La performance passa anche dai piedi? Andiamo a vedere

04.04.2022
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La continua ricerca dell’ottimizzazione dei materiali e l’esasperazione della posizione in bici sono argomenti molto dibattuti su cui ancora oggi l’UCI tenta di fare chiarezza. Ci sono però ambiti di cui si conoscono meno le applicazioni tecniche e i benefici diretti. Uno di questi riguarda uno dei tre punti di contatto con la bici: i piedi. 

Plantari per la prevenzione degli infortuni e per la massimizzazione della potenza espressa sui pedali sono due aspetti che possono fare la differenza dove la ricerca del dettaglio è d’obbligo. Come vengono sviluppati? Quali sono le motivazioni della creazione di questi dispositivi? Lo abbiamo chiesto al dottor Federico Dall’Olio, tecnico ortopedico e collaboratore presso Fisioradi Medical Center. Tra i suoi pazienti spiccano nomi come: Roberto Conti, Davide Cassani, Filippo Baroncini (i due sono insieme nella foto di apertura), Luca Facchinetti, Valentino Rossi e tanti altri atleti del mondo dello sport.

Durante la visita viene studiata anche la postura nella vita quotidiana per un’analisi complessiva (foto Facebook/Fisioradi)
Durante la visita viene studiata anche la postura in piedi (foto Facebook/Fisioradi)
Con quali esigenze i ciclisti si rivolgono a lei?

Di norma i ciclisti vengono per plantari su misura da inserire nelle scarpette. Collaboro spesso anche con i biomeccanici. Eventualmente quando loro trovano situazioni che richiedano la realizzazione di plantari su misura. Mi mandano il paziente o mi chiamano per dare questo servizio.

Quindi la valutazione del biomeccanico è complementare?

Prima è importante la valutazione del biomeccanico a meno che non ci siano delle situazioni localizzate al piede che richiedano lo scarico dell’arto inferiore. 

Che cosa riguarda il suo lavoro nello specifico?

Ovviamente quello che posso fare io è un esame che va a prescindere dal mezzo meccanico, la bici in questo caso. Valuto l’appoggio del piede durante il cammino, durante la posizione statica in piedi. Faccio una valutazione obiettiva nella rotazione del bacino o altro. E poi vado a suggerire la costruzione di un’ortesi plantare atta alla vita quotidiana. Eventualmente anche per il gesto sportivo.

Filippo Baroncini ha scelto di essere seguito per la creazione dei plantari prima della vittoria al mondiale
Filippo Baroncini ha scelto di essere seguito per la creazione dei plantari prima della vittoria al mondiale
Serve quindi anche per migliorare la performance?

Sulla bici il beneficio diventa più di scarico e correttivo di quello che è lo sviluppo della spinta del piede all’interno della scarpetta. Nello specifico con Filippo Baroncini abbiamo studiato un plantare per una ridistribuzione del carico a tutta pianta che consente di ottimizzare la spinta e la forza sui pedali.

E’ quindi un’ottimizzazione del gesto tecnico?

Sì, chiaramente gli scarpini di serie non sempre si sposano con tutti i piedi. In più essendo vincolati alle tacchette, hanno un punto di spinta unico e scaricano tutta l’energia unicamente lì. Con il plantare si riesce a ottimizzare questa spinta a livello complessivo della pianta del piede.

Può essere utile per la prevenzione degli infortuni?

Assolutamente. Si vanno a tutelare gli aspetti articolari, che siano la caviglia e il ginocchio, dando degli angoli particolari alla scarpa partendo dall’appoggio dei piedi. 

La valutazione della postura comprende anche il bacino e l’anca che deriva dall’appoggio dei piedi (foto Facebook/Fisioradi)
La valutazione della postura comprende anche il bacino e l’anca (foto Facebook/Fisioradi)
Quali sono i problemi ricorrenti per cui un ciclista si presenta da lei?

Il classico problema ricorrente un po’ di tutti i ciclisti è la metatarsalgia. Un sovraccarico a livello di avanpiede. Oppure un problema con l’articolazione del ginocchio, quando non riesce a trovare una soluzione con la postura dal biomeccanico si va a intervenire con un ortesi plantare direttamente all’interno della scarpa.

