Selle SMP Evo: la famiglia si allarga, il design non cambia

16.02.2024
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Selle SMP Evo ed Evo Plus, le due nuove selle del marchio veneto (il medesimo modello con due spessori differenti dell’imbottitura). Il design ed il primo impatto visivo rimangono quelli che hanno reso celebre l’azienda padovana, ma cambiano completamente alcuni concetti tecnologici e di produzione.

Entrambe le selle sono proposte con una larghezza di 140 millimetri, l’ampio canale di scarico centrale e la punta all’ingiù. L’imbottitura è in EVA. Si tratta di un blocco unico, ovvero la copertura e il foam sono la stessa cosa. L’abbiamo provata in anteprima.

Il canale è ampio, ma non sono sacrificati i punti di appoggio
Il canale è ampio, ma non sono sacrificati i punti di appoggio

Fra storia e futuro

Selle SMP ha fatto del design un vero e proprio simbolo, un’icona e un modo per distinguersi dagli altri. Non si tratta solo di strategia promozionale, perché alle spalle c’è da sempre una ricerca legata al benessere, alla salute e anche all’efficacia di un marchio di selle emulato da molti. Se pur con concetti e disegni differenti, oggi come oggi ogni marchio che produce selle ha nel proprio roster almeno un modello con il foro e/o canale di scarico.

Grazie al modello Evo, Selle SMP getta le basi per un’evoluzione dei suoi prodotti che adottano (e adotteranno) una nuova tecnologia di costruzione. Il progetto si basa sul pad di appoggio in EVA. Non esiste una fodera o copertura che copre la schiuma sottostante. Un’anima sola, resistente e capace di dissipare ancora di più le vibrazioni, di stabilizzare ed è anche longeva. Sostiene e distribuisce le pressioni. Ha un design minimale, il che significa anche un notevole risparmio di peso. Selle SMP Evo con telaio in carbonio, la sella più leggera di sempre dell’azienda di Casalserugo.

Selle SMP Evo, come è fatta

La larghezza è unica (140 millimetri) e Selle SMP la consiglia a chi ha la larghezza delle ossa ischiatiche comprese tra i 90 e 130 millimetri), mentre gli spessori sono due: standard (con l’imbottitura spessa 5 millimetri) oppure Plus (che è spessa 12). Lo scafo è in nylon 12 caricato al carbonio, un blend resistente e non eccessivamente rigido.

E’ disponibile nelle versioni con telaio in acciaio Inox, oppure la CRB in carbonio (che nei punti di ancoraggio con il reggisella è rinforzata con due piastrine in alluminio). E’ una sola anche la lunghezza di 250 millimetri (una sella corta). Non è piatta, ma ha un’importante spoileratura posteriore. Ha un prezzo di listino di 239 euro, ottimo a nostro parere, se consideriamo la categoria nella quale è inserita e le rifiniture complessive della sella.

Le nostre impressioni

La Evo CRB è difficilmente accostabile alle altre selle della gamma, con o senza imbottitura. Il primissimo impatto è di una sella più comoda, soprattutto nella sezione centrale e dove il canale entra in contatto con l’imbottitura del pantaloncino. Al tempo stesso trasmette un feeling race, perché è leggerissima, perché è una di quelle selle che sostiene (tantissimo); non affonda nei punti appoggio. Supporta quando si pedala per molto tempo da seduti, senza alzarsi in piedi sui pedali e quasi da l’impressione di spalmare su una superficie maggiore (rispetto ad una sella tradizionale) le vibrazioni che arrivano dal basso. Una elevata sensazione di stabilità è più che reale.

