La corretta scelta degli occhiali risulta un dettaglio da non sottovalutare quando si cerca la massima prestazione in bici. Vedere al meglio la strada e i suoi ostacoli risulta fondamentale per affrontare al meglio ogni settore e ogni curva. Ci sono tanti modelli tra i quali scegliere e su cui puntare, tra questi ci sono gli occhiali 028 firmati da Salice. L’azienda comasca, storica produttrice di lenti e montature per le attività sportive conosce le esigenze dei propri clienti.
Compatti
Il modello presentato oggi è lo 028: una struttura che propone una lente cilindrica in policarbonato. Il nome Salice è inserito nella parte alta della lente ma non costituisce alcun problema nella vista periferica. Risulta un modello dal design affusolato, questo perché ha dimensioni ridotte e una curvatura importante che contribuisce a rendere la montatura compatta. L’aspetto risulta fasciante e avvolge comodamente il viso del ciclista. Aste e nasello sono realizzate in Megol, una caratteristica che aumenta la stabilità e rende gli 028 difficilmente scalzabili. La velocità non diventa, quindi, un problema per questo modello.
Questi occhiali sono disponibili con diverse combinazioni di lentiLa scheda tecnica con tutte le misure del modello
Visioni differenti
La montatura proposta da Salice è realizzata in Grilamid ed è disponibile in tonalità differenti: bianco, nero, grigio, verde, fucsia, oro e lime. Le lenti, invece, sono differenti a seconda delle esigenze e della luce che si trova durante l’uscita. Il modello 028 viene venduto con due lenti. A quella specchiata è abbinata una lente trasparente oppure una più versatile lente fotocromatica specchiata RWX by NXT capace di adattarsi a qualsiasi intensità di luce e di passare dalla categoria 1, quando non attivata, alla categoria 3 in presenza di condizioni di maggiore luminosità. Nella parte in cui le aste si attaccano alle lenti Salice ha pensato di inserire una presa d’aria per ridurre l’appannamento.
Il modello 028 è predisposto per il montaggio del KIT OPTIK B6 che permette l’uso di lenti con correzione massima diottrica di 3.5 e supporta lenti oftalmiche base 4.
Le misure sono: lunghezza 157 millimetri, larghezza 153 millimetri, altezza 57 millimetri. Mentre il peso risulta estremamente contenuto: soli 32 grammi.
L’accoppiata casco e occhiali Salice è ormai una certezza nel mondo del ciclismo professionistico. L’azienda nata sulle sponde del lago di Como può annoverare diverse collaborazioni. Fra queste spiccano quelle con le squadre Petrolike e Rime Drali. Gli atleti, professionisti dell’una e under 23 dell’altra, possono oggi contare sul meglio dei prodotti firmati Salice.
«Lavorare con atleti professionisti o di squadre continental – spiega Paolo Tiraboschi, che per Salice cura i rapporti con i team – ci permette di avere i giusti feedback. Ai massimi livelli del ciclismo i prodotti devono essere leggeri e funzionali, l’azienda realizza il design in base alle indicazioni che riceve dai corridori».
Il casco Gavia è dotato di ben 15 prese d’aria, per un ricambio continuoIl rotore posteriore ha una luce di sicurezza integrataIl casco Gavia è dotato di ben 15 prese d’aria, per un ricambio continuoIl rotore posteriore ha una luce di sicurezza integrata
Casco Gavia
Quando si parla di eccellenza nel mondo dei caschi da strada, non si può non menzionare il modello Gavia. Un prodotto che offre una ventilazione costante, anche a basse velocità. Questo è dovuto alla presenza di 15 fori e da un’imbottitura interna ridotta, che evita l’accumulo di calore. Nonostante il peso contenuto, la protezione è sempre massima, infatti Salice ha deciso di utilizzare, per la costruzione della calotta del casco Gavia, la tecnologia in-moulding. Si tratta di un mix tra policarbonato e EPS, dotata di un sistema antiscalzamento. La presenza del rotore posteriore, nel quale è integrata anche una luce di sicurezza, rende la chiusura sicura e modulabile. In più, nella parte esterna della calotta, sono state inserite due guide per il posizionamento degli occhiali.
«Nel caso del casco Gavia – racconta Tiraboschi – la protezione deve andare di pari passo con la leggerezza. Il mix di policarbonato e EPS serve proprio a questo: superare i test imposti dall’UCI e riuscire comunque a fornire un prodotto performante. Il Gavia rimane il nostro casco più areato, cosa sulla quale ha influito in maniera positiva il feedback dei corridori. E’ un’evoluzione dei modelli precedenti, migliorare i nostri prodotti è un obiettivo costante, sul quale l’atleta ha un grosso impatto».
