Protein XTR: crescita e mantenimento della massa muscolare

08.12.2023
3 min
Salva

La corretta alimentazione prima, durante e dopo gli allenamenti è fondamentale per ottenere i massimi risultati. Non conta solo quello che ingeriamo una volta saliti in bici, ma anche prima e dopo. Per quanto riguarda la fase di integrazione delle proteine EthicSport ha fatto un ulteriore passo in avanti. E’ stato sviluppato infatti Protein XTR: un integratore alimentare ad alto tenore proteico, ottenuto da proteine del siero del latte. 

Protein XTR favorisce la crescita e il mantenimento della massa muscolare
Protein XTR favorisce la crescita e il mantenimento della massa muscolare

Alta tecnica e digeribilità

Il Protein XTR è indicato per chi ha un grande fabbisogno proteico, specifico, quindi, per chi si allena con regolarità. Le proteine del siero del latte sono estratte con metodi all’avanguardia: quali la ultrafiltrazione a flusso incrociato e la microfiltrazione. Sono processi che permettono di concentrare componenti di valore, come polipeptidi, lattoglobuline, lattoferrina e BCAA (aminoacidi ramificati). Assicurando la massima integrità e la piena efficacia delle proteine.

La presenza di BCAA offre un’elevata solubilità, mentre la grande digeribilità deriva da un blend di 5 enzimi. Le proteine del siero arricchite con AnabolicMixTM, una combinazione mirata di Leucina, HMB e HICA (metabolita della leucina). Questa combinazione è stata attentamente studiata per favorire la sintesi proteica e il supporto anabolico.

La presenza di ZyMate, un mix di 5 enzimi, è fondamentale per garantire un’efficace digestione delle proteine
La presenza di ZyMate, un mix di 5 enzimi, è fondamentale per garantire un’efficace digestione delle proteine

Dettagli

La vitamina B6 contenuta nel Protein XTR contribuisce al corretto metabolismo delle proteine e del glicogeno, promuovendo un livello energetico ottimale e riducendo la fatica muscolare. Inoltre, Protein XTR è certificato Gluten Free, rispondendo così alle esigenze di chi segue una dieta priva di glutine.

Si tratta di un prodotto indicato per chi si allena con grande regolarità e con un intenso impegno muscolare. Il suo elevato apporto di proteine contribuisce al mantenimento della massa muscolare. Il metodo migliore per assumere Protein XTR è sciogliere 30 grammi di prodotto, equivalenti a 3 misurini, in 250 millilitri di acqua o latte

La dose corretta da utilizzare corrisponde a 30 grammi, ovvero 3 misurini
La dose corretta da utilizzare corrisponde a 30 grammi, ovvero 3 misurini

Apporto elevato

Protein XTR si scioglie rapidamente nei liquidi, garantendo una preparazione veloce e senza problemi. La sua piacevolezza al palato, unita al suo gusto naturale, rende l’assunzione di proteine un’esperienza gradevole. Il valore biologico elevato (VB=104) sottolinea la sua efficacia nell’apportare all’organismo proteine di elevata qualità, generando un impatto significativo sulla crescita e il mantenimento della massa muscolare.

In una dose di 30 grammi sono contenuti ben 22,8 grammi di proteine. Il Protein XTR è disponibile in tre diversi gusti: cacao, vaniglia e ananas. E’ venduto in buste da 500 o 900 grammi. 

EthicSport

Protein XTR di EthicSport: integrazione mirata ed efficace

13.09.2023
3 min
Salva

Il giusto apporto proteico nel piano alimentare di un atleta è un aspetto imprescindibile. Con il passare degli anni questo approccio si sta espandendo anche a chi dello sport non ne ha fatto un lavoro. Per un’integrazione mirata, qualitativa ma soprattutto non invasiva, EthicSport ha realizzato Protein XTR. 

Un integratore proteico che basa i suoi vantaggi sull’alto contenuto di BCAA, aminoacidi ramificati che favoriscono il recupero del muscolo. La presenza dell’AnabolicMix, che facilità la crescita e il mantenimento della massa muscolare. E infine l’alta digeribilità, grazie alla presenza di ZyMate.

Integratore ideale per raggiungere o aumentare l’apporto proteico al proprio piano alimentare
Integratore ideale per raggiungere o aumentare l’apporto proteico al proprio piano alimentare

Formula digeribile

Protein XTR è il frutto di un’attenta ricerca da parte del team di EthicSport nei confronti delle esigenze degli sportivi di alto livello e non solo. Una caratteristica comune fra i mondi di tutti gli sport è la necessità di integratori facilmente digeribili. La presenza di ZyMate, un mix di cinque enzimi che aiutano il corpo a digerire al meglio la miscela proteica. La vitamina B6 contribuisce inoltre al normale metabolismo delle proteine e del glicogeno e al normale metabolismo energetico e alla riduzione di stanchezza e affaticamento.

