Cervélo, rinnova una delle sue bici leggendarie e più vincenti, la R5. Sbirciata in qualche occasione al Delfinato, alla Grand Boucle (maschile), ha raggiunto il gradino più alto del podio (insieme alla S5) al Tour de France donne, al fianco di Pauline Ferrand Prevot.
Ancora una volta numeri che lasciano a bocca aperta. Il telaio è dichiarato a 651 grammi di peso, addirittura nella taglia 56, con una forcella da 298. Rispetto alla versione precedente, il frame-kit ha subito una cura dimagrante di ben 326 grammi. C’è molto altro. Ecco la nuova R5 nel dettaglio.
La nuova R5 vince il Tour de France Femmes 2025La nuova R5 vince il Tour de France Femmes 2025
Non è solo questione di telaio e forcella
Come per la nuova R5, Cervélo adotta un concetto differente che include ogni componente della bicicletta. A partire dalla geometria, passando per il manubrio, fino ad arrivare alle ruote. Tutto è sviluppato per fare scendere il peso e garantire performance di livello superiore, senza stravolgere la naturale propensione alla salita.
Se pur le quote geometriche sono del tutto accostabili alla versione precedente, la nuova Cervélo R5 è stata rivista nel design della scatola centrale. Questo gli permette di far alloggiare pneumatici anche da 29 millimetri. Nonostante questo fattore, la nuova R5 mantiene un passo piuttosto ridotto, con valori compresi tra i 97,68 centimetri della misura 48, fino ad arrivare ai 102,45 della taglia 61 (in tutto le taglie disponibili sono 6). Il valore comune a tutte le misure è la lunghezza del carro posteriore, 41 centimetri. Le ruote Reserve 34/37 SL sono state disegnate in parallelo con la bici. E poi c’è il manubrio One-Piece (un blocco unico) HB18, con un risparmio di peso che sfiora i 150 grammi ed aumenta l’efficienza aerodinamica. Comodo e rigido, sicuramente veloce e anche piacevole da utilizzare sulle lunghe distanze.
La sezione centrale è stata cambiata rispetto al passato, ma ricorda il design BB-RightIl nuovo manubrio One-PieceFoderi posteriori sfinati, come vuole la tradizione R5Da salita con la monocoronaFull Dura-Ace con misuratore 4iiiiTop di gamma con montaggio Red e power meter QuarqPacchetto completo Force e QuarqBici completa con allestimento Ultegra e power meter 4iiiiLa sezione centrale è stata cambiata rispetto al passato, ma ricorda il design BB-RightIl nuovo manubrio One-PieceFoderi posteriori sfinati, come vuole la tradizione R5Da salita con la monocoronaFull Dura-Ace con misuratore 4iiiiTop di gamma con montaggio Red e power meter QuarqPacchetto completo Force e QuarqBici completa con allestimento Ultegra e power meter 4iiii
Allestimenti e prezzi
I montaggi a catalogo sono 5, ai quali si aggiunge il kit telaio. Spicca l’allestimento Red XPLR AXS 1, ovvero la bici con la monocorona anteriore, con tutta probabilità la prima vera bici da salita che entra in catalogo con la trasmissione 1X. Ci sono le due top level con Shimano Dura-Ace e Sram Red, mentre un gradino più in basso troviamo i montaggi Ultegra e Force. Il kit telaio prevede: telaio e forcella, serie sterzo, manubrio e reggisella, quest’ultimo a zero off-set per tutte le versioni.
I prezzi non sono per tutti, ma rientrano in questa fascia di mercato. Ci vogliono 12999 euro per i tre allestimenti top di gamma (disponibili nella sola combinazione nero/bronzo) e 8999 euro per Ultegra e Force (invece disponibili con una doppia combinazione della livrea cromatica, nero/bronzo e nero/silver). Il frame-kit ha un listino di 5699 euro.
Cervélo aggiorna nel profondo la S5, una delle bici road più aerodinamiche di sempre. Ammodernata, rivista e con componenti ridisegnati, ma la nuova S5 non stravolge il DNA del progetto originale.