Il modello 027 ha come base una lente cilindricaE’ facile da smontare, per cambiare comodamente lente a seconda delle esigenzeIl modello 027 ha come base una lente cilindricaE’ facile da smontare, per cambiare comodamente lente a seconda delle esigenze
Occhiali 027
Come detto all’inizio, i corridori del team Petrolike e Rime Drali possono contare su casco e occhiali. Insieme al casco Gavia, in Salice consigliano l’utilizzo degli occhiali 027. Un modello polivalente, in grado di accontentare tutti i ciclisti. E’ composto da una lente cilindrica, essenziale e trasparente. E’ possibile poi sostituirla con altre lenti più scure e protettive. La parte delle aste e della lente sono collegate con un attacco laterale. Tutte le parti sono stampate in Grilamid e permettono la sostituzione ed il cambio delle lenti con una manovra facile e veloce. Terminali e nasello sono invece realizzati in Megol, materiale anti scivolamento e antiscalzamento. Il posizionamento risulterà quindi saldo in ogni fase di corsa o allenamento. Il modello 027 è predisposto per il montaggio del Kit Optik B6 che permette l’uso di lenti con correzione massima diottrica di 3,5 e supporta lenti oftalmiche base 4.
«Per gli occhiali 027 – conclude Tiraboschi – la particolarità sta nelle lenti cilindriche. La caratteristica è che da cima a fondo risultano piatte, si tratta prettamente un fattore estetico. Quello che più conta nella lente è la protezione dai raggi solari, quindi da quali filtri è composta. Per dare profondità di scelta spesso forniamo due o tre lenti per ciascun modello. Il modello più gettonato è la Radium, che offre ottima protezione totale, anche in caso di cambio repentino del clima».
Salice, il casco vento e gli occhialo 023. Sono due prodotti di altissima qualità. Entrambi aerodinamici ed estremamente confortevoli. Realizzati in Italia
COMANO TERME – Un nome emblematico che rappresenta l’anima e la propensione di questo casco. Il Salice Vento è infatti un concentrato di velocità e aerodinamica rivolto alle massime prestazioni. Non a caso lo abbiamo incontrato sulle strade dei campionati italiani di Comano Terme. A indossarlo erano gli atleti del Team Biesse Carrera. In particolare abbiamo chiesto a Michael Belleridi raccontarcelo.
Ci sono 11 fori dedicati all’aereazioneCi sono 11 fori dedicati all’aereazione
Da quanto usi questo modello?
Da un anno, l’anno scorso avevamo il Levante in colorazione bianca. Quel modello in particolare era un po’ più chiuso.
Da quanto utilizzi invece Salice?
Ormai sono quattro anni. Devo dire che mi sono sempre trovato bene e ho notato una notevole cura dei dettagli.
Parlando di dettagli cosa hai notato in questo modello Vento?
Mi piace il colore nero. E’ un casco leggero e compatto, mi piace molto questa sensazione.
E’ un casco fresco?
Sì. Sempre paragonandolo al modello precedente devo dire che ho notato una migliore aerazione in condizioni di caldo vero, sopra i 30 gradi specialmente. Certo, il Levante è più chiuso e ha pregi aerodinamici evidenti.
La linea casco è occhiali è pensata per regalare una linea unicaDotato di sistema “antiscalzamento”, è
regolabile in altezza con luce Safety sul rotore di regolazioneLa linea casco è occhiali è pensata per regalare una linea unicaDotato di sistema “antiscalzamento”, è
regolabile in altezza con luce Safety sul rotore di regolazione
Ti trovi bene con il sistema di chiusura?
Sì assolutamente. Lo metto e trovo subito la regolazione ideale. Durante la corsa mi capita di aggiustarmelo ma più che altro perché sono abituato a farlo, non per altro. Sono regolazioni che si fanno facilmente grazie al rotore posteriore.
I cinturini invece, che riscontro hai in merito?
Sono molto comodi. Non svolazzano alle alte velocità perché sono rigidi al punto giusto. Mentre sotto il mento il cinturino è imbottito. Io lo lascio leggermente lento, ovviamente in sicurezza, per permettere maggiore comfort e mobilità durante la corsa.
Quali sono le qualità di questo casco Vento?
