La Piton RF10 della Delio Gallina ai raggi X

14.03.2023
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Il binomio Delio Gallina e Piton dura ormai da anni: quella che è iniziata da qualche settimana è l’undicesima stagione insieme. Due realtà bresciane che da tempo collaborano, portando avanti una continua evoluzione reciproca.

Piton ed il team Delio Gallina hanno iniziato la loro undicesima stagione insieme
Piton ed il team Delio Gallina hanno iniziato la loro undicesima stagione insieme

Una bella collaborazione

Sara Pitozzi conduce l’azienda nata nel 1975 da un’idea di Guido Pitozzi. «La RF10 – spiega – è il top di gamma della nostra collezione. Ha un telaio racing ed estremamente scattante, secco. Studiato per reagire al meglio alle avversità del terreno. Collaborare con una delle squadre più importanti del nostro territorio è bello per molti punti di vista. In primo luogo ci permette di sviluppare un prodotto di qualità, seconda cosa ha dato all’azienda una grande visibilità.

«Per farvi un esempio le bici della stagione 2022, una volta messe in commercio sono andate a ruba. Segno che il nostro lavoro viene sempre apprezzato. Ogni anno cerchiamo, anche dal punto di vista estetico, di creare qualcosa di nuovo ed impattante. Nel 2023 abbiamo optato per una colorazione bianca con inserti verdi».

Sulla RF10 vengono montate ruote Miche con profili da 38 o da 50 millimetri
Sulla RF10 vengono montate ruote Miche con profili da 38 o da 50 millimetri

Le caratteristiche tecniche

Raggiungiamo la Delio Gallina mentre si trova in ritiro. Il diesse della squadra Cesare Turchetti ci fa parlare con uno dei meccanici del team, Marco D’Agostino, per avere un parere tecnico. 

«Ha un ottimo telaio in carbonio dal peso di soli 950 grammi – dice il meccanico – polivalente con direzione verso l’aero, che tuttavia risponde bene in salita. Riesce a garantire grandi prestazioni in gare veloci ed in salita. Fa parte della famiglia dei telai moderni, ovvero ibridi, che si prestano ad una maggiore aerodinamica nella parte anteriore. Mentre nella zona del carro posteriore viene alleggerito. Lo sloping è stato cambiato con due forme diverse di triangolazioni, ora il triangolo posteriore è ribassato, per una migliore reattività.

«Passando alla zona anteriore – continua D’Agostino – il passaggio dei cavi è totalmente integrato. La forma dei tubi è a goccia, proprio per accentuare la parte aerodinamica. I cambiamenti fatti rispetto al modello di partenza sono due: abbiamo tolto l’attacco integrale del manubrio, per adattare meglio la bici ad ogni corridore. Successivamente abbiamo sostituito il disco del freno posteriore, passando da un 140 mm ad un 160 mm. Si tratta di una scelta legata all’uso agonistico, il disco più grande raffredda prima e garantisce una frenata sempre omogenea».

L’idea dei ragazzi

Davide Basso, neoacquisto della Delio Gallina, ci porta in sella alla Piton RF10 che ha avuto modo di provare prima in allenamento e nelle corse di inizio stagione. 

«Ha un telaio molto rigido – racconta – all’inizio bisogna prenderci la mano, soprattutto in discesa. Ma una volta entrati in confidenza, è una bici che ti permette di spingere molto e di pennellare le curve. Si tratta di un telaio estremamente agile, caratteristica che in gruppo serve sempre quando bisogna cambiare direzione per scansare un pericolo. L’ho trovato anche estremamente leggero. Sulle salite, specie quelle a lunga percorrenza, risponde bene. Ha una reattività elevata e la rigidità del telaio permette di scaricare a terra tutta la potenza, perché tende a non flettere nemmeno nelle volate».

Il Team Gallina-Ecotek-Lucchini-Colosio è una delle 13 continental italiane (foto Facebook)
Il Team Gallina-Ecotek-Lucchini-Colosio è una delle 13 continental italiane (foto Facebook)

Gli altri componenti

La Piton RF10 è equipaggiata con cambio Shimano Ultegra Di2 a 12 velocità, l’attacco manubrio ed il manubrio sono Deda: modello Superzero. Per le ruote, sono stati scelti due misure delle Miche Supertype: quelle da 38 mm e da 50mm. La sella è Selle SMP. Si tratta del modello F20C.