Le prime apparizioni ufficiali risalgono al Giro del Delfinato 2025, usata per le tappe vallonate meno complicate e anche per gli arrivi in salita più impegnativi. L’impiego delle bici aero concept anche per affrontare dislivelli importanti non è una novità, fattore che la dice lunga (una volta di più) sulla ricerca dell’efficienza massima. Entriamo nel dettaglio della nuova S5.
I primi avvistamenti ufficiali al Giro del DelfinatoI primi avvistamenti ufficiali al Giro del Delfinato
Nuova Cervélo S5, un blend di fattori
In realtà si argomenta una piattaforma integrale che, parte proprio dal telaio e che in modo naturale include la forcella, il rinnovato manubrio con forma a V (un monoblocco con lo stem), il reggisella e anche le ruote Reserve 57/64, progettate in modo specifico per la S5. Cosa ha ottenuto Cervélo con questo rinnovamento?
Un risparmio di 124 grammi a parità di taglia, rispetto alla versione precedente, nonostante un aumento di peso della sezione frontale, dovuto ad una maggiorazione dei volumi di forcella e profilato dello sterzo. Il nodo sella e la scatola del movimento centrale sono caratterizzate da linee più taglienti, così come il piantone curvo è stato sviluppato per interfacciarsi al meglio con le ruote Reserve 64 (e pneumatici da 29 millimetri di larghezza). C’è l’iconico manubrio HB19 integrato con disegno a V, che è stato ulteriormente migliorato in termini di efficienza, reso più confortevole anche grazie ad un concetto di modularità che abbraccia ben 9 misure diverse.
La nuova Cervélo S5 permette di risparmiare 6,3 watt (se messa a confronto con la “vecchia” S5) e per gli amanti delle prestazioni collegate ai wattaggi, significa guadagnare diversi secondi in ogni situazione. Quanto pesa la nuova piattaforma S5 (senza ruote)? Nella taglia 53 ha un valore dichiarato di 2032 grammi (telaio e forcella, blocco sterzo, reggisella e blocchetto di chiusura, manubrio).
L’importante spanciatura esterna dei foderi della forcellaIl grande foro che caratterizza il sistema manubrioL’importante spanciatura esterna dei foderi della forcellaIl grande foro che caratterizza il sistema manubrio
Come è cambiato il manubrio
Rispetto alla versione usata in precedenza, il nuovo Cervélo HB19 diventa un pezzo unico. Ovvero, la sezione superiore/piega è un tutt’uno con lo stem. La curva è stata ridotta di ben 3,8 millimetri, riduzione che riguarda anche la sezione superiore, 2 millimetri. Non è solo una questione di forme, ma una sorta di cura dimagrante che ha permesso di rastremare le superfici che impattano con lo spazio. Ovviamente colpisce l’ampiezza del foro centrale che ricorda un trapezio.
Ciascuna delle misure disponibili applica il concetto Plus-Four, ovvero la differenza di 4 centimetri dalla sezione superiore (dove appoggiano i manettini del cambio/freni) al limite basso della curva. Ad esempio la taglia 40 presenta una larghezza superiore di 40, inferiore di 44 con un flare (svasatura di 7°). HB19 è conforme alle regole UCI.
Tutta la Visma-Lease a Bike al TDF usa la S5Tutta la Visma-Lease a Bike al TDF usa la S5
Gli altri dettagli (per nulla banali)
Il reggisella, sempre full carbon, non cambia tantissimo nel volume complessivo dello stelo, del tutto accostabile al precedente. Cambia in toto la testa, più magra ed i supporti di blocco della sella. E’ disponibile con off-set 0, oppure da 15 millimetri e offre un risparmio di 27 grammi. E’ stata mantenuta la ghiera (comodissima) che regola l’inclinazione.
Anche la nuova S5 migra verso il forcellino UDH di supporto del cambio. Nel risparmio complessivo del peso rientrano anche gli adattatori (della forcella) per le pinze dei freni a disco, paralleli al cambio di design dei foderi. Come è facile immaginare, questa S5 supporta al 100% le trasmissioni 1X.