Ma Protein XTR non è solo molto efficace grazie alla presenza di proteine 100% whey, AnabolicMix e ZyMate: è anche gluten free ed aspartame free, quindi adatto anche per chi soffre di intolleranze alimentari.

La dose consigliata è di tre misurini, sciolti in circa 250 ml di acqua o latte
La dose consigliata è di tre misurini, sciolti in circa 250 ml di acqua o latte

Qualità ricercata

L’innovazione in questa formula è AnabolicMix, un’associazione di tre molecole efficaci come Leucina, HMB e HICA che aiuta a potenziare la miscela di base e facilita l’anabolismo, favorendo così la crescita e il mantenimento della massa muscolare. Funzioni fondamentali per la rendita dello sportivo che vuole ottimizzare ogni allenamento. 

Grazie ad un elevato tenore proteico, ottenuto esclusivamente da proteine del siero del latte (100% Whey), Protein XTR fornisce un apporto proteico di qualità superiore. Le proteine del siero presenti in questo integratore sono ottenute attraverso cross flow ultra filtration e micro filtration, un processo che consente la concentrazione di importanti polipeptidi, lattoglobuline e lattoferrina. Questo garantisce una elevata quantità di BCAA e un’eccezionale solubilità.

EthicSport consiglia di assumere 30 grammi di Protein XTR al giorno (pari a circa tre misurini) lontano dai pasti, sciolti in circa 250 ml di acqua o latte. E’ disponibile in tre gusti: cacao, vaniglia e ananas. I formati acquistabili sul sito o presso i rivenditori autorizzati sono due: la busta da 500 grammi a 36,90 euro e la busta da 900 grammi a 56,90 euro.

EthicSport

Sant’Anna PRO, l’innovativa acqua ricca di proteine e zinco

22.07.2023
3 min
Salva

Acqua Sant’Anna lancia sul mercato un’esclusiva novità. Si chiama Sant’Anna PRO e rappresenta un’innovazione nel mondo del beverage. La formula comprende acqua, proteine e zinco. Una ricetta da bere ovunque per reperire un apporto proteico idratandosi con il gusto di una bevuta senza zuccheri, conservanti, coloranti e glutine. Adatta a sportivi e non, se abbinata ad un corretto stile di vita e una dieta sana, Sant’Anna PRO è in grado di regalare benefici in appena due settimane.

Una formula ricca di proteine con 15 grammi per 0,33 l
Una formula ricca di proteine con 15 grammi per 0,33 l

Proteine nell’acqua

I laboratori di ricerca Sant’Anna sono da sempre attenti ad intercettare nuove tendenze di mercato e ad ascoltare le esigenze dei consumatori. Proseguendo nel percorso di sviluppo e innovazione di prodotto, l’azienda di Vinadio sposa il trend dei prodotti high protein, tendenza di punta degli ultimi mesi, e presenta un prodotto unico. Studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di 15 grammi di proteine al giorno, accompagnata da una regolare attività fisica, contribuisce ad aumentare la massa magra, la massa ossea, la forza serraggio mani, la forza delle gambe, la forza isometrica e la massa muscolare scheletrica.

Sant’Anna PRO è una bevanda ad alto contenuto di proteine con 15 grammi di proteine più zinco in Acqua minerale naturale Sant’Anna.  Senza zuccheri, conservanti, coloranti e glutine, il prodotto è pronto da bere e disponibile in due gusti: tropical e frutti verdi più menta. Una sensazione dissetante che abbinata ai gusti regala freschezza e appaga il senso del gusto nelle giornate più calde. Per sportivi e ciclisti che vogliono idratarsi con una strategia precisa e sana. 

Lo zinco, contribuisce alla normale sintesi proteica
Lo zinco, contribuisce alla normale sintesi proteica

Una formula innovativa

Sant’Anna PRO ha tre ingredienti principali l’Acqua Sant’Anna, un’acqua dai valori distintivi che si distingue per la sua notevole leggerezza e per il residuo fisso tra i più bassi al mondo. Le proteine che contribuiscono alla crescita e al mantenimento della massa muscolare. Infine, lo zinco, che contribuisce alla normale sintesi proteica.

Una formula arricchita dei benefici delle proteine e dello zinco, la nuova Sant’Anna PRO è il prezioso alleato di tutti i consumatori che prediligono una grande presenza di proteine all’interno della propria dieta. Gli effetti benefici si possono verificare assumendo una bottiglietta al giorno per dodici settimane. Ovviamente il prodotto non è da intendersi come sostituto dei pasti e di una dieta sana ed equilibrata.