Beh, direi sicuramente l’aerazione. I fori sono disposti molto bene e permettono alla testa di rimanere fresca. Un’altra qualità è la leggerezza. Come dicevo prima, la sensazione migliore è quella di avere un casco che non “pesa” e lascia piena mobilità. Questo è un aspetto molto importante durante gli allenamenti e le corse.
Un sistema semplice e pratico per avere sempre saldi sul casco gli occhiali quando non si indossanoUn sistema semplice e pratico per avere sempre saldi sul casco gli occhiali quando non si indossano
Come valuti il comfort?
L’imbottitura è sicuramente comoda. Non mi dà mai fastidio ed è spessa al punto giusto. Ogni due o tre mesi la sostituisco per il sudore e le molte ore in sella, lo ritengo necessario. Però la lavo facilmente e non crea nessun tipo di scollamento.
Il colore ti piace?
Sì molto. La bandiera italiana che si unisce a quella degli occhiali è il particolare che mi piace di più.
Giusto, gli occhiali. Tu utilizzi i Salice 023. Formano una combinata ideale?
Sì, formano una linea continua non solo per il colore ma anche per la linea aerodinamica. Lasciano poco spazio tra casco e occhiali, circa 1 cm. In più il Vento ha due particolari fori per poterli inserire facilmente e far si che rimangano sempre fermi.
Sei i colori disponibili in versione lucida oppure opacaSei i colori disponibili in versione lucida oppure opaca
Misure e struttura
Il Salice Vento è stato studiato a Gravedona, in provincia di Como, ed è un casco dall’aggressività moderna e con un design pulito. La calotta, con la tecnologia costruttiva In-moulding, lo rende leggero e resistente agli urti. Dotato di sistema “antiscalzamento”, è regolabile in altezza con luce Safety sul rotore di regolazione. Undici fori per l’aerazione. La proposta colori spazia tra tonalità lucide e opache. Vento è disponibile nelle misure S-M (51-58 cm) e L-XL (58-61 cm). Il prezzo consigliato al pubblico è di 129 euro.
Gli occhiali sono un accessorio di protezione estremamente importante in bici, le loro lenti ci riparano dai detriti e proteggono la vista. Salice, azienda che dal 1919 produce occhiali, ne conosce l’importanza. Da quando affianca il mondo del ciclismo professionistico sono tanti i modelli messi a disposizione dei vari atleti. Qui parliamo dell’occhiale 026, un prodotto estremamente versatile.
Le lenti si smontano facilmente sganciandole dagli attacchi lateraliLe lenti si smontano facilmente sganciandole dagli attacchi laterali
La lente
Salice ha adoperato per il modello 026 una lente cilindrica con base 6.5, così da renderla avvolgente, donandole una forte connotazione tecnica. La lente presenta un logo laserato nella parte alta centrale, per estrarla dalla montatura basta sganciarla dai due attacchi laterali. In questo modo il sistema di ricambio risulta sempre rapido e può essere fatto anche pochi minuti prima della vostra uscita.
Il design è studiato per avere il miglior flusso d’aria possibile evitando che le lenti si possano appannare. La protezione dai raggi UV è di 400 nm ad alto contrasto, in modo da garantire un miglior senso di profondità. La lente, inoltre, è antigraffio e con trattamento Idro per far scivolare via acqua, polvere e sporco.
Le versioni disponibili per gli occhiali 026 sono due: small e normaleLe versioni disponibili per gli occhiali 026 sono due: small e normale
La montatura
Le aste e il porta nasello sono stampati in Grilamid, un materiale che garantisce estrema leggerezza e resistenza. Per quanto riguarda i terminali e il nasello, invece, sono prodotti in Megol, e hanno la caratteristica di essere antiscivolamento e antiscalzamento.
La montatura garantisce una calzata sempre confortevole, anche dopo tante ore di utilizzo. Nelle aste, trova spazio anche il logo Salice, disegnato in 3D. Le linee sono semplici, ma allo stesso tempo sinuose, il modello 026 di Salice, per lo sportivo, diventa perfetto per ogni situazione.
Le colorazioni sono nove: ecco la versione black-redQuesta è la montatura white-blueSalice è pronta ad accontentare i vari gusti, anche quelli più estrosiUno spazio è riservato pure a chi ama le versioni più classicheLe colorazioni sono nove: ecco la versione black-redQuesta è la montatura white-blueSalice è pronta ad accontentare i vari gusti, anche quelli più estrosiUno spazio è riservato pure a chi ama le versioni più classiche
Doppia versione
Salice rende disponibili l’occhiale 026 in due versioni: small e normale. La prima misura 145,5 millimetri di larghezza e 53,3 millimetri in altezza ed è adatta ai visi più minuti. La seconda versione misura 152,7 millimetri di larghezza e 60 millimetri di altezza.
