Levante, casa farmaceutica tutta italiana con sede a Calenzano (Firenze), ha tra i suoi brevetti più di un prodotto molto utile per chi va in bicicletta. Uno di questi è Fortium Immuno, un integratore orosolubile che può essere un ottimo alleato per proteggersi dagli agenti esterni e dar man forte alle difese immunitarie. Ma l’impegno di Levante va anche oltre. Infatti da quest’anno è sponsor della formazione U23 ed elite Sc Padovani.
Fortium Immuno è un valido alleato per supportare il sistema immunitario quando si va in biciFortium Immuno è un valido alleato per supportare il sistema immunitario quando si va in bici
Contro i malanni di stagione
Entrando più nel dettaglio, Fortium Immuno è un integratore alimentare studiato per sostenere il funzionamento del sistema immunitario. In questo modo aiuta a contrastare i malanni di stagione, specie nei momenti in cui il fisico è stanco e sotto stress.
La formula di Fortium Immuno è a base di Lattoferrina, una proteina con proprietà antivirali e antimicrobiche. E’ poi presente il Sodio Ialuronato, un polisaccaride antinfiammatorio e antimicrobico, la Vitamina D3 che supporta il normale funzionamento del sistema immunitario, e infine lo Zinco, un minerale che protegge dallo stress ossidativo.
Levante è da quest’anno partner della formazione SC PadovaniLevante è da quest’anno partner della formazione SC Padovani
Levante al fianco del ciclismo
Come accennato all’inizio, Levante da quest’anno ha stretto un’importante collaborazione con la formazione veneta SC Padovani. Una vicinanza arrivata direttamente dal ciclismo pedalato perché Giuseppe Baldoni, oggi Direttore commerciale dell’azienda, ha una passato da professionista. Questo ha reso quasi naturale ritrovare i vecchi compagni di corse Alessandro Petacchi e Alberto Ongarato, che ora sono rispettivamente il Team Manager e il Vice-presidente della SC Padovani.
L’integratore è disponibile in pratiche bustine orosolubiliL’integratore è disponibile in pratiche bustine orosolubili
Come si usa, confezione e prezzo
Levante consiglia di assumere una bustina di Fortium Immuno al giorno e preferibilmente lontano dai pasti. La confezione contiene 20 stick – comodamente orosolubili – da 1,5 grammi ciascuno. L’integratore si trova in tutte le farmacie e il prezzo consigliato al pubblico di 24,90 euro.
PADENGHE SUL GARDA – Lorenzo Ursella ha occhi grandi e gentili, uno sguardo timido che si contrappone alla mole di muscoli che fanno del friulano un velocista potente. Per il ragazzo della SC Padovani Polo Cherry Bank è iniziato il quarto anno da under 23, ieri alla Coppa San Geo e oggi a Misano. Un anno decisivo per ritornare a guardare alla categoria superiore: quella del professionismo. Da quel gennaio 2022 il tempo è volato, Ursella è stato uno dei primi juniores a fare la valigia per andare all’estero. Per lui si erano aperte le porte del devo team della DSM. Due stagioni nei Paesi Bassi nelle quali le cose sono andate male e per un tratto addirittura peggio. Una frattura alla caviglia in primavera lo aveva fermato creandogli non poche preoccupazioni.
Ursella sistema gli ultimi dettagli prima della Coppa San Geo, prima gara in maglia SC Padovani Polo Cherry Bank Ursella sistema gli ultimi dettagli prima della Coppa San Geo, prima gara in maglia SC Padovani Polo Cherry Bank
Un mix di emozioni
Il quarto anno da under 23 inizia con la rincorsa a cercare quella forza che avevamo ammirato quando era junior e che aveva attirato le attenzioni di tutti.
«Questo ultimo anno da under 23 – racconta Ursella – parte con molte motivazioni, ma allo stesso tempo con un leggero velo di tristezza. So che è l’ultima chance che ho per dimostrare qualcosa, da un lato questo mi carica ma dall’altro sono consapevole che se non succede quest’anno è davvero finita. Ho tanti pensieri contrastanti».