Il nostro Affini con una taglia grande. La nuova S5 non perde d’identitàIl nostro Affini con una taglia grande. La nuova S5 non perde d’identità
Le geometrie
Ogni taglia della Cervélo S5 è stata ottimizzata per gli pneumatici larghi 29 millimetri di nuova generazione (adatti alle ruote Reserve). Questo piccolo numero ha obbligato ad abbassare di 2 millimetri l’altezza della scatola del movimento centrale ed aumentare l’off-set della forcella. L’esplosione dei valori geometrici per ogni singola taglia, rispetto alla versione S5 precedente, non cambiano.
Le taglie disponibili sono sei: 48 e 51, 54 e 56, 58 e 61. Ogni taglia ha in comune con le altre l’angolo del piantone di 73° e la lunghezza dei foderi bassi del carro (405 millimetri). La nuova S5 si dimostra una bici con un lunghezza davvero compatta, basti pensare che l’unica taglia che supera il metro di lunghezza (1.013 millimetri per la precisione) è la 61.
Entra in gamma un allestimento con monocoronaSempre top di gamma quella con il Dura-AcePoco meno di 10000 euro con il Force AXS e UltegraEntra in gamma un allestimento con monocoronaSempre top di gamma quella con il Dura-AcePoco meno di 10000 euro con il Force AXS e Ultegra
Allestimenti e prezzi
Le configurazioni disponibili sono 5 (tutte con le ruote Reserve 57/64, ai quali si aggiunge il kit telaio. Entra ufficialmente in gamma la trasmissione con la monocorona con Sram Red AXS XPLR. Il prezzo di listino è di 13.999 euro. Con il medesimo prezzo c’è l’allestimento Sram 2X ed il pacchetto Shimano Dura-Ace. Si scende a 9.999 euro con il pacchetto Sram Force AXS 2X ed Ultegra, mentre il kit telaio ha un listino di 5.999 euro.
David Gaudu fa fatica a ritrovare il colpo di pedale. Il Delfinato si sta rivelando un supplizio, ma lui si dice sereno. E dice che per il Tour sarà pronto
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
La novità legata al nuovo Sram Red AXS è anche l’occasione per mettere in vetrina un interessante update della Cannondale SuperSix Evo Lab71di quarta generazione.
Ma in Cannondale ci si spinti oltre in fatto di abbinamento dei componenti, perché questa dream bike porta in dote anche le ruote Reserve 42/49 (1340 grammi dichiarati per la coppia) con i mozzi DT Swiss 180 assemblati sulla base Spline. L’assemblaggio con queste ruote sarà disponibile per un periodo limitato.
Filante e tagliente come una spadaFilante e tagliente come una spada
Cannondale SuperSix Evo
Sotto il profilo tecnico non cambia nulla, per quanto concerne il kit-telaio della SuperSix Evo Lab71. La bici rappresenta il top di gamma del marchio americano anche nei termini di ricerca del carbonio. La fibra composita è la serie 0 di Cannondale in altissimo modulo, ancora più estrema rispetto alla celebre Hi-Mod che per tante stagioni si è posizionata all’apice del listino.
Anche per quello che concerne il design, la SuperSix Evo Lab71 (il design è comune anche alle altre versioni con modulo di carbonio differente) fa collimare diverse soluzioni. E’ una bici da agonista vero e proprio, ma si mostra sufficientemente comoda, molto veloce e reattiva, ma anche agile e briosa in diverse situazioni, dai tratti veloci in pianura, fino ad arrivare alle salite più impegnative.