Sant’Anna

Proteine naturali, in polvere o compresse?

17.04.2023
4 min
Salva

Pianeta proteine. Questo nutriente ricade a pieno titolo nell’alimentazione dei ciclisti, sia per quel che riguarda il recupero che per il nutrimento vero e proprio. I corridori vi prestano grande attenzione e sono molto attenti a ciò che prendono e come lo prendono.

Laura Martinelli, nutrizionista della Jayco-AlUla, ci accompagna dunque nel mondo delle proteine, illustrando una panoramica che ci aiuta a capire innanzi tutto quali tipologie ci sono. Spesso nelle nostre interviste c’è chi dice di prendere le proteine in polvere, chi quelle solide, chi gli aminoacidi.

Nel 2021 Laura Martinelli ha lavorato per il Team Novo Nordisk, da quest’anno è alla Bike Exchange
Laura Martinelli è la nutrizionista della Jayco-AlUla
Nel 2021 Laura Martinelli ha lavorato per il Team Novo Nordisk, da quest’anno è alla Bike Exchange
Laura Martinelli è la nutrizionista della Jayco-AlUla
Laura, dunque, partiamo dal tipo di proteine: quante e quali sono?

Il discorso è vastissimo, ma semplificando le cose possiamo dire che ce ne sono di due macro-categorie: le proteine naturali e le proteine sintetiche.

Partiamo da quella naturali…

Si dividono in proteine animali, come carne, pesce, latte, uova, latticini… e proteine vegetali, che sono contenute sostanzialmente nei legumi, ma anche nei cereali, cosa che spesso si tende a dimenticare. Quando noi diamo la pasta, per dire, ai nostri atleti ne teniamo conto di questa parte proteica, anche se è bassa.

Le proteine di sintesi invece?

Possono essere di varie forme, ma quelle che riguardano il nostro mondo sono in polvere (disciolte in latte o acqua) o solide (sotto forma di barrette). Appartengono a questa categoria anche gli aminoacidi. Questi si assumono in compresse o in polvere. Ma più spesso in compresse, in quanto in polvere il loro gusto è terrificante. Ed è terrificante in quanto sanno di qualcosa che va in putrefazione ed è proprio la scomposizione della catena proteica che si va ad assumere… esattamente come la carne che va a male. Per questo si preferiscono le compresse che sono da deglutire, altrimenti sono fortemente edulcorati o aromatizzati.

Le proteine in polvere sono più complete e da considerarsi come alimento e non solo come integratore
Le proteine in polvere sono più complete e da considerarsi come alimento e non solo come integratore
Quindi gli aminoacidi sono delle proteine?

Gli aminoacidi essenziali sono quelli che il nostro corpo non produce. Tra questi i più importanti sono quelli ramificati, i famosi BCAA (acronimo inglese di branched-chain amino acid, appunto aminoacidi a catena ramificata, ndr) che sono: leucina, isoleucina e valina. E il più importante di questi tre è la leucina.

Spiegaci meglio…

La leucina ha la capacità di stimolare direttamente la sintesi proteica nei muscoli e infatti più questo suo valore, questa sua presenza, è elevata e più favorisce la crescita muscolare. Di contro rallenta un po’ la capacità di recupero degli aminoacidi stessi. Se ci fate caso, infatti, quando si acquistano gli aminoacidi BCAA c’è sempre un numero vicino a questa scritta e quel numero indica il rapporto (la quantità) di leucina rispetto agli altri due. Se per esempio troviamo “8:1:1” significa che ci sono otto parti di leucina, una di isoleucina e una di valina. Ma in commercio i prodotti sono tantissimi.

E quindi cosa varia?

Nel nostro caso più che altro si cambia il rapporto in base al periodo. Se è inverno per esempio e ho interesse a far crescere i miei muscoli preferisco un aminoacido più ricco di leucina, un 8:1:1. E poco importa se recupero con più lentezza. Ma se sono nel bel mezzo della stagione o ancora di più in una corsa a tappe, preferirò un aminoacido con meno leucina, un 2:1:1, per recuperare più in fretta. Questo aspetto della periodizzazione in Jayco-AluLa lo curiamo molto assieme allo staff medico, anche per quel che riguarda l’alimentazione standard, non solo per la parte sintetica. In ognuno dei tre pasti principali della giornata (colazione, pranzo, cena) c’è sempre una base di proteine naturali. E teniamo molto in considerazione le quantità.