Come si procede per la realizzazione del plantare?

Si va ad indagare e poi si va a renderizzare il piede all’interno della scarpa. Per fare questo utilizziamo delle solette baropodometriche. Sono solette con dei sensori pressori, inserite all’interno della scarpa che vanno a registrare tutte le varie pressioni e le forze che ci sono all’interno della calzatura. In sostanza come si deforma il piede durante il gesto sportivo.

Il plantare serve inoltre a correggere la postura sia in bici sia nella vita di tutti i giorni (foto Facebook/Fisioradi)
Il plantare serve inoltre a correggere la postura (foto Facebook/Fisioradi)
Che tecnologia utilizzate?

Oltre alla valutazione, vado ad eseguire l’ortesi in laboratorio. Prediligo un’ortesi su calco. Adesso si dispone di tecnologie che consentono di progettare un plantare con un metodo specifico che va a ottimizzare al decimo di millimetro tutti quelli che sono gli spessori e al tempo stesso tutti quelli che possono essere i materiali, per andare incontro al comfort e alla maggiore espressione della performance.

Pensa che con l’esasperazione dei materiali e delle componenti, per quanto riguarda le scarpe si stia andando in una direzione a discapito del comfort e della prevenzione infortuni?

No, questo no. Ogni casa costruttrice adotta delle dime diverse per le proprie calzature. A seconda della marca ognuna ha una sua differente calzata. Anche se molti ciclisti dispongono di scarpini fatti su misura, difficilmente riescono ad ottenere un prodotto che li soddisfi al cento per cento. Quindi si preferisce partire da un modello più comodo e largo per poi inserirci successivamente un plantare su misura. 

NRG: per la cura e l’igiene degli accessori e delle vostre mani

03.10.2021
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NRG presenta tre nuovi fantastici prodotti per l’igiene e la pulizia per chi ama la bici. Uno per il casco, uno per gli scarpini ed infine uno per le mani. Quando si pedala, in qualsiasi stagione, all’interno degli scarpini si accumula umidità e si crea un’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri. NRG ha trovato la soluzione grazie ad al suo spray igienizzante ed anti-odore (foto di apertura).

Lo spray è in grado di igienizzare fino alla punta dello scarpino grazie al suo beccuccio. L’azione igienizzante ha una durata tra i 10 ed i 45 giorni, a seconda dell’utilizzo dello scarpino stesso. Il momento consigliato per l’utilizzo è dopo la vostra uscita in bici, così da lasciare al prodotto qualche ora per agire.

Spray NRG per la sanificazione del casco, da applicare a fine allenamento in modo tale che abbia il tempo necessario per agire
Spray NRG per la sanificazione del casco, da applicare a fine allenamento in modo tale che abbia il tempo necessario per agire

Igienizzante per il casco

La sudorazione della testa crea all’interno del casco un ambiente umido che, oltre a provocare sgradevoli odori, favorisce la presenza dei batteri.

E’ fondamentale pertanto igienizzarlo e deodorarlo perché, anche nella stagione invernale, al suo interno si registra un alto indice di umidità. La cura del casco permette di prolungarne la durata dell’utilizzo e soprattutto di evitare danni alla struttura che riducono la sicurezza del ciclista.

L’applicazione corretta è quella di spruzzare lo spray sulle parti a contatto diretto con la cute. Anche in questo caso di consiglia di utilizzare il prodotto dopo l’uscita in bicicletta così da farlo agire per alcune ore.

Sgrassatore NRG per le mani, applicare a secco fino ad asciugatura. Evitare il contatto con ferite e parti sensibili
Sgrassatore NRG per le mani, applicare a secco fino ad asciugatura. Evitare il contatto con ferite e parti sensibili

Detergente per le mani

Uscire in bici ci potrebbe far trovare in situazioni in cui le mani vengono a contatto con sporcizia ed altri agenti. Da una barretta che lascia residui, alla catena che sporca le dita, è bene rimuovere lo sporco per evitare di rovinare la bici ed i nostri indumenti.

