Repente e la tecnologia RLS: due scafi sono meglio di uno

25.05.2024
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Selle Repente ha sempre fatto dell’innovazione uno dei sui punti di forza. Il principale “marchio di fabbrica” dell’azienda vicentina è la tecnologia RLS, un nuovo concetto di struttura della sella, presente in alcuni modelli. 

Le selle Prime 3.0, Spyd 3.0 e Artax sono dotate di due scafi sovrapposti e combacianti, uno nella base, uno nella cover applicata. In caso di danneggiamento si può sostituire solo una delle due parti, con un notevole risparmio economico e con il vantaggio di mantenere inalterata la posizione in bici. Basta svitare tre viti, effettuare la sostituzione e avvitare le tre nuove viti fornite nel kit. Più economico e più sostenibile, dato che si riducono notevolmente i materiali di scarto

Il modello Artax è uno di quello costruito con la tecnologia RLS
Repente, Il modello Artax è uno di quello costruito con la tecnologia RLS

Le cover sono intercambiabili

RLS ha anche altri vantaggi. L’azione congiunta delle due basi accresce la resistenza complessiva della struttura della sella e permette di controllare le flessioni dovute alle irregolarità del suolo con un contrasto adeguato all’intensità delle sollecitazioni.

Le selle dotate di questa tecnologia assecondano le normali oscillazioni laterali del corpo, garantendo tuttavia la massima efficacia della pedalata. 

Per rendere la struttura indeformabile nel tempo Repente ha rinforzato la resina termoplastica PA12 non con comuni frammenti di carbonio, bensì con fibre lunghe di carbonio. Grazie ad un particolare procedimento di iniezione, queste vanno a costituire una sorta di intreccio che aumenta la resistenza della sella. 

Ci guadagna anche la leggerezza: con materiali di qualità superiore si ottengono selle performanti con spessori inferiori a quelli di un composito con un rinforzo meno evoluto. 

Repente supporta i corridori del team belga professional Bingoal WB
Repente supporta i corridori del team belga professional Bingoal WB

La tecnologia RLS è stata perfezionata da Repente anche grazie alla collaborazione con vari team professionistici, fra i quali la Caja Rural e la Bingoal WB. La squadra vallone utilizza le selle Repente da tre anni. Non poteva esserci miglior test per l’RLS, dato che la Bingoal WB rende parte regolarmente alle grandi classiche del Nord (dal Giro delle Fiandre alla Parigi-Roubaix, dalla Freccia Vallone alla Liegi). Stando ai feedback dei corridori, le selle Repente hanno superato egregiamente l’esame del pavé. 

«Generalmente i nostri costi di produzione sono più alti rispetto alla media – spiega Massimo Farronato, Ceo di Repente – ma questo ci permette di offrire ai nostri clienti un prodotto di alto livello. E’ un percorso nel segno della qualità che abbiamo intrapreso con convinzione sin dall’inizio e che vogliamo sia il segno distintivo della nostra azienda». 

Repente

Repente ancora con la Bingoal: premiata la qualità

18.11.2022
3 min
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Saranno ancora Repente, per la prossima stagione 2023, le selle a disposizione del team Bingoal Pauwels Sauces WB. La riuscita partnership tra la professional belga e l’azienda veneta prosegue dunque nel segno della reciproca soddisfazione, al termine di una stagione che ha visto i corridori in maglia giallo fluo schierati al via di numerose classiche quali il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi, la Gand-Wevelgem oltre a molte altre semi-classiche di Belgio, Olanda e Francia.

E anche per la prossima stagione Repente metterà a disposizione dei corridori della Bingoal Pauwels Sauces WB i modelli top di gamma della collezione: Prime 3.0, Spyd 3.0 e Artax, nelle due versioni da 132 e 142 millimetri di larghezza, oltre alle ultraleggere Quasar CR 2.0 e Magnet, quest’ultima per le gare a cronometro. Senza dimenticare che Repente ricoprirà il ruolo di fornitore ufficiale anche per la formazione degli under 23 collegata al team principale.

