Scott, Bike Evo, Vincenzo Nibali

Scott e Bike Evo: una partnership tra innovazione e qualità 

27.10.2025
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Scott Italia ha recentemente annunciato ufficialmente l’avvio di una nuova, fondamentale collaborazione. Il riconosciuto marchio bike si è difatti unito a Bike Evo, centro di riferimento per gli appassionati del veronese. Questa partnership strategica nasce dalla condivisione di valori chiave: innovazione, qualità e una profonda passione per il ciclismo.

L’accordo mira a consolidare la presenza di Scott sul territorio. L’obiettivo è rafforzare il legame con una realtà locale dinamica. Bike Evo è nota per la sua capacità di coniugare un servizio di vendita attento, assistenza tecnica di alto livello e un forte spirito di comunità.

Un evento esclusivo

La partnership tra Scott e Bike Evo è stata presentata con un evento esclusivo. La sede di Bike Evo a San Giovanni Lupatoto (Verona) ha ospitato l’incontro. Ospite d’eccezione, il grande ex del ciclismo Vincenzo Nibali, Brand Ambassador Scott.

L’entusiasmo era palpabile tra fan e appassionati. Nibali ha incontrato il pubblico in un’atmosfera conviviale e stimolante. L’evento ha inoltre offerto ai partecipanti l’opportunità di scoprire le ultime novità della gamma Scott.

Durante la serata, riflettori puntati sulla tecnologia. I partecipanti hanno apprezzato da vicino le innovazioni che da sempre contraddistinguono il brand Scott. Lo staff Scott Italia intervenuto e il Team di Bike Evo hanno illustrato i nuovi modelli. Sono stati forniti approfondimenti su geometrie all’avanguardia, materiali compositi di alta qualità e soluzioni innovative. Tutto è pensato per soddisfare ogni tipologia di ciclista, dal professionista all’amatore. La consulenza tecnica personalizzata si è confermata una volta di più un elemento distintivo dell’offerta.

Scott, Bike Evo, Vincenzo Nibali
Uno dei protagonisti dell’evento è stato Vincenzo Nibali ambassador di Scott
Scott, Bike Evo, Vincenzo Nibali
Uno dei protagonisti dell’evento è stato Vincenzo Nibali ambassador di Scott

Visione condivisa: competenza e servizio

«Siamo felici di dare il benvenuto a Bike Evo nella nostra rete di partner – hanno dichiarato i referenti di Scott Italia intervenuti alla serata – in quanto condividiamo la stessa visione di un ciclismo basato su competenza, servizio eccellente e attenzione alla persona. Bike Evo incarna perfettamente i nostri valori: performance, passione e innovazione al servizio della comunità ciclistica locale».

Per Bike Evo, questa collaborazione rappresenta un passo naturale di crescita. Il progetto è nato con l’ambizione di offrire un’esperienza di acquisto e di assistenza realmente personalizzata.

«Abbiamo scelto di puntare sulla presenza fisica, sulla consulenza diretta e sulla qualità dei partner – ha ribattuto Driss El Gharbi, il fondatore di Bike Evo – e Scott ha riconosciuto questo approccio come un valore comune. Questa sinergia rappresenta una grande opportunità per il futuro, e l’accordo sancisce un impegno congiunto per elevare gli standard del settore».

Scott

Scott Split Mips: l’aerodinamica ora è su misura

03.09.2025
4 min
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Ha esordito nella cronometro a squadre prevista nella quinta tappa di questa Vuelta Espana, stiamo parlando del nuovo casco Scott Split Mips utilizzato dai corridori del team Q36.5 Pro Cycling. Un prodotto realizzato con lo scopo di offrire il miglior supporto aerodinamico e con l’obiettivo di aumentare la velocità durante le prove contro il tempo. Ogni minimo dettaglio è in grado di fare la differenza nel ciclismo odierno, e per permettere ai ciclisti di essere competitivi ogni azienda lavora per ottimizzare i propri prodotti. 

Scott e i suoi ingegneri si sono messi all’opera esattamente con questo obiettivo: realizzare il casco da cronometro più veloce e versatile di sempre. Non solo tecnica ma anche comfort, infatti il nuovo Scott Split Mips offre a ogni ciclista la possibilità di personalizzare le prestazioni in base alla propria corporatura, disciplina e condizioni di gara. 

Il nuovo casco da cronometro di Scott ha fatto il suo esordio in corsa alla Vuelta
Il nuovo casco da cronometro di Scott ha fatto il suo esordio in corsa alla Vuelta

Diverse soluzioni

La rivoluzione portata da Scott riguarda il fatto che questo nuovo casco, lo Split Mips, offre una perfetta integrazione grazie alla calotta intercambiabile. Il risultato è che si adatta alla posizione del ciclista ottimizzando l’aerodinamica e le prestazioni. I diversi test eseguiti in galleria del vento hanno dimostrato che ci sono delle differenze tra il prodotto e ciò che poi si traduce sulle prestazioni in gara. Non è possibile progettare un casco basandosi sul feedback di un solo ciclista

Scott ha realizzato due calotte intercambiabili: la LHP e la HHP. La prima è dedicata a chi ricerca una posizione aggressiva in bici, tipica di una prova a cronometro. Mentre la HHP lascia spazio a diversi cambi di posizione da parte del ciclista e risulta adatta a chi pratica triathlon. 

Prima le prestazioni

Al centro del progetto del nuovo Split Mips c’era la ricerca della massima prestazione, tutto deve essere funzionale alla velocità e alla ricerca di essa. Si è data così priorità all’efficienza aerodinamica e alla vestibilità, una delle sfide più difficili è stata quella di integrare il sistema ARC (visiera, casco e calotta intercambiabile). 

Il casco è dotato di una visiera magnetica che si aggancia perfettamente per una vestibilità sicura. Progettata per essere facilmente intercambiabile con entrambe le calotte, si adatta alle esigenze del ciclista in pochi secondi.

Grazie alla nostra tecnologia Scott Amplifier Lens, la visiera permette di avere un contrasto migliore, aumenta la nitidezza e amplifica la tua visione. Ogni dettaglio risulterà ancora più nitido.

La visuale è ottima grazie al sistema della visiera che permette all’atleta di spaziare maggiormente con lo sguardo
La visuale è ottima grazie al sistema della visiera che permette all’atleta di spaziare maggiormente con lo sguardo

Veloce 

I vantaggi dal punto di vista delle prestazioni sono evidenti, nella configurazione TT aggressive (HHP) lo Split Mips offre un vantaggio di 2,8 Watt rispetto a chi utilizza la calotta LHP.

«Il nuovo casco da cronometro Split Mips – ha detto Ken Ballhause, responsabile della biomeccanica nel Q36.5 Pro Cycling Team – rappresenta un approccio innovativo all’ottimizzazione dell’attrezzatura. Entrambe le opzioni di calotta, HHP e LHP, offrono prestazioni aerodinamiche migliorate. Grazie al design modulare possiamo passare rapidamente da una variabile all’altra per individuare l’opzione migliore per tutti i nostri atleti».

Scott

Più di mille chilometri (anche in gara) sulla nuova Scott Addict RC

26.04.2025
7 min
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Sette chilogrammi (rilevati senza pedali e nella taglia 54, portaborraccia e mini-tool inclusi) ben distribuiti, un peso leggero che non diventa estremo una volta tradotto in stabilità, guidabilità e affidabilità della bici. 1.057 chilometri totali, 7.300 metri di dislivello positivi spalmati in poco più di tre settimane. Alcune fasi della prova hanno previsto la partecipazione ad una granfondo e un paio di gare veloci con percorso pianeggiante/leggermente vallonato.

Scott Addict RC, una super bici, non solo nei numeri. Dopo la presentazione ufficiale in Spagna (scorso ottobre 2024), ecco la prova completa dell’ultima versione con allestimento RC10.

Sette chilogrammi (rilevati senza pedali e nella taglia 54, portaborraccia e mini-tool inclusi) ben distribuiti, un peso leggero che non diventa estremo una volta tradotto in stabilità, guidabilità e affidabilità della bici. Entriamo nel dettaglio della prova.

Scott Addict RC con allestimento RC10
Scott Addict RC con allestimento RC10

Addict RC 10, il suo allestimento

Telaio e forcella in carbonio Scott HMX, manubrio Syncros IC-SL integrato e full carbon, reggisella in carbonio Syncros (sella Belcarra con rail in acciaio). Rimaniamo nella famiglia Syncros anche per quanto concerne le ruote, serie Capital 1.0s da 40 millimetri gommate Schwalbe One TLE da 30 millimetri (già in configurazione tubeless). Trasmissione Shimano Ultegra 52-36/11-34, senza power meter.

Il prezzo di listino è di 7.299 euro ed a nostro parere è molto buono. Consideriamo che si tratta del frame-kit top di gamma, il medesimo della versione Pro (quella usata da Pidcock, solo per fare un esempio). L’allestimento complessivo è assolutamente race-ready e permette di avere una super bici ad un prezzo che oggi rientra nella fascia media. Non significa avere una bici economica, significa avere un mezzo top di gamma che, se messa a confronto con biciclette di pari categoria disponibili sul mercato, costa meno rispetto alla media.

I numeri del test

1.057 chilometri totali, 7.300 metri di dislivello positivi spalmati in poco più di tre settimane. La Scott Addict RC 10 soggetto del test è stata utilizzata con tre setting differenti di ruote, nell’ottica di avere tre riscontri differenti, in base a diverse tipologie di percorsi e utilizzatori. 62 millimetri, 38 millimetri e ovviamente con le ruote Syncros della dotazione base.

Alcune fasi della prova hanno previsto la partecipazione ad una granfondo e un paio di gare veloci con percorso pianeggiante/leggermente vallonato.

Molto gratificante da guidare ed in curva appaga tantissimo
Molto gratificante da guidare ed in curva appaga tantissimo

Leggera, non estrema e super precisa

Si pone come uno dei kit telaio più leggeri disponibili ad oggi. Talvolta il peso ridotto è sinonimo di nervosismo, soprattutto dell’avantreno, di energie impiegate/sprecate per mantenere il giusto feeling di guida e di una forcella che tende a flettere assorbendo buona parte dei watt nelle fasi di rilancio. La nuova Addict RC non mostra nessuna di queste caratteristiche. E’ comoda il giusto, non è estrema, non lo è quando è necessario fare velocità e sfruttare la precisione dell’avantreno, non è nervosa e non galleggia quando per forza di cose si affrontano tratti sconnessi. Certo, bisogna adeguare la pressione delle gomme, cucirla addosso alle proprie caratteristiche di peso, stile di guida e tecnica delle ruote, ma la trazione del carro posteriore va ben oltre il binomio ruota/gomma.

Il comfort funzionale della Addict è un valore aggiunto che si traduce positivamente sulle lunghe distanze, quando si fanno tanti metri di dislivello positivo e asseconda una geometria tirata, non tiratissima. La “nostra” taglia 54 ha un passo complessivo di 99 centimetri (corto, ma non compresso, con un rake della forcella da 4,4 centimetri), con un reach ed uno stack rispettivamente di 39,5 e 54,3 centimetri. Ovvero, una bici con una lunghezza nella media, per nulla schiacciata verso l’anteriore (numeri contestualizzati alle geometrie attuali). Si può sfruttare facilmente tutto il cockpit, presa alta e presa bassa.

Sulle lunghe distanze trova il massimo grado di espressione
Sulle lunghe distanze trova il massimo grado di espressione

Non è veloce come la Foil RC, ma…

Non può e “non deve” essere veloce come la sorella Scott Foil RC, banale scriverlo, ma sono due bici diverse che, concettualmente si rivolgono a due categorie di agonisti differenti. La nuova Addict RC mostra una sorta di carattere da tuttofare. Non è stancante, è agile, non è una bici troppo impegnativa pur essendo un mezzo racing in tutto e per tutto.

Quando c’è da fare tanta velocità è inferiore alla Foil RC, che resta una delle aero bike più sorprendenti anche in salita, ma per versatilità e completezza d’impiego la Addict è superiore. Quando si ha la gamba per fare watt ed il setting è quello giusto, la Addict sostiene e supporta, quando si sale in sella per il semplice gusto di “farsi un giro”, la Addict RC non butta giù di sella.

Provata anche in gara
Provata anche in gara

Nota di merito all’integrato Syncros IC SL

Non è il medesimo manubrio montato sulla Foil RC. La famiglia è sempre quella del Creston, con quella sorta di disegno sagomato della sezione superiore, a rispetto al fratello l’IC SL è più sfinato e ha subito una cura dimagrante. La sua ergonomia parla chiaro: altezza di 12,5 centimetri e 7,5 di ampiezza della piega, per 6° di flare (svasatura verso l’esterno).

Una compattezza, che unita ad alcune caratteristiche geometriche menzionate in precedenza, permettono di distendersi senza schiacciarsi sull’avantreno, di avere la faccia perfettamente in linea con la forcella ed avere i pesi ben distribuiti. Sono fattori di primaria importanza che aiutano ad avere una buona impostazione e a sfruttare le potenzialità della bici.

RC 10, allestimento pronto gara e prezzo davvero interessante
RC 10, allestimento pronto gara e prezzo davvero interessante

In conclusione

Ci viene da sorridere quando si dice o si scrive “le bici sono tutte uguali”, affermazione distorta che meriterebbe un’argomentazione davvero ampia. Ogni bici ha delle caratteristiche proprie, delle peculiarità che vanno interpretate e sotto molti punti di vista plasmate in base al modo in cui si usa la bicicletta, a seconda del contesto e stile di guida. L’ultima versione della Scott Addict RC ne è l’esempio lampante, perché non essendo per nulla un compromesso, non è estrema nella rigidità e reattività percepite, facendo della sfruttabilità il valore aggiunto che occupa il primo gradino del podio in una ipotetica scala dei valori.

La Foil è più marcata e perentoria, muscolosa ed esigente, la Addict non perde un colpo in efficienza pur lasciando costantemente quel margine di errore che non guasta mai (per gli agonisti e non solo). La RC 10 soggetto del test, a nostro parere, è una soluzione ottimale per tutto quello che offre, una bici da gara, molto gratificante per l’immagine e non costa una follia.

Scott

Scott Cadence Plus: stesso nome, ma casco diverso

15.04.2024
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Il nuovo casco aerodinamico di Scott lo avevamo già notato allo scorso Tour de France. Rispetto al “vecchio” Cadence è più compatto, con la coda troncata ed un comfort difficilmente riscontrabile in questa categoria di prodotti.

L’ultima versione del Cadence Plus integra nelle imbottiture il Mips (con il sistema Air Node), è più stabile una volta indossato e garatisce una ventilazione costante, meglio distribuita, attraverso le feritoie anteriori. Lo abbiamo provato e abbiamo chiesto alcune considerazioni a Francesca Barale.

Francesca Barale con il nuovo Cadence Plus
Francesca Barale con il nuovo Cadence Plus

Il casco preferito di Francesca Barale

«Nonostante non fosse ancora ufficiale – ci racconta la Barale – al pari del team maschile, abbiamo iniziato ad usarlo appena dopo metà 2023. La grande differenza rispetto alla versione precedente, è una riduzione degli ingombri nella sezione posteriore e un alleggerimento importante all’interno. Il nuovo casco dà l’idea di essere più snello e leggero, fin da subito.

«A me piace molto per la sua vestibilità, la calzata e per la sensazione di essere veloce sempre. Le coperture frontali si possono togliere e montare a piacimento, una soluzione che gli permette di essere utilizzato anche quando la temperatura non è bassa e nel corso delle gare vallonate, ventilando in modo adeguato l’interno e la zona delle imbottiture».

Come è fatto

Il nuovo di Scott è una casco “molto rotondo” che, rispetto alla versione precedente cambia completamente il design, gli ingombri, ma è capace di mantenere un marcato concept aerodinamico che per certi versi è in controtendenza, considerando la coda tagliata. Le aperture sul davanti sono state ridotte, ma al tempo stesso i flussi di aria sono stati ottimizzati attraverso dei canali interno che “guidano” la ventilazione. Le feritoie si possono chiudere con le coperture (migliorate rispetto al passato). Significa al tempo stesso che c’è una superficie inferiore che appoggio sulla testa e sui capelli, a tutto vantaggio del comfort nel lungo periodo e di un’importante dissipazione del calore. Sopra è un casco chiuso, mentre dietro è presente una sorta di bocca ampia ed efficace (dove si innesta anche il led ricaricabile).

Le fibbie sono parecchio morbide ed hanno una chiusura magnetica, semplice da gestire quando si è in movimento ed è necessario aggiustarsi il casco. Molto buono il disegno della gabbia posteriore che ha una tripla funzione. Blocca il casco, aggiusta in modo adeguato la taglia e attraverso i filler laterali, che non hanno un ancoraggio diretto sul mold, aiutano a spalmare le pressioni che si generano lungo tutta la zona perimetrale. Infatti, il nuovo Cadence Plus è molto comodo, per nulla fastidioso anche dopo diverse ore di sella e non comprime le zone sfenoidi della testa. E’ regolabile in altezza. Il prezzo di listino è gia di quelli importanti (comunque in linea con i caschi da competizione che rientrano in questa categoria), 249,90 euro.

Le nostre impressioni

Un casco comodo, gratificante anche dal punto di vista dell’immagine, che integra una serie di plus che ne aumentano il valore. Il nuovo Scott Cadence Plus magari non è adatto ad affrontare delle lunghe scalate durante il periodo estivo più caldo, ma è ben disegnato ed efficiente in fatto di ventilazione. E’ uno di quei caschi che è quasi impercettibile nei punti di appoggio e non “pesa” su tutto il perimetro. Non stringe e non crea pressioni in un solo punto, con il rischio di far male alla testa. Inoltre ha un range di regolazioni davvero ampio.

E’ ben fatto, con una calotta superiore che si unisce perfettamente a quella inferiore, quasi come se fosse un tutt’uno e anche al tatto offre un sensazione di compattezza e robustezza. Il led posteriore (autonomia di circa due ore) si può rimuovere ed è un altro vantaggio in fatto di sicurezza (che non è mai troppa). Ha un valore alla bilancia contenuto, considerando che una taglia media si aggira intorno ai 280 grammi: un peso giusto per un casco aero concept.

Scott

Scott Cadence Plus: veloce, aerodinamico e sicuro

07.03.2024
5 min
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Nel ciclismo moderno, dove ogni singolo watt e ogni dettaglio pesa, l’aerodinamica è un aspetto da curare in maniera meticolosa. Le bici, i capi d’abbigliamento, le scarpe, tutto nasce ormai in galleria del vento. Così anche il casco, accessorio fondamentale per la sicurezza, ma anche per la penetrazione aerodinamica, visto che è la prima superficie ad impattare frontalmente con l’aria. Le polemiche degli ultimi giorno sui modelli da crono (che l’UCI ha messo sotto osservazione) danno la misura di quanto sia avanzata la ricerca su questo componente. 

Scott ha sviluppato il suo casco più veloce per le gare su strada, un prodotto votato alle alte prestazioni. Studiato tramite test approfonditi in galleria del vento, il Cadence Plus è il modello più aerodinamico della gamma Scott (foto Daniel Geiger in apertura). 

Amico del vento

Il progetto del nuovo Cadence Plus nasce dal miglioramento della sua versione precedente. Un accessorio già veloce di per sé, ma migliorato nei dettagli dagli ingegneri di Scott. La sfida è stata rendere un casco già veloce ancora più aerodinamico e performante, curando ogni minimo particolare. Per questo Scott ha eseguito ulteriori test nella galleria del vento ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.

«In Scott avevamo il precedente Cadence Plus – spiega Jose Pereira, Product Manager – che era un casco già estremamente veloce. Ma abbiamo voluto lavorare di più sull’aerodinamica per renderlo più versatile e attraente per un più ampio spettro di consumatori e utenti, rendendolo allo stesso tempo ancora più veloce».

«Ci siamo concentrati su come fondere effettivamente l’esterno e l’interno dello scafo – gli fa eco il designer Christian Holweck – così che non importa se cambi leggermente la posizione della testa o se stai guidando in più situazioni di vento incrociato. Il casco funzionerà meglio del precedente Cadence Plus». 

Nel Cadence Plus sono stati inseriti dei tappi anteriori con cui chiudere le prese d’aria, per migliorare l’impatto aerodinamico frontale e la ventilazione. Inserendo queste protezioni, è possibile migliorare la penetrazione e proteggersi dal freddo. Quando si tolgono, l’aria circola in maniera ottimale all’interno della calotta (che diventa un tutt’uno tra interno e esterno), garantendo una temperatura costante. 

Al miglioramento della ventilazione e all’incremento della sicurezza, con la nota protezione ottimale dagli impatti rotazionali, contribuisce anche l’adozione della tecnologia Mips integrata nella calotta.

Sicurezza

Da Scott confermano infatti che tutte le energie sono state convogliate per trovare un equilibrio perfetto tra aerodinamica, tecnologia e sicurezza. Proprio per quest’ultimo campo, appunto, la scelta è ricaduta sull’utilizzo del sistema Mips Brain Protection. Un sistema che, in caso di caduta, riesce a coprire e proteggere tutte le aree più delicate della testa.  

La chiusura, sicura e semplice, è garantita da una fibbia magnetica, che rende il processo facile e intuitivo in ogni situazione. Nella parte posteriore Scott ha previsto lo spazio per inserire, in caso di necessità, una luce di sicurezza, da agganciare tramite clip alla calotta. 

Il feedback dei pro’

«Questo nuova Cadence Plus – dice Matteo Moschetti, corridore del Team Q36.5 – è veloce. Ogni dettaglio è stato pensato per questo. E’ veloce, ma è anche comodo, leggero e ben ventilato. Tutte le cose che cerchi in un casco, che danno anche la priorità alla tua sicurezza».

«Trovo il nuovo Cadence Plus – si aggiunge Charlotte Kool del Team Dsm Firmenich – un casco estremamente confortevole. Durante allenamenti intensi e gare, rimane ben ventilato, consentendomi di concentrarmi sulle prestazioni. Apprezzo particolarmente il design moderno ed elegante e le dimensioni compatte di questo casco».

Se sta bene ai corridori che lo usano ogni giorno, è una garanzia anche per gli utenti finali. Il peso, come entrambi hanno confermato, è estremamente contenuto: solamente 280 grammi. Il prezzo al pubblico di 249,90 euro. 

Scott

Scott e Syncros: punti fermi per la DSM-Firmenich PostNL

18.01.2024
3 min
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Scott ed il team DSM-Firmenich PostNL hanno svelato il nuovo look della Foil RC in dotazione alla squadra per la stagione 2024. Mentre la compagine olandese inaugura la stagione ufficializzando un nuovo nome ed una nuova grafica per divise da gara (disegnate e prodotte dalla italiana Nalini) e mezzi, Scott ha presentato il nuovo look della Foil RC fornita al team. In aggiunta alle biciclette, Scott prosegue a sostenere e ad affiancare lo stesso gruppo WorldTour anche per quanto riguarda la fornitura di componenti ed accessori a marchio Syncros: un brand che come è noto è parte integrante del gruppo Scott Sports.

Il nuovo design – davvero molto elegante – della Foil RC del team DSM-Firmenich PostNL presenta lampi di colore su una base bianca. Le due strisce distintive della squadra “Keep Challenging” assumono quest’anno un sorprendente colore arancione andando ad evidenziare l’ingresso di uno sponsor importante, ovvero le Poste Olandesi (PostNL). Ulteriori dettagli blu e azzurri ben evidenziano il nuovo colore arancione, contrastando con il fresco design della base bianca della Foil RC, con l’obiettivo di distinguendosi molto chiaramente anche nella “pancia” del gruppo. 

Il “vantaggio” Foil RC

Scott collabora con il team DSM-Firmenich PostNL dal 2021 e lo stesso team è stato parte integrante dello sviluppo della Foil RC che i corridori hanno utilizzato per la prima volta nel 2022. Da allora, la squadra ha ottenuto grandi successi, tra cui 19 vittorie nel corso della stagione scorsa per il team femminile, 11 per il maschile, un secondo posto al Giro Donne e un quinto posto al Tour de France Femmes per Juliette Labous. Oltre a cinque giorni in maglia rosa per Andreas Leknessund in occasione del Giro d’Italia 2023 e tre complessive vittorie di tappa nei Grandi Giri. La stagione agonistica appena avviata offrirà un’ulteriore opportunità alla squadra per compiere un passo in avanti, spingendosi verso obiettivi più ambiziosi.

Romain Baradet con la nuova divisa del Team DSM-Firmenich PostNL
Romain Baradet con la nuova divisa del Team DSM-Firmenich PostNL

«Siamo davvero molto contenti – ha dichiarato Narelle Neumann, la responsabile del team Scientifico DSM-Firmenich PostNL – dei progressi che abbiamo fatto in tutti e tre i nostri programmi quest’inverno, e crediamo di avere una solida base per iniziare la stagione. Abbiamo lavorato duramente dietro le quinte con Scott, sempre supportati al meglio, e crediamo che i nostri materiali ed il nostro setup siano ora… più veloci che mai!».

«I chilometri pedalati in dicembre ed in questa prima parte di gennaio in sella alla mia nuova bicicletta – ha dichiarato entusiasta il nuovo arrivato Fabio Jakobsen – sono stati a dir poco fantastici. La Foil RC è davvero una bici estremamente veloce, proprio come piace a noi sprinter».

Scott

Scott ufficializza la strategia commerciale 2024

13.11.2023
3 min
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«La nuova stagione commerciale è ormai iniziata, e mantenendo fede alla nostra politica di trasparenza nei confronti del consumatore vogliamo comunicare quale sarà il nostro approccio commerciale per i prossimi mesi. Scott punta da sempre a soddisfare al meglio le richieste che arrivano dal mercato, ascoltando i feedback e cercando costantemente di migliorare la propria offerta. Dopo un’analisi attenta del mercato e del suo andamento, nel corso del prossimo anno ci concentreremo su due pilastri fondamentali: la collezione “carry over” e il lancio di prodotti ragionato».

E’ con questa chiara strategia che il bike brand Scott, e di conseguenza la filiale diretta italiana con sede ad Albino (Bergamo), si prepara ad affrontare la stagione commerciale 2024. Un’azione che si concentrerà su due certezze. La prima è il mantenimento di molti prodotti in catalogo, azzerando rinnovamenti del prodotto stesso, mantenendone così la continuità rispetto alla collezione precedente. Questo approccio – dichiarano da Scott – permetterà di preservare il valore dei prodotti nel tempo, offrendo a tutti i clienti articoli affidabili e sempre di alta qualità. E a conferma di quanto appena esposto, tutta la gamma di biciclette: Scale, Spark, Addict, Aspect, Junior, ma anche le Mtb elettriche, saranno continuative.

Il gigantesco spazio Scott al recente Italian Bike Festival
Il gigantesco spazio Scott al recente Italian Bike Festival

Lancio di prodotti ragionato

«Come marchio fedele allo sviluppo e all’innovazione, Scott presenterà solamente alcune novità di prodotto nel corso dell’anno solare 2024. Entrando nello specifico, saranno disponibili alcune nuove colorazioni nelle gamme corsa e gravel, oltre a qualche sorpresa per completare la collezione attuale».

Con una comunicazione efficace, che giunge direttamente dal quartier generale Scott di Givisiez, in Svizzera, il management del marchio tiene in modo particolare a sottolineare che questa specifica strategia è stata studiata attentamente per bilanciare l’evoluzione e l’innovazione, con l’obiettivo di offrire a tutti i clienti la migliore serietà ed esperienza possibile, sempre tutelando il mantenimento del valore dei prodotti acquistati dai dealer e da tutti i consumatori finali.

Per il 2024 l’azienda ha in mente una strategia di marketing ben precisa
Per il 2024 l’azienda ha in mente una strategia di marketing ben precisa

«Scott è un brand apprezzato sul mercato, oltre ad essere riconosciuto tra i pionieri in termini di innovazione nel settore dell’industria sportiva. Non a caso, proprio innovazione, tecnologia e design (oltre ad un forte focus all’uso sostenibile delle risorse) rappresentano la sintesi della “mission” dell’azienda, una motivazione che può essere ritrovata nel cuore di ogni singolo prodotto Scott».

Scott

Nuove ruote Syncros Capital, l’asticella molto in alto

17.07.2023
6 min
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Capital SL sono le nuovissime ruote in carbonio di Syncros, costruite per essere un unico pezzo. In questo progetto (che è parte del portfolio Scott), che vede il suo risultato dopo uno sviluppo che dura da circa un lustro, coincidono aerodinamica, leggerezza e un insieme di tecnologie legate alla lavorazione del carbonio.

Le versioni disponibili sono due, quella più leggera da 1.170 grammi, ovvero la Syncros Capital SL e quella con un concept aerodinamico estremizzato, la Capital SL Aero da 1.290 grammi, alte rispettivamente 40 e 60 millimetri. Entriamo nel dettaglio.

La versione Capital SL da 40 (foto eltoromedia-Scott)
La versione Capital SL da 40 (foto eltoromedia-Scott)

Nuove Syncros, un pezzo unico

Le Capital SL sono un sistema che si basa sulla costruzione monoblocco, in cui è considerato anche lo pneumatico ai fini della performance complessiva. Dal cerchio ai raggi, fino ad arrivare all’inserimento al mozzo (che è disegnato sulla base del DT Swiss 240 EXP), tutto è un unico blocco di carbonio. Spariscono i nipples in acciaio e vengono eliminate le flange del mozzo di tenuta dei raggi. Tecnicamente si tratta di un prodotto hors categorie che ha obbligato Syncros a sviluppare anche una serie di nuove metodologie di lavoro.

Sono fatte a mano grazie ad un processo di pre-tensione dei raggi, fattore che rende la ruota un corpo unico, ma al tempo stesso permette di personalizzare la tensione dei raggi nelle fasi di costruzione. Il tessuto di carbonio non è interrotto tra il cerchio ed i raggi, fino ad arrivare alla flangia ad anello che si accoppia al mozzo. Anche qui non c’è interruzione, perché la fibra di carbonio prosegue dall’altro capo del cerchio.

Traducendo: si aumenta e migliora la rigidità torsionale, il valore alla bilancia è inferiore (se paragonato ai profilati in acciaio) e sono più resistenti. Le ruote risultano più precise, rigide e guidabili in diverse situazioni, ma anche più reattive nel corso delle accelerazioni. Le Syncros Capital sono anche più guidabili e stabili nelle fasi di piega e curva.

Il cerchio è hookless

In entrambe le versioni il cerchio adotta la soluzione hookless ed ha una larghezza del canale interno pari a 25 millimetri. Questo permette di sfruttare in modo ottimale le coperture (tubeless) da 28 millimetri di sezione (e anche oltre), grazie ad un’interfaccia perfetta tra cerchio e gomma, il tutto in linea con gli standard ETRTO.

Anche la lenticolare che debutta al Tour

Al pari delle nuove Capital SL, debutta anche la lenticolare di Syncros, che vedremo domani sulle Scott Plasma RC TT dei corridori del Team DSM-Firmenich, abbinata all’anteriore da 60 (Capital SL Aero). La Capital SL Disc è una ruota specifiche per le prove contro il tempo, con un valore alla bilancia dichiarato di 970 grammi e con la predisposizione tubeless.

Sviluppate a braccetto con Schwalbe

Le Syncros Capital SL sono state sviluppate grazie al contributo di Schwalbe, anche per questo motivo si parla e si scrive di “sistema”. Grazie a questa collaborazione tra i due brand nasce anche il nuovo tubeless Schwalbe, il Pro One Aero, che presenta un design maggiormente efficiente in termini di aerodinamica, più da facile da abbinare ai cerchi di ultima generazione come lo sono i nuovi Syncros.

Disegno differenziato

Gli Schwalbe Pro One Aero sono dei tubeless da 28 millimetri di sezione, che però presentano una costruzione differenziata tra anteriore e posteriore. Questo fattore fa si che la larghezza reale cambia tra davanti e dietro, a parità di cerchio. Davanti abbiamo uno pneumatico con un’ampiezza compresa tra i 27,5 e 28,5 millimetri, mentre dietro è tra i 29,5 e 30,5 millimetri. Cambia anche lo spessore del battistrada, 0,8 (davanti) e 1,2 millimetri (posteriore).

Questi tubeless sono ovviamente compatibili con la tecnologia hookless del cerchio e ottimizzati per i canali interni da 23/25 millimetri di larghezza.

Syncros

“Sulla stessa Strada”: la video serie di Scott Italia e Guidare Oggi

17.07.2023
3 min
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Scott Italia e Guidare Oggi hanno recentemente presentato una specifica “web-series” dedicata alla complessa, ma necessaria, convivenza in strada tra automobili e biciclette.

Da sempre, il rapporto tra auto e bici sulle strade rappresenta un argomento di grande rilevanza e di grande sensibilità per Scott. Negli ultimi anni, l’incremento dell’uso delle biciclette come mezzo di trasporto è stato notevole: la crescita è stata quasi esponenziale, soprattutto in epoca pandemica e post pandemica. Tuttavia, nonostante questa diffusione del mezzo sostenibile bicicletta, la convivenza tra auto e bici rappresenta ancora oggi una sfida importante, da vincere, con inevitabili problemi legati al tema sicurezza. E a tal proposito, la mancanza di un’adeguata educazione stradale, e di una profonda cultura della condivisione della strada, contribuisce ancora moltissimo ad alimentare tensioni e conflitti tra automobilisti e ciclisti. 

“Sulla stessa strada” è la campagna che vuole sensibilizzare gli utenti sulla sicurezza stradale
“Sulla stessa strada” è la campagna che vuole sensibilizzare gli utenti sulla sicurezza stradale

Educazione e rispetto

Ed è proprio per cercare di dare una risposta, di portare un contributo alla soluzione di questo problema, che nasce ”Sulla stessa Strada”: una serie molto ben strutturata di “pillole video” realizzate in collaborazione con Andrea Brusadin, insegnante di scuola guida, ideatore e proprietario della pagina YouTube Guidare Oggi. 

L’obiettivo di questa produzione – fruibile ovviamente a titolo gratuito – è quello di offrire semplici consigli e utili informazioni per rendere più sicura la convivenza sulla strada, con l’obiettivo dichiarato di utilizzare al meglio questo importante e sensibile spazio comune. I video si basano sull’apprendimento di semplici ma basilari regole della circolazione: come ad esempio l’utilizzo delle piste ciclabili, l’equipaggiamento che i ciclisti dovrebbero avere, le accortezze che spesso vengono sottovalutate ma che potrebbero fare la differenza in occasione di frangenti rischiosi… 

E’ nata dalla collaborazione tra Scott Italia e Guidare Oggi
E’ nata dalla collaborazione tra Scott Italia e Guidare Oggi

”Sulla Stessa Strada” è una serie di cinque video fruibili sui canali social sia di Scott Italia che di Guidare Oggi. Il primo episodio, andato in onda venerdì 7 luglio, ha trattato un tema semplice come quello dell’apertura delle portiere e dell’attenzione del ciclista quando si passa accanto ad una macchina parcheggiata.

A seguire, si affronteranno problematiche essenziali legate al tema del sorpasso delle macchine sui ciclisti, delle piste ciclabili (quando usarle e quando non usarle), della differenza di utilizzo tra attraversamento ciclabile e pedonale, di come prendersi il giusto e corretto spazio sulla carreggiata, di come andare in fila indiana senza affiancarsi al proprio compagno di pedalata.

Scott