Lateralmente non frena la ricerca della pedalata profonda tramite la coscia e nella zona posteriore il supporto che crea è esponenziale e tanto sfruttabile. Questo accade grazie allo “spoiler” menzionato in precedenza e grazie ad una sella che diventa tutta sfruttabile (ovviamente tranne il becco). E’ doverosa una precisazione: una sella di Selle SMP prevede un montaggio in bolla. E’ nostra abitudine scaricare la punta verso il basso, in modo da sfruttare ancora di più la zona del retrotreno in salita, ricercando un sostegno per i glutei e scaricare l’intera zona lombare.

SELLESMP

VT20C Gel – Gravel Edition: tecnica e sostenibile

28.11.2023
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Selle SMP sposa sempre più il mondo del fuoristrada, in particolare quello del gravel. E lo fa con uno dei modelli studiati per le lunghe percorrenze: la VT20C Gel. Questa sella è perfetta per l’endurance, anche quando si tratta di pedalare lontano dal canonico asfalto. Ora Selle SMP non bada solamente alla tecnica, ma anche al fatto che la produzione sia sostenibile. La sella VT20C Gel simboleggia proprio questo impegno a sostegno del pianeta, l’azienda infatti riduce le emissioni nei trasporti mantenendo la produzione negli stabilimenti di Casalserugo, in provincia di Padova.

La sella VT20C Gel – Gravel Edition ha una lunghezza di 255 millimetri
La sella VT20C Gel – Gravel Edition ha una lunghezza di 255 millimetri

Le novità

VT20C Gel è una sella corta che è stata sviluppata sull’esperienza derivata dalla gamma Professional. E’ disegnata seguendo le forme del corpo umano, risultando estremamente adatta per i ciclisti con un bacino medio-stretto. Più precisamente è indicata per chi ha una larghezza delle ossa ischiatiche che va da 9 a 12,5 centimetri. Se trasportiamo il tutto alle taglie dei pantaloncini siamo nell’ordine delle taglie XS, S e M.

Ora è nata la versione VT20C Gel – Gravel Edition. Non è solamente un cambio di stile, con un nuovo colore, ma di concetto. Si tratta infatti di una sella sviluppata e prodotta tenendo come riferimento principale il benessere dei ciclisti e dell’ambiente.

L’imbottitura in gel permette di ridurre del 30 per cento la pressione sui punti di contatto
L’imbottitura in gel permette di ridurre del 30 per cento la pressione sui punti di contatto

Comoda

Una sella dedicata al ciclismo endurance deve giocare tanto sulla comodità, anche dopo tante ore di pedalata. Da questo punto di vista Selle SMP ha utilizzato per l’imbottitura della VT20C Gel – Gravel Edition materiale automodellante che riduce del 30 per cento la pressione sui punti di contatto. 

I numeri vedono una sella con lunghezza di 255 millimetri e larghezza di 144 millimetri. Il peso, invece è di 290 grammi per il telaio AISI 304, mentre per il telaio in carbonio il peso è di 235 grammi. Il prezzo al pubblico è di 169 euro.

Selle SMP

Selle SMP Carbon Lite: rigida, leggera dal design unico

10.08.2023
3 min
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Un design ammaliante ed elegante. Anima devota alle corse e alla massima espressione della velocità. Sorella maggiore del modello Carbon, questa Selle SMP Carbon Lite è un concentrato di leggerezza al servizio di ciclisti con bacino largo amanti delle sedute rigide. 

Rigida e confortevole 

La struttura di questa Carbon lite è realizzata completamente in carbonio. Non è imbottita ed è ideale per chi possiede un bacino largo e preferisce un elevato grado di rigidità. La seduta rigida permette un contatto diretto con le reazioni della bici mentre il telaio, in fibra di carbonio unidirezionale flessibile, assorbe le vibrazioni e allevia le conseguenze dei microtraumi.

Questo modello è leggermente più largo rispetto ai precedenti della linea Carbon ed è pensato per soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti che sono alla ricerca di una sella leggera 175 grammi con maggiore comodità di comfort e seduta. Il canale centrale libero, unito al nasello a becco d’aquila e all’innalzamento della parte posteriore, garantiscono un surplus aerodinamico di altissimo livello.