Le selle Repente sono state portate sulle strade di classiche e semiclassiche dai corridori della Bingoal Pauwels
Le selle Repente sono state portate sulle strade di classiche e semiclassiche dai corridori della Bingoal Pauwels

Un test severo per i materiali

«Siamo molto contenti di proseguire la collaborazione con Repente – ha dichiarato Christophe Brandt, il general manager del team vallone – un’azienda che come noi ha voglia di crescere e a cui siamo grati per la fiducia dimostrata sin dall’inizio nei confronti del nostro progetto. Il materiale che Repente ci mette a disposizione è ottimo e questa qualità l’abbiamo potuta verificare direttamente su strada nel corso di questa stagione, avendo affrontato un programma di gare estremamente variegato. Nel 2023, grazie a Repente e agli altri nostri sponsor tecnici, vogliamo dotare i nostri corridori di materiali della migliore qualità possibile».

L’accordo tra repente e la Bingoal Pauwels è esteso anche per la stagione 2023
L’accordo tra repente e la Bingoal Pauwels è esteso anche per la stagione 2023

«La Bingoal Pauwel Sauces WB – ha ribattuto Massimo Farronato, che di Repente è il fondatore ed il CEO – è un team giovane e intraprendente. Un po’ come la nostra azienda… Questa importante partnership ci consentirà ancora una volta di essere presenti con i nostri prodotti a molte corse leggendarie. Eventi che rappresentano un’eccezionale vetrina e un test molto severo per i materiali che impieghiamo. Abbiamo sempre investito molto nella qualità delle materie prime e dei processi produttivi, e la soddisfazione che la Bingoal ha espresso nei nostri confronti, sfociata poi nella proposta di rinnovo, è per noi una gratificazione davvero importante».

Repente

Repente Prime 3.0: leggera, funzionale e comoda

06.06.2022
6 min
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Grande comfort e un pieno supporto in ogni sua parte, queste sono le caratteristiche fornite nell’immediato dalla sella Repente Prime 3.0, ma non finisce qui. A queste si aggiunge una libertà di movimento che non ha pari e l’efficienza nelle fasi di spinta ringrazia. Il valore aggiunto di questa sella? La sella stessa che non è corta ed ha una lunghezza tradizionale. L’abbiamo provata.

Il profilo laterale della Prime 3.0
Il profilo laterale della Prime 3.0

Repente, concentrato di soluzioni

Il modello Prime 3.0 sotto molti punti di vista è un concentrato di soluzioni tecniche del marchio veneto, perché ci sono i due rail in carbonio unidirezionale T700 e la scocca costruita grazie alla tecnologia LCF. La struttura è resistente ed elastica al tempo stesso, ma in fase di seduta, anche dopo tante ore di sella non dà mai la sensazione di abbassarsi in maniera eccessiva. Inoltre è utile ed efficace anche in fase di smorzamento, ad esempio quando si percorre un tratto di strada sconnesso.

La Repente Prime 3.0 ha la cover sostituibile (tecnologia RLS), che separa la parte superiore dalla scocca. C’è il design Ergo Shape. A prescindere dalla larghezza (quella da noi testata è da 142 millimetri, ma è disponibile anche la versione da 132) il movimento dell’anca, della muscolatura interna alla coscia e di conseguenza tutta l’azione dell’arto inferiore, godono di massima libertà, senza sacrificare il supporto e la stabilità. L’efficacia di spinta e di trazione ne guadagnano.

Non solo una sella col buco

Il canale anatomico c’è ed è evidente, eppure è difficile inserire la Prime 3.0 nella categoria delle selle con il buco. Tutta la parte del naso è “piena”, con una lunghezza di 9,5 centimetri, imbottita il giusto e ben sostenuta grazie ad una EVA di ottima consistenza e con una larghezza di 4,4. Sembra più larga, invece è perfettamente in linea con le misure della categoria.

Lo scafo, vicino al canale anatomico è ben nascosto e protetto dalla cover. In questo punto il supporto è eccellente, grazie alla combinazione di un’imbottitura omogenea e di uno scafo che non tende mai ad abbassarsi in modo eccessivo. E poi c’è il piccolo spoiler che funge anche da giunto, bello da vedere, con la funzione meccanica di stabilizzare la sella. La copertura è in microfibra resistente all’acqua e alle abrasioni, mentre il foam è in EVA superleggera.