Una confezione di aminoacidi, si nota il rapporto 2:1:1, quindi ideale per il recupero
Una confezione di aminoacidi, si nota il rapporto 2:1:1, quindi ideale per il recupero
E perché?

Perché ci sono dei limiti di assunzione in un solo pasto. Mediamente sono 30 grammi a volta. E trenta grammi di proteine sono raccolti in 120 grammi di petto di pollo, per dire… non molto. Poi a queste quantità, a seconda dei periodi appunto, associamo altre proteine: polveri, barrette…

Perché varia solo la leucina in quei rapporti simbolici che hai detto prima? Magari se si deve recuperare di più non si può aumentare la dose degli altri due?

No, perché è la leucina che comanda, puoi limare quella ma non gli altri.

Oggi si prendono ancora da soli gli aminoacidi?

Tendenzialmente si tende a preferire la polvere del latte che contiene già gli aminoacidi ramificati e non avrebbe senso aggiungerne altri, tipo con le compresse. Discorso diverso se prendo delle polveri vegetali che ne hanno molto pochi e serve un’aggiunta di aminoacidi ramificati.

Che vantaggi danno dunque le polveri rispetto agli aminoacidi da soli?

Non è un discorso di vantaggio, ma alimentare nel suo insieme. Le proteine, anche in polvere, hanno un apporto calorico, sono un prodotto più completo. L’aminoacido è una supplementazione più chirurgica se vogliamo… non ha calorie. Nel post gara o un duro allenamento, quando è importante il recupero anche energetico, le proteine in polvere sono più strutturate e tutto è più facile.

Giorgi e i grassi: tra alimentazione e allenamenti

28.02.2023
4 min
Salva

Con il dottor Andrea Giorgi, medico della Green Project Bardiani CSF Faizanè, avevamo affrontato il tema delle proteine. Spinti da altra curiosità lo contattiamo nuovamente per parlare dei grassi. Anche questo è un campo ampio, che va affrontato in maniera precisa. 

«I grassi – ci introduce il dottor Giorgi – forniscono l’energia che viene utilizzata dal nostro organismo. Questi hanno una densità energetica maggiore dei carboidrati, dando al corpo più energia per più tempo».

Le fibre rosse prendono energia dall’assunzione di grassi (foto Project InVictus)
Le fibre rosse prendono energia dall’assunzione di grassi (foto Project InVictus)
Quindi i grassi sono fondamentali?

Assolutamente. Negli sport di endurance, come il ciclismo, sono importantissimi per avere una prestazione prolungata nel tempo. Il corpo dei ciclisti deve essere in grado di utilizzare al meglio i depositi di grasso intramuscolare per produrre energia. 

A quale livello di intensità si utilizzano maggiormente?

Tra il 65% ed il 70% del VO2Max. L’organismo utilizza i grassi a basse intensità, nella famosa Zona 2.

Per questo i ciclisti fanno tanti allenamenti a bassa intensità?

Sì, insegnano al loro corpo ad usare con maggiore efficienza i grassi durante lo sforzo. Questi sono utilizzati dalle fibre rosse, quelle aerobiche, il loro stimolo aumenta i mitocondri e l’utilizzo dei grassi intramuscolari. 

Un atleta di endurance massimizza l’utilizzo di grasso intramuscolare tra il 65% ed il 70% del VO2Max (foto Enervit)
Un atleta di endurance massimizza l’utilizzo di grasso intramuscolare tra il 65% ed il 70% del VO2Max (foto Enervit)
Che benefici se ne traggono?

Si risparmiano tanti zuccheri, che sono utili per avere una migliore prestazione ad alta intensità. Come le volate o gli sforzi intensi oltre i 20 o 30 secondi Anche per questo i velocisti puri stanno sparendo. Devono avere ormai delle buone fibre rosse per essere resistenti e le fibre bianche per gli spunti. 

Di conseguenza i grassi diventano una parte importante dell’alimentazione…

Bisogna reintrodurli bene e nella maniera giusta. All’interno di una dieta, il corridore deve assumere tra il 20% ed il 30% di grassi. Ci sono anche delle diete specifiche, quelle chetogeniche, dove il consumo dei grassi raddoppia. 

Questi come si suddividono?

In grassi monoinsaturi e polinsatur, infine i grassi saturi saturi. I primi due sono i cosiddetti grassi buoni: olio d’oliva, pesce e frutta secca (foto apertura di Educazione Nutrizionale). Tutti alimenti ricchi di omega 3 e omega 6, ovvero acidi grassi a catena lunga. I secondi, i grassi insaturi, sono da assumere con più attenzione e sono quelli che derivano da insaccati o carni troppo grasse. 

Omega 3 e omega 6 che funzioni hanno?