Dettagli preziosi

Le caratteristiche brevettate da Selle SMP, cioè il canale centrale libero, l’originale sporgenza della punta della sella a forma di becco d’aquila e la zona posteriore rialzata, danno ai modelli un interessante tocco di aerodinamicità. La larghezza del canale centrale della sella permette una ventilazione ottimale della zona del sottosella. Inoltre la zona della cavità addominale con i suoi organi poggia sul canale centrale, e non viene schiacciato, assicurando una circolazione sanguigna naturale, completa e continua. Nella parte posteriore della sella c’è un incavo che assicura che il coccige non tocchi la sella, evitando così contraccolpi. 

La Carbon Lite vanta una doppia anima, per uomo e donna. E’ predisposta per una larghezza di ossa ischiatiche che vanno da 11,6 a 15 cm. Può essere utilizzata in ogni specialità per bici muscolari ed elettriche. La larghezza è di 135 cm mentre la lunghezza si attesta in 273 cm. Lo scafo è in Carbonio HS 3K+ Kevlar mentre il telaio è in acciaio Inox AISI 304 Ø 7.1 mm. Il prezzo consultabile sul sito è di 435 euro. 

SelleSMP

Selle SMP Well, comfort e performance green per il gravel

16.06.2023
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Selle SMP presenta Well in una nuova colorazione. Questa sella è stata sviluppata sull’esperienza della gamma Professional, con caratteristiche tecniche che la rendono la scelta ideale e sicura per chi si avvicina alla pratica ciclistica intensa in discipline come il gravel, la mtb e anche la strada. Un prodotto green che vanta un processo produttivo eco-friendly e un’attenzione ai dettagli maniacale.

Produzione sostenibile

Al giorno d’oggi l’ambiente deve essere tutelato in ogni settore. Selle SMP è attore protagonista anche in questo con l’esempio della Well che viene realizzata tramite un processo produttivo eco-friendly, senza l’utilizzo di colle. La Green Supply Chain dell’azienda è infatti orientata a ridurre le emissioni nel ciclo dei trasporti, grazie alle partnership con fornitori locali e alla produzione nei propri stabilimenti di Casalserugo, in provincia di Padova. 

Il 100% Made in Italy non è solo indicatore di eccellenza e qualità ma rappresenta un consumo etico e sostenibile. Selle SMP valorizza la produzione locale, le persone della sua comunità creando lavoro e riconoscendo la ricchezza del know-how del nostro paese. Tutto ciò si unisce all’importanza di avere una lunga esperienza in campo ciclistico e alla stretta collaborazione con i team professionistici.

Per quale ciclista

Adatta sia per uomo che donna, la Well è una sella che si posiziona tra comfort e performance. Può essere montata sia su bici classiche che elettriche. L’imbottitura volta a favorire le ore in sella è di uno spessore intermedio. Questo favorisce il contenimento del peso che si attesta con telaio AISI 304 a 295 grammi e con telaio carbonio a 240 grammi. E’ pensata per un utilizzatore che ha una larghezza delle ossa ischiatiche tra gli 11,6 e i 15 centimetri.

La Well ha una dimensione che segna 144 millimetri in larghezza e 280 in lunghezza. L’imbottitura è in Poliuretano mentre il rivestimento è in SVT Velvet Touch. Lo scafo è realizzato in Nylon 12 caricato carbonio. Il telaio è disponibile in due versioni tubo in acciaio Inox AISI 304 Ø 7.1 millimetri con un prezzo di 135 euro. Oppure carbonio unidirezionale 7.1 x 9.0 millimetri, con un prezzo di 245 euro. I colori disponibili sono tre: nero, bianco e il nuovo speciale colore che vediamo in foto.

