Lorenzo Masciarelli continua fare esperienza con la Colpack Ballan: nei giorni scorsi era in Toscana insieme a Bevilacqua per correre. Abbiamo deciso di sentire proprio il suo diesse per farci raccontare come stanno andando questi primi mesi bergamaschi. Masciarelli, intervistato da noi tra Belvedere e Recioto, si è detto sereno, non è questo il periodo per raccogliere i frutti del suo lavoro. Insomma, tempo al tempo.
L’adattamento
Il corridore abruzzese arriva dal mondo del cross e questo cambio improvviso di disciplina si fa sentire ancora un po’. Non si può pretendere di passare da un impegno all’altro senza gettare delle solide basi.
«Masciarelli – racconta Antonio Bevilacqua – ha sempre lavorato per il cross ed i suoi allenamenti erano tutti di natura esplosiva. La prima cosa che abbiamo notato in lui era una mancanza di resistenza, allora insieme al nostro staff performance: Fusi, Giovani e Mazzoleni si è deciso di cambiare la preparazione. La cosa più importante era fare tante ore in bici, così da incrementare la resistenza. Abbiamo iniziato a lavorare in quest’ottica fin dal ritiro di febbraio a Calpe (foto Instagram di apertura). Non si è allenato sempre in gruppo, anzi, aveva praticamente un suo programma dedicato. Per tutto il tempo in cui siamo stati in Spagna ha fatto tantissimo fondo senza mai superare una certa soglia di intensità».
Allenamenti separati
Bevilacqua ci spiega molto bene quale fosse la condizione di Masciarelli appena arrivato alla Colpack. Tanta energia, ma di breve durata, com’è giusto che sia quando il tuo periodo di sforzo si concentra nell’inverno del ciclocross.
«Già dalle prime uscite – continua – si vedeva una buona condizione. Fuori dal comune per chi deve correre su strada, anzi, per meglio dire, troppo precoce. Quando i ragazzi si mettevano a “giocare” sugli strappetti di Calpe, Masciarelli è sempre stato il più pimpante, poi però si spegneva. Una volta costruita la base, abbiamo aggiunto qualche lavoro di forza, questo verso marzo, poco prima che iniziasse a correre. Poi si sono aggiunte delle ripetute al medio ed al medio-soglia. Infine l’ultimo passaggio sono stati gli interval training, quindi 40-40 e 30-30».
Subito in corsa
L’esordio in gara per Masciarelli non si è fatto attendere, il 19 marzo a Montecassiano, aveva già attaccato il numero sulla bici. Una scelta dettata dalla necessità di trovare subito il ritmo ed il feeling con la strada.
«Nelle prime gare è andato bene – continua a raccontare il diesse – ma ce lo si poteva aspettare. D’altronde Masciarelli arrivava da un grande periodo di forma visti gli impegni nel ciclocross. Tuttavia non dovevamo farci ingannare, si trattava di un momento positivo che non sarebbe durato molto. Un esempio può essere quello che è successo tra il Piva e il Belvedere. Alla prima corsa è andato bene, è arrivato nei primi quindici, una settimana dopo, al Belvedere, la condizione era già in calo. Ma è normale che sia così, la cosa importante per il ragazzo ora è correre, fare esperienza. Non deve pensare al risultato, quello arriverà in futuro, alla classifica penseremo da giugno in poi. L’obiettivo dei primi mesi era quello di prendere confidenza con l’asfalto, prima d’ora aveva disputato poche corse su strada».
Giro? Forse
Uno degli impegni che potrebbero attendere il giovane abruzzese è il Giro d’Italia Under 23, il percorso dovrebbe uscire a breve, da quel momento in poi i programmi saranno più chiari.
«La prima parte di stagione – conclude Bevilacqua – era dedicata ai corridori veloci, ora si pensa alla seconda metà del calendario. Le corse diventano più dure, in questo momento è facile vedere ragazzi che vanno forte. Man mano che i mesi avanzeranno verranno fuori i corridori davvero in condizione, ci aspettiamo che Lorenzo venga fuori da giugno. Il Giro d’Italia dovrebbe essere un suo obiettivo ma sarà difficile, fino a quando non abbiamo il percorso non possiamo scegliere i corridori. Se viene fuori un percorso duro come quello dello scorso anno potremmo lasciare a casa i velocisti. I posti sono limitati: cinque, ed i ragazzi ambiscono tutti a far parte della rosa del Giro. Il 3 maggio dovrebbero presentare il percorso, con la speranza che ci aiuti ad avere le idee più chiare. Per Masciarelli le occasioni per mettersi in mostra ci saranno, se non dovesse fare il Giro avrà comunque a disposizione il Giro della Valle d’Aosta».