Sono i costituenti delle membrane cellulari, ad esempio, nei globuli rossi può aiutarli a muoversi nella circolazione. Aiutano anche l’organismo a recuperare dal danno muscolare da esercizio. 

Come vanno poi inseriti nell’alimentazione?

Non c’è bisogno di estrema precisione come per i carboidrati e le proteine. I grassi, tuttavia, vanno limitati nel pre gara, perché sono a lunga digestione e potrebbero causare problemi gastrointestinali. Il reintegro va fatto principalmente dopo la corsa, a cena. 

Anche i velocisti devono allenare le fibre rosse per avere una maggiore resistenza ed ottimizzare le fibre bianche per le volate
Anche i velocisti devono allenare le fibre rosse per avere una maggiore resistenza ed ottimizzare le fibre bianche per le volate
In una colazione tipo? 

Si dovrebbero mangiare uova, latte e carne bianca. Negli ultimi anni è aumentato anche il consumo di avocado e del burro di arachidi. 

A cena?

Pesce, ricchissimo di omega 3 e olio d’oliva come condimento principale, che contiene omega 6. 

E durante la corsa?

Qui il tema è differente. Bisogna fare attenzione, alcune barrette contengono polioli grassi (carboidrati idrogenati usati come dolcificanti in sostituzione allo zucchero) che possono causare problemi nell’utilizzo degli zuccheri. In corsa comunque i grassi si assumono, anche se a basse quantità. Magari con della frutta secca o all’interno delle rice cake che contengono frutta secca o nelle barrette energetiche.

Le diete chetogeniche di cui parlava a cosa servono?

Sono quelle che si usano per perdere peso ed aumentare la capacità del corpo di utilizzare i grassi. Normalmente in queste diete l’apporto alimentare dei grassi passa al 60%. Con una diminuzione dei carboidrati al 5%, anche se è difficile arrivare a percentuali così basse. Pensate che l’apporto in grammi di carboidrati sarebbe di 80/100 grammi, praticamente tre fette di pane bianco. La dieta chetogenica si può fare per un breve periodo e sotto un controllo medico. 

Gli allenamenti polarizzati diventano importanti (foto Green Project)
Gli allenamenti polarizzati diventano importanti (foto Green Project)
Si perde peso ma ci sono delle controindicazioni?

Dal punto di vista atletico è una dieta che limita l’assunzione di zucchero, il che significa una perdita nella capacità di sostenere un lavoro ad alta intensità. La dieta chetogenica è da fare nella fase pre stagione, diciamo a novembre, non oltre. A questo scopo si fanno anche le uscite a digiuno. Il corpo ha terminato le scorte di glicogeno ed a quel punto si massimizza l’utilizzo dei grassi.

Il reintegro delle proteine: spiega tutto il dottor Giorgi

13.02.2023
5 min
Salva

Nel campo dell’alimentazione sportiva le cose da sapere sono molte. Con il dottor Andrea Giorgi, che da poco ha iniziato a lavorare con la Green Project Bardiani CSF Faizanè, cerchiamo di addentrarci nel mondo dell’integrazione proteica. Se le regole da seguire sono chiare, a seconda dei momenti, il modo di assunzione varia. E non poco.

Il dottor Giorgi nel ritiro di inizio stagione della Green Project in Toscana
Il dottor Giorgi nel ritiro di inizio stagione della Green Project in Toscana
Dottore intanto da quali alimenti si prendono le proteine?

E’ bene specificare che l’integrazione proteica passa da macro famiglie: le proteine animali che derivano da carne, pesce, uova e formaggio. Poi ci sono quelle derivanti da cereali e legumi. Quest’ultimi però hanno una carenza di aminoacidi essenziali, fondamentali per la sintesi proteica. 

Qual è la quantità di proteine giornaliere da assumere?

Al giorno si possono prendere da 1,2 a 2,5 grammi per peso di massa magra. Vi faccio un esempio: un atleta deve assumere 1,5 grammi di proteine per chilo di massa magra. Se il suo peso è di 60 chili ed ha il 10 per cento di massa grassa si deve calcolare l’assunzione di proteine su 54 chili. Di conseguenza l’atleta in questione dovrà assumere 81 grammi di proteine nell’arco della giornata. 

Come si distribuiscono?

Innanzitutto è bene sapere che le proteine, se assunte per più di 20 grammi per volta, non vengono assorbite. Quindi viene tutto calibrato in base all’allenamento o alla corsa, con dei range di tre quattro ore tra un’assunzione e l’altra. Per questo è preferibile consumarle durante i pasti: colazione, pranzo, merenda e cena. 

