Nuova Ostro VAM, pronta a tutto, ottima ovunque

13.07.2024
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Il test a lungo termine della rinnovata Ostro VAM di Factor prende forma. L'abbiamo portata alla frusta anche all'interno del nuovo tracciato della Sportful Dolomiti Race, una delle granfondo più esigenti e con tantissimi chilometri di salita, più di 80 spalmati sui 200 del percorso lungo. Vediamo come è andata...

FELTRE – Il nostro test di lunga durata della Factor Ostro VAM si conclude alla Sportful Dolomiti Race (tracciato lungo e inedito), di sicuro una delle granfondo più dure in ambito europeo.

Perché una granfondo con così tanta salita? Perché la nuova Ostro ci ha sorpreso positivamente in questi mesi di prova, soprattutto quando la strada sale e considerando che argomentiamo una bici che nasce aero, il feedback non è banale. Entriamo nel dettaglio della prova.

Il test della nuova Factor Ostro VAM si conclude con la granfondo più dura
Il test della nuova Factor Ostro VAM si conclude con la granfondo più dura

La nostra Factor Ostro VAM

Una taglia 54, con il nuovo cockpit integrato BlackInc. e la trasmissione Sram Red AXS di ultima generazione (50/37 e 10/33, power meter Quarq). Reggisella Factor specifico con arretramento zero (sella di Selle Italia modello SLR) e ruote Zipp 303S gommate con gli pneumatici Zipp specifici per hookless. L’ultimissima parte della prova abbiamo montato le ruote DT Swiss ARC38 1100 Dicut (gommate tubeless Pirelli PZero Race RS), in modo da utilizzare una configurazione maggiormente adatta ai quasi 5000 metri di dislivello positivo della competizione dolomitica (riducendo anche il peso). Il valore alla bilancia rilevato (pedali Time inclusi) è di 7,3 chilogrammi (7,6 con le Zipp).

Da sottolineare alcuni dettagli della Ostro, ad esempio il movimento centrale CeramicSpeed, azienda che firma anche tutto il comparto rotante della serie sterzo con la versione SLT (prodotto a nostro parere eccellente). Difficile dare un prezzo alla bici completa, mentre il kit telaio Premium ha un valore di listino di 5799 euro (telaio, forcella e serie sterzo, reggisella e manubrio BlackInc.)

Un compromesso di alto livello

Molto differente dalla versione precedente, la rinnovata Factor Ostro VAM è una bici che nasce per essere aero che eccelle un po’ ovunque. Se messa a confronto con la versione più anziana è più leggera, guidabile e precisa sull’avantreno ed è maggiormente equilibrata, pur mantenendo quella grossa differenza di elasticità del telaio tra anteriore e posteriore.

Traducendo, abbiamo una bici veloce nei tratti pianeggianti che offre dei vantaggi tangibili quando è necessario fare velocità e watt, ad esempio sui saliscendi continui. Non è una bici da scalatore nel senso più puro del termine, ma ha un peso ridotto e non ha una rigidità estrema che “picchia” sulla schiena. Si adatta parecchio bene a diverse tipologie di allestimenti, anche con le ruote più basse da salitomane.

Tanta progressività, non comune per una bici aero
Tanta progressività, non comune per una bici aero

Briosa, non cattiva

Il carattere da cavallo da corsa si percepisce soprattutto sulla sezione davanti. La forcella è rigida, ma non è un mattone. La zona dello sterzo è un blocco sul quale fare affidamento e tanto sostenuta, eppure insieme alla forcella è la porzione che è cambiata di più nei termini della resa tecnica. L’avantreno è un compasso quando la velocità è alta e la strada obbliga a cambiamenti continui di traiettoria. Una bella sorpresa con un performance decisamente superiore alla media della categoria delle bici aero.

Qui a nostro parere entra in gioco anche un manubrio, ben fatto e certamente rigido, ma non eccessivo nella chiusura/svasatura superiore dei manettini del cambio. La Ostro VAM è una di quelle bici da agonista che permette di correggere la traiettoria ed eventuali errori (non un dettaglio da poco).

Dietro è più morbida

Se l’anteriore è al pari di una lama che entra nel burro, il posteriore è decisamente diverso, più morbido, confortevole e “quasi” elastico. Non è un fattore così comune per questo livello di biciclette, considerando che proprio l’elasticità così come la descriviamo compare a prescindere dalle ruote utilizzate.

Un vantaggio nel lungo periodo e quando si decide di affrontare tanta salita e gli scatti prendono la forma di progressioni. Uno svantaggio sulle accelerazioni perentorie, perché la bici tende a sedersi leggermente, anche se è bene sottolineare che non si scompone minimamente, neppure quando l’asfalto è in condizioni pessime.

L’ultima fase del test con le DT Swiss ARC38
L’ultima fase del test con le DT Swiss ARC38

Geometria a favore della sfruttabilità

Per contestualizzare meglio un retrotreno più morbido ed elastico, che in qualche modo colpisce è necessario dare un occhio anche alla geometria. Un passo complessivo di 98,5 centimetri (nella media), con un angolo di 74° del piantone e un anteriore di 72,5° (e qui prende forma l’ottima precisione e stabilità), con un off-set della forcella di 48 millimetri (perfettamente in linea con l’angolo abbondante dello sterzo). 54,2 centimetri di stack e 38,4 di reach, quindi una bici lunga nella media e non eccessivamente ribassata/schiacciata in avanti.

La comodità arriva anche dalla geometria, che invita a caricare il corpo sul piantone e sull’anteriore, lasciando più scaricato il retrotreno. Se quest’ultimo fosse più rigido, con tutta probabilità avremmo una bici al limite dell’inguidabile nella sezione posteriore.

