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Una nuova ruota Campagnolo al Giro?

11.05.2022
3 min
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La prima tappa del Giro con arrivo in salita, quella siciliana dell’Etna, è una ghiotta occasione per sbirciare tra le biciclette alla ricerca di qualche novità. La bici di Almeida si presenta con delle ruote Campagnolo differenti dagli standard, con un cerchio simile a quello della famiglia WTO e con dei mozzi mai visti in precedenza sulle ruote dell’azienda vicentina. Cerchiamo di analizzarle.

La ruota posteriore montata sulla bici di Almeida
La ruota posteriore montata sulla bici di Almeida

Le ruote Campagnolo e lo shape dei mozzi

Prima di tutto è necessario precisare che Almeida ha utilizzato la Conago V3Rs con i dischi. Concentrandosi sulle ruote e al di là della scritta sul cerchio dove non compare nessuna specifica, modello e altezza del cerchio, il componente più curioso è il mozzo, entrambi i mozzi a dir la verità.

Sono in alluminio, hanno entrambi un corpo dal volume ridotto e delle flange poco pronunciate. Quello posteriore non presenta la “classica” oversize che contraddistingue i modelli della gamma e nasconde quasi completamente l’innesto dei raggi. Questi ultimi sono 12 per lato e hanno un profilo piatto, aerodinamico e sono incrociati in seconda da ambo le parti. Dalla parte del cerchio il nipples non è esterno, ma è dentro il cerchio.

Il mozzo anteriore, sempre in alluminio ha dimensioni davvero ridotte, con la raggiatura incrociata in seconda dal lato del disco e radiale dall’altra parte. Il profilo laterale della flangia è minimo, praticamente inesistente, con i raggi che vanno dritti nelle piccole protuberanze.

Un richiamo alle Campagnolo Bora

Se volessimo fare un confronto con i modelli delle Bora che già conosciamo, su questa versione utilizzata da Almeida cambia la raggiatura posteriore, che non è la “classica” G3. Viene mantenuta la raggiatura radiale del mozzo anteriore (lato disco). Potrebbe essere un nuovo modello WTO con cerchio più largo?

Pirelli P Zero Race copertoncino e la valvola della camera in poliuretano
Pirelli P Zero Race copertoncino e la valvola della camera in poliuretano

Il cerchio in fibra è panciuto

La fibra composita, quantomeno la finitura esterna, richiama da vicino la C-Lux usata per le versioni WTO. Il carbonio ha quella livrea unidirezionale e lucida. Il cerchio è tondeggiante, panciuto ed è montato con i Pirelli Race da 26, versione copertoncino e si vede la valvola delle camere d’aria Pirelli in poliuretano (quelle da 35 grammi a camera).

Il cerchio: non è la versione da 40 e non sembra neppure quella da 33. Sembra piuttosto una via di mezzo, 35 millimetri, oppure 38?

Clincher Pirelli, non è un tubolare
Clincher Pirelli, non è un tubolare

Perni passanti Carbon-Ti

I perni passanti sono della Carbon-Ti, azienda affidabile la cui produzione è davvero ben nota. Gli assi passanti per le ruote anteriori e posteriori Carbon-Ti nascono dalla collaborazione diretta con numerosi atleti professionisti e rispondo ai più scrupolosi test di laboratorio e su strada. La qualità dei materiali usati permette di soddisfare le esigenze di molti campioni impegnati nelle più severe competizioni internazionali.

Levante, la nuova ruota gravel made in Campagnolo

29.04.2022
3 min
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Campagnolo Levante è la nuova ruota gravel del marchio veneto, costruita senza compromessi per essere leggera e performante, durevole e sempre affidabile a prescindere dalle condizioni del terreno. C’è un cerchio in carbonio con una finitura mutuata dalle road Bora Ultra WTO. Il peso? Leggerissime, se consideriamo la categoria, con soli 1.485 grammi dichiarati e un prezzo di listino di 1.575 euro. Vediamo i dettagli principali.

Eleganti, ma con quel tocco race (@campagnolo)
Eleganti, ma con quel tocco race (@campagnolo)

Campagnolo e l’arte di fare le ruote

Le ruote Campagnolo sono un punto di riferimento in tutte le categorie, lo sono per stile e design, lo sono per la qualità dei materiali e per la tecnica costruttiva, ma anche in fatto di prestazione. Non sono da meno le nuove Levante, ruote sviluppate per il gravel che hanno il compito di mettere insieme performances e versatilità, qualità sempre più ricercate proprio in ambito gravel. Tecnicamente di tratta di un prodotto con un cerchio alto 30 millimetri 2Way-Fit, con una canale interno da 25, per una larghezza totale di 30,6, ovvero con un design moderno. Ci sono i mozzi in alluminio con il sistema cono-sfera (quello classico Campagnolo), con la ruota libera perfettamente compatibile con Ekar a 13 velocità, Shimano e Sram.

Il cerchio

Viene adottata la grafica laserata C-Lux, che oltre ad aumentare il valore estetico, ha l’obiettivo di implementare il concetto di longevità del prodotto. Questa tecnica non richiede l’impiego della verniciatura, fattore che aiuta a risparmiare peso. Possiamo anche definirla una grafica a specchio, la stessa utilizzata per le stradali WTO. Ma non finisce qui, perché la tecnica C-Lux offre dei vantaggi nell’abbinamento tra cerchio e pneumatico tubeless.

Il cerchio è full carbon H.U.L.C. Con fibra unidirezionale, acronimo di Hand Made Ultra Light Carbon. E’ una matrice composita esclusiva, con un peso specifico molto ridotto e al tempo stesso robusto. La stessa fibra limita l’impiego delle resine, a tutto vantaggio del peso finale.

Mini-hook, zero problemi per gli pneumatici

Lo stesso cerchio utilizza la soluzione mini-hook per l’ingaggio della gomma e corrisponde agli standard di sicurezza ETRTO. Significa che la ruota può sostenere i copertoncino con la camera d’aria e anche i tubeless, a prescindere da marchio e predisposizione. Il cerchio così costruito, si pone come un’interfaccia ottimale per gomme da 38, fino a 76 millimetri di sezione (da 1,5, fino a 3 pollici): un range davvero ampio, che rimanda ad uno scenario futuro della categoria gravel.

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