Settanta grammi di carne rossa contengono in media 20 grammi di proteine
Settanta grammi di carne rossa contengono in media 20 grammi di proteine
Tornando all’esempio del nostro corridore di 60 chili. Questo dovrà assumere 81 grammi di proteine divisi in quattro pasti?

Esatto, questo suo fabbisogno giornaliero può essere tranquillamente suddiviso così.

E come può gestirsi?

A colazione può mangiare uno yogurt greco, il cui apporto proteico è di 17 grammi in 170 di prodotto. Oppure 70 grammi di carne, che ne contengono 20 di proteine. Un atleta quando è a casa può gestire liberamente quelli che sono i pasti e la conseguente assunzione proteica. 

Per quanto riguarda l’integrazione, ovvero le varie “polveri”?

Quelle sono un campo differente. Un corridore che si deve allenare andrà ad integrare al normale consumo di proteine quello dello sforzo fisico, in questo caso con barrette, polveri e così via. 

Anche i cereali forniscono una buona dose di proteine, anche se meno nobili rispetto a quelle animali
Anche i cereali forniscono una buona dose di proteine, anche se meno nobili rispetto a quelle animali
Come cambia la gestione dell’integrazione?

In questo caso la mattina e durante l’allenamento o la corsa, il corridore non deve assumere proteine. Queste non danno energia, quindi non sono utili nell’economia dello sforzo. Anche quando facciamo i test sul consumo dell’ossigeno, non guardiamo al consumo proteico. 

Nella fase post allenamento come si gestiscono?

Ci sono delle tecniche usate dai corridori per perdere peso, ma non massa muscolare, che si utilizzano soprattutto a inizio stagione. L’atleta mangia proteine dalla sera dopo l’allenamento fino alla mattina successiva, poi si allena a bassa intensità. Al rientro mangia dei carboidrati e dalla cena si ripete. Sono tecniche particolari, che però vanno dosate da nutrizionisti e preparatori. 

Mantenendo una dieta normale invece?

Come detto, quando l’atleta si allena è più libero, quindi si gestisce come meglio crede. La cosa che deve passare è che si ha una quota proteica alla quale arrivare. Rispettando però il parametro dei 20 grammi di proteine a pasto. 

Lo yogurt bianco è un’ottima fonte proteica, adatto per la colazione
Lo yogurt bianco è un’ottima fonte proteica, adatto per la colazione
Le indicazioni rimangono simili anche quando si lavora in palestra?

Dopo un allenamento in palestra si ha un effetto anabolico che dura per ventiquattro ore. Questo vuol dire che bisogna assumere la giusta quantità di proteine per far sì che non si perda massa muscolare. 

In corsa, invece? Specialmente in quelle a tappe, come cambiano le cose?

Durante le corse a tappe è inutile mangiare solo proteine nel post tappa. Per mantenere il peso durante la gara è importante consumare carboidrati mantenendo costante l’assunzione di grassi e proteine

Appena tagliano la linea del traguardo si vedono gli atleti con in mano i classici “beveroni”. Cosa sono?

Quello è il reintegro proteico, sono i canonici 20 grammi di proteine. Si possono assumere tramite cibo solido oppure sotto forma liquida. Molti corridori appena conclusa la corsa non hanno un grande appetito, visto anche lo sforzo appena concluso. Di conseguenza preferiscono assumere le proteine sotto forma liquida. E’ una scelta che dipende anche dalla capacità di digestione, per evitare problemi intestinali. In più c’è da considerare il fatto che quando si beve non si ha la stessa sensazione di sazietà. 

Finisce lì il reintegro post tappa?

Il beverone va ripetuto ogni ora fino a cena, quindi in media si prende per tre volte. Una volta a tavola, si ritorna ad una normale alimentazione. C’è anche un’altra fase importante, l’ultima.

Quale?

E’ fondamentale assumere delle proteine anche prima di andare a dormire, questo per evitare il catabolismo. Si tratta di un fenomeno nel quale il muscolo, non sufficientemente alimentato, si distrugge. Il modo di assumere proteine prima di dormire è totalmente libero e segue le preferenze dell’atleta.

EthicSport Bisco Whey, l’integrazione proteica sempre in tasca

14.02.2022
2 min
Salva

Bisco Whey è la linea di barrette proteiche innovative di EthicSport (da quest’anno partner della Drone Hopper-Androni Giocattoli: in apertura Simone Ravanelli), realizzate su una base di biscotto e ripieno proteici, ricoperte di cioccolato. Il ripieno proteico, ha un’ottima digeribilità grazie ad ingredienti di prima qualità. Grazie al loro elevato contenuto di proteine (fino al 37%) queste barrette sono un ottima soluzione per l’integrazione proteica per lo sport e per tutti i giorni.

