Problemi al soprasella: come lavorano le aziende?

30.09.2023
5 min
Salva

Durante la Vuelta Cian Uijtdebroeks ha sofferto di problemi al soprasella, che lo hanno infastidito parecchio. Situazioni di questo genere potrebbero passare anche dai materiali utilizzati nell’abbigliamento: tutto si estremizza e anche in questo campo si sono fatti progressi e studi. Ma come lavorano i vari marchi in tema di protezione delle parti intime e più delicate? La nostra indagine parte da una curiosità e coinvolge quattro aziende: Elastic Interface, Alé Cycling, Q36.5 e Sportful

Il fondello dei pantaloncini gioca un ruolo di fondamentale importanza nella prevenzione. Tutto parte dalla scelta dei materiali per creare forme e schiume. Da qui si passa poi alla ricerca della giusta densità, per evitare dolori e sfregamenti. Quello che accomuna queste aziende è il costante lavoro con atleti professionisti: tester d’eccellenza. 

Elastic Interface parte dallo studio dei parametri antropometrici dell’anatomia maschile e femminile
Elastic Interface parte dallo studio dei parametri antropometrici dell’anatomia maschile e femminile

Il metodo Elastic Interface

Per Elastic Interface risponde Irene Lucarelli, Marketing & Communication specialist. «I materiali che utilizziamo, selezioniamo e sviluppiamo – spiega – rispondono a un mix di esigenze. In primis, la performance per il ciclista, intesa come comfort percepito durante la pedalata, ma anche come sicurezza e salubrità di un prodotto che va a contatto con zone sensibili. Garantiscono un’ottima gestione del sudore, oltre che essere morbidi al tatto. La combinazione di queste due caratteristiche permette di mantenere una sensazione di asciutto sulla pelle ed evitare sfregamenti e lesioni.

«Il design base, da cui parte lo sviluppo di tutti i fondelli, arriva dallo studio dei parametri antropometrici dell’anatomia maschile e femminile. Assieme allo studio delle varie posizioni in sella, a seconda della disciplina, abbiamo definito il giusto mix di materiali per ognuna di queste. Da sempre “giochiamo” con spessori e densità per creare la giusta ricetta, ovvero la migliore protezione per un determinato tipo di attività. Il nostro faro più potente è la massima protezione con il minimo ingombro. Tenere il ciclista il più possibile vicino alla superficie di contatto, la sella, per garantire la migliore stabilità».

L’esperienza di Alé

«In Alé i materiali usati – spiega Alessia Piccolo, CEO di Alé Cycling – sono microfibre anallergiche, traspiranti e a rapida asciugatura. Le forme anatomiche vengono sviluppate grazie ai test in bici, sono specifiche per uomo e per donna in quanto hanno conformità fisiche diverse. Le schiume hanno spessori e densità differenti a seconda del tempo di utilizzo, ad esempio le lunghe distanze, per proteggere dagli urti e dalle sollecitazioni della strada.

«Le imbottiture vengono sviluppate tenendo conto dei punti di maggior contatto con la sella. I fondelli sono testati da più persone, in più stagioni e su diverse distanze, al fine di trovare la giusta quadra tra tutte queste esigenze. Un valido alleato per evitare sfregamenti è il tipo di cucitura con cui il fondello viene applicato al pantalone. Le nostre cuciture tri-stitch donano una maggior elasticità e permettono al fondello di adattarsi al corpo durante la pedalata, senza rimanere rigido».

Per Q36.5 si inizia decidendo quale tipo di fondello inserire all’interno di ogni specifico pantaloncino
Per Q36.5 si inizia decidendo quale tipo di fondello inserire all’interno di ogni specifico pantaloncino

Q36.5 e i tanti test

«In Q36.5 – spiega Alberto Bianchi, Product Manager – il primo step è definire che tipologia di fondello intendiamo inserire in uno specifico pantalone, questo per poter ragionare in funzione dei tessuti e delle caratteristiche costruttive dello specifico pantaloncino. Partiamo sempre da un test empirico ricavando le imbottiture da dei pannelli di prova che intagliamo a mano e proviamo usando una forma base di fondello.

«Questi pannelli hanno densità e altezze diverse e determinano le effettive specifiche tecniche dei nostri modelli. Una volta stabilite quali schiume e imbottiture da utilizzare parte il processo creativo legato alla forma del fondello e alle specifiche tecniche costruttive. L’attività di studio e di posizionamento comprende dei test di laboratorio necessari a verificare punti di pressione e corretta funzionalità del prodotto.

«Le imbottiture vengono sviluppate seguendo due criteri: forme e densità. Utilizziamo tecniche di applicazione diverse in considerazione delle differenti imbottiture e testiamo differenti configurazioni di schiume e altezze fino a trovare la miglior formula di utilizzo. Sempre verificando che le tipologie utilizzate rientrino appieno dei nostri rigorosi parametri di asciugatura e deformazione.

«Qualità dei tessuti e modelleria del capo possono cambiare sostanzialmente la resa di un fondello, anche la cura del singolo dettaglio è importante. Anche solo la posizione di un’etichetta viene pensata sempre guardando all’utilizzatore finale per garantire il massimo benessere.

Ogni pantaloncino ha caratteristiche e risponde ad esigenze diverse, a seconda dell’utilizzo
Ogni pantaloncino ha caratteristiche e risponde ad esigenze diverse, a seconda dell’utilizzo

La soluzione di Sportful

«Le forme dei fondelli – ci spiegano dal centro ricerche – sono state studiate in base alla forma necessaria per avere il giusto fit con la sella. La schiuma viene iniettata all’interno di uno stampo che permette di produrre il padding che in un secondo momento sarà incollato alla parte di tessuto pre-tagliata.

«Le imbottiture e i fondelli sono il risultato di numerosi test nel corso degli anni con atleti professionisti e tester aziendali. Inoltre, grazie alla nostra collaborazione con fornitori di fiducia, siamo stati capaci di evolvere i materiali e ricercare la miglior soluzione possibile. Utilizziamo imbottiture a diversa densità e con diverso spessore. E’ molto importante cercare di fornire il miglior servizio possibile, ad oggi Sportful può contare su 5 differenti tipi di fondelli da uomo e 5 fondelli esclusivamente per donna; tutti con differenti strati di densità e diverse combinazioni di materiali. Lavorare insieme agli atleti è da sempre un plus di Manifattura Valcismon e di Sportful. Grazie ad atleti di alto livello siamo riusciti ad avere i giusti riscontri per accontentare tutte le esigenze».

Interval Jacket la soluzione al freddo di Q36.5

05.11.2021
2 min
Salva

Con la fine del riposo invernale rincominciano gli allenamenti, anche se le temperature spesso sono molto rigide. Allenarsi in questo periodo è importante per arrivare pronti nel momento cruciale della stagione e quindi non andrebbe sprecato nemmeno un giorno. Per il ciclista le esigenze sono due: coprirsi dall’aria fredda e mantenere una temperatura corporea stabile durante tutto lo sforzo. Q36.5 propone una giacca invernale per risolvere questi due problemi: ecco la Interval Jacket. Studiata per garantire una protezione termica antivento e un’incredibile traspirabilità anche quando si spinge al massimo sui pedali.

Nella parte anteriore è presente anche un gilet con chiusura autonoma per una maggior protezione
Ecco il gilet interno con chiusura autonoma per una maggiore protezione

Undici tessuti

L’isolamento termico si ottiene grazie alla combinazione di 11 tessuti, disposti in maniera strategica, che permettono di massimizzare anche la termoregolazione. Sul busto, la parte del corpo che fende l’aria, la giacca Interval è dotata di una doppia membrana in tessuto UF Air Insulation, capace di creare una membrana isolante. Sempre nella parte anteriore è fissato un gilet che aumenta la protezione termica qualora ce ne fosse bisogno. La zip è impermeabile e antivento con una chiusura molto alta per non far penetrare aria attraverso il collo, una delle parti del corpo più sensibili.

La Interval Jacket è perfetta per affrontare anche il freddo più intenso
La Interval Jacket è perfetta per i climi rigidi

Protezione, non solo termica

Nella parte posteriore, la giacca è tessuta con un doppio strato di materiale: UF Hybrid Shell Plus all’esterno e UF Air Insulation all’interno. Sulla zona della spina dorsale è presente solamente uno strato di Hybrid Shell Plus per aumentare la traspirabilità. Una caratteristica importante da non dare mai per scontata è la sicurezza: Q36.5 ha inserito degli inserti rifrangenti sulle spalle e sulle braccia per aumentare la visibilità dell’atleta.

Q36.5