Alcuni numeri della Repente Prime 3.0

Ha una lunghezza di 275 millimetri, per una larghezza di 142 (versione test). I due rail in carbonio hanno un diametro di 7×9 millimetri, una misura classica e specifica per le selle in carbonio. Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 159 grammi. Il prezzo di listino è di 179 euro, eccellente se consideriamo l’elevata qualità del prodotto.

Una sella comunque leggera
Una sella comunque leggera

Le nostre impressioni

La Prime 3.0 di Repente è la sella che ti aspetti, perché tutto porta a considerare che una sella così ben fatta, curata e confezionata, non possa che essere comoda e ampiamente sfruttabile, ben oltre le caratteristiche soggettive. Il fattore che emerge in primissima battuta è il grip del rivestimento, che limita tantissimo lo scivolamento, senza creare attriti e fastidi. E poi il supporto, percepibile in ogni parte, anche e soprattutto vicino al canale anatomico. Qui il primo vantaggio che merita una menzione particolare: le selle con il buco e/o il canale di scarico sono un mondo a parte.

Per funzionare a dovere devono essere costruite in modo da non trasmettere quella sensazione di sfondamento, proprio vicino al foro, lasciando libero (per quanto possibile, perché ci sarebbe da considerare anche l’imbottitura della salopette) il pavimento pelvico, che ha comunque bisogno di sostegno. Questa sella Repente, in fatto di supporto, sembra una sella tradizionale di alta caratura, senza il buco.

Il peso si scarica nella zona più larga

Ci sono da considerare le tuberosità ischiatiche (ribadendo che abbiamo testato la Prime 3.0 da 142), ma una sella che invita a sfruttare a pieno la zona larga di appoggio, è una sella “buona”. E poi ci sono quella sorta di “alette” laterali che scendono verso il basso, si piegano quel tanto che basta per adeguarsi al corpo e all’azione della gamba, senza limitare il gesto e la profondità della pedalata.

Si mantiene un contatto ottimale con la sella, in maniera costante, al pari di un prodotto che si adatta nel modo adeguato. Sembra di avere una sella spoilerata nella sezione posteriore, che asseconda anche l’azione dei glutei quando si sta seduti per lunghi periodi (ad esempio durante le salite lunghe). Ci siamo trovati a nostro agio con la sella perfettamente in bolla.

In conclusione

Al di la dell’aspetto tecnico, che vede nella possibilità di cambiare la cover comunque un dettaglio da non trascurare, la Repente Prime 3.0 è il risultato di tanti dettagli ricercati e messi insieme. Questi stessi dettagli permettono di sfruttare un prodotto dalle prestazioni superlative, sicuramente versatile e anche sostanzioso. La sella non dà mai la sensazione di essere un giocattolo, pur avendo un peso ridotto (non estremo) e un’imbottitura in EVA non eccessivamente spessa.

Crediamo che la longevità sia parte del pacchetto, ma è pur vero che andrebbe utilizzata e valutata (sotto questo aspetto) per un periodo molto più lungo. E poi c’è quello scafo, sottile e elastico, che si adegua, ma non cede mai. Il rapporto tra la qualità della sella ed il prezzo di listino? A nostro parere ben al di sopra della media della categoria, perché 179 euro non sono molti, per una sella Made in Italy di questa fattura.

Repente

Selle Repente, la parola al fondatore Massimo Farronato

05.05.2022
4 min
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Repente nasce nel 2017, un’azienda giovane che in pochi anni si è ritagliata uno spazio importante in un mercato combattuto e spesso complicato da affrontare. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Massimo Farronato, fondatore dell’azienda veneta, grande appassionato di tecnica e della bicicletta.

Il sistema RSL, una delle caratteristiche principali di Repente (foto Repente)
Il sistema RSL, una delle caratteristiche principali di Repente (foto Repente)
Quali sono i punti di forza di Repente e da dove nasce il nome?

Oltre agli aspetti puramente tecnici del prodotto, Repente ha una produzione Made in Italy al 100%, che non è solo un vanto, ma ci permette di mantenere una filiera molto corta. Questo fattore, estremamente importante è utile anche per controllare al meglio i diversi passaggi. Il nome Repente ha una radice latina, significa all’improvviso.

Quali sono i segni di distinzione delle selle Repente?

Ci sono delle peculiarità che fanno parte delle selle Repente e rappresentano il DNA dell’azienda. La prima è sicuramente l’aggancio del pad superiore alla base, ovvero il sistema RSL. Questo permette di utilizzare lo stesso scafo e di cambiare l’imbottitura in maniera semplice e sicura. Di recente abbiamo anche modificato i punti di ancoraggio, rendendoli ancor più efficaci. E poi la vera costruzione LCF della scocca, con il carbonio a fibra lunga. Poi c’è anche il concetto Ergo Shape.

LCF, acronimo di Long Carbon Fiber, carbonio a fibra lunga
LCF, acronimo di Long Carbon Fiber, carbonio a fibra lunga
Il carbonio a fibra lunga? Spiegaci meglio…

E’ un sistema di costruzione non facile che include un procedimento molto costoso, ma offre dei vantaggi in termini di risposta e longevità del prodotto. Ci sono le selle che sono full carbon, costruite con il tessuto pre-preg e quelle con il carbonio iniettato o caricate con il carbonio. Queste ultime prendono forma con diversi materiali e procedimenti. Per le selle Repente viene impiegato il PA12 che viene caricato con delle fibre lunghe di carbonio. Non sono molecole, ma dei fili veri e propri. Questi hanno il compito di irrobustire la struttura e le donano una sorta di memoria, limitando la deformazione.

La produzione totalmente Made in Italy di Repente permette di mantenere la filiera corta
La produzione totalmente Made in Italy di Repente permette di mantenere la filiera corta
Molecole e fibre lunghe?

Oltre alle selle costruite con il carbonio pre-preg, quelle che di solito troviamo senza imbottitura, il mercato ci presenta quelle con la base che è un composto. Quest’ultimo è realizzato combinando dei materiali plastici, la natura può essere differente, caricati con il carbonio con le molecole di carbonio, oppure con la fibra lunga. Il primo è un procedimento che non irrobustisce lo scafo in maniera importante, il secondo è fondamentale per la qualità e per la longevità della sella. I fili di carbonio, che hanno lunghezze diverse, arrivano fino ad un centimetro, sono disposti in senso longitudinale.

L’utilizzo di questi materiali influisce sulla costruzione della sella?

La sella viene progettata anche in funzione delle risposte tecniche dei materiali. Ogni sella ha comunque una sua storia, legata al design, al concept e alle performances.

Team Bingoal, tra le squadre supportate tecnicamente
Team Bingoal, tra le squadre supportate tecnicamente
Selle corte oppure lunghe, il carbonio a fibra lunga cambia le sue risposte?

No, se il composito è di buona qualità e ottenuto da un procedimento corretto di lavorazione, la resa tecnica è indipendente dalla forma e dalla lunghezza della sella.

Quanto tempo è necessario per sviluppare una sella?

E’ difficile quantificare il tempo necessario per fare una sella, proprio come la sua longevità, perché le variabili in gioco sono differenti. Potrei dire che, dal momento della sua approvazione, mi riferisco al design, ci vogliono dai 4 ai 6 mesi. Costruire una sella è molto complicato, molto più di quello che si può immaginare.

Repente

Repente e Ergo Shape, libertà ai muscoli per pedalare meglio

09.03.2022
4 min
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Il tema della biomeccanica, associato al benessere in bici e quando si pedala è sempre attuale. Ma oggi la seduta in sella non è più “solo” una questione di salute, perché è sempre più una sorta di nuovo confine che permette di pedalare più forte e più a lungo. La nostra posizione in bici e come ci sediamo sulla sella influiscono in maniera esponenziale sull’equilibrio di tutto il nostro corpo, dal basso verso l’alto e viceversa. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Alessandro Mottola, biomeccanico di fama internazionale, che ha contribuito nello sviluppo del concetto Ergo Shape di Repente.

Il contributo degli atleti pro’ è sempre fondamentale per lo sviluppo dei prodotti (foto Team Efapel)
Il contributo degli atleti pro’ è sempre fondamentale per lo sviluppo dei prodotti (foto Team Efapel)

Il marchio Repente in Italia è distribuito da Beltrami-TSA e fornisce le selle anche l’omonimo team, oltre a supportare tecnicamente la Bingoal, la polacca Mazowsze, il Team Efapel in Portogallo e la BePink nel femminile. A questi si aggiunge il Team Ktm Protek mtb.

Che cos’é Ergo Shape di Repente?

E’ un concetto molto semplice. Si basa su alcuni fattori che il mondo del ciclismo e della biomeccanica hanno trascurato, o hanno valutato come secondari. Ergo Shape di Repente ha l’obiettivo di lasciare una maggiore libertà ai muscoli del bicipite femorale e gli ischio-crurali. Sono quei comparti muscolari dell’interno della coscia, che spesso non hanno lo spazio necessario per muoversi in modo naturale. Il blocco, oppure lo schiacciamento anomalo e prolungato di questi distretti muscolari, può portare a perdite di forza e tensioni a livello del ginocchio. Oltre al comfort ed al piacere di stare in bici, l’obiettivo è quello di lasciare liberi questi muscoli, protagonisti nel gesto della pedalata.

Il design Ergo Shape di Repente
Il design Ergo Shape di Repente
Come nasce il concetto Ergo Shape di Repente?

Il protocollo nasce da un’idea e dalla collaborazione con l’azienda Repente, il risultato di uno studio che combina le caratteristiche del corpo umano e di come interagisce con il prodotto sella. Inoltre Ergo Shape vuole dare una maggiore considerazione ai punti di appoggio soggettivi del ciclista, andando oltre gli standard attuali. Noi biomeccanici, ma anche l’utente finale, che sia un atleta di primissimo livello, oppure un praticante saltuario, dobbiamo sfruttare una tecnologia semplice e di facile applicazione. Ergo Shape è un strumento comprensibile, una soluzione per la forma della sella, che nasce senza troppe complicazioni e con risultati che diventano tangibili nell’immediato.

Dal lato pratico, cosa significa?

Davanti agli ischi c’è una serie di muscoli e di terminazioni nervose, fondamentali per un gesto ottimale. Pochi biomeccanici e produttori di selle, ad oggi, hanno considerato e valutato quanto può incidere il blocco di questi muscoli, per via degli ingombri non corretti delle selle. Grazie allo sviluppo di Ergo Shape, con Repente sono state disegnate delle selle che lasciano un’ampia libertà di movimento nella sezione interna e frontale della coscia, per una pedalata fluida e priva di sovraccarichi. Tutto questo a prescindere della larghezza della sella, anche se proprio la larghezza è un dato da tenere sempre in considerazione. Posso anche dire che proprio le forme delle selle Ergo Shape abbracciano l’80% e oltre dei ciclisti, ma il protocollo è ancora in evoluzione.

Il Team Mazowsze è 1^ Continental nel ranking mondiale UCI, supportato da Repente (foto Team Mazowsze)
Il Team Mazowsze è 1^ Continental nel ranking mondiale UCI, supportato da Repente (foto Team Mazowsze)
Libertà della pedalata, sovraccarichi e larghezza: è tutto connesso?

Sono tutti fattori connessi tra loro. Una sella troppo larga e che blocca la gamba, porta a scompensi nel corso della pedalata, sovraccarichi muscolari, articolari e perdita di performance. Determinare la giusta larghezza degli ischi di un atleta è fondamentale. Giocano un ruolo primario anche il peso del ciclista e la sua flessibilità. Ad esempio, più un ciclista è flessibile maggiormente sarà la sua capacità di sfruttare una sella piatta, ma dobbiamo dare modo alla sua gamba di girare libera. Se facciamo pedalare un atleta su una sella che è ingombrante e si scontra con il suo modo di appoggiare il corpo, lo obblighiamo ad andare contro la sua natura. Il ciclista si sposterà in avanti in maniera anomala, abbassandosi in un modo non corretto. Così si chiuderanno gli angoli del ginocchio e della caviglia, creando delle pressioni prima di tutto sul ginocchio. Il primo riscontro negativo è la perdita di efficienza, prima quando si pedala in pianura. Ma gli effetti negativi si riflettono anche sulle braccia e sul busto, nella zona lombare, schiena e sul muscolo del trapezio. Inoltre il corridore diventa meno efficace in fatto di aerodinamica.

repente