EthicSport è “energy partner” della Drone Hopper-Androni Giocattoli
EthicSport è “energy partner” della Drone Hopper-Androni Giocattoli

Le barrette per tutti

Le barrette Bisco Whey sono versatili e hanno utilizzi per moltissimi scopi. Sono infatti ideali per chi cerca uno spuntino per rimanere in forma. Per chi vuole integrare una quota proteica all’alimentazione. E infine per tutti gli sportivi che si sottopongono ad un impegno muscolare intenso.

Questi spuntini ricchi di fibre, assunti 1-2 volte al giorno accompagnati da acqua, completano una dieta sana e bilanciata. Si posso anche assumere al bisogno come spezza-fame e sono anche indicati dopo un impegno muscolare o almeno 1 ora prima dell’attività fisica.

I gusti disponibili sono quattro: cioccolato, caramello e arachidi, cocco e cioccolato bianco
I gusti disponibili sono quattro: cioccolato, caramello e arachidi, cocco e cioccolato bianco

Integrazione a più gusti

Un’adeguata integrazione di proteine permette di sostenere efficacemente la massa magra potenzialmente danneggiata con l’intenso lavoro, evita quindi il processo di catabolismo muscolare. Rimanere in forma, conciliando vita lavorativa, familiare e pratica sportiva è una sfida complessa da risolvere. 

Se si adotta una corretta alimentazione si può svolgere con energia l’attività fisica e allo stesso tempo si possono fornire i nutrienti giusti all’organismo per rigenerare il tessuto muscolare. Oltre all’efficienza nutriente, il sapore non è stato lasciato al caso. I gusti disponibili sono quattro: cioccolato, caramello e arachidi, cocco e cioccolato bianco. 

EthicSport

Volchem Mirabol Hydro 90, proteine a rapida assimilazione

08.10.2021
3 min
Salva

I risultati sportivi spesso sono figli della cura del dettaglio, prima, durante e dopo la corsa. Per questo Volchem ha creato Mirabol Hydro 90 whey protein. Si tratta di un integratore per soddisfare le esigenze degli sportivi ed utilizzatori più sensibili, più scrupolosi e precisi di tutti. Una ricetta ideata dall’azienda italiana che mette in primo piano le proteine idrolizzate in polvere, le più facili e rapide da digerire ed assimilare in assoluto.

Mirabol Hydro 90 è stato studiato per garantire rese elevatissime, con valori nutrizionali tra i migliori della categoria, velocità di solubilizzazione in acqua o latte, senza prescindere dal gusto e dall’appetibilità del prodotto. Una soluzione per l’integrazione immediata laddove il fisico necessita di un recupero istantaneo o dove vi sono spostamenti o impegni imminenti dopo l’allenamento o la corsa.

Filippo Baroncini con la sua splendida vittoria a Leuven tra gli U23, ci dice della bontà di questo integratore
Filippo Baroncini con la sua splendida vittoria a Leuven tra gli U23, ci dice della bontà di questo integratore

Composizione

Le proteine non sono tutte uguali. In natura come nella produzione di integratori alimentari, le fonti, le caratteristiche molecolari, le modalità di somministrazione, digestione ed assorbimento, sono molteplici. Alla base di Mirabol Hydro 90 vi è un obiettivo chiaro: più semplice e “corta” risulta essere la catena proteica, più facile e rapido sarà il processo digestivo.

La proteina idrolizzata è la somma finale di tutta la serie evolutiva di questa tipologia di composti. Questo integratore è formulato a partire dalle proteine del siero del latte. Queste sono le proteine a più alto valore biologico presenti in natura insieme a quelle dell’uovo, con percentuali di purezza del 90% sul prodotto finito. È un prodotto senza glutine. E’ utilizzabile dagli intolleranti al lattosio, privo di grassi idrogenati ed OGM, non contiene zuccheri semplici aggiunti e solo l’1-2% di grassi. 

Pochissimi grassi e una velocità di assimilazione senza pari per essere un integratore proteico
Pochissimi grassi e una velocità di assimilazione senza pari per essere un integratore proteico

Assimilazione e benefici

Una proteina già “parzialmente digerita”, ovvero idrolizzata, è una proteina che ha tempi di assimilazione ridotti a poche decine di minuti. È questa la caratteristica fondamentale di questo genere di polveri che, se utilizzate correttamente, risultano ideali per il recupero ed il reintegro proteico post-workout.