Gli shifter del nuovo Red AXS, tutti nuovi, una parte importantissima della piattaforma SramIl manubrio Momo contribuisce a limitare l’impatto frontaleIl cockpit sviluppato con Momo DesignNuova catena e nuovo cambio posteriore per il Red AXSLe pinze del nuovo RedCerchi con profilo differenziato, 42 anteriore e 49 posterioreLa sella Fizik AntaresLab71, l’apice della gamma CannondaleGli shifter del nuovo Red AXS, tutti nuovi, una parte importantissima della piattaforma SramIl manubrio Momo contribuisce a limitare l’impatto frontaleIl cockpit sviluppato con Momo DesignNuova catena e nuovo cambio posteriore per il Red AXSLe pinze del nuovo RedCerchi con profilo differenziato, 42 anteriore e 49 posterioreLa sella Fizik AntaresLab71, l’apice della gamma Cannondale
Montata con il nuovo Red AXS
Al frame-kit Lab71 (dove è incluso anche il reggisella specifico) è abbinato il cockpit integrato full carbon di Cannondale sviluppato in collaborazione con Momo Design. La sella è la Fizik Antares con i rails in carbonio. Le ruote sono le Reserve Turbulent 42/49 gommate Vittoria Corsa Pro da 28 millimetri di sezione.
La trasmissione è ovviamente Sram Red AXS di ultima generazione ed è previsto anche il power meter Quarq. Un altro valore aggiunto è rappresentato dal movimento entrale CeramicSpeed. Il prezzo di listino è di quelli importanti, ovvero 15.499 euro. Sei le taglie disponibili, dalla 48 alla 61. La livrea cromatica disponibile è una.
Nei giorni in cui Carapaz vinceva l'oro di Tokyo, bici.PRO ha provato la Dogma F con cui ha pedalato l'ecuadoriano. Per Pinarello, una vera rivoluzione
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
La Cervélo R5 è una delle bici da scalatore per antonomasia, lo è per l'impatto estetico e lo è per le performances che mette su strada. Eppure è un mezzo che mostra un equilibrio ottimo in diverse situazioni, facile da guidare anche quando si decide di andare a spasso
Cervélo R5, la quarta generazione di una bici che vince da sempre. Cosa si può raccontare di un mezzo che ha contribuito alla vittoria nei tre grandi giri e in alcune tra le frazioni più impegnative?
In realtà c’è molto da spiegare, perché ancora una volta la R5 è diversa da tutte le altre bici specifiche per la salita. Lo è per le quote geometriche, lo è grazie ad ogni comparto che mostra delle asimmetrie non comuni, ma lo è anche per quello che esprime nelle discese tecniche. Andiamo a snocciolare la nostra prova.
Una stabilità non comune in discesaUna stabilità non comune in discesa
Per il test una taglia 54
Una bicicletta poco “upgradabile” e che va bene così come è, come direbbe uno… smanettone della bicicletta. Lo è per tutto quello che concerne l’allestimento (da sogno), lo è anche in fatto di prestazioni, sottolineando il fatto che si tratta di un prodotto con la vocazione alla salita, percorsi duri e tecnici.
Telaio e forcella Cervélo R5, così come Cervélo sono anche l’attacco manubrio e la piega (entrambi in carbonio). La seconda ha un profilo alare nella sezione superiore, comodo ed efficace anche quando si sfrutta la “posizione da salita” per lunghi periodi. Inoltre ha una buona ergonomia della curvatura, una sorta di compact ampiamente sfruttabile quando ci si spinge ad una presa ribassata. Fa parte del pacchetto anche il reggisella (full carbon, tranne il morsetto di chiusura), con una forma a D molto pronunciata. Tornando invece al telaio, questo ha la scatola centrale BBRight, con una larghezza di 73 millimetri. Con il passare degli anni Cervélo ha mantenuto questa soluzione, capace di garantire grande rigidità del comparto e di sostenere le diverse parti asimmetriche.
Il piantone ha una forma che cambia completamente nel suo percorso, rotonda in alto e quasi squadrata nella zona bassa di innesto. Diversi, l’uno dall’altro anche i foderi del carro, non solo per design, ma anche in fatto di volumi. Un’asimmetria appena pronunciata si nota anche nella forcella.
La trasmissione è Shimano Dura Ace (52-36 e 11-30), la sella è di Selle Italia, versione Flite Boost Superflow Kit carbonio. Molto interessante il comparto ruote, con le Reserve 34/37, assemblate con i mozzi DT Swiss 240 con disegno Spline. I cerchi sono in carbonio, hanno il profilo differenziato tra avantreno e retrotreno, ma è diversa anche la larghezza del canale interno: rispettivamente 23 e 22 millimetri. Non solo, le ruote Reserve sono tra le pochissime (con tutta probabilità le uniche) a fornire il dato ERD (visibile sul cerchio). Questa misura identifica le due estremità (da nipplo a nipplo) del cerchio.
Il valore alla bilancia di questa fuoriserie è di 6,84 chilogrammi(senza pedali), per unprezzo di listino di 12.499 euro.
Bici davvero corta e compattaIl comparto guida, tutto Cervélo e tutto in carbonioLa forma a D dello stelo e l’asola che blocca gli spessoriMovimento centrale CeramicSpeedLa battuta filettata di chiusura del pernoLa ruota posteriore alta 37 millimetriLa ruota anteriore da 34Mozzi Spline 240 di DT SwissBici davvero corta e compattaMovimento centrale CeramicSpeedIl comparto guida, tutto Cervélo e tutto in carbonioLa forma a D dello stelo e l’asola che blocca gli spessoriLa battuta filettata di chiusura del pernoLa ruota posteriore alta 37 millimetriQuella anteriore da 34Mozzi Spline 240 di DT Swiss
La differenza in discesa
E’ come andare inun binario. In salita la differenza viene fatta dalla combinazione tra le gambe del ciclista ed il mezzo meccanico. In discesa il gap si apre grazie al manico (e al pelo sullo stomaco) che però deve trovare un giusto riscontro con la stabilità della bici. Precisa e stabile, ma anche veloce, facile e con una precisione che lascia di stucco.
Cervélo R5 è anche questo e non è banale per una bici tanto leggera. A volte capita che il peso ridotto si tramuti in vibrazioni e imprecisione alle velocità elevate, qui invece non c’è nulla di negativo, anche quando il tachimetro raggiunge valori importanti.
La chiusura del reggisella, incastonata tra le tubazioniLe diversità dei foderi bassi viste dall’altoLa scatola grande con disegno BB-RightIl fodero ad S lato non-driveLato trasmissione, il tubo è più drittoLa chiusura del reggisella, incastonata tra le tubazioniLe diversità dei foderi bassi viste dall’altoLa scatola grande con disegno BB-RightIl fodero ad S lato non-driveLato trasmissione, il tubo è più dritto
A suo modo, è comoda
Una sorta di comfort arriva dalla geometria. Non è troppo bassa, non è troppo alta sull’anteriore, tant’è vero che lo stack (taglia per taglia) è un compromesso ottimale, così come lo è la lunghezza dell’orizzontale.
Gli angoli, dello sterzo e del piantone, entrambi a 73°, aiutano a questa “sensazione di equilibrio” costante. Non si è mai troppo “tirati” in sella, anche dopo diverse ore di attività e soprattutto quello del seat-tube permette di scaricare bene il peso verso la ruota posteriore, lasciando l’articolazione dell’anca aperta e scarica. La geometria fa la differenza.
Leggera e scorrevole in salitaLeggera e scorrevole in salita
In conclusione
La Cervélo R5 mette insieme e mescola in modo eccellente i tre aspetti tecnici più ricercati per le bici votate alla salita. Leggerezza e comfort, ma anche quel rapporto tra rigidità e peso. Non di rado il primo ed il terzo sopprimono il secondo, lo mascherano e lo nascondono per via di una geometria estremizzata, in questo caso invece, proprio la geometria tende ad amplificare la bontà delle tre differenti sfaccettature.
Una R5 non metterà mai in crisi chi la guida, non risulterà mai una bici prepotente e troppo “pepata”. Può essere veloce (non come la S5), ma anche tranquilla durante le sgambate di scarico.
Le Cervélo a disposizione di Wout Van Aert sono come i petali di una rosa, ognuna specifica e capace di rispondere alle esigenze di campione. Vediamo le sue scelte per le gare di questa primavera.