Felt torna sui tracciati di ciclocross. L’azienda, che fa parte del gruppo Pierer Mobility, torna a spingere forte in ambito off-road, nel gravel e anche nel ciclocross.
Abbiamo chiesto a Rebecca Gariboldi (davvero sul pezzo per quanto concerne l’argomentazione tecnica) di descriverci la FX, con la quale sta affrontando la stagione di ciclocross (foto Quagliani in apertura). Entriamo nel dettaglio.
Ci descrivi la tua Felt?
E’ un modello FX taglia 47. Non prevede un allestimento di serie, ma in accordo con il team si è deciso di customizzarla nei componenti per renderla funzionale alle mie esigenze. Ha una trasmissione Sram Force AXS, quella di ultima generazione, con il misuratore Quarq. Ci sono le ruote Vision Metro SL da 40 e le gomme Challenge di diversi modelli, da usare in base alle caratteristiche del terreno e condizioni meteo. Sella e nastro manubrio Prologo, mentre uso i pedali SPD Shimano XTR.
Da una Specialized Crux ad una Felt FX, come è stato il passaggio?
Per nulla traumatico, anzi. Non lo è stato in fatto di misure, geometrie e fitting, non lo è stato neppure in termini di performance e feeling con il mezzo.
Eppure sembrano bici molto diverse!
Per impatto estetico sì, ma in realtà c’è molta affinità tra i due modelli. Le variazioni di messa in sella sono state minime, quasi ininfluenti. E poi la resa una volta portata in gara. La FX è parecchio reattiva.
C’è un particolare che ti ha colpito?
Non c’è un aspetto tecnico che sovrasta gli altri. Potrei dire l’estremo equilibrio tra le parti, un fattore che non è così scontato nella categoria delle bici da ciclocross. Ha un’altezza da terra in linea con le esigenze del cx e un passaggio delle ruote, anteriore e posteriore, che permette di scaricare bene il fango.
Usi la monocorona?
Sì e di solito, sempre in base alle caratteristiche della gara, mi giostro con una corona da 38, oppure da 40 denti.
Invece per la cassetta posteriore?
Sempre la 10-36, ha una scala di rapporti adeguata anche all’impiego ciclocrossistico.
In merito alle ruote hai chiesto una raggiatura particolare?
No, la raggiatura è standard. Non ho chiesto nessuna variazione, in quanto trovo questa ruota Vision SL reattiva, performante e guidabile al tempo stesso.
Tubolari o tubeless?
Tubolari per le competizioni, tubeless per gli allenamenti e attività al di fuori delle competizioni.
Se dovessi fare una scelta in merito alle gomme?
Tubolari. Credo che le sensazioni e le prestazioni che si ottengono nel ciclocross con i tubolari non sono replicabili con i tubeless, anche se questa tecnologia ha fatto passi da gigante anche in ambito cx. L’elasticità, la fase ammortizzante che permette il tubolare è impareggiabile. Il tubeless è pratico e comodo per allenarsi, inoltre se capita la foratura lontano da casa è più gestibile. La considerazione che faccio spesso quando si affronta questo argomento è: meglio avere una trasmissione meno performante, ma correre con i tubolari.
Abbiamo visto che usi una sella corta e imbottita. Come mai?
Una Prologo Dimension NDR 143. Uso selle corte ormai da 5 anni e non tornerei indietro, mentre la collaborazione con Prologo è attiva da marzo 2023. Uso la versione NDR, più sostanziosa nell’imbottitura perché ha un potere ammortizzante maggiore, rispetto alla versione standard.
Una scelta strettamente personale o frutto anche di una rilevazione biomeccanica?
Abbiamo utilizzato il sistema di Prologo, il MyOwn. E’ ovvio che oltre a questo mi sono presa anche del tempo e valutare le sensazioni personali. Da subito ho usato la Dimension normale, per poi indirizzarmi sulla NDR, sfruttando un potere dissipante più elevato.
I pedali SPD li usi anche in versione strada per gli allenamenti?
No, preferisco i pedali da strada e utilizzo i miei Assioma con il misuratore di potenza. Comodi e funzionali, non fosse altro perché si spostano da una bici ad un’altra.
Hai mai fatto gravel con la FX?
Non ancora, ma l’esperimento vorrei farlo. Magari in primavera quando si andrà in off-season con il ciclocross.