Attività fisiche molto intense e prolungate come quelle di endurance, sforzi ripetuti nel corso dei giorni con poco margine di recupero, possono necessitare di tutta questa serie di aspetti che altrimenti sarebbero trascurati utilizzando altre fonti proteiche. Il processo di idrolisi enzimatica parziale alla quale viene sottoposta la materia prima, permette non solo di velocizzare l’assimilazione, ma anche di migliorare la digeribilità dell’intero prodotto. 

Volchem

Dieta chetogenica, più difetti che pregi

01.03.2021
4 min
Salva

Dieta chetogenica: una delle più ricercate del momento ma al tempo stesso è anche una delle più“delicate”. E’ una moda? E’ efficace per davvero? E’ dannosa? Dal momento che anche molti ciclisti l’hanno utilizzata ne abbiamo parlato Francesca Della Bianca, medico dello sport che collabora con anche con la Bardiani Csf Faizanè.

Muscoli più tirati con la dieta chetogenica, ma gli effetti collaterali non mancano
Muscoli più tirati con la dieta chetogenica, ma molti gli effetti collaterali

Organismo obbligato

«Si tratta di una di quelle diete estreme – dice Della Bianca – ed è lontana dalle diete equilibrate. Si può fare per brevi periodi, due o tre mesi al massimo, ed è legata ad un obiettivo, come la riduzione del peso.

«E’ un regime alimentare che si basa sull’abbattimento dei carboidrati. Lo scopo principale è costringere l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia. Si genera una risposta ormonale come il rilascio dell’insulina e del glucagone che regolano il livello degli zuccheri nel sangue. In questo modo l’organismo è costretto  a produrli autonomamente sia per tenerci in vita, sia per far fronte all’esercizio fisico. E la fonte da cui provengono gli zuccheri sono i grassi stessi, si vanno ad intaccare le riserve e non si introducono carboidrati dall’esterno…

«Ma c’è una bella dose di effetti collaterali che vanno oltre quelli che riguardano il normale metabolismo. Ne risentono prima di tutto fegato e reni, che sono gli emuntori che smaltiscono le scorie. Non solo, ma questa dieta va ad incidere anche sulla respirazione».

La Jumbo Visma è stata criticata per aver utilizzato questa dieta
La Jumbo Visma è stata criticata per aver utilizzato questa dieta

Chetoni, il cibo del corpo

Se i carboidrati vengono ridotti a un livello molto basso, l’organismo comincia ad utilizzare i grassi, avviando un processo chiamato chetosi, perché porta alla formazione di molecole chiamate corpi chetonici, in pratica il “cibo per l’organismo, i sostituti dei carboidrati”. In genere la chetosi si raggiunge dopo un paio di giorni in cui si è assunta una dose molto bassa di carboidrati (non oltre 50-60 grammi).

«Di certo questa dieta – riprende la Della Bianca – non si può protrarre a lungo, poiché si danneggia l’organismo e anche il sangue ne risente visto che viene alterato il suo Ph e questo va in acido. É come se si entrasse in uno stato infiammatorio. E’ vero, ci si asciuga, si vede il muscolo, ma molti aspetti non sono tollerabili. Già in una fase di vita normale e senza troppo esercizio fisico, con i ritmi e i cibi di oggi, c’è un po’ di acidosi generale.

«Il corpo umano produce i chetoni che sono il “cibo” per i muscoli (e non solo). Diventano cibo in una situazione di emergenza, come l’acido lattico del resto. Si tratta di una dieta estrema e come tutte, se non è seguita poi da un regime alimentare corretto ed equilibrato, una volta che si finisce si torna al punto di partenza».

I macronutrienti nella dieta chetogenica: 70% proteine, 25% grassi, 5% carboidrati
I macronutrienti nella dieta chetogenica: 70% proteine, 25% grassi, 5% carboidrati

Cosa si mangia

Ma quindi come mangia un corridore che vuol fare la dieta chetogenica?

«Assume moltissime proteine e abbatte del tutto i carboidrati – conclude Della Bianca – o meglio quel che è possibile. Perché se si mangiano dei legumi questi ne contengono. Quindi uova a colazione, carne a pranzo e pesce a cena? Sì, può essere uno schema. La verdura va bene, non i tuberi, e la fonte di grassi arriva principalmente da condimenti tipo l’olio. Okay un po’ di frutta secca. Nelle forme più estreme di questa dieta si ricorre anche agli integratori, però siamo già in uno stato estremo e significherebbe gravare ancora sull’organismo. Pensiamo all’acidosi del sangue, alla fine visto che il sangue arriva dappertutto, si va ad intaccare tutto il corpo».

Senza dubbio è una dieta estrema. Chissà se anche questa ha contribuito (o si può legare) ai vari disordini alimentari di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane.