Messaggio (prezioso) per chi vuole fare il mestiere di Zanatta

14.10.2021
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La frase di Ivan Basso al via della Coppa d’Oro continuava a farci sorridere. Suo figlio Levante, piuttosto che fare il corridore come il fratello Santiago, gli aveva chiesto quale scuola si dovesse fare per imparare il mestiere di Zanatta. Perciò un po’ sul ridere e un po’ sul serio, alla vigilia del Giro del Veneto, incontrando il direttore sportivo della Eolo-Kometa dopo la riunione dei direttori sportivi, glielo abbiamo chiesto. Anche Stefano sapeva della divertente domanda del giovane Basso, perciò dopo una risata, ci ha seguito nel discorso.

Alla guida della Eolo-Kometa, Zanatta riferimento per Hernandez (sinistra) e Sean Yates
Alla guida della Eolo-Kometa, Zanatta riferimento per Hernandez (sinistra) e Sean Yates
Come è nato il lavoro di Zanatta?

Quando ho smesso di correre, diciamo che salire in ammiraglia era la continuazione di una tradizione familiare, perché mio padre faceva il direttore sportivo e quindi in me questa cosa è un po’ innata. Già negli anni in cui correvo alla Gatorade, non c’erano le radio quindi facevo da tramite fra i direttori e la squadra. Era mio il compito di parlare con Stanga o con Corti (tecnici del team, ndr) e poi trasmettere ai miei compagni quello che si poteva o doveva fare in gara. Ho sempre avuto questo spirito. Pertanto mi è venuto spontaneo quando ho smesso di prendere in mano la squadra con Roberto Amadio nella Jolly Componibili. Poi ho avuto la fortuna, oltre all’insegnamento di mio padre, di lavorare con Stanga che era già molto organizzato e poi di fare gli anni alla Fassa Bortolo con Giancarlo Ferretti. L’ho sempre detto: con lui ho fatto l’università del ciclismo.

Che cosa hai imparato da tuo padre?

Ad avere un rapporto distaccato con gli atleti, di non innamorarmi dei corridori. Far sì che il corridore sia onesto soprattutto e bravo. Riuscire a fargli tirare fuori le doti che ha.

Remigio Zanatta, padre di Stefano e Gianfranco, è stato uno storico diesse veneto. Si è spento nel 2017 a 81 anni
Remigio Zanatta, padre di Stefano e Gianfranco, è stato uno storico diesse veneto. Si è spento nel 2017 a 81 anni
E da Ferretti?

Ho imparato l’agonismo. Capire che quando si è professionisti, si va sulla strada per portare in alto un nome e per ottenere risultati. Questo è preponderante per poter continuare l’attività, altrimenti uno non fa lo sportivo ad alti livelli. Questo è il professionismo, si va alle corse e quando si attacca il numero, si deve competere. Ferron mi ha dato questo spirito.

Oggi che sei uno dei direttori più esperti, senti di insegnare qualcosa ai più giovani, ad esempio a Jesus Hernandez che cresce nella vostra squadra?

Ho sempre cercato di trasmettere qualcosa. Sicuramente Jesus è giovane, ha appena smesso di correre quindi su molte cose ha vissuto un ciclismo differente dal mio, che io vedevo dall’ammiraglia. Però credo che abbia buona volontà di apprendere il lavoro e questo mi rende anche orgoglioso di trasmetterglielo. Come tante cose con Ivan (Ivan Basso, i due sono stati insieme alla Liquigas, foto di apertura, ndr), che è stato mio corridore e mi conosce un po’ di più. Però dare fiducia a qualcuno e apprezzare il lavoro che fa e quello che si può fare all’interno di una squadra nuova, per uno come me è la maggior soddisfazione.

Da Ferretti ha imparato l’agonismo e il fatto che un professionista va alle corse sempre per fare risultato
Da Ferretti ha imparato l’agonismo e il fatto che un professionista va alle corse sempre per fare risultato
Un ragazzo che oggi volesse imparare il lavoro di Zanatta?

La scuola ti dà tanto, però uno si deve sentire di poter vivere questo tipo di ruolo avendo il giusto distacco. Mirando a ottenere risultati, ma soprattutto con il gruppo. Molti adesso preferiscono seguire un campione, seguire i dati e magari guidare l’ammiraglia, poi non sanno quello che si sente in corsa. Secondo me uno che ha fatto anche il corridore, sicuramente è più portato. Perché poi vivere o rivivere, quantomeno capire le sensazioni, i momenti e gli stati d’animo che si possono trovare in gruppo, credo lo possa aiutare. Avere la capacità di leggere e soprattutto capire i ragazzi che sono sulla strada. Credo che la maggior difficoltà oggi sia quella, perché il mondo corre talmente veloce che non è facile fermarsi un attimo la sera e magari fare un resoconto della giornata, per capire se un atleta può darti qualcosa di più o se abbiamo già dato tanto e più di quello non può raggiungere.

Tra i punti di forza di Zanatta c’è il lavoro con i giovani. Con Fortunato nel 2021 le cose sono andate benissimo
Tra i punti di forza di Zanatta c’è il lavoro con i giovani. Con Fortunato nel 2021 le cose sono andate benissimo
Il corridore ha sempre bisogno delle stesse cose? 

Il corridore ha ancora bisogno di sapere che la bici è fatica, che bisogna pedalare da soli, che bisogna avere una vita e un’alimentazione adeguate a questo tipo di sport. Perché la strada è ancora quella, le salite sono ancora quelle e i competitor sono di più. Perché è tutto globalizzato. Una volta c’era un ciclismo più legato al nostro territorio europeo e quando veniva un americano o un australiano era un’eccezione. Ora sappiamo che loro sono preparati come noi, hanno imparato. Sono arrivati col ciclismo già fatto. Gli inglesi hanno cominciato a fare il ciclismo sapendo già tutto, non hanno una storia dietro. Hanno preso il libro, l’hanno letto e sono stati bravi a trasformarlo e mettere in campo le loro risorse.

Tutto così facile?

Glielo dico sempre. Con i social e i mezzi che hanno a disposizione, sembra che tutto sia facile, tutto scontato. Fanno un risultato e hanno tutti già un libro aperto, invece non è così. Il corridore di mattina deve ricordarsi che deve dimostrare che bisogna allenarsi, bisogna cercare di fare la vita, bisogna metterci l’agonismo giusto. E quando c’è da fermarsi, dobbiamo fermarci a recuperare soprattutto. Perché altrimenti le aspettative che hanno… Tempo per maturare ci vuole, le aspettative sono sempre alte e tempo ce n’è sempre poco. Quindi chi riesce a dar tempo ai ragazzi, sicuramente potrà avere grandi risultati.

Semestre Wilier da record: fatturato a +46%

07.08.2021
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Wilier Triestina, uno dei brand italiani più riconosciuti e strutturati a livello mondiale, ha recentemente ufficializzato i dati che certificano la performance del valore del fatturato del primo semestre 2021. E che performance!

I dati economici aggregati relativi ai primi sei mesi dell’anno certificano un considerevole aumento del fatturato. Lo storico marchio veneto fa segnare un +46% rispetto all’analogo periodo del 2020! A questo dato estremamente soddisfacente se ne aggiunge anche un’altro, quello che fa riferimento ai dati ricavati dalla stagione commerciale riguardante la collezione 2021. Anche in questo caso la crescita del valore delle vendite a fine periodo è pari al 44%. Quale conseguenza generata da questi positivi indicatori, il piano industriale dell’azienda prevede al 31 dicembre 2021 un fatturato complessivo di 65 milioni di euro.

Da sinistra: Michele, Enrico e Andrea Gastaldello, titolari Wiliier Triestina
Da sinistra: Michele, Enrico e Andrea Gastaldello, titolari Wiliier Triestina


Investimenti nel comparto Mtb

I dati semestrali che riguardano i pezzi prodotti conducono invece ad un aumento stimato a fine anno del 32% di biciclette prodotte. Questi numeri confermano la risposta estremamente positiva del mercato all’introduzione dei nuovi modelli Wilier Triestina, con particolare riferimento alle biciclette da corsa d’alta gamma: i modelli 0 SLR e Filante SLR – utilizzate nelle gare World Tour dai team Astana-Premier Tech e Total Energies, nonché dal grande sviluppo di tutto il comparto gravel.
È naturale che questi risultati di vendita e di fatturato abbiano prodotto grande compiacimento nel management e nelle maestranze di Wilier Triestina. Il prossimo “step” al quale l’azienda di Rossano Veneto intende dedicarsi è adesso lo sviluppo della gamma fuoristrada, una gamma che è stata recentemente arricchita dal lancio sul mercato del modello Urta SLR: la nuova “full” top di gamma di casa Wilier rivolta all’XC ed impiegata in gara dal team Wilier 7C Force, capitanato dall’ex iridato Massimo Debertolis.

Qualità, precisione, passione i cardini di Wilier
Qualità, precisione, passione i cardini di Wilier

Parola ad Andrea Gastaldello

«Abbiamo avviato un prossimo ed importante programma di investimenti – ha dichiarato Andrea Gastaldello, il presidente esecutivo di Wilier Triestina – che riguarda principalmente la Mtb. E questo sia a livello di sviluppo prodotto per entrambe le tipologie di trazione (muscolare e a pedalata assistita), quanto in considerazione degli eventi e delle sponsorizzazioni. Vogliamo intervenire su un segmento di mercato che fino ad oggi riteniamo non sia stato esplorato in profondità. Ed è un settore in cui il nostro brand ha un potenziale di sviluppo enorme. Abbiamo voglia di affrontare questa sfida con la stessa energia che abbiamo profuso nel mondo del ciclismo professionistico su strada. Ci auguriamo che questo entusiasmo sia foriero di altri importanti risultati commerciali e di bilancio come quelli appena registrati per gli anni a venire».

Wilier

Nuova sede Wilier Triestina a Rossano Veneto

Wilier cresce e cerca due nuove figure

03.11.2020
2 min
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Wilier Triestina è alla ricerca di due specifiche figure professionali da inserire in azienda.

Ricerca e sviluppo

Il primo ruolo verrà previsto nel reparto di Ricerca & Sviluppo Prodotto e Supporto Tecnico. Attraverso un percorso di formazione e affiancamento, egli si occuperà di assistere i rivenditori autorizzati Wilier Triestina su tematiche di prodotto. Risponderà alle richieste degli stessi fornendo supporto riguardo i prodotti, valutazioni di garanzia, supporto tecnico e parti di ricambio. Promuoverà relazioni e feedback tra il brand e il network dei negozi.

Un tecnico

Il candidato ideale dovrà possedere preferibilmente una laurea triennale in ambito tecnico-ingegneristico, un’ottima conoscenza della lingua inglese (altre lingue parlate saranno considerate un “plus” in sede di valutazione), eccellenti capacità di servizio e di gestione dei clienti, oltre a doti analitiche, organizzative e di risoluzione dei problemi.

Michele, Enrico, Andrea Gastaldello, titolari Wilier Triestina
Michele, Enrico, Andrea Gastaldello, titolari di Wilier Triestina
Michele, Enrico, Andrea Gastaldello, titolari Wilier Triestina
Michele, Enrico, Andrea Gastaldello, titolari Wilier Triestina

Junior Controller

La seconda opportunità di lavoro invece riguarda il ruolo di Junior Controller. Egli farà riferimento direttamente alla proprietà nella figura del responsabile dell’Area Pianificazione e Controllo. Anch’egli, attraverso un percorso di formazione e affiancamento, si occuperà di varie attività. Progettazione del nuovo modello di controllo dell’azienda. Ideazione e miglioramento dei processi di Pianificazione & Controllo (budget, forecast, consuntivi gestionali). Affiancamento nell’attività di strutturazione e reperimento dei dati di base (ad esempio il costo di prodotto) necessari al funzionamento del nuovo modello di controllo. Realizzazione del sistema di Business Reporting. Attività di evoluzione dell’attuale sistema di Erp in una sua nuova versione.

Un gestionale

Il candidato ideale dovrà possedere una laurea magistrale in Economia Aziendale (o equivalente) oppure in Ingegneria Gestionale. L’azienda è tuttavia disposta a valutare profili di elevato potenziale che abbiano sviluppato altri percorsi formativi. Verranno presi in considerazione sia neolaureati con elevato potenziale e motivazione al ruolo e all’azienda, sia profili con 3/4 anni di esperienza maturata nel ruolo di Junior Controller. Elementi di valutazione saranno anche la propensione al lavoro di gruppo, dunque con le altre aree aziendali, il senso di responsabilità e autonomia, l’apertura mentale e – naturalmente – la forte condivisione dei valori aziendali.

Sede di Rossano

La conoscenza tecnica dei prodotti e dell’industria ciclistica in generale, come la passione oppure una eventuale esperienza agonistica per il ciclismo, saranno favorevolmente valutate. La sede di lavoro di entrambe le posizioni sarà presso il Quartier Generale Wilier di Rossano Veneto (Vicenza).

Per candidarsi invece è sufficiente inviare via email il proprio Curriculum Vitae all’indirizzo info@wilier.it

www.wilier.it