Normale. E’ un aggettivo audace da utilizzare nei confronti di una e-bike pronta a conquistare il mercato mondiale. No, non alludiamo alle incredibili caratteristiche del nuovo gioiellino Roadmachine AMP firmato BMC, bensì alla sua estetica. Anche sotto questo aspetto però non ci riferiamo alle magnifiche linee della sorella ispiratrice Roadmachine. Per “normale” si intende la sua silhouette che nasconde ogni riferimento all’elettrico, oppure l’esperienza di guida che rende armonico l’aiuto del motore con quello del ciclismo più puro. Questa bici rappresenta un nuovo capitolo della generazione e-bike che conosciamo, sotto molti aspetti.
Se l’anima è quella impressa dal marchio elvetico, il cervello e il cuore pulsante sono quelli di Mahle. Il motore infatti è un valore aggiunto che eleva questa bici e la spinge letteralmente verso orizzonti lontani, grazie all’autonomia, ma anche in direzioni ambiziose per quanto riguarda le performance. Tanta autonomia, comfort e un’estetica da bici muscolare sono i punti su cui gli ingegneri e progettisti del team svizzero hanno modellato il carbonio di questa bici.
Siamo andati a provarla sulle montagne svizzere a Grenchen, dove Bmc ha le sue radici e dove è stata concepita la Roadmachine AMP. E queste sono le nostre impressioni.
Indole endurance
BMC sbarca nel segmento delle biciclette elettriche da strada e lo fa un po’ in ritardo rispetto alla concorrenza. Un’attesa che si è tramutata in aspettative alte da parte degli utenti. Ma si può affermare che ne sia valsa la pena. Se la Roadmachine è il modello di riferimento per i ciclisti che apprezzano il comfort, il controllo e la versatilità, la Roadmachine AMP è la risposta della casa elvetica in campo elettrico. E’ una bicicletta in grado di affermare che le prestazioni su strada e l’assistenza alla pedalata possono coesistere, senza dover scendere a compromessi.
Questo modello è dotato di TCC Endurance, la versione più spinta della tecnologia Tuned Compliance Concept. Una geometria concepita per le strade più difficili, che mette in condizione di spingere in modo più efficace e più a lungo. Il risultato finale è un equilibrio perfetto tra comfort e prestazioni per una guida sicura e allo stesso tempo veloce.
Testa e cuore
Ogni prestazione deve essere domata ed espressa nel modo più efficace ed intelligente. Mahle è cuore pulsante delle Ferrari di Formula 1 con i suoi pistoni e seppur sotto forma di energia elettrica fa lo stesso per questa BMC. Il motore scelto è l’X20, l’unità motrice più leggera al mondo ( 3,2 Kg complessivi). Questo motore vanta un rapporto potenza/peso senza eguali nel settore, un sistema di trasmissione innovativo e un’intelligenza artificiale che consente alla bicicletta di adattarsi automaticamente al ciclista, al contesto e allo sforzo, per una sensazione sempre naturale.
Peso di 3,2 Kg complessivi, con motore posteriore e una batteria da 350 Wh (2.250 g). La coppia è incredibilmente bassa per la potenza percepita. Mahle comunica un livello di coppia simile a quello di un sistema di trasmissione centrale da 55 Nm.
Gli aiuti sono quattro. Bianco senza assistenza, poi verde, arancione, viola per il massimo aiuto. Durante la nostra esperienza in sella su un giro di circa 120 chilometri, gli aiuti maggiormente utilizzati, nonostante la media montagna, sono stati verde e arancione, con qualche momento in viola per gli strappi più impegnativi.
Autonomia senza pensieri
Mahle in collaborazione con BMC comunica un’autonomia che varia di molto la sua efficienza. Il test a cui abbiamo partecipato misurava 120 chilometri con un dislivello di 2.300 metri. L’autonomia residua è stata di un 20% per un utilizzo complessivo con aiuto del motore del 54,7%. Numeri che stupiscono, ma che vanno valutati considerando le limitazioni europee di 25 km/h su strada pianeggiante, dove la spinta è muscolare.
Secondo la tabella comunicata da BMC l’autonomia è davvero un punto forte di questa bici. Infatti per un peso di un utilizzatore di 94 chili (max 120), full assist, si calcolano 136 km su di un dislivello di 2.050 metri. In conclusione vengono dichiarati un massimo di 200 chilometri di cui 140 chilometri con la iX350 più 60 chilometri con il Range Extender.
E’ possibile estendere ulteriormente la capacità con il Range Extender da 173 Wh (1100 grammi). Si collega alla bicicletta con un cavo supplementare e si inserisce nel portaborraccia Mahle. Il sistema è compatibile anche con la batteria da 250 Wh che però riduce notevolmente l’autonomia con l’unico vantaggio di risparmiare 750 grammi.
Per quanto riguarda una ricarica completa riferita a 350 Wh, sono necessarie circa 3 ore 30’ e, se scaricata al 20%, una carica completa richiede circa 2 ore.
Sensazioni alla guida
La Roadmachine AMP l’abbiamo provata sulle strade della terza tappa del Tour de Suisse, con arrivo proprio a pochi metri dallo stabilimento BMC. Strade di media montagna con strappi, discese ripide e asfalto perfetto. La bici si è comportata bene, anzi benissimo. La distribuzione dei pesi di motore e batteria dopo qualche chilometro si assimilano bene nello stile di guida. Gli 11,8 chili abbinati alle coperture da 28 (Vittoria Rubino Pro) rendono il mezzo ancora più stabile in pianura, quasi fosse su un binario. Uscendo dalle curve però ci si ricorda del motore nel mozzo posteriore che rende il retrotreno meno agile, se non spinto con qualche watt in più.
Il telaio endurance è una garanzia di comfort, mentre la rigidità è leggermente smorzata dalle linee, il che rende nel complesso la bici una compagna di viaggio perfetta. Sulle salite il peso piuma del motore Mahle abbinato alla sua coppia intelligente rende tutto più agevole e fluido. I fuorisella sono facili e la coppia fa rimbalzare i pedali alleggerendo la pedalata al punto giusto. Un consiglio utile potrebbe essere quello di giocare molto sull’attacco manubrio, la Roadmachine ha un’indole comoda ed è facile sentirsi “seduti” sulla bici. Togliendo qualche grado sull’avantreno si può ricavare una rotazione del bacino che ci proietta in una posizione leggermente più cattiva e dinamica.
Il comportamento in curva è lineare e sicuro, sintomo di solidità strutturale (foto ILL PROD, Jérémie Reuiller) Il comando può non risultare comodo durante i tratti più impegnativi o in gruppo (Copyrights: ILL PROD, Jérémie Reuiller)
Il comportamento in curva è lineare e sicuro, sintomo di solidità strutturale (foto ILL PROD, Jérémie Reuiller) Il comando può non risultare comodo durante i tratti più impegnativi o in gruppo (Copyrights: ILL PROD, Jérémie Reuiller)
In discesa le sensazioni sono analoghe a quelle della pianura. La bici è letteralmente incollata a terra. In una parola… filante. Una volta impostata la curva non si scompone e permette un’ottima percorrenza. Rimane il neo del limite dei 25 km/h che tendono ad affogare la bici in uscita di curva e in fase di rilancio, lasciando gestire tutti gli 11,8 chili alle proprie gambe.
Versioni e prezzi
BMC ha strutturato le versioni di questo modello su tre livelli, con prezzi che si posizionano in una fascia intermedia, molto appetibile sul mercato e-bike.
La Roadmachine AMP ONE, è allestita con SRAM Force eTap AXS 12v, a un prezzo di 7.999 euro.
La Roadmachine AMP TWO, è allestita con SRAM Rival eTap AXS 12v, a un prezzo di 6.999 euro.
Queste due versioni saranno disponibili dal 1° luglio. Mentre l’ultima versione la Roadmachine AMP THREE, con Shimano 105, sarà disponibile da agosto a un prezzo di 5.999 euro. Le taglie selezionabili rendono questa bici accessibile da ogni utente. Infatti è disponibile in sei misure: 47, 51, 54, 56, 58 e 61.
Per la Roadmachine AMP TWO è stata scelta una colorazione gialla opaca (foto ILL PROD, Jérémie Reuiller) La versione TRHEE è disponibile in colorazione arancio/rossa con allestimento Shimano 105
Per la Roadmachine AMP TWO è stata scelta una colorazione gialla opaca (foto ILL PROD, Jérémie Reuiller) La versione TRHEE è disponibile in colorazione arancio/rossa con allestimento Shimano 105
Le nostre considerazioni
Questa Roadmachine AMP di normale ha ben poco. Ci siamo smentiti, è vero. Ma pedalata dopo pedalata quell’apparenza che non si distacca dalle bici da corsa tradizionali viene smentita da un ventaglio di caratteristiche e pregi che fanno venire voglia di non scendere mai di sella. Tanta autonomia e un motore intelligente che ci capisce subito, fanno di questa bici la candidata a rivoluzionare il modo di intendere le e-bike da corsa.