I colori disponibili sono nove, con le lenti a fare il paio con il colore delle aste: pronti ad incontrare il gusto di tutti. L’occhiale, con pratico astuccio, è fornito con una seconda lente arancio.
Il prezzo per gli occhiali 026 è di 99 euro, sia per la versione small che per quella normale.
Stelvio è casco per ogni utilizzo e specialità. L'aspetto estetico e quello funzionale si uniscono mantenendo intatto un livello di protezione ottimale
L’occhiale Salice 023, impiegato anche dai corridori della Biesse-Carrera, si presenta come un pezzo unico, un prodotto dal design moderno nonostante le linee vintage. Si tratta di un modello che unisce materiali di alta qualità e tecnologie innovative, tutte proiettate verso il futuro.
Il modello 023 è un occhiale all’avanguardia e che trova grandi qualità nelle sue lenti in policarbonato, con caratteristiche ad alto contrasto HC. Su di esse viene fatto un trattamento antiriflesso che elimina l’abbagliamento, in più Salice ne prevede anche uno idrofobico che fa scivolare via l’acqua. L’occhiale è fornito con una lente RW ad alto contrasto e con una seconda RW radium facilmente intercambiabile.
La montatura degli occhiali 023 è In Grilamid con l’interno dei terminali in gomma MegolLa montatura degli occhiali 023 è In Grilamid con l’interno dei terminali in gomma Megol
Lenti RWX by NXT
La vera chicca dal punto di vista tecnico è la lente fotocromatica e specchiata RWX by NXT. Questa è dotata di ottima ventilazione, per un uso ancora più sportivo dell’occhiale 023. La lente RWX fornisce il giusto livello di protezione, poiché si adatta immediatamente a qualsiasi intensità luminosa, che il sole sia splendente oppure al tramonto. Protegge gli occhi dal 100% dei raggi UV. Le molecole fotocromatiche sono direttamente incorporate e inserite sulla superficie più esterna della lente.
In particolare, la lente RWX by NXT assicura una cinetica veloce sia in fase di attivazione che in fase di schiarimento. E’ molto versatile, con passaggio dalla categoria 1, quando non attivata, in presenza di condizioni di minor luminosità, alla categoria 3, in presenza di condizioni di maggiore luminosità per la versione fumo con specchiatura blu. Questi trattamenti di specchiatura contribuiscono a proteggere dal riverbero riducendo quindi l’affaticamento oculare.
In aggiunta, la lente RWX by NXT è sottoposta a un trattamento superficiale oleorepellente, questo permette a polvere ed acqua di scivolare via facilmente. Prevenendo inoltre la formazione di graffi, macchie.
Le lenti RWX by NXT hanno un rapido adattamento a tutte le condizioni di luceLe lenti RWX by NXT hanno un rapido adattamento a tutte le condizioni di luce
La montatura
Lo scheletro degli occhiali 023 ha la montatura che profila solo la parte alta della lente, donando protezione ma allo stesso tempo un ampio campo visivo. La calzata è eccezionale per una copertura del viso completa. La montatura è In Grilamid con l’interno dei terminali in gomma Megol anti scivolamento, per un’indossabilità sempre perfetta.
Le scelte colore rispettano le abitudini con ben nove proposte. Tutte, tranne una, offrono un bicolor tra montatura e lente, con le aste che ripropongono il logo Salice in 3D.
Salice, il casco vento e gli occhialo 023. Sono due prodotti di altissima qualità. Entrambi aerodinamici ed estremamente confortevoli. Realizzati in Italia
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Anche nella stagione ciclistica 2023 saranno diversi i team, dal professionismo alle categorie giovanili, che potranno contare sull’affidabilità dei caschi e degli occhiali firmati Salice. L’azienda di Gavedona, piccolo centro sulla punta più estrema del Lago di Como, è da sempre sinonimo di prodotti tecnici di qualità, studiati per diverse discipline sportive a partire dagli sport invernali fino ad arrivare al ciclismo. Soffermandoci proprio sul ciclismo, negli ultimi anni Salice ha saputo realizzare prodotti estremamente affidabili e con quel tocco di stile facilmente riconoscibile in gruppo grazie alla livrea tricolore presente su caschi e occhiali.