Selle SMP

Selle SMP e Covili: la scelta cade sulla Composit

06.05.2023
4 min
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ROVERETO – La sella per un corridore professionista è una scelta fondamentale, soprattutto quando si sta sulla bici per tante ore tutti giorni. Non si deve escludere nulla, nemmeno un dettaglio, partendo dalla conformazione fisica, fino ad arrivare al comfort. Luca Covili, atleta della Green Project Bardiani CSF Faizanè utilizza, come tutta la squadra, le selle del marchio Selle SMP

Sella Composit

La scelta di Covili è ricaduta sul modello Composit, una decisione presa assieme ai tecnici di Selle SMP, i quali offrono un ottimo supporto agli atleti. Di modelli ce ne sono tanti, ma le caratteristiche fisiche del corridore della Green Project lo hanno portato verso la scelta di questo modello. La Composit, infatti, accoglie al meglio i bacini medio-stretti, con larghezza delle ossa ischiatiche che va da 9 centimetri a 11,5 centimetri.

«Sono già quattro anni che utilizzo questa sella – ci dice – mi sono sempre trovato bene. Io ho il bacino stretto e la sella Composit si è rivelata quella che si adattava meglio alle mie caratteristiche. Siamo riusciti anche a trovare la posizione giusta fin da subito, e per questo non mi sono mai stato costretto a cambiarla».

La lunghezza della sella Composit è di 263 millimetri, mentre la larghezza è di 129 millimetri, per questo si adatta ai bacini stretti. 

Al posto dell’imbottitura viene utilizzato uno speciale elastomero espanso

Leggera e performante

La sella Composit non ha l’imbottitura al suo interno, nonostante ciò rimane un prodotto estremamente comodo. Selle SMP utilizza uno speciale elastomero espanso, il quale ha una grande memoria elastica, portando all’atleta il giusto mix di morbidezza, resistenza e compressione

«Mi trovo molto bene anche a livello di comfort – prosegue Covili – questa sella ha il foro centrale che permette di scaricare il peso. E’ stato un fattore importante per me perché in passato, prima di usare questo modello, ho avuto parecchi problemi. Anche quando pedalo, in fase di massima spinta, mi permette di rimanere stabile e di concentrarmi solo sulla pedalata. In discesa, invece, questa stabilità va ad aiutarmi a trovare un punto centrale che mi permette di guidare la bici al meglio. In salita mi supporta molto, quando mi trovo a pedalare in punta sono sempre comodo e composto».

Il peso della sella Composit è molto contenuto, solamente 175 grammi
Il peso della sella Composit è molto contenuto, solamente 175 grammi

I dettagli tecnici

Il telaio è realizzato in fibra di carbonio unidirezionale “ad alto modulo”, ovale 7.1 x 9.0 mm. Una struttura che offre la massima leggerezza e resistenza. La durata nel tempo è importante, e se Covili per quattro anni ha deciso di usare il modello Composit vuol dire che questa sella ha superato tutti i test di resistenza e stabilità nel tempo. Offrendo al contempo la necessaria leggerezza, gli scafi, infatti, sono realizzati in Nylon 12 caricato con fibra di carbonio. Le esclusive geometrie sviluppate da Selle SMP proprio nella realizzazione degli scafi sono il risultato di anni di studi sulla morfologia del ciclista.

Il peso per un corridore professionista è importante, la sella Composit, con telaio in carbonio, è estremamente leggera: solo 175 grammi.

Selle SMP

Selle SMP F20C SI, la sella corta senza imbottitura

05.03.2023
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Selle SMP lancia una nuova sella che riprende il design e le forme che hanno reso celebre l’azienda veneta. Dopo l’ampliamento della famiglia VT e lo sviluppo di versi modelli “dritti”, arriva la F20C SI, che ha l’iconica depressione centrale e non ha l’imbottitura.

La nuova F20C SI è una sella parecchio versatile. Offre tanto sostegno nella sezione posteriore ed è molto sfruttabile anche da chi preferisce scaricare quasi completamente il becco verso il basso. L’abbiamo provata.

La F20C SI è una sella race oriented
La F20C SI è una sella race oriented

Design e qualità

Il becco d’aquila, l’ampio canale centrale che solca la sella dall’inizio alla fine. E c’è anche la depressione centrale che aiuta a mantenere sempre la stessa posizione quando si pedala, a prescindere dal contesto planimetrico. Se posizionata in modo corretto, una sella con un’ergonomia del genere evita continui scivolamenti e cambi di posizione.

In sostanza le Selle SMP sono uniche proprio per il loro sviluppo ed impatto estetico, fattori ai quali si uniscono un’elevata qualità produttiva e di controllo, ma anche dei materiali stessi. L’azienda di Casalserugo torna con una novità che ha molto del DNA di Selle SMP, grazie al modello F20C SI.

Come è fatta

La Selle SMP F20C SI è una sella corta, con una larghezza di 135 millimetri ed è lunga 250 (è disponibile anche la versione F30C si, larga 150 millimetri e con la medesima lunghezza). Abbiamo quella con i due supporti in acciaio Inox AISI304. Hanno uno spazio utile per lo scarrellamento di ben 11 centimetri, tantissimo. Questi presentano una sorta di zigrinatura nella porzione dedicata al bloccaggio del morsetto, soluzione efficace proprio per fermare la sella ed evitare uno slittamento indesiderato. Ha lo scafo in nylon caricato al carbonio e anche in questo caso abbiamo una soluzione mutuata per buona parte delle selle. La mescola che si ottiene offre una grandissima durata nel tempo, al pari di una resa tecnica che non subisce i rigori del tempo e dell’utilizzo.

Tra lo scafo e la cover non c’è nessun foam, o imbottitura e inserti di varia natura. Per gli amanti degli accostamenti, in parte ricorda lo storico modello Composit, perché non c’è nessuna schiuma e per via delle due fossette nella parte larga della sella. Queste ultime due aiutano parecchio nel mantenere la posizione da seduti quando si pedala per dei lunghi tratti in salita, con la schiena meno arcuata in avanti e verso il basso. In una situazione come questa, non di rado, si usa anche la parte lombare come coadiuvante nella fase di spinta e avere un supporto aggiuntivo non è cosa da trascurare.

Per quello che concerne il design, la F20C SI ha la depressione centrale marcata.

La regola della sella in bolla

Una Selle SMP dovrebbe essere posizionata sempre in bolla, o con una leggera inclinazione negativa del becco. L’obiettivo è quello di sfruttare al 100% la conca centrale e l’ampio canale di scarico prostatico della porzione centrale e anteriore. Eppure una sella come la F20C SI da modo di usare al pieno delle potenzialità diverse angolazioni.

Ad esempio, se inclinata quasi completamente verso il basso/avantreno, offre un grande appoggio di tutta la porzione del retro, che diventa un vero e proprio spoiler. Al contempo si elimina la gobba frontale.

Inoltre non c’è da meravigliarsi se dopo il primo utilizzo e/o qualche ora di sella, si ha la necessità di portare in avanti la sella, di mezzo o anche 1 centimetro. A parità di misurazione del punto anatomico e di altezza dal movimento centrale, rispetto ad una sella convenzionale, una Selle SMP invita a sfruttare maggiormente il centro ed il retro della sella e molto meno la punta.

Al tempo stesso, non avendo l’imbottitura la F20C SI impone il fatto di adeguare l’altezza sella. Infatti può essere necessario un abbassamento di qualche millimetro (noi abbiamo l’abbiamo abbassata addirittura di 5 millimetri), perché non c’è il naturale abbassamento dell’imbottitura.

Si tende a sfruttare la zona larga della sella
Si tende a sfruttare la zona larga della sella

Due modelli, due versioni

Come scritto in precedenza, i modelli sono due e si differenziano per la larghezza. F20C SI larga 135 e F30C SI che è larga 150. Entrambi sono disponibili con i rails in Inox, oppure in carbonio unidirezionale, per un totale di tre colorazioni: nero, bianco e rosso. Le selle nere hanno i prezzi di listino di 215 e 325 euro, rispettivamente con rails in acciaio e in fibra, mentre quelle con la cover colorata hanno un prezzo di listino di 225 e 335 euro.

Il canale centrale si allarga verso il retro
Il canale centrale si allarga verso il retro

In conclusione

La F20C SI è una sella dedicata a chi ama delle risposte dirette, a tratti secche e perentorie, che fanno sentire la strada e la bicicletta. E’ una sella marcatamente race. Una sella di Selle SMP è difficilmente paragonabile ad una sella standard, sia essa corta o con una lunghezza tradizionale. E’ diversa nel design e nei concetti, fattori che influiscono inevitabilmente sulla seduta e quando si pedala. Per sfruttare a pieno una Selle SMP bisogna prendersi qualche ora, capire quale è il giusto setting, che deve essere in linea con le proprie esigenze e modo di pedalare.

Se montata nel modo corretto, ribadendo che la soggettività di utilizzo e della morfologia del fisico giocano un ruolo importantissimo, si impara ad usare dei punti di appoggio differenti, rispetto ad una sella con un design convenzionale. E poi c’è quell’ampia apertura centrale, importante perché non crea pressioni sulle parti molli ed è un vero strumento per fare circolare dell’aria in un punto dove l’aumento della temperatura è esponenziale.

Selle SMP

Selle SMP rinnova: altri due anni assieme ai Reverberi

09.12.2022
4 min
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Le settimane che portano alle festività natalizie sono sempre molto frenetiche per i team. I giorni passano veloci tra ritiri da programmare e materiale da consegnare, soprattutto se siamo di fronte all’ingresso di nuovi partner tecnici. Restando in tema, per la Bardiani-CSF Faizanè (che dal primo gennaio cambierà nome in Green Project Bardiani-CSF Faizanè) il 2023 si appresta ad essere un anno davvero importante. Dal prossimo anno la formazione diretta da Bruno e Roberto Reverberi correrà su biciclette De Rosa. Stiamo parlando dei modelli Merak e SK Pininfarina. Se cambia il fornitore tecnico della bicicletta, resta però confermato il partner delle selle, che per il terzo anno saranno Selle SMP.

Nei giorni scorsi l’azienda di Casalserugo, in provincia di Padova, ha rinnovato per altri due anni la collaborazione con la formazione diretta in ammiraglia da Roberto Reverberi.

Maurizio e Franco Schiavon con al centro il padre Martino, fondatore di Selle SMP
Maurizio e Franco Schiavon con al centro il padre Martino, fondatore di Selle SMP

Obiettivi comuni

Alla base di una collaborazione che dura già da tre anni e che è destinata a proseguire almeno fino alla fine del 2024 c’è sicuramente la condivisione di obiettivi che si vogliono raggiungere. A confermarlo sono Maurizio e Franco Schiavon, fratelli e titolari dell’azienda Selle SMP.

«Quando una partnership si fonda sul rispetto reciproco e sulla condivisione dell’obiettivo comune – raccontano – la meta è già raggiunta. Ma per mantenere alti gli obiettivi, bisogna sempre pedalare con convinzione e sguardo rivolto al futuro. Rinnoviamo con fiducia la collaborazione con la Bardiani-CSF Faizanè, perché la nostra azienda ha fatto propri i valori del ciclismo: sacrificio, fatica, dedizione, resilienza, onestà e correttezza. Se manca anche solo uno di questi valori non si vince».

Alle parole dell’azienda fanno seguito quelle del team attraverso il team manager Roberto Reverberi.

«Siamo felici – dice – che Selle SMP prosegua con questa partnership per le stagioni 2023-2024, tutti gli atleti del roster 2022 hanno utilizzato i loro prodotti trovandosi davvero bene. Abbiamo attuato una importante rivoluzione sportiva inserendo 7 nuovi atleti giovani nel nostro team. La rivoluzione c’è stata anche a livello di sponsor tecnici, con l’arrivo di De Rosa. Selle SMP rimane un’ottima costante in questo cambiamento, ci siamo sempre trovati bene. Pensiamo di avere allestito una squadra competitiva, speriamo di raccogliere insieme ai nostri partner delle belle soddisfazioni e di ottenere ottimi risultati. La stagione 2023 per noi sarà fondamentale. Un ringraziamento particolare alla famiglia Schiavon per la costante e proficua collaborazione».

Ampia disponibilità

Così come avvenuto in passato, gli atleti della Green Project Bardiani-CSF Faizanè saranno seguiti per tutta la stagione dallo staff di Selle SMP con il preciso obiettivo di trovare fin da subito la sella ideale. I modelli a disposizione del team saranno i seguenti: Composit, Evolution, F20/F20C, F30C, VT20/VT20C e VT30C.

Alcuni atleti presenti in squadra la scorsa stagione non hanno mancato di esprimere le loro sensazioni sui modelli appena provati. In alcuni casi si tratta di conferme visti gli ottimi riscontri avuti.

Filippo Fiorelli ha scelto il modello VT20C: «Ho voluto provare questa sella – dichiara – perché è più imbottita e comoda, ho sentito diversi benefici in questi giorni, al primo impatto è davvero ottima, ringrazio Selle SMP che mi ha guidato nella scelta».

Luca Covili, ha optato per il modello Composit: «Il 2023 – conferma – sarà il terzo anno consecutivo con questa sella. L’ho scelta fin da subito perché l’avevo già usata da under 23 quando correvo alla Palazzago e mi trovai bene fin da subito. Quando mi hanno chiesto quale volessi utilizzare, non ho avuto dubbi».

Samuele Zoccarato, campione italiano gravel, ha scelto invece il modello VT30C: «Una sella corta che aiuta a distendersi sulla bici e non ha punti scomodi sulla parte anteriore, quando si va in presa bassa. Per la mia conformazione fisica è l’ideale».

Selle SMP

Selle SMP presenta i nastri Grip 2.0 e Grip Gel 2.0

30.10.2022
3 min
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Quando si parla di dettagli tutto può fare la differenza, soprattutto nel mondo del ciclismo, dove pochi grammi possono tracciare una sottile linea tra vittoria e sconfitta. In questo caso il dettaglio da curare riguarda il manubrio, e più in particolare il nastro. Selle SMP ha ideato un prodotto di ultima generazione, anzi due: il Grip 2.0 e il Grip Gel 2.0.

Una bella novità

Per riuscire a pedalare al meglio delle proprie possibilità è necessario avere i materiali giusti, sia per la parte tecnica ma anche per quel che riguarda il comfort. Il nastro manubrio è uno dei prodotti più delicati per i ciclisti, infatti rappresenta uno dei tre punti di contatto con la bici. E’ quindi importante avere un materiale che ci permette di restare in sella molte ore senza mai affaticarci.

Il nastro Grip Gel 2.0 è adatto all’uso gravel visto il maggior spessore, 3 millimetri, ed è in vendita a 29,90 euro
Il nastro Grip Gel 2.0 è adatto all’uso gravel visto il maggior spessore, 3 millimetri, ed è in vendita a 29,90 euro

Le caratteristiche tecniche

I nuovi nastri manubrio di Selle SMP sono realizzati in Italia ed interamente con materiali di alta qualità. Una delle caratteristiche di punta di questi due prodotti, il Grip 2.0 ed il Grip Gel 2.0, sta nel nome. Consentono infatti una presa forte e sicura sul manubrio in qualsiasi condizione climatica.

Un altro punto di forza di questi due prodotti è l’assorbimento delle vibrazioni, garantito dalla struttura in polimero HPP 2.0. Si tratta di una mescola innovativa di proprietà di Selle SMP, un materiale di pregiata qualità in grado di assorbire le vibrazioni e fornire prestazioni ottimali. Legando a tutto questo un’alta durabilità nel tempo.

Montare i nastri di Selle SMP è un processo semplice, basta seguire le istruzioni fornite
Montare i nastri di Selle SMP è un processo semplice, basta seguire le istruzioni fornite

Il montaggio

Riuscire a montare il nastro manubrio in maniera facile e relativamente rapida è un aspetto da non sottovalutare. Selle SMP viene incontro a questa esigenza, grazie ad una serie di regole ben precise da attuare quando si applica il prodotto. In più c’è da considerare la grande elasticità di cui sono dotati il Grip 2.0 ed il Grip Gel 2.0, tale da agevolare la nastratura. 

Selle SMP

Selle SMP e QRED partner di settore del GIC 2022

13.10.2022
2 min
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Sono Selle SMP ed il brand QRED i principali sponsor di settore partner dell’edizione 2022 del “GIC”, il Giro Italia Ciclocross: la consueta rassegna agonistica 100% dedicata al movimento cross nazionale organizzata dall’ASD Romano Scotti e giunta quest’anno alla quattordicesima edizione. Sei le tappe in programma in questa stagione, dislocate in 5 regioni differenti: Corridonia (Macerata), Buja-Osoppo (Udine), Sant’Elpidio a Mare (Fermo), Follonica (Grosseto), Ferentino (Frosinone) e l’ultima, domenica 18 dicembre, in Salento e lungo la spiaggia della meravigliosa Gallipoli (Lecce).

Per Selle SMP, la presenza a titolo di partner nella disciplina del cross è davvero una costante. Sono difatti tantissimi gli eventi italiani supportati attivamente dal brand veneto produttore di selle per il ciclismo. Ed il sodalizio con l’ASD Romano Scotti, e con il GIC in modo particolare, non poteva certo essere da meno! Per QRED si tratta invece di una bella novità, ed è proprio lo stesso marchio d’abbigliamento cycling ad avere l’onere e l’onore quest’anno di vestire con la propria maglia rosa i diversi leader delle classifiche generali del Giro d’Italia Ciclocross

QRED e Selle SMP sono partner del Giro d’Italia Ciclocross 2022
QRED e Selle SMP sono partner del Giro d’Italia Ciclocross 2022

Nel ricordo di Mauro Valentini

«Non vi nascondo la grande emozione che ho dentro – ha dichiarato a bici.PRO Fausto Scotti, lo storico organizzatore del Giro d’Italia Ciclocross – perché dopo aver concluso la scorsa edizione 2021… ricoverato per Covid allo Spallanzani di Roma, e ancora con qualche strascico, oggi sono di nuovo qui con voi alla guida di questo bellissimo evento. Siamo davvero circondati da tanto affetto, e questo è bellissimo».

«Per questo GIC 2022 – riprende – abbiamo ricevuto ben 19 richieste di tappa, ma ne abbiamo potute selezionare per regolamento appena 6. Ripartire, quest’anno nel ricordo di Mauro Valentini (il figlio dell’ex tecnico azzurro Mario, molto impegnato a sua volta nello sport paralimpico, scomparso prematuramente a febbraio 2021, ndr), è sinonimo di rivincita per tutta l’Italia, e questo ci spinge ad andare avanti sostenuti dalla forza e dall’affetto di tutti i comitati locali. Aggiungo poi che è stato bellissimo tornare a consegnare, sul palco e nel corso delle prime prove che si sono già disputate, le maglie dei diversi leader di categoria. Maglie che quest’anno hanno per me un sapore diverso in quanto a fornirle è un brand di un mio caro amico d’infanzia: la QRED di Paolo Piacentini».

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