Il velocista friulano si sistema alla partenza, la stagione 2025 può avere inizioIl velocista friulano si sistema alla partenza, la stagione 2025 può avere inizio
Lo inizi anche con una nuova squadra.
La SC Padovani ha un bel progetto e ha organizzato tutto perfettamente. Per questo dico che inizio la stagione con la giusta carica.
Tu sei stato uno dei primi junior ad andare all’estero con due anni al team di sviluppo della DSM…
Al di là del problema fisico in quell’esperienza è mancato un po’ il rapporto tra me e la squadra. La DSM aveva un suo metodo di lavoro, o fai quello oppure niente. Di contro io sono una persona molto distaccata, anche se ho un problema tendo a non dire nulla e affrontarlo da solo. Quando mi sono infortunato non mi sono aperto e ho avuto i miei problemi, anche mentali. Sono un po’ crollato, dall’altra parte sento di non aver ricevuto tutto l’aiuto che mi serviva.
Ursella ha corso per due anni nel devo team della DSM, un’esperienza che non è andata come previsto (foto DSM)Ursella ha corso per due anni nel devo team della DSM, un’esperienza che non è andata come previsto (foto DSM)
Cosa ti è mancato?
Fiducia in me stesso e in quello che facevo. Non riuscivo a dire cosa avrei voluto fare o meno. Dopo l’infortunio sono crollato di testa, provavo a rialzarmi e prendevo sempre brutte batoste. Sono entrato in un loop che mi ha bloccato mentalmente.
Sei tornato a correre in Italia, alla Zalf nel 2023, un modo per ritrovarti?
Sì, un tentativo di riscatto. Infatti l’annata non è andata benissimo perché anche ho avuto sempre un calo psicologico. Però ho trovato una vittoria, qualche piccolo risultato. Non è stata un’annata da incorniciare ma da ricordare.
Il gradino da fare è mentale, non fisico?
Sì. Fisicamente ho sempre avuto valori buoni, ma senza la convinzione non vai da nessuna parte. Essere arrivato alla SC Padovani è un bene da questo punto di vista, mi seguono e mi supportano. Se ho bisogno di qualcosa sono tutti disponibili e questo è quello di cui sentivo la necessità.
E’ vero che Petacchi ti ha chiamato per convincerti a fare questo quarto anno?
Un po’ tutti mi hanno dovuto convincere. Petacchi mi è stato molto d’aiuto perché mi ha raccontato tante cose sue personali. I compagni e lo staff mi chiamavano spesso per sapere come stavo. E poi la parte fondamentale è stata ritrovare serenità anche a casa grazie alla mia fidanzata. Anche questa è una parte importante della mia vita.
Nel 2024 è tornato a correre in Italia con la Zalf, qui al Giro del Veneto dove vinse la quarta tappa (photors.it)Nel 2024 è tornato a correre in Italia con la Zalf, qui al Giro del Veneto dove vinse la quarta tappa (photors.it)
Cosa ti ricordi di quando eri junior che avevi bisogno di ritrovare?
La felicità di allenarmi e nel far le cose. Non trovare sempre un peso ma fare tutto con gioia. Qui ho iniziato a fare questo cammino, anche con la Zalf un po’ mi era tornata questa sensazione positiva ma quest’anno ho trovato il posto giusto.
L’anno scorso avevi ritrovato anche la vittoria…
Sì ma non mi sentivo un vincente. Questo mi aveva fatto pensare che non avesse senso continuare. Se nemmeno dopo una vittoria riuscivo a trovare lo stimolo di continuare a fare fatica non aveva senso proseguire. Invece ora è tornata e devo dire grazie al supporto della squadra e dei compagni.
Il giorno dopo l’esordio alla San Geo per Ursella è arrivata la vittoria al Gp Misano 100 (photors.it)Il giorno dopo l’esordio alla San Geo per Ursella è arrivata la vittoria al Gp Misano 100 (photors.it)
A livello atletico che obiettivi avete?
Fino ad adesso abbiamo creato una grande base, con un bel livello aerobico. Da gennaio stiamo cercando di creare tutto il resto se mi serve per essere competitivi in gare come oggi, dove ci sono strappi e salite di tre o quattro chilometri. Ci siamo posti come obiettivo di inizio stagione la Popolarissima, voglio arrivare pronto per vincere.
Cosa ti manca?
Penso poco, in questi due giorni ho avuto buone sensazioni. Siamo sulla strada giusta.
La curiosità intorno alla nuova continental italiana – la SC Padovani Polo Cherry Bank – è tanta. Per la squadra guidata da Ongarato e che conta sull’apporto di tante figure di grande esperienza, è tempo di rifinire la condizione in vista dell’esordio stagionale. I ragazzi sono ora in Spagna, e stanno affrontando gli ultimi giorni del loro ritiro. Tra i volti della SC Padovani c’è quello di Mirko Bozzola, uscito dal devo team della Q36.5 Pro Cycling. La formazione di sviluppo è stata chiusa e così molti dei suoi giovani talenti sono andati dispersi. Uno di loro è proprio Bozzola, classe 2004, che si appresta a iniziare il terzo anno nella categoria under 23 (in apertura photors.it).
«Qui si sta bene – racconta dopo il lungo allenamento da cinque ore – la temperatura è perfetta. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo fatto l’ultima distanza prima dell’esordio stagionale, che sarà il 24 gennaio alla Classica Camp de Morvedre. Una corsa che si snoderà nella provincia di Valencia, con partenza e arrivo dal paesino di Estivella».
Mirko Bozzola inizierà a correre in Spagna il 24 gennaio (photors.it)Mirko Bozzola inizierà a correre in Spagna il 24 gennaio (photors.it)
Partito da lontano
Rispetto alla stagione 2024 Bozzola attaccherà il numero sulla maglia con un mese di anticipo. Lo scorso anno esordì con la maglia del devo team della Q36.5 il 25 febbraio a Misano.
«Non arriverò pronto al 100 per cento – spiega – alla gara di venerdì, ma va bene così. I miei obiettivi in stagione saranno altri. Comunque sento di migliorare, me ne accorgo giorno dopo giorno, quindi credo che la strada sia quella giusta. Quest’anno vorrei andare bene nelle corse internazionali under 23 e al Giro Next Gen, vedremo se quando uscirà il percorso ci sarà qualche tappa intrigante».
I ragazzi della SC Padovani hanno fatto un primo ritiro a dicembre in Veneto, mentre ora sono in Spagna (photors.it)I ragazzi della SC Padovani hanno fatto un primo ritiro a dicembre in Veneto, mentre ora sono in Spagna (photors.it)
Senti di poter fare un passo in più rispetto al 2024?
In realtà anche lo scorso anno ero partito per fare bene nelle gare internazionali, ma poi qualche intoppo di troppo mi ha un po’ condizionato. Non ho avuto una stagione costante. Adesso mi sento meglio, tutto è curato nei dettagli e qui alla SC Padovani non ci manca davvero nulla.
Guidaci in questa nuova squadra.
Arrivare in una formazione appena nata è sempre un’incognita, ma il progetto è davvero molto bello. Esco da un devo team e devo ammettere che non vedo differenze tra il 2024 e il 2025. La squadra è super attrezzata e non ci manca niente.
Bozzola vuole affermarsi nelle gare internazionali under 23 per attirare l’attenzione delle squadre professionistiche (photors.it)Bozzola vuole affermarsi nelle gare internazionali under 23 per attirare l’attenzione delle squadre professionistiche (photors.it)
Che effetto fa viverlo?
E’ positivo perché si capisce quanto sia stato fatto e in quanto poco tempo. La struttura è stata realizzata velocemente e l’organizzazione pure: ritiri, calendario, divise, bici… Già essere in Spagna a gennaio per un ritiro in vista delle gare di inizio stagione non è cosa da poco. Non sono tante le continental che possono permettersi questo.
Con chi ti sei confrontato di interno alla Padovani?
Con tutti: da Ongarato a Petacchi, fino a Konychev. Mi hanno parlato subito di un progetto ambizioso e sono stati onesti. Mi avevano detto che le loro erano idee da concretizzare, ma mi sono fidato e tutt’ora mi fido. Tutte le promesse fatte sono state mantenute e questo non è di poco conto.
Mirko Bozzola correrà la sua terza stagione da under 23 con la SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)Mirko Bozzola correrà la sua terza stagione da under 23 con la SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)
C’è mai stata l’occasione di passare professionista con la Q36.5?
No. Nonostante abbia corso con la professional un paio di volte, ho comunque fatto una stagione che non mi ha permesso di guadagnare spazio. Tuttavia non ci sono rimasto male, riparto con la voglia di fare e consapevole di aver imparato tanto.
Cosa?
Dal punto di vista dell’alimentazione in gara e fuori, oppure a leggere la gara e capire come muoversi in gruppo. Correre un anno in un devo team è un’esperienza che consiglio e che serve tanto per maturare.
Il corridore novarese era passato prima alla Zalf (photors.it)Il corridore novarese era passato prima alla Zalf (photors.it)
A livello atletico che passi in avanti senti di aver fatto?
Partivo già con un buono spunto veloce che sento di aver migliorato ulteriormente. Sulle salite da 10 o 12 minuti sento di poter stare con i migliori. In più sono un corridore di passo. Penso che il mio terreno di caccia siano le corse ondulate, con strappi di due o tre chilometri.
Hai provato anche a correre al Nord con i pro’, come è andata?
E’ stata un’esperienza bella, ma che mi ha fatto capire come in quelle corse serva un’altra mentalità. Non ho partecipato a gare facili, nonostante ciò mi sono comportato bene. Ma prima di pensare a quel mondo, meglio fare bene da under 23 nelle gare che avrò a disposizione. L’obiettivo del 2025 è affermarmi e conquistare una chiamata dai professionisti.
Nel 2024 Bozzola ha corso con il devo team della Q36.5 nel quale dice di aver imparato moltoNel 2024 Bozzola ha corso con il devo team della Q36.5 nel quale dice di aver imparato molto
Come arrivi all’inizio della stagione?
Fiducioso, ancora di più rispetto al 2024. So che posso arrivare a un buon livello. Nei miei tre anni da under 23 sono sempre stato in squadre che mi hanno dato la possibilità di crescere. Alla Q36.5 ho imparato ad allenarmi con un preparatore, a stare con i professionisti. Ho capito cosa vuol dire fare il corridore.
Il riposo dopo una gara oppure un allenamento è un momento cruciale per il recupero fisico e mentale di ogni atleta. La SC Padovani-Polo-Cherry Bank, consapevole di questa necessità, si avvale quest’anno di un alleato d’eccezione: Dopogara. Il noto brand, specializzato nella creazione di abbigliamento sportivo dedicato al relax e fondato da Daniele Zanatta, ha difatti rinnovato la propria partnership con la storica società bianco-verde anche per la stagione 2025, offrendo capi che uniscono comfort e stile sia per gli atleti che per lo staff.
Dopogara, riconosciuto per la qualità e l’attenzione ai dettagli, fornisce una linea completa di abbigliamento studiata per il recupero e il tempo libero. Tra i capi proposti si evidenziano i giubbini invernali, gli smanicati, le tute, i cappellini e le polo personalizzate: ideali per accompagnare la squadra nei momenti di pausa. Una dotazione che non solo supporta il recupero fisico, ma contribuisce anche a rafforzare lo spirito di squadra.
Nei momenti di pausa i corridori della SC Padovani Polo Cherry Bank vestiranno Dopogara (photors.it)Capi d’abbigliamento comodi e pensati per il miglior recupero possibile (photors.it)Nei momenti di pausa i corridori della SC Padovani Polo Cherry Bank vestiranno Dopogara (photors.it)Capi d’abbigliamento comodi e pensati per il miglior recupero possibile (photors.it)
Binomio di successo
«Il riposo è un aspetto fondamentale per il rendimento della squadra – ha commentato il vice presidente della SC Padovani Alberto Ongarato – in quanto aiuta gli atleti a recuperare le energie e a rafforzare l’intesa del gruppo. Grazie alla collaborazione con Dopogara, possiamo offrire ai nostri ragazzi capi confortevoli, progettati appositamente per le loro esigenze. Questa attenzione al dettaglio è parte del nostro impegno verso una stagione che si preannuncia a dir poco entusiasmante».
«La SC Padovani rappresenta una realtà storica e importante – ha aggiunto Daniele Zanatta, il fondatore e CEO di Dopogara – ed è per noi un vero onore poterla affiancare anche quest’anno con capi personalizzati che esaltano lo stile e l’identità del team. Siamo certi che il nostro abbigliamento accompagnerà gli atleti e lo staff in tutte le sfide che li attendono, garantendo il massimo comfort e qualità».
I ragazzi della formazione continental ora si trovano in ritiri in Spagna per ultimare la preparazione (photors.it)I ragazzi della formazione continental ora si trovano in ritiri in Spagna per ultimare la preparazione (photors.it)
Immagine di squadra
Il rinnovo di questa collaborazione segna un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita della SC Padovani, che punta a consolidare il proprio successo anche grazie al supporto di partner prestigiosi. Dopogara, già affermato nel panorama professionistico e a livello continental, vede in questa sinergia un’opportunità per ampliare ulteriormente la propria visibilità sul piano internazionale.
Questa partnership consolida il ruolo di Dopogara come punto di riferimento nell’abbigliamento sportivo da riposo, contribuendo al benessere degli atleti e rafforzando l’immagine di una squadra che affronta il futuro con ambizione e professionalità. La collaborazione dimostra come attenzione ai dettagli, cura per le esigenze degli atleti e spirito di innovazione possano fare la differenza in un contesto sportivo sempre più competitivo.
La stagione delle feste porta con sé un regalo speciale per la SC Padovani Polo Cherry Bank. Giordana, storico partner tecnico della squadra, ha difatti presentato ufficialmente il nuovo team kit 2025, pronto ad accompagnare il ritorno della formazione bianco-verde nel panorama ciclistico internazionale con licenza UCI Continental (in apertura photors.it).
Il design della nuova maglia e dei nuovi pantaloncini richiamano le radici della SC Padovani, una delle squadre più prestigiose del ciclismo italiano. Linee classiche e dettagli raffinati si combinano con materiali di ultima generazione, esaltando la tradizione e l’innovazione. La maglia bianca, arricchita dall’iconica fascia verde smeraldo, si abbina ai pantaloncini neri, creando un’estetica che omaggia i gloriosi 115 anni di storia della squadra. Un palmarès impressionante, con 11 medaglie olimpiche, 15 titoli mondiali e 55 titoli nazionali, rende questo omaggio ancora più significativo.
Con un calendario internazionale ricco di appuntamenti, il team della SC Padovani Polo Cherry Bank si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua gloriosa storia, portando con sé l’orgoglio di una tradizione centenaria e l’ambizione di nuovi successi.
La divisa della SC Padovani Polo Cherry Bank del 2025 è disegnata da Giordana (photors.it)Tanti i nomi, anche di spicco, che affiancheranno la neonata continental (photors.it)La divisa della SC Padovani Polo Cherry Bank del 2025 è disegnata da Giordana (photors.it)Tanti i nomi, anche di spicco, che affiancheranno la neonata continental (photors.it)
Una storia lunga 115 anni
Il presidente Galdino Peruzzo, insieme ai vice-presidenti Martino Scarso e Alberto Ongarato, ha lavorato a stretto contatto con Giordana per creare un kit che rappresentasse al meglio l’identità del team.
«La SC Padovani è una delle poche società sportive al mondo con 115 anni di vita – ha affermato Galdino Peruzzo – e per noi è un onore aggiungere nuove pagine alla storia di questa autentica leggenda sportiva. Il 2025 sarà una stagione straordinaria: torniamo a gareggiare in una categoria che ha portato grandi soddisfazioni alla nostra città. Non potevamo rinunciare ai colori che hanno reso celebre questa società».
«Siamo al fianco della SC Padovani da anni – ha ribattuto Giorgio Andretta, Founder & CEO di Giordana – e abbiamo scelto di sostenere subito il progetto per il team 2025. Questa squadra vanta radici solide e un impegno costante per la crescita dei giovani talenti. Siamo orgogliosi di fornire capi tecnici che garantiscano prestazioni eccellenti in ogni più specifica condizione».
I ragazzi di Ongarato sono pronti per iniziare questo 2025 che li vedrà impegnati in giro per l’Europa (photors.it)I ragazzi di Ongarato sono pronti per iniziare questo 2025 che li vedrà impegnati in giro per l’Europa (photors.it)
Anche i Vice-Presidenti hanno espresso il loro grande ed appassionato entusiasmo: «Giordana è un partner fondamentale – hanno ribadito all’unisono Alberto Ongarato e Martino Scarso – non a caso, i loro tessuti performanti assicurano massimo comfort e perfetta affidabilità, permettendo agli atleti di esprimersi al meglio. Dopo anni di lavoro nelle categorie giovanili, vedere concretizzarsi questo progetto è per noi un’emozione unica. Questi colori rappresentano i nostri sogni, e speriamo di festeggiare tanti nuovi traguardi con queste maglie».
Fortium Immuno è un integratore orosolubile utile per rafforzare il sistema immunitario e proteggersi dai malanni di stagione, scelto anche dalla SC Padovani di Petacchi
Guerciotti allarga ancora di più il suo sguardo sui team giovanili arrivando a fornire le biciclette per la stagione 2025 anche alla SC Padovani Polo Cherry Bank, neonata formazione continental veneta. Anche i ragazzi guidati dal presidente Galdino Peruzzo, affiancato da Scarso e Ongarato con Alessandro Petacchi come team manager, correranno con l’iconico modello dell’azienda milanese: la Eclipse S. Per i corridori della SC Padovani però, Guerciotti ha deciso di fare le cose in grande, con una bicicletta in edizione limitata e impreziosita da una livrea unica e affascinante (in apertura photors.it).
Livrea speciale realizzata da Guerciotti per la Eclipse S della SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)Livrea speciale realizzata da Guerciotti per la Eclipse S della SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)
L’allestimento
Guerciotti, in occasione della stagione 2025 ha messo mano al modello Eclipse S, perfezionandolo e rendendolo ancora più iconico e performante. La fibra di carbonio è cambiata e si è passati alla Mitsubishi T65. Il peso del telaio è di soli 730 grammi, ma la sua resistenza alle pressioni è aumentata.
Le Guerciotti Eclipse S, utilizzate dai corridori della SC Padvani Polo Cherry Bank, tra cui spiccano il velocista Lorenzo Ursella e il giovane pistard Ares Costa, montano un gruppo Shimano Ultegra con guarniture Dura Ace. La sella e il nastro manubrio sono forniti da Prologo, mentre le borracce e portaborracce da Elite. Le bici saranno completate dalla gamma di ruote Ursus con coperture Vittoria.
«La collaborazione con la Sc Padovani Polo Cherry Bank è per noi molto stimolante – ha detto Alessandro Guerciotti – perché si tratta di un team di alto livello sempre alla ricerca dei migliori prodotti presenti sul mercato. Siamo certi che in sella alle nostre Eclipse S gli atleti avranno la possibilità di esprimere al meglio tutto il proprio potenziale».
La Eclipse S è realizzata con una nuova fibra di carbonio, che porta il peso del telaio a soli 730 grammi (photors.it)Il manubrio è fornito da QTC, mentre il nastro è Prologo (photors.it)La Eclipse S è realizzata con una nuova fibra di carbonio, che porta il peso del telaio a soli 730 grammi (photors.it)Il manubrio è fornito da QTC, mentre il nastro è Prologo (photors.it)
Pronti? Via!
I 14 atleti che compongono il roster della SC Padovani Polo Cherry Bank in questi giorni si sono trovati ad Abano Terme, in provincia di Padova, per dare inizio alla stagione 2025. Pedaleranno e testeranno le loro Eclipse S sulle strade dei Colli Euganei in un primo ritiro in preparazione agli impegni del nuovo anno.
«Guerciotti è un partner fondamentale per il nostro team: abbiamo a disposizione una bicicletta molto performante a cui abbiamo abbinato una verniciatura in edizione limitata che darà un tocco di fascino in più al nostro ritorno in gruppo – ha sottolineato il vice presidente del team Martino Scarso – gli atleti si sono rivelati subito entusiasti di questa bella novità e sono certo che anche ai tanti appassionati che ci seguono e ci sostengono piaceranno molto le nostre nuove bici con cui puntiamo ad essere protagonisti da subito».
La SC Padovani Polo Cherry Bank è l’ultima arrivata tra le formazioni continental italiane, almeno sulla carta, vista la lunga storia che contraddistingue il team. La squadra veneta ha già iniziato a svelare piano piano i nomi della rosa in occasione del 2025. Tra questi spicca quello di Lorenzo Ursella, velocista friulano che tra gli juniores faceva tremare gli avversari. Dopo due stagioni non felici in Olanda al devo team della DSM era tornato in Italia alla Zalf. La stagione scorsa non è andata secondo le aspettative, nonostante una vittoria di tappa al Giro del Veneto.
Ursella nel 2024 ha corso con la Zalf Euromobil, qui la vittoria della terza tappa al Giro del Veneto (photors.it)Ursella nel 2024 ha corso con la Zalf Euromobil, qui la vittoria della terza tappa al Giro del Veneto (photors.it)
Velocista puro
In Ursella però la SC Padovani Polo Cherry Bank ci crede, forti anche delle figure tecniche di spessore che sono riusciti a portare a bordo. Uno dei consulenti del team è Alessandro Petacchi, velocista in grado di vincere 22 tappe al Giro d’Italia, 20 alla Vuelta e 6 al Tour de France. Il profilo di Lorenzo Ursella è quello di uno sprinter puro, forte e robusto. Al quale però bisogna trovare la giusta dimensione nel ciclismo moderno (Petacchi e Ursella sono insieme nella foto di apertura insieme a Ongarato, photors.it)
«Ursella è un corridore pesante – dice Petacchi – sicuramente. Ho avuto modo di vederlo nei primi giorni e durante i vari test è emerso che comunque ha una massa grassa ridotta. Lui a regime normale pesa 80 chili e sono tutti muscoli. Io stesso da corridore pesavo sei chili in meno, e nel ciclismo sono tanti. In una salita al 6 o 7 per cento vuol dire dover fare 35/40 watt in più solamente per tenere il gruppetto».
Il corridore friulano ha un fisico imponente, da velocista puroIl corridore friulano ha un fisico imponente, da velocista puro
Dovrà migliorare parecchio…
Allenarsi, più che altro. Lui ha una gran voglia di fare e questo è positivo, già questo inverno abbiamo fatto fatica a farlo rimanere fermo. La squadra avrà nello staff una figura come Paolo Slongo, preparatore dalle ottime conoscenze tecniche. Ursella dovrà essere bravo ad ascoltarlo. Penso che lavorare con una figura come quella di Slongo gli farà fare uno step in più.
Ursella ha passato tre anni difficili.
Questo è vero, si era un po’ perso dopo i due anni all’estero. E’ un ragazzo che cerca fiducia e conferme, noi cercheremo di seguirlo al meglio. Le qualità ci sono, ciò che ha fatto vedere da juniores è nella memoria di tutti, non può passare in secondo piano.
Ursella dovrà migliorare tanto in salita, per resistere anche nelle gare più impegnative (photors.it)Ursella dovrà migliorare tanto in salita, per resistere anche nelle gare più impegnative (photors.it)
Il suo profilo è quello di un velocista puro, figura che sta scomparendo in questo ciclismo?
Non penso. Deve migliorare nelle gare ondulate o nelle tappe difficili. Ci sarà da fare un bel lavoro di resistenza per superare certe difficoltà altimetriche. Lo spunto veloce non lo perde. Secondo me poi nel nostro team si troverà bene.
Perché?
Non abbiamo uno scalatore puro, ma tanti passisti o passisti-scalatori. Penso riusciremo a impostare un treno di tutto rispetto per Ursella, cosa che gli agevolerà parecchi aspetti della corsa, non ultimo le volate. La Padovani non ha preso un velocista solo per far numero, ma perché ci crede e vuole dargli il giusto supporto.
Le qualità che il friulano dovrà allenare saranno resistenza e fondoLe qualità che il friulano dovrà allenare saranno resistenza e fondo
Nelle gare piatte ha fatto vedere di sapersi muovere.
Come squadra faremo la doppia attività, quindi in gare come la Vicenza-Bionde, Popolarissima o gare a tappe con volate nel mezzo faremo il lavoro per lui. Certo che poi tocca a lui diventare più resistente nelle frazioni di montagna, non si può ritirare alla prima tappa dura.
E come si migliora questo aspetto?
Abituandosi a correre e facendo fatica. Deve arrivare ad avere il giusto ritmo nelle salite lunghe o medio-lunghe. Gestire lo sforzo è importante, ma deve farlo con l’ottica di resistere o comunque di non perdere troppo le ruote. Migliorare nei percorsi mossi è fondamentale poi per le corse a tappe, perché il velocista nelle giornate difficili deve salvarsi, ma anche riuscire a smaltire in fretta lo sforzo, altrimenti il giorno dopo la volata non la fai comunque.
Ursella avrà al suo fianco compagni di squadra pronti a scortarlo nelle volate (photors.it)Ursella avrà al suo fianco compagni di squadra pronti a scortarlo nelle volate (photors.it)
Anche perché se si guarda al professionismo non esistono più le tappe piatte.
Esattamente, ma anche tra gli under 23 scarseggiano. Al Giro Next Gen non può arrivare e ritirarsi alla prima salita. Per fare questo sarà importante allenare il fondo e la resistenza. Non è l’unico velocista con un fisico imponente, se si guarda ai professionisti mi vengono in mente Groenewegen e Milan. Giusto per fare un esempio.
C’è il rischio di snaturarlo?
Non parlerei in questi termini. C’è da lavorare. Deve arrivare a pedalare in salita in una zona di fatica in cui accumula meno acido lattico possibile e poi deve riuscire a smaltirlo. Non deve restare con i migliori. Anche io, che ero un velocista che teneva in salita, comunque facevo gruppetto. La cosa fondamentale è riuscire a gestire lo sforzo al meglio senza andare alla deriva. Ursella in volata è forte, quelle qualità non si perdono. Dovrà curare maggiormente il resto.
Alessandro Petacchi “legge” il percorso del Giro con gli occhi del velocista. Le tappe piatte sono noiose, le volate rischiose. Una salitella farebbe ordine