Hermans 2022

Hermans a Liegi, uno sprint sognato una vita

27.04.2022
5 min
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Avevamo imparato a conoscere Quinten Hermans nel ciclocross. Non un corridore qualsiasi, ma uno dei più forti, almeno dopo i “tre tenori”. Dallo scorso anno avevamo anche cominciato a seguirlo non solo d’inverno, ma anche su strada. Resta però il fatto che il secondo posto di domenica alla Liegi-Bastone-Liegi abbia avuto un sapore speciale e per molte ragioni. Innanzitutto perché è stato il primo podio in una Classica Monumento nella storia dell’Intermarché Wanty Gobert. Poi perché lo ha ottenuto battendo in volata proprio uno di quei tre, Wout Van Aert, che gli ha sempre fatto mangiare terra e sabbia, ogni inverno.

«Sapevo che la mia condizione era abbastanza buona per sopravvivere a tutti questi chilometri – raccontava subito dopo la gara – ma quando ho guardato la lista di partenza, ho capito subito che non ero l’unico in grado di farcela. Fortunatamente, la gara è andata in modo perfetto. Sono sempre stato in testa al momento giusto e queste strade sono ideali per me: gli sforzi durano al massimo cinque minuti. Inoltre, so che il mio sprint resta buono dopo una gara lunga e dura. Ho solo fatto buon uso di tutto ciò».

La volata per il secondo posto a Liegi: è il primo podio in una Monumento per l’Intermarché (foto Twitter)
La volata per il secondo posto a Liegi: è il primo podio in una Monumento per l’Intermarché (foto Twitter)

Piva aveva visto le sue possibilità

Valerio Piva, il suo diesse, ha iniziato a conoscerlo lo scorso anno e dalla sua testimonianza di capisce come l’esplosione di Hermans fosse solo questione di tempo: «Lo portai al Giro dei Paesi Baschi, sapevo che aveva bisogno di tempo per recuperare dagli sforzi invernali, ma intuii subito che aveva un’esplosività tipica del ciclocrossista, una grande esuberanza tanto che andava quasi frenato, tanto era il suo ardore nell’affrontare le corse. Lavorandoci sopra, ha affiancato a queste qualità anche il fondo tipico dello stradista e ne è venuto fuori un corridore ideale per le classiche delle Ardenne».

Hai avuto bisogno di tempo per inquadrarlo?

Sì, è normale che sia così, ma già lo scorso anno fece vedere belle cose, finì vicino ai primi 10 alla Freccia Vallone e fu con i migliori alla Liegi fino alla Roche aux Faucons. Fu però al Giro d’Italia che mi colpì, fu lì che provò a sfruttare l’esuberanza di cui parlavo prima. Andava quasi sempre in fuga, era sempre tra i più attivi a inizio tappa e colse anche qualche buon piazzamento. Lì capii che, con una preparazione mirata, poteva fare grandi cose nelle classiche.

Hermans Van Aert 2022
Van Aert si complimenta con Hermans: dopo tante sconfitte nel ciclocross, una vera rivincita
Hermans Van Aert 2022
Van Aert si complimenta con Hermans: dopo tante sconfitte nel ciclocross, una vera rivincita
Cosa avvenuta quest’anno…

Eppure non è stato un avvicinamento facile. Aveva iniziato bene la stagione su strada, al Giro dei Paesi Baschi era già con i primi ma dopo essere stato terzo nella seconda tappa, alla terza ha chiuso con 39 di febbre e come lui gli altri compagni tanto che ho dovuto portarli via tutti. Era disperato, temeva di perdere proprio le classiche alle quali teneva di più. Da allora non ha corso più, si è allenato e una settimana prima siamo andati a fare la ricognizione sia della Freccia che della Liegi. Ha interpretato la prima come preparazione della seconda e i risultati si sono visti.

Il suo secondo posto ti ha sorpreso?

Per certi versi sì, considerando da che cosa arrivava. Sapevo che poteva far bene, sapevo anche che ha uno spunto veloce, ma quando in una volata secca ti ritrovi a battere Van Aert, significa che vali davvero tanto, anche perché non era stata una gara semplice. Ha corso con molta attenzione, gestendosi al meglio.

