atleti. 

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