Per Piton RF, livree uniche abbinate a performance e comfort

25.01.2023
5 min
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La più venduta della gamma Piton: la RF è la regina delle biciclette della casa lombarda. Una sinfonia di prestazioni e comodità che si sposa con livree uniche e ammalianti. Scopriamo insieme a Sara Pitozzi, amministratore delegato dell’azienda, le linee, l’estetica e l’indole di questo modello creato dal marchio che unisce esperienza e modernità. 

In casa Piton le biciclette sono vere e proprie opere d’arte su due ruote dall’alto valore tecnico e qualitativo, studiate per soddisfare le richieste più specifiche e particolari di ogni singolo cliente.

«La RF è il nostro modello top di gamma – afferma Sara Pitozzi – il telaio più endurance e comodo della linea Racing Frame. La possiamo consigliare ad un ventaglio molto ampio di clientela, ma soprattutto la possiamo consigliare a coloro che vogliono passare molte ore in sella. Un telaio performante che non rinuncia al comfort e si distingue per la sua estetica».

Anima comoda e performante

La RF è il giusto compromesso tra le precedenti versioni RF8 e RF10, è l’ultima nata del top di gamma Piton. Non è solamente più veloce, è anche versatile, leggera ma soprattutto comoda. Pedalare in compagnia in sella a questa bici può diventare un’esperienza irrinunciabile, verso le vette più alte e tutti traguardi accompagnati da stile ed eleganza.

Lo studio della linea è stato pensato con una piega manubrio aero, dove scorrono internamente tutti i cavi che proseguono nella forcella, per un’estetica pulita e un’aerodinamica ottimale.

L’alloggiamento universale permette di montare il ciclocomputer sull’attacco manubrio aero. L’altezza del manubrio può essere regolata molto facilmente usando gli spacer, mentre l’attacco è disponibile in diverse misure da 90 a 130 cm. Lo spazio per le coperture arriva fino a 28 mm e permette di pedalare su tutti i terreni, scaricando tutta la potenza sulla strada. Come un vestito questa bici verrà cucita su misura dell’utilizzatore, per una rendita e una sensazione di guida realizzata appositamente per le proprie esigenze. 

Colorazioni custom

A rendere Piton un’azienda che si distingue dalle altre è la ricerca del dettaglio e la concretizzazione di ogni richiesta del cliente. Una maniacale cura di ogni particolare che passa dall’aspetto meccanico a quello estetico.

«Ogni prodotto – spiega Sara Pitozzi – viene realizzato per ciascun cliente. Noi lavoriamo in maniera diversa dai nostri competitor. Gli step sono questi: il cliente viene da noi, sceglie il modello, gli viene fatta una visita antropometrica, viene compilata una scheda tecnica con tutte le specifiche e per ultimo viene scelto il colore. Rispetto agli altri marchi il prodotto non è già in negozio e poi viene adattato, bensì produciamo la bicicletta da zero. Tutto questo è racchiuso in una tempistica di produzione di 30 giorni. Dopodiché ovviamente c’è la consegna finale con il cliente. 

«Abbiamo realizzato – prosegue – delle colorazioni speciali. Diamo la possibilità di avere anche colorazioni custom. Il cliente può portare la sua richiesta e realizzarla come è avvenuto per l’Artistica. Per un modello ci è stato fornito il disegno di un artista, che abbiamo applicato in maniera fedele sulla bici con ogni dettaglio e rifinitura. A dicembre abbiamo fatto la presentazione di queste livree nuove ed erano con delle configurazioni ad edizione limitata. Per fare un esempio la Black Queen aveva delle ruote Mavic in Limited Edition e componenti particolari. 

Allestimenti ad hoc

Oltre all’estetica, Piton è in grado di assecondare ogni richiesta che il ciclista avanza anche quando si parla di componentistica e allestimenti. Il ventaglio di proposte infatti è ampio e esaustivo per una scelta ancora più accurata in base ai propri gusti e preferenze.

«Avendo il passaggio dei cavi interno – spiega la Pitozzi – può essere allestita solo con cambi wireless elettronici. Ne consegue che la bicicletta ha un certo valore dovuto anche a questa caratteristica. Nella versione Shimano lo montiamo nella nuova formula 12v wireless, anche Ultegra e 105. Mentre la Sram la allestiamo con il Rival, il Force o il Red. A scelta ci sono anche le ruote: Fulcrum, Mavic e Vision». 

A valorizzare ogni scelta tecnica c’è il telaio da 950 grammi realizzato in High Performance Fiber Toray 8000. Per un peso complessivo nell’allestimento esempio consultabile sul sito di 7,6 kg. 

Piton