Hermans Giro 2021
Hermans è nato ad Anversa il 29 luglio 1995. Vanta 6 vittorie su strada, nel CX due titoli mondiali U23
Hermans Giro 2021
Hermans è nato ad Anversa il 29 luglio 1995. Vanta 6 vittorie su strada, nel CX due titoli mondiali U23
Battere in volata Van Aert, per un ciclocrossista come lui, deve aver avuto un significato particolare…

Credo che neanche lui se lo aspettasse. Alla radio glielo avevo detto: « Guarda che sei veloce, guarda che dopo una gara simile te la puoi giocare». Con Van Aert su 10 sprint ne perderà 9, ma in una situazione simile, con l’avversario alla sua prima gara dopo il Covid, non brillante come sempre, aveva le sue possibilità. Ho avuto l’impressione che anche Van Aert sia rimasto sorpreso dall’essere stato rimontato.

Quest’inverno Hermans aveva iniziato la stagione alla grande, vincendo nella tappa di Coppa del Mondo di ciclocross a Fayetteville tanto che Pontoni lo dava tra i favoriti per il mondiale, l’impressione è che però poi abbia un po’ calato il rendimento: pensava già alla strada?

Un po’ sì, ma non è solo per questo. Hermans ha sempre avuto un grande avvio di stagione, poi andava un po’ spegnendosi. E’ un corridore che vive molto di sensazioni, ad esempio soffre molto la rivalità con Iserbyt, ha come un complesso d’inferiorità. Durante la stagione del ciclocross abbiamo fatto un ritiro su strada e lui è venuto, ci aveva detto che teneva ai mondiali, ma anche che pensava molto al periodo delle Ardenne, credo che questo un po’ abbia influito sul suo rendimento a gennaio.

Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa 2021 a Fayetteville (foto D.Mable/CXMagazine)
Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa 2021 a Fayetteville (foto D.Mable/CXMagazine)
Il suo secondo posto è stata la ciliegina sulla torta per la vostra squadra.

Se me lo avessero detto all’inizio, di un avvio simile, avrei messo mille firme. Già 6 vittorie in stagione, con due classiche con Girmay a Wevelgem e Kristoff alla Schelderprijs e poi piazzamenti alla Roubaix e alla Liegi, significa che abbiamo lavorato bene, soprattutto in confronto allo scorso anno quando l’inizio non fu favorevole. I problemi non sono mancati, vedi quanto successo al Paesi Baschi, ma la stagione è ancora lunga.

Ora arrivano i grandi giri, dove la vostra squadra si è sempre ben distinta.

Ai ragazzi ho sempre parlato chiaro: non abbiamo l’uomo da classifica né il velocista per le tappe, quindi dobbiamo correre lavorando di fantasia, inventare ogni tappa e i risultati si sono visti Quest’anno al Giro avremo una squadra più forte dello scorso anno, con Hirt e Pozzovivo per la classifica, Girmay, Rota e Taaramae per le tappe, un bel mix di esperienza e freschezza. Non siamo lì per vincere la maglia rosa, ma per fare bottino e mettere pepe in ogni frazione. Hermans non ci sarà, sarà utile più avanti.

Mondiali cross 2022

Mondiali di ciclocross al via tra assenti e recuperi lampo

28.01.2022
4 min
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Sono davvero mondiali complicati, quelli che nel weekend andranno in scena a Fayetteville per assegnare le nuove maglie iridate del ciclocross. Il Covid non fa sconti e ha continuato a martellare un po’ tutte le delegazioni presenti nella località dell’Arkansas. Così ha assottigliato ancor di più il numero di stelle presenti e inficiando almeno parzialmente il grande lavoro degli organizzatori.

Si diceva qualche giorno fa che Belgio e Olanda avevano scelto di presentarsi al completo solo nella loro categoria più forte, ma anche questi due contingenti hanno dovuto pagare dazio. Ecco così che il Belgio perde una pedina importante come Quinten Hermans: stiamo parlando del vincitore della tappa di Coppa del mondo disputata proprio a Fayetteville e che lo stesso cittì Daniele Pontoni indicava, dopo averlo visto all’opera in America, come uno dei principali candidati alla vittoria, anche in considerazione delle assenze di Van Aert e Van Der Poel.

Betsema Instagram 2022
Il post su Instagram dove Denise Betsema ha annunciato la sua dolorosa rinuncia a partire
Betsema Instagram 2022
Il post su Instagram dove Denise Betsema ha annunciato la sua dolorosa rinuncia a partire

Due nuovi ingressi nel team italiano

Obolo ancora più pesante quello pagato dall’Olanda che di colpo perde due aspiranti al podio: Annemarie Worst è risultata positiva al test, anche se asintomatica e quindi è rimasta in patria al pari di Denise Betsema, che pur essendo negativa accusava sintomi di febbre e ha scelto di rinunciare alla trasferta. Per la gara femminile si aprono così scenari più appetibili per le avversarie dell’Olanda, anche se la campionessa uscente Lucinda Brand e Marianne Vos, vincitrice in Coppa, continuano ad essere le più accreditate dai bookmaker.

Una buona notizia arriva invece per la squadra italiana, che vede il suo contingente leggermente rimpinguato.

Dopo i 5 giorni di quarantena ed essendo risultati negativi, questa mattina sono partiti alla volta dell’Arkansas gli juniores azzurri Valentina Corvi e Luca Paletti. La loro sarà una trasferta decisamente difficile, considerando 10 ore di volo verso New York, poi un altro volo per raggiungere l’Arkansas e infine la località di gara. Valentina soprattutto non avrà tempo per acclimatarsi, dovendo scendere in gara già alle 11 ora locale nella prima delle prove titolate in programma.

Fayetteville scalinata 2021
La famigerata scalinata dei Mondiali 2022 dove fondamentale sarà la traiettoria (foto J.Todd Gill/Wonderstate Media)
Fayetteville scalinata 2021
La famigerata scalinata dei Mondiali 2022 dove fondamentale sarà la traiettoria (foto J.Todd Gill/Wonderstate Media)

Molto si gioca sui 38 gradini

La loro presenza dà comunque un’ulteriore carica a tutta la squadra. Dopo i primi test sul percorso Daniele Pontoni è già molto carico: «L’atmosfera in squadra è buona, avevamo bisogno di una bella notizia, ma stiamo già lavorando sulla concentrazione dei ragazzi. Appena arrivati, non potendo girare sul percorso che è stato aperto solo giovedì, abbiamo effettuato due giorni di allenamenti fra strada e offroad. Poi abbiamo affrontato il tracciato che rispetto a quanto sapevamo è stato leggermente cambiato. In particolare è stata allungata di 150 metri la parte successiva alla scalinata e inserite due chicane in più. Novità che comunque non cambiano di molto la sostanza del percorso».

Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa (foto D.Mable/CXMagazine)
Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa (foto D.Mable/CXMagazine)

Proprio a proposito della scalinata di 38 gradini, per molti uno spauracchio, il cittì azzurro entra nei dettagli.

«Sono gradini irregolari – dice – che vanno dai 20 ai 50 centimetri di ampiezza. Il piede ha un appoggio ampio e sicuro, ma bisogna scegliere le traiettorie giuste per non cambiare l’ampiezza del passo e tenere un ritmo uniforme. E’ un circuito dove i tratti a piedi sono ridotti a ben poco, per questo la scalinata potrebbe avere un peso notevole sull’evoluzione delle gare mondiali».

Fari puntati sulla Venturelli

Molto influirà il clima. Da questo punto di vista, dopo le piogge scroscianti di settembre, le previsioni per i mondiali sono improntate al sole.

«Ce n’è stato tanto in questi giorni – dice – il terreno è asciutto e secco e quindi di sviluppano grandi velocità. Le previsioni sono ottime anche per il weekend di gara».

Fayetteville percorso 2022
Il tracciato americano si preannuncia molto scorrevole, soprattutto se sarà asciutto (foto organizzatori)
Fayetteville percorso 2022
Il tracciato americano si preannuncia molto scorrevole, soprattutto se sarà asciutto (foto organizzatori)

Pontoni non si sbilancia con i pronostici, ma sa bene che le principali aspettative, vista soprattutto la situazione sanitaria, sono riservate alle gare femminili. Soprattutto a quella junior dove, a parte la Corvi, c’è una Venturelli che resta una seria aspirante al podio.

«La stagione ha detto che le nostre ragazze sono competitive. Un mondiale è però una gara a parte. L’importante è che possa dare tutto quello che ha sul campo. Questo vale per lei come per tutti gli altri chiamati a indossare la maglia azzurra. Sapete bene come la penso, voglio che la onorino con il massimo impegno. Il risultato poi lo vedremo alla fine e con la coscienza pulita per aver fatto tutto quello che si poteva. E’ un mondiale strano, diverso dal solito come i tempi che stiamo vivendo, bisogna adattarsi».

Van Aert nazionali 2022

Van Aert vince e se ne va. Ma sogna un altro iride…

11.01.2022
5 min
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Nel complesso il weekend dedicato ai campionati nazionali non ha stravolto più di tanto i pronostici, certamente meno che in Italia. Tutti guardavano alla rassegna belga, perché doveva essere l’ultima recita stagionale di Wout Van Aert, quella dopo la quale avrebbe sciolto le riserve sulla partecipazione ai mondiali e sorprese non ce ne sono state: vittoria e messa in soffitta della bici da cross, ora si pensa solo alla strada.

Il suo successo a Middelkerke non è mai stato in discussione. Van Aert partiva come netto favorito e quella gara poteva solo perderla. Il campione della Jumbo Visma lo sapeva e ha scelto un approccio soft: «Sapevo che era decisiva la partenza, l’approccio alla prima curva – ha dichiarato dopo l’arrivo – una brutta scelta poteva compromettere la gara, l’esperienza di Hulst dimostra che i problemi nel ciclocross sono sempre dietro l’angolo. Poi ho pensato a controllare».

Van Aert MIddelkerke 2021
A MIddelkerke Van Aert ha dominato, con 1’16” su Sweeck e 1’27” su Hermans
Van Aert MIddelkerke 2021
A MIddelkerke Van Aert ha dominato, con 1’16” su Sweeck e 1’27” su Hermans

Dopo la “manita”, focus sulla strada

Tutti i cronisti, al di là del suo successo (nella foto d’apertura ©belga), volevano sapere la sua decisione, ma si era capito che quell’eventualità – partecipare alla rassegna iridata – non è realmente mai stata una vera opzione: «E’ stata una stagione breve ma molto intensa e ringrazio il mio team per il supporto che mi ha dato, ma ora il mio focus è sulla strada. A questa gara tenevo, volevo “completare la mano” – facendo segno del cinque, i titoli conquistati, ndr – do molta importanza a questa maglia perché potrò portarla un anno intero».

Niente mondiali quindi, ma l’iride resta sempre qualcosa di importante ai suoi occhi e nelle sue interviste anticipa un po’ quello che sarà uno dei leit motiv della sua stagione: «L’inverno è andato bene, ma abbiamo scelto di preparare la strada più velocemente e massicciamente per essere pronto per i primi grandi appuntamenti. Ma ho avuto buone stagioni anche quando ho tirato dritto fino alla fine dell’annata sui prati e magari lo rifarò. Intanto quest’anno un mondiale che mi tenta è a Wollongong: è un percorso più difficile di quanto si pensava, ammetto che ci sto puntando».

Iserbyt Middelkerke 2022
Ritiro anticipato per Iserbyt ai nazionali belgi: la mente è già verso i mondiali
Iserbyt Middelkerke 2022
Ritiro anticipato per Iserbyt ai nazionali belgi: la mente è già verso i mondiali

I belgi a caccia… dell’amalgama

E’ chiaro che la sua scelta avrà grandi ripercussioni sulla prova iridata: la sua assenza, unita a quella di Mathieu Van Der Poel, se da un lato sminuisce un po’ il valore della gara di Fayetteville, dall’altro cambia profondamente il suo schema tattico. Lo ammette Quinten Hermans, non a caso indicato in tempi non sospetti da Pontoni come uno dei più adatti al percorso americano, anche se a Middelkerke non ha convinto: «Ho sbagliato a cambiare sulla sabbia e così il secondo posto è andato. Volevo surfare con Wout almeno all’inizio, ma andava già in modo impressionante. Ai mondiali dovremo lavorare di squadra, noi del Belgio, se vorremo contrastare Pidcock».

Senza Van Aert però chi sarà la punta della squadra? Il rischio che si corra tutti contro tutti c’è, anche perché la nuova connotazione della gara iridata ha cambiato i piani di molti. Basti guardare Iserbyt, reduce dalla conquista anticipata della Coppa del Mondo ma che a Midderkerke è stato poco più che una semplice comparsa: «La giornata non era neanche male, considerando le mie condizioni di forma, ma avevo perso troppo all’inizio: il deragliatore ha ceduto e ho dovuto subito cambiare bici perdendo molto terreno. A quel punto o tiravo avanti per onor di firma o mi ritiravo e ho scelto la seconda opzione pensando ai mondiali. Ora vedremo come lavorare in queste tre settimane per arrivarci al meglio».

Van Der Haar Rucphen 2022
Senza avversari il campione europeo Van Der Haar a Rucphen. 2° Van Kessel a 51″, 3° Hendrikx a 58″
Van Der Haar Rucphen 2022
Senza avversari il campione europeo Van Der Haar a Rucphen. 2° Van Kessel a 51″, 3° Hendrikx a 58″

Senza VDP, Van Der Haar sogna la tripletta

Tutti guardano a Pidcock, l’unico dei “3 tenori” che sarà presente e che tra l’altro ha rinunciato alla conquista del titolo britannico partendo per il primo ritiro prestagionale della Ineos a dimostrazione che anche lui è già proiettato verso la stagione su strada. Se il Belgio deve costruire un’alchimia di squadra, cosa molto complicata, in Olanda la situazione è ben diversa. La federazione, anche guardando all’esito della gara nazionale dove dietro il vincitore annunciato Van Der Haar sono arrivati quasi tutti Under 23, ha scelto di iscrivere nella gara elite solo il campione europeo e Corne Van Kessel, suo vassallo nella rassegna arancione di Rucphen.

Van der Haar sapeva bene che in assenza di VDP difficilmente quella maglia poteva sfuggirgli: «Ho diviso la gara in due sezioni: nella prima, i primi due giri, ho pensato più a controllare la guida degli altri per capire dove potevo guadagnare, nella seconda ho scatenato i cavalli… Devo ammettere però che quando ho vinto gli Europei ero in una forma migliore: ora bisogna lavorare duro per Fayetteville, l’opportunità di completare la collezione di maglie è ghiotta e voglio sfruttarla».

Vos Rucphen 2022
La Vos ha confermato di amare il tracciato di Rucphen. Brand a 19″, Alvarado a 32″ (foto Cor Vos)
Vos Rucphen 2022
La Vos ha confermato di amare il tracciato di Rucphen. Brand a 19″, Alvarado a 32″ (foto Cor Vos)

Ora la Brand ha paura…

Già, la collezione di maglie, il Grande Slam. Concetti che nel ciclocross sono quasi sempre un miraggio. Lucinda Brand lo scorso anno era riuscita nell’impresa di abbinare le tre challenge all’iride, la possibilità è concreta anche in questa stagione, ma la collezione di maglie no, quella è sfumata perché Marianne Vos ci ha messo lo zampino: «Non mi sorprende – ha affermato l’iridata in carica – avevo già visto nelle prove della vigilia che su questo percorso aveva qualcosa in più, d’altronde nella tappa di Coppa del mondo sapete com’è andata». La gara infatti non ha avuto storia, l’esperta Vos ha sempre comandato la corsa e ora la guerra intestina nell’Olanda si fa sempre più intrigante. Per fortuna che il ciclocross non è come la strada e i giochi di squadra pesano meno…

Fayetteville gradini 2021

Pontoni: «Visto il percorso. Ai mondiali saremo competitivi»

24.10.2021
5 min
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La trasferta americana di Coppa del Mondo si è chiusa, già il circuito Uci prevede per la domenica la prima prova europea a Zonhoven, ma intanto il neocittì Daniele Pontoni ha riposto nella sua cartella fogli e fogli di appunti, legati alla seconda delle prove della Coppa, quella disputata a Fayetteville, dove a fine gennaio del 2022 si assegneranno i titoli mondiali della specialità.

Parlando del percorso, Daniele si esalta, perché ha trovato sensazioni che gli hanno riportato bei ricordi: «E’ un tracciato bellissimo e noi abbiamo avuto una grande fortuna: quella di affrontarlo sia in condizioni di terreno asciutto e bel tempo, alla vigilia, sia con fango e pioggia nel giorno di gara il che ci ha dato numerose indicazioni».

Fayetteville 2021
Un particolare della zona di gara: a Fayetteville gran parte del tracciato è stato costruito appositamente
Fayetteville 2021
Un particolare della zona di gara: a Fayetteville gran parte del tracciato è stato costruito appositamente
Che cosa c’è scritto sui tuoi appunti?

Innanzitutto che è un tracciato che non ti lascia respirare, è molto impegnativo soprattutto se capiterà una giornata come quella della gara di Coppa, soprattutto quando sono scese in gara le donne. Fai fatica a fare la differenza se non sei al massimo della condizione. Nella prima parte c’è una lunga discesa che porta a una salita verso i box, ma la seconda parte è più difficile.

Perché?

Innanzitutto ti trovi di fronte una salita che tocca punte del 20 per cento di pendenza dove c’è il rischio di dover mettere piede a terra, poi tra il 1° e il 2° box ci sono continui saliscendi e una scalinata di ben 34 gradini che alla lunga si farà sentire sulle gambe dei corridori anche perché non sono gradini regolari quindi è importante anche curare l’appoggio.

Vos Fayetteville 2021
Marianne Vos impegnata sui famosi 34 gradini: l’olandese, quarta, si è rifatta a Iowa City
Vos Fayetteville 2021
Marianne Vos impegnata sui famosi 34 gradini: l’olandese, quarta, si è rifatta a Iowa City
Ti ha sorpreso una scalinata così lunga? Non sempre se ne trovano di simili…

Non è una novità, in passato ci sono stati percorsi anche con 100 gradini e oltre, ricordo ad esempio che a Diegem nel 1991 mi trovai di fronte una scalinata che non finiva davvero più… La particolarità del tracciato è un’altra: è quasi tutto artificiale. Anche l’erba è stata portata e posta sul percorso con giganteschi rotoli, esattamente come si fa con gli stadi di calcio. Gli organizzatori hanno fatto un lavoro enorme, questo era per loro un test fondamentale per capire come muoversi ora in vista dei Mondiali. 

Che indicazioni ne hai tratto in funzione dei tuoi ragazzi?

Non dovremo sbagliare nulla, in termini di preparazione, i ragazzi dovranno essere al massimo se vorranno ben figurare. Il tracciato li ha impressionati non poco: Gaia Realini (che ha chiuso 15esima, quinta fra le Under 23) mi ha detto che le sembrava di scalare l’Everest…

Azzurri Fayetteville 2021
Il gruppo azzurro presente in America: buoni risultati e tante indicazioni per i mondiali (foto FCI)
Azzurri Fayetteville 2021
Il gruppo azzurro presente in America: buoni risultati e tante indicazioni per i mondiali (foto FCI)
I ragazzi come hanno gestito questa trasferta?

E’ stata un’esperienza molto importante per loro. Nel complesso i risultati mi hanno soddisfatto, anche se chiaramente si può fare sempre meglio, le ragazze ad esempio sono andate benissimo nella prima tappa e poi in leggero calando, ma in questo periodo della stagione è normalissimo. A Fayetteville, ad esempio, Toneatti ha forato al primo giro ripartendo dalla 40esima posizione, poi ha avuto un altro problema meccanico, eppure ha chiuso comunque 17° e anche Masciarelli, partito dalla penultima fila ha mantenuto un rendimento costante che era quello che gli si chiedeva. 

Allarghiamo un po’ il discorso: ti sei già fatto un’idea di quali saranno i protagonisti della gara iridata? Partiamo dalle donne…

Non si esce dall’ordine di arrivo, che ha visto la campionessa mondiale Brand precedere l’altra olandese Betsema e l’americana Honsinger. Ecco, bisognerà fare attenzione alle padrone di casa proprio perché corrono su un percorso che conosceranno a memoria e si adatteranno meglio delle stesse olandesi. La Vos ha chiuso quarta, ma ha avuto qualche problema alla bici tanto è vero che 4 giorni dopo nella tappa di Iowa City è tornata a dettare legge.

Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa (foto D.Mable/CXMagazine)
Fayetteville Hermans 2021
L’arrivo vittorioso di Hermans nella prova di Coppa (foto D.Mable/CXMagazine)
E per quel che riguarda gli uomini?

Qui il discorso è diverso, i 3 Tenori sono sopra tutti: Van Der Poel, Van Aert e Pidcock, se come presumibile arriveranno al massimo della forma, faranno corsa a sé, anche se Quinten Hermans, vincitore in Coppa del mondo, mi ha impressionato proprio per come si è adattato a quel tracciato e penso che potrà dire la sua più di Iserbyt, vincitore di due delle tre tappe americane, che però andrà verificato più avanti nel suo rendimento, proprio quando arriveranno gli stradisti.

In base a quel che hai visto, sei più o meno ottimista?

Ribadisco che dovremo prepararci come si deve e la nostra fortuna è che i percorsi italiani non sono poi così diversi da quelli che abbiamo trovato oltreoceano. A oggi potrei dire che almeno in tre categorie saremo decisamente competitivi e non vado oltre, ma non dobbiamo dimenticare che siamo solamente a ottobre. Intanto la trasferta è servita anche per trovare la giusta collocazione logistica, abbiamo affittato un hotel a soli 7 chilometri dal percorso di gara: un buon risultato passa anche per queste cose…