Il casco Stelvio è uno dei tanti modelli a disposizione delle squadreC’è anche una grande selezione di occhiali: questo il modello 026Il casco Stelvio è uno dei tanti modelli a disposizione delle squadreC’è anche una grande selezione di occhiali: questo il modello 026
Dalle continental ai più giovani
Come detto, nel corso di questa stagione saranno diversi i team che potranno contare sulla qualità dei caschi e degli occhiali firmati Salice. Nella categoria continental troviamo il team Biesse-Carrera e la Sias-Rime. Significativa è anche la presenza nella categoria juniores con i team Fratelli Giorgi, Energy Team, Unipol-Glass. Sempre tra gli Juniores troviamo anche una formazione femminile. Si tratta del Breganze Cicloclub96 – Team Wilier Chiara Pierobon.
A raccontarci qualcosa di più sulle partnership tecniche di Salice per la stagione 2023 è Paolo Tiraboschi che per l’azienda di Gravedona cura personalmente i rapporti con le squadre. Tiraboschi da più di 35 anni va personalmente ad assistere alle corse, dai professionisti alle categorie giovanili. Questo gli permette di scegliere con la giusta attenzione i team da sponsorizzare.
«Ogni anno – esordisce Tiraboschi – riceviamo diverse richieste di sponsorizzazione. Prima di procedere facciamo le nostre valutazioni partendo dalle squadre che già sponsorizziamo. Guardiamo attentamente come si sono comportate e i riscontri che ci hanno dato nel corso della stagione precedente. Se non siamo soddisfatti del loro comportamento interrompiamo il rapporto. Quest’anno abbiamo deciso di chiudere la collaborazione con un team giovanile al quale fornivamo i nostri prodotti. In tutto l’anno non ci ha mai fatto avere un comunicato o una foto con un loro atleta con i nostri occhiali e il nostro casco. La sponsorizzazione di una squadra è finalizzata ad aumentare la visibilità del brand. Se questa non avviene non ha senso continuare a collaborare».
Salice fornisce i suoi prodotti anche ai ragazzi della Sias-RimeI corridori della Biesse Carrera alla partenza della San Geo, per loro un terzo posto con D’AmatoSalice fornisce i suoi prodotti anche ai ragazzi della Sias-RimeI corridori della Biesse Carrera alla partenza della San Geo, per loro un terzo posto con D’Amato
La sponsorizzazione dei team permette a Salice di dare visibilità all’intero catalogo. Nel 2023 vedremo in gara i caschi Vento, Gavia, Levante, Ghibli e Stelvio. Questi saranno abbinati agli occhiali 020, 021, 022, 023, 026 e 027.
La presenza di Salice nel mondo del ciclismo non si limita alla sola Italia. Corrono indossando caschi e occhiali Salice atleti e team di diverse nazionalità come Francia, Spagna, Gran Bretagna, Ungheria, Sudafrica, Stati Uniti, Filippine e Cile.
«Salice – ci racconta Tiraboschi – è presente in tutte le parti del mondo. Riteniamo importante supportare i singoli distributori nazionali. Sono loro a indicarci i team da sponsorizzare mentre noi scegliamo quali caschi e occhiale dare a ogni singolo team a seconda delle caratteristiche di ogni singolo mercato».
Gli appassionati di ciclismo conoscono molto bene il marchio Salice. Da tanti anni gli occhiali e i caschi Salice sono protagonisti nel mondo del ciclismo. La loro inconfondibile livrea tricolore nelle ultime stagioni ha accompagnato in gruppo le formazioni guidate da Gianni Savio, per ultima la Drone Hopper-Androni Giocattoli. Molti però non sanno che Salice è arrivata nel ciclismo dopo un percorso davvero lungo, iniziato nel lontano 1919, che l’ha vista protagonista in tantissime altre discipline sportive, prima fra tutte lo sci.
Per conoscere meglio la storia dell’azienda siamo saliti fino a Gravedona, sulla punta più estrema del lago di Como. Qui abbiamo incontrato Anna Salice, alla guida dell’azienda di famiglia, e Paolo Tiraboschi che per il brand Salice cura in maniera magistrale il rapporto con gli atleti.
Prima di iniziare la nostra chiacchierata con loro, va fatta una doverosa premessa. Il nome corretto dell’azienda è Salice Occhiali. L’azienda fondata nel 1919 da Vitaliano Salice nei suoi primi anni di attività si è specializzata nella realizzazione di astucci per occhiali. Successivamente si è rivolta alla produzione di occhiali protettivi sul lavoro per venire incontro alle esigenze degli scalpellini che lavoravano il marmo a Musso, piccolo comune comasco dove l’azienda aveva stabilito la sua prima sede. L’azienda si è poi trasferita a Gravedona negli anni Quaranta, in un palazzo che unisce perfettamente eleganza e funzionalità.
Gustavo e Roland Thoeni con Herbert Planck e Erwin StrickerGustavo e Roland Thoeni con Herbert Planck
Il marchio Salice è conosciuto e apprezzato da chi pratica ciclismo. Molti però non sanno che avete alle spalle una lunga storia di sport. E’ corretto?
Effettivamente è proprio così – esordisce Anna Salice – Possiamo dire che il nostro debutto nello sport risalga ad inizio anni Cinquanta. All’epoca, l’attuale Federazione degli Sport Invernali, ci chiese di realizzare una maschera protettiva per il “mitico” Zeno Colò per aiutarlo a vedere meglio in discesa. Da lì si può dire che sia iniziato tutto.
Immaginiamo che dallo sci siano arrivate tantissime soddisfazioni…
L’avvicinarci allo sci e più in generale al mondo della neve è stato per noi un momento di svolta. Possiamo tranquillamente affermare che abbiamo vissuto da protagonisti il boom dello sci come attività sportiva che è avvenuto tra gli anni Settanta e Ottanta. Era quello il periodo della “valanga azzurra”. Campioni come Gustav Thoeni, Erwin Stricker, Herbert Planck, Piero Gros sciavano e vincevano con le nostre maschere. Le immagini televisive e le foto di loro con le nostre maschere hanno fatto il giro del mondo.
Daniele Chiappa “Ciapin” del gruppo “Ragni Lecco”, una parte della storia dell’alpinismo Daniele Chiappa “Ciapin” del gruppo “Ragni Lecco”, una parte della storia dell’alpinismo
Salice era in quel periodo sci, ma anche alpinismo. Quando si parla di alpinismo in Italia non si può non parlare dei Ragni di Lecco.
I Ragni di Lecco sono entrati nella storia dell’alpinismo mondiale. Nel 1974 hanno utilizzato la maschera “Sapporo” che li ha accompagnati nella storica scalata al Cerro Torre, una vetta della Patagonia sul confine tra Cile e Argentina, da sempre considerata una delle montagne più inaccessibili al mondo per via di una parete granitica di ben 900 metri che porta ad una cima perennemente coperta da un “fungo” di ghiaccio. Mi piace pensare che nella realizzazione della loro impresa un piccolo, ma significativo contributo, sia arrivato anche dalle nostre maschere.
Ritornando per un attimo alla “valanga azzurra”, gli atleti hanno contribuito in qualche modo allo sviluppo delle vostre maschere?
Il parere dell’atleta è sempre importante. Non dobbiamo dimenticare che alla fine sono loro a utilizzare ai massimi livelli i nostri prodotti. In passato, atleti del calibro di Thoeni, Gros, Stricker ci hanno fornito i loro importanti feedback. Se posso però fare il nome di un atleta che era un vero appassionato e conoscitore del nostro prodotto e che sapeva darci le giuste indicazioni da seguire, non posso non pensare a Leonardo David. Grazie al suo contributo abbiamo realizzato la maschera “977”, uno dei nostri prodotti di maggiore successo. Ancora oggi Leonardo ha un posto speciale nel nostro cuore e siamo molto legati alla sua famiglia.
Leonardo David era la risposta italiana a Stenmark, fino all’incidente di Lake Placid. Morì a 25 anni (foto collezione Tullio Gabrielli)Leonardo David era la risposta italiana a Stenmark, fino all’incidente di Lake Placid. Morì a 25 anni (foto collezione Tullio Gabrielli)
Guardando invece al presente, in quali altri sport, oltre naturalmente al ciclismo, Salice è oggi protagonista?
Ci siamo naturalmente aperti anche ad altri sport – interviene Paolo Tiraboschi – e mi riferisco in particolare al triathlon, al canottaggio, all’atletica, solo per citarne alcuni. Lo scorso anno Massimo Stano ha conquistato la medaglia d’oro nella 20 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Tokyo e quest’anno si è ripetuto diventando campione del mondo ai mondiali di Eugene in Oregon nella 35 chilometri. In entrambe le occasioni aveva i nostri occhiali. Siamo naturalmente ancora presenti nel mondo neve. Solo per citare qualche nome, utilizzano i nostri occhiali atleti del calibro di Simone Origone nel chilometro lanciato e Francesco De Fabiani nello sci di fondo.
Ritorniamo per un attimo al ciclismo, la disciplina che ci ha fatto conoscere. Se dovessimo indicare un momento di svolta quale potrebbe essere?
Sicuramente il Giro d’Italia del 2009 con i due successi di tappa di Alessandro Petacchi e la sua conquista della maglia rosa (foto di apertura). Il vederlo sul podio con i nostri occhiali vestito di rosa ci ha dato una enorme visibilità e nello stesso tempo credibilità.
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Design semplice ma efficace, un occhiale unico e ormai simbolo di Salice. Lo 014 è un must che racchiude tutte le caratteristiche di performance ed estetica che si possano chiedere ad un prodotto versatile e ad un prezzo competitivo come questo. Quando parliamo di attività all’aria aperta, per qualsiasi sport la protezione degli occhi è fondamentale per molteplici ragioni. Questo modello non passa mai letteralmente di moda con la sua cifra tecnica di assoluto livello.
Caratteristica la versione con il tricolore che determina il design di Salice in tutti i suoi prodottiCaratteristica la versione con il tricolore che determina il design di Salice in tutti i suoi prodotti
Tecnico e semplice
Avvolgente e dall’ottima calzata, 014 ha frame in Grilamid, che conferisce resistenza e leggerezza. Le aste, rinnovate, sono co-stampate con terminali in Megol, morbida gomma antiscivolo che permette di tenerli letteralmente incollati al volto durante le uscite in bicicletta e non solo, nonostante il sudore.
Sono diverse le tipologie di lenti disponibili per il modello 014, tutte altamente protettive, antigraffio e con trattamento IDRO per far scivolare via acqua, polvere e sporco. Specchiate RW, in policarbonato e sottoposte a un trattamento di colorazione multistrato che riduce i raggi riflessi delle superfici abbaglianti. E ancora, in configurazione con la nuova lente tecnica IR Infrared, che garantisce una massima schermatura dell’occhio dalle radiazioni solari: blocca infatti l’assorbimento dei raggi ultravioletti (UV-A, UV-B, UV-C), della luce blu (380-550 nm) e impedisce infine l’assorbimento dei raggi infrarossi (IR-A).
Disponibili anche in versione bianca con la compatibilità per le lenti RW e RWXDisponibili anche in versione bianca con la compatibilità per le lenti RW e RWX
Per ogni esigenza
Salice nella fase di progettazione ha voluto disegnare un occhiale che avesse un ampio raggio d’utilizzo. Per questo le versioni disponibili e le configurazioni sono molteplici. E’ infatti disponibile anche nella versione con lenti QUATTRO, studiata appositamente per l’alta montagna con il massimo fattore di protezione in cat. 4.
Infine 014 può montare anche la nuova lente fotocromatica specchiata RWX by NXT, che unisce alta tecnologia e appeal estetico. La nuova lente si sviluppa con tecnologia fotocromatica avanzata per dare il giusto livello di protezione adattandosi immediatamente a qualsiasi intensità di luce, proteggendo al 100% dai raggi solari. Un vero e proprio asso in qualunque condizione.
I modelli in colorazione nera sono hanno tre differenti colori delle lenti, verdi, rosse e nereI modelli in colorazione nera sono hanno tre differenti colori delle lenti, verdi, rosse e nere
Versioni e prezzo
Proprio per il suo uso versatile, 014 è proposto in sei varianti colore, cui si aggiungono le due versioni Italia, bianco RW verde e nero RW blu, caratterizzate dal tricolore sul frame. Le altre colorazioni sono tre in bianco e tre in nero: bianco RW blu, bianco RW rosso, bianco RW viola, nero RW verde, nero RW rosso e nero RW nero.
Faccia a faccia con Anna Salice, parlando dei materiali per l'Androni Giocattoli. Casco Gavia, leggero e resistente. E occhiali tricolori ad alta tecnologia
Chiacchiere da Giro e giorno di riposo. Sbirciando fra i camion, ti accorgi di tutto ciò che di nuovo passa fra le mani dei corridori. E se in casa UAE Emirates ci sono delle strane ruote in cerca di conferme, alla Drone Hopper-Androni c’è la novità dichiarata degli occhiali Salice 026 che la squadra sta provando proprio dal Giro.
Colori e forma
I ragazzi sono appena rientrati dall’allenamento e hanno anche preso qualche goccia d’acqua. Per questo gli occhiali di Zardini sono puntinati dall’acqua, evidente conseguenza del trattamento superficiale delle lenti, per impedire che in caso di pioggia… vera, la visibilità risulti compromessa. Lui si accorge che lo osserviamo, fa un sorriso e racconta.
La Drone Hopper-Androni ha ricevuto gli occhiali 026 al Giro, come test per l’anno che verràLa Drone Hopper-Androni ha ricevuto gli occhiali 026 al Giro, come test per l’anno che verrà
«La prima cosa che si nota quando te li danno – dice – è la colorazione. Poi se osservi meglio, vedi che hanno la lente più grande del modello precedente e soprattutto non hanno disegno a mascherina. Il risultato più immediato è che ti riparano un po’ di più e la visuale mi sembra molto buona. Anche la leggerezza, non li senti».
Meno aria negli occhi
Aste, attacchi e porta nasello sono stampati in Grilamid, leggero e resistente. Terminali e nasello sono prodotti in Megol, materiale anti scivolamento e “antiscalzamento”. La calzata, come conferma Zardini, è confortevole. Il disegno della lente, con la sagomatura sia in basso sia in alto, orienta bene il flusso dell’aria, evitando gli appannamenti.
«Ho già testato che mi entra meno aria da sotto – conferma il corridore di Peschiera del Garda – e infatti mi gocciolano meno gli occhi. Proprio zero. La superficie della lente è più ampia, entra meno aria e non senti che poggiano sugli zigomi, sono leggeri. Sono perfetti. In realtà, non si appannavano neanche gli altri (con Zardini avevamo già parlato delle sue sensazioni con il modello precedente, in questo caso lo step è ulteriore, ndr), ma con questi sarà per la visibilità superiore, mi trovo meglio».
Aste, attacchi e porta nasello sono stampati in Grilamid, che garantisce leggerezza e resistenza.
Terminali e nasello sono prodotti in Megol, materiale anti scivolamento e “antiscalzamento”
Aste, attacchi e porta nasello sono stampati in Grilamid, che garantisce leggerezza e resistenza.
Terminali e nasello sono prodotti in Megol, materiale anti scivolamento e “antiscalzamento”
Lenti intercambiabili
La mancanza della montatura nella parte bassa è uno dei punti più ricercati dai corridori. Si tratta ovviamente di valutazioni soggettive, ma l’esperienza personale dice che pedalare vedendo una striscia netta nella parte bassa del campo visivo può infastidire.
«Manca della montatura – conferma Zardini – c’è solo ai lati e sul nasello. A me in basso dà fastidio, gli occhiali tutti a mascherina infatti non riesco a portarli. Soprattutto sotto. E poi il fatto di non avere la montatura tutto intorno rende più facile cambiare la lente. Questa – dice sfilando l’occhiale – è quella che va bene per tutto. Poi c’è quella chiara da pioggia o per quando non ci si vede. E poi c’è quella fotocromatica».
Edoardo Zardini, 32 anni da Peschiera del Garda, è pro’ dal 2013Edoardo Zardini, 32 anni da Peschiera del Garda, è pro’ dal 2013
Lenti specchiate e trattate
L’occhiale 026, si legge infatti nella scheda prodotto Salice, monta lenti facilmente intercambiabili in policarbonato specchiate, con protezione UV400 nm ad alto contrasto per garantire un maggior senso di profondità e avere di conseguenza reazioni più veloci. La lente è antigraffio e, come abbiamo notato in precedenza, riceve il trattamento Idro che far scivolare via acqua, polvere e sporco.
Nero con nero, versione all black
Lime con lenti gialle
Versione black and red
Lenti nere, montatura bianca: eleganti
Montatura Lime e lenti nere
LIme e blu, in evidenza sull’astina il logo Salice
Montatura bianca e lente blu specchiata
Bianco in abbinamento col fucsia
Arancione e bianco, colorazione super estiva
Nero con nero, versione all black
Lime con lenti gialle
Versione black and red
Lenti nere, montatura bianca: eleganti
Montatura Lime e lenti nere
LIme e blu, in evidenza sull’astina il logo Salice
Montatura bianca e lente blu specchiata
Bianco in abbinamento col fucsia
Arancione e bianco, colorazione super estiva
L’occhiale è in vendita in 9 colorazioni (con il bianco in combinazione con blu, nero, rosso, viola e il lime con nero e blu e il nero con rosso e all black), con un astuccio in cui è contenuta una seconda lente arancio. La particolarità è anche nella doppia versione, small e normale. La prima (145,5 mm di larghezza e 53,3 mm in altezza massima) è disegnata per i visi più minuti, la seconda per visi più grandi e di conseguenza è più ampia (152,7 mm di sviluppo in larghezza e 60,0 mm in altezza).