NRG propone uno spray a secco, senza bisogno di alcun risciacquo e senza unguenti, garantendo una profonda pulizia per sé e per gli altri. Applicare il prodotto sul palmo della mano, evitando il contatto con ferite e parti sensibili, strofinare fino alla completa asciugatura.

NRG Bike

Alè punta alla performance e lancia il completo PR.S.

11.09.2021
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Non solo bici. Una grossa fetta dell’Italian Bike Festival riguarda l’abbigliamento. E in questo settore non poteva mancare Alè. Tra i suoi stand spunta in prima linea il nuovo completo PR.S. Un capo dedicato alle altissime performance, tanto che in anteprima lo usano squadre professionistiche del WorldTour come la Bahrain-Victorious o la nazionale francese.

Salopette super comoda

Rispetto al passato è stata cambiata la bretella posteriore. E’ stata inserita una bretella a “Y” che permette di avere la schiena più libera. E questo consente una migliore areazione e anche un minor peso. Cambia anche il taglio anteriore. Nella zona del bacino si ha una cucitura particolare che spezza in qualche modo il pantalone stesso e crea una sorta di “effetto slip” che evita quelle brutte pieghe del pantalone che sono anche fastidiose al suo interno.

La stessa salopette è stata allungata rispetto al passato, specie nell’estremità (l’elastico, avremmo detto una volta). Questa parte terminale ha un grip importante per evitare la risalita del pantalone stesso in fase di pedalata. Infine, è stata tolta la cucitura a quattro aghi (quella bene a vista per intenderci). Quest’ultima magari è anche più confortevole, ma non riscontrava più le richieste estetiche dei consumatori, se vogliamo…

La retina, che fa da tasca porta numero, evita che alla lunga le spille rovinino il tessuto
La retina, che fa da tasca porta numero, evita che alla lunga le spille rovinino il tessuto

Maglia leggera

Passando alla maglia, la parte alta della manica ha un taglio differente rispetto al precedente modello PR.R. E’ un po’ più alto sulla spalla. Ai fianchi c’è una rete che contribuisce a limitare il peso (appena 100 grammi) e ad assicurare un’ottima areazione.

Il taglio? Ovviamente è slim. Curatissimi altri dettagli come la zip “a soffietto” che compre la cerniera stessa e fa sì che la grafica (anche pensando agli sponsor) non venga interrotta. Il colletto è basso come impone l’ultima tendenza della moda. E poi una cosa simpatica: nella parte posteriore anche per gli amatori così come per i professionisti, c’è la tasca porta numero che poi è una retina trasparente.

Il peso piuma della maglia Ale PR.S. (100 grammi) esalta anche la traspirabilità
Il peso piuma della maglia Ale PR.S. (100 grammi) esalta anche la traspirabilità

Personalizzazione totale

Il PR.S è pensato per le squadre, quindi è totalmente personalizzabile nei colori e nei fondelli. Di questi ultimi, Alè ne propone tre e tutti sono “fatti in casa”. Si differenziano per le ore di impiego. C’è il “due ore”, il “quattro ore” e “l’otto ore”. Questa linea infatti è pensata per i pro’, ma anche per gli amatori che magari non hanno necessità di stare in sella troppo a lungo o al contrario vogliono imitare i loro beniamini in tutto e per tutto.

Alè

Sidi esalta il comfort con i nuovi scarpini Shot 2

11.09.2021
2 min
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Sidi, nel mondo degli scarpini da ciclismo è uno dei marchi top di gamma. L’azienda di Treviso nata negli anni Sessanta è sinonimo di innovazione e tecnologia. Shot 2 è la nuova calzatura proposta all’Italian Bike Festival di Rimini. Uno scarpino leggero, morbido ed avvolgente che darà alle vostre uscite un livello di comfort incredibile.

I due rotori garantiscono una chiusura efficace, che avvolge il piede lateralmente e frontalmente
I due rotori garantiscono una chiusura efficace, che avvolge il piede lateralmente e frontalmente

La galassia Sidi

La Shot 2 è presentata nella sua nuova ed accattivante colorazione blue galaxy, con inserti neri sulla punta del piede e sul tallone. La parte posteriore è stata aggiornata e resa ancora più efficiente, grazie al sistema Reflex Adusable Heel Retention Device il tallone verrà avvolto in maniera uniforme grazie alla chiusura indipendente.

Sistema di chiusura unico, grazie ai suoi due rotori, marchiati Sidi, la possibilità di trovare la regolazione perfetta non sarà più un ostacolo insormontabile. I punti di pressione sono ridotti al minimo, un sistema di chiusura di questo genere si adatta alle necessità di tutti i ciclisti.

Grazie al tallone regolabile è possibile aumentare il livello del comfort
Grazie al tallone regolabile è possibile aumentare il livello del comfort

Suole areate

La suola è il punto chiave di uno scarpino per quanto riguarda il trasferimento della potenza. La rigidità del carbonio utilizzato da Sidi rende più omogenea la potenza trasmessa ai pedali, soprattutto dalla zona metatarsale.

La particolarità di questo elemento è la possibilità di poter cambiare gli inserti sulla punta e sul tacco, un qualcosa non indifferente visto che sono quelli più soggetti ad usura. Una suola con uno studio meticoloso, tanto da aver portato Sidi a mettere due prese d’aria per raffreddare l’interno dello scarpino. Non solamente per mantenere stabile la temperatura ma anche per evitare la creazione di batteri e di ridurre al minimo la sudorazione.

La Sidi Shot 2 è disponibile in diverse colorazioni. Oltre al blue galaxy c’è: total black, total white e grigio con inserti neri su tallone e punta. Le numerazioni partono dal 38 ed arrivano fino al 48, con i “mezzi punti” intermedi, disponibili però dal 41 al 46.

Sidi

Evoluzione UYN, lanciati sul mercato gli scarpini Naked

28.08.2021
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UYN (Unleash Your Nature) è un’azienda leader nello sviluppo, distribuzione e produzione di abbigliamento
ad alto contenuto tecnico. È da queste caratteristiche che è nata la nuova scarpa, la UYN Naked, che unisce comfort e performance come mai prima d’ora. Naked per l’appunto, nudo, questa è la sensazione che si ha indossandole, talmente leggere (220 grammi) e traspiranti da non accorgersi di averle addosso.

«La vera novità – inizia Mattia Bazzoni, press officer presso Trerè Innovation Srl – è che la macchina produce una calza che, risvoltata, permette di inserire il piede. Escono così due tessuti, è un processo complicato, il quale però non ha bisogno di cuciture, ciò offre due vantaggi: l’assenza di punti di attrito ed una maggiore elasticità».

Materiali di origine vegetale

«La tomaia interna è totalmente traspirante, tessuta con un filato, chiamato Natex, derivato dall’olio di ricino. Avendo un’origine vegetale, è il 25 per cento più leggero e due volte più rapido dell’asciugatura, abbassando così gli agenti batterici all’interno della scarpa.

«La soletta interna, invece, è in canapa, un materiale capace di assorbire il sudore in maniera molto più efficace rispetto ad altri materiali sintetici – continua Bazzoni – di conseguenza l’interno è più fresco e con un minor accumulo di batteri».

Morbida ma performante

«Il fatto che sia una scarpa molto morbida – riprende Mattia – ha reso complicato massimizzare il trasferimento di potenza. L’obiettivo era mantenere anche un peso contenuto, per non vanificare il lavoro fatto, in questo ambito gli studi fatti sulla suola hanno fatto miracoli. È fatta completamente in carbonio e questo mantiene la scarpa rigida ma allo stesso tempo leggera».

Un altro problema non indifferente è stato unire queste due componenti, la scarpa e la suola, trovando un materiale che permettesse di non perdere potenza. Il suo nome è Exoframe, lega l’esterno del piede e la parte del malleolo alla suola della scarpa. Mattia Bazzoni ce lo spiega così: “La particolarità dell’Exoframe è che deriva dal riciclo dei vetri dell’auto. Bisogna sapere che non è solamente vetro quello che compone i finestrini delle automobili, ma un composto di materiali che lo rende “elastico”. Noi ricicliamo i finestrini, estraiamo questo materiale e lo utilizziamo per le scarpe e pertanto anche noi abbiamo resistenza ed elasticità».

Una scarpa innovativa e che entra nel mondo dell’ecologia, un argomento che dovrebbe essere sempre più
al centro delle aziende moderne. La nuova Naked di UYN è disponibile in due versioni: il modello con la suola in full carbon, al prezzo di 399 euro, e quello con la suola mista, a 249 euro.

UYN

Gaerne, con G.Chrono gamma ancora più preziosa

09.07.2021
3 min
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Gaerne completa la propria gamma con gli scarpini G.Chrono. Una calzatura tecnica che al piede offre comfort e traspirabilità. Tra le caratteristiche di punta spicca la leggerezza: vi basti pensare che il loro peso è di appena 293 grammi, prendendo in considerazione la misura 43. L’efficienza degli scarpini G.Chrono inoltre, è dovuta anche ai materiali con i quali sono realizzati: la tomaia ad esempio è realizzata in microfibra di alta qualità., mentre la suola è totalmente in carbonio. Grazie alla trama della fibra finemente ottimizzata, quest’ultima garantisce un’eccellente trasmissione di potenza sui pedali. I Gaerne G.Chrono non si pongono neanche limiti metereologici, garantiscono il giusto riparo nella stagione invernale e una traspirabilità di alto rilievo durante l’estate, grazie alle prese d’aria poste nella zona laterale della tomaia, che aumentano il flusso d’aria. Mantenendo così fresco e asciutto il piede.

Chiusura morbida

Veniamo al comfort. Ricercato e ottimizzato con cura e dedizione partendo dall’inserto antiscivolo posto nella punta frontale della suola intercambiabile all’interno dello scarpino, per arrivare alla speciale chiusura con tecnologia Boa Li2, che offre la possibilità di microregolare la pressione che la tomaia esercita sul piede. A godere di queste speciali innovazioni sarà la stabilità del piede, aspetto tecnico che l’azienda di Coste di Maser ha ottimizzato anche grazie alla scala di allineamento, stampata sulla suola, che permette di memorizzare la posizione della tacchetta. L’indice di rigidità, pari a 12, è equilibrato e assicura una performance elevata dei G.Chrono.

Ecco la scala di allineamento per regolare le tacchette
Ecco la scala di allineamento per regolare le tacchette

Design innovativo

I Gaerne G.Chrono sono disponibili in varie colorazioni. Il design invece è reso ancor più accattivante da alcune micro sfere colorate che si allungano dalla chiusura Boa Li2 e terminano a ridosso della suola, nella zona laterale della tomaia.

gaerne.it

CR1, il top di gamma della trevigiana Crono

03.06.2021
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Crono, azienda trevigiana, specializzata nella produzione di calzature tecniche da ciclismo, ci svela i segreti del modello top di gamma: le CR1. La tomaia è realizzata in microfibra di alta qualità e superleggera, resa ancora più traspirante dalle aperture realizzate al laser, pensate per incrementare il flusso d’aria interno, in modo da mantenere il piede fresco e ben ossigenato.

«Tra le caratteristiche migliori – dice Stefano Stocco, titolare dell’azienda – c’è sicuramente la traspirazione che questi scarpini assicurano al piede. Il rivestimento interno è realizzato in poliestere, un materiale ottimo, resistente alla abrasioni. I CR1 sono i nostri top di gamma. Garantiscono ottime prestazioni e sono molto confortevoli».

Crono CR1: doppia chiusura boa che copre la parte frontale e laterale
Crono CR1: doppia chiusura boa che copre la parte frontale e laterale

Suola in carbonio

La suola è realizzata interamente in fibra di carbonio ad alto modulo. Grazie a quest’ultima infatti, anche il peso è stato ottimizzato, raggiungendo un’incredibile leggerezza di soli 240 grammi (prendendo in considerazione la misura 42). Ad attirare l’attenzione è anche la chiusura IP1 Boa Fit System.

«Il laccio della chiusura è in acciaio, rivestito di nylon – riprende Stocco – grazie al nostro sistema Multicontact, che copre 5 punti essenziali sulla parte frontale e laterale dello scarpino, la comodità è assicurata e la trazione è al top. Infatti con la doppia chiusura Boa lo scarpino si adatterà perfettamente alla forma del piede».

Versione dorata dei CR1, con i microfori posti nella parte laterale
Versione dorata dei CR1, con i microfori posti nella parte laterale

Comfort e performance

La parte posteriore dei CR1 presenta un’interessante novità che migliora notevolmente il comfort, vale a dire una particolare fodera anti-scalzante, che eviterà movimenti del tallone, ammortizzando tra le altre cose anche urti e pressione eccessiva.

«Abbiamo voluto creare uno scarpino – continua Stocco – che raggiunga i migliori standard di performance e comodità. In che maniera li promuoviamo? Usiamo il nostro sito web e i vari social network. Il più delle volte sono i corridori a contattarci, preferiamo lavorare singolarmente, corridore per corridore, al fine di offrire loro la migliore disponibilità e professionalità possibile.”

Il prezzo degli scarpini CR1 è di 349 euro.

cronoteam.com

Giro Regime Shoe per pedalare freschi e comodi

10.05.2021
2 min
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A primo impatto Giro Regime Shoe sembrano scarpini differenti, la tomaia dà l’impressione di essere più sottile e rigida rispetto al comune. In realtà l’impressione iniziale è dovuta al tessuto Synchwire (Mesh in microfilamento), che dona estrema leggerezza e traspirabilità agli scarpini. Pesano 265 grammi se si prende in riferimento la taglia 42.

Per rinforzare lo scarpino, Giro ha aggiunto uno strato in TPU (poliuretano termoplastico) nei punti critici come punta e tallone, al fine di difendere gli scarpini da sabbia, fango e altri agenti atmosferici che potrebbero rovinare la tomaia. La suola degli scarpini è realizzata invece in carbonio.

I nuovi Giro Regime Shoe, leggeri e confortevoli
I nuovi Giro Regime Shoe, leggeri e confortevoli

Doppio Boa

Sono estremamente confortevoli, ti consentono di pedalare per molti chilometri senza avvertire fastidi al piede. Questo è dovuto anche al doppio Boa L6 microregolabile che permette di trovare il giusto equilibrio nella stretta dello scarpino grazie ai suoi microscatti da 1 millimetro. A godere di questo beneficio sarà anche la trasmissione di potenza che risulta essere molto efficiente. Ricordiamo che le due chiusure Boa sono posizionate nella parte frontale della scarpa, distanziate tra di loro di circa 5 centimetri, al fine di garantire una chiusura che sia in grado di agevolare la spinta senza dispersioni di watt

Scarpini Giro Regime Shoe con tomaia semitraforata
Scarpini Giro Regime Shoe con tomaia semitraforata

Regime, elegante e leggera

La calzata è comoda e il flusso d’aria all’interno degli scarpini è garantita dalla tomaia semitraforata. Il piede grazie a questa caratteristica si mantiene fresco, evitando sgradevoli surriscaldamenti. Il design è elegante, senza l’utilizzo di colori accesi. Infatti i Giro Regime Shoe sono disponibili in tre colorazioni diverse: bianchi, grigi e neri. Un particolare interessante che Giro ha deciso di proporre, è il tacco riflettente. Dettaglio che può garantire maggiore sicurezza nella situazioni in cui c’è scarsa visibilità.

Giro è distribuito in Italia da Cicli Bonin.

ciclibonin.it

giro.com

Capecchi, cosa puoi dirci dei tuoi scarpini Nimbl?

08.05.2021
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Nimbl è un’azienda artigianale italiana che produce scarpini per ciclismo su strada. Ha sede nel distretto calzaturiero delle Marche e già questo basterebbe per raccontare la passione e i contenuti che riassumono. La sua particolarità più bella è appunto quella di realizzare scarpini a mano. In versione standard, oppure fatti su misura laddove ce ne fosse bisogno.

Corridori entusiasti

«Il rapporto con i corridori – dice Francesco Sergio, Sport Marketing dell’azienda – si basa sulla fiducia. Abbiamo capito che apprezzano molto il nostro metodo di lavoro. Lo dimostrano anche i fatti, chi pedala con i nostri scarpini gode di molti vantaggi. Sono realizzati completamente a mano e non sono il prodotto di lavorazione industriale. Questo significa che non possiamo produrne una quantità troppo elevata. A goderne però è la qualità – continua – perché noi offriamo un prodotto che è stato realizzato con passione, impegno e dedizione. Ecco perché i corridori si dimostrano entusiasti. Se c’è la necessità di fare uno scarpino su misura fissiamo un appuntamento. Ci incontriamo di solito in laboratorio, ma va bene anche in una corsa. Prendiamo le misure necessarie per la realizzazione. E’ un metodo di lavoro che trasmette fiducia».

Gli scarpini Nimbl sono realizzati in microfibra
Gli scarpini Nimbl sono realizzati in microfibra

Mastro Verducci

Parole importanti arrivano da Luigino Verducci, specializzato nella produzione di scarpini di ciclismo da ormai 10 anni

«Ci sono tanti dettagli che vengono esclusi dalla produzione industriale degli scarpini – racconta Verducci – per un corridore che ambisce a ottenere grandi risultati penso che sia importante pedalare in comodità. I nostri scarpini sono realizzati in microfibra. Inizia tutto da una preforma, una vaschetta che bisogna lavorare a mano, da cui viene realizzata una tomaia a sacchetto, cioè sagomata sulla forma del piede. Questo è possibile solo con lavoro artigianale. La nostra filosofia non prevede una collaborazione con i team. Puntiamo sui singoli perché riteniamo scorretto che chi non si trovi bene con i nostri scarpini debba utilizzarli per forza. Pensateci così facendo ci creeremmo un nemico, non è così? Noi vogliamo che gli atleti – continua – si trovino bene e siano contenti del nostro operato. Le qualità principali dei nostri scarpini? Rigidità, leggerezza e trasmissione di potenza. La suola è in carbonio, sottile e al tempo stesso molto resistente. Possiamo ritenerci solo che soddisfatti dei nostri risultati».

La suola è in carbonio, la tomaia è morbidissima
La suola è in carbonio, la tomaia è morbidissima

E Capecchi cosa dice?

Per approfondire il discorso ci siamo rivolti anche ad Eros Capecchi, esperto corridore del team Barhain Victorius, che è ben felice di correre con scarpini Nimbl.

Come è nato il rapporto con Nimbl?

E’ nato l’anno scorso, vedevo alcuni corridori del mio team che utilizzavano gli scarpini Nimbl. Mi sono incuriosito, ho chiesto informazioni e mi sono fatto avanti. Ho parlato con Francesco Sergio e tramite una videochiamata ci siamo accordati.

Quali corridori utilizzavano gli scarpini?

Heinrich Haussler e Marcel Sieberg. Ho chiesto informazioni a loro, così è nata la mia curiosità.

Il tallone è fra i punti nevralgici: si può personalizzare
Il tallone è fra i punti nevralgici: si può personalizzare
Le tue prime impressioni come sono state?

Soddisfacenti. Devo dire mi sono trovato subito bene. Ho avvertito immediatamente la calzata molto confortevole. La caratteristica principale che stimo degli scarpini è la rigidità equilibrata.

Che differenza c’è tra gli scarpini artigianali e quelli commerciali?

Il prezzo non cambia moltissimo. Io personalmente ho ricevuto un trattamento straordinario. Inoltre posso modificare gli scarpini a mio piacimento, loro sono sempre disponibili per fare qualsiasi modifica che io ritenga opportuna. Personalmente ho notato differenze particolari nel comfort, questo è dovuto all’alta qualità dei materiali con cui gli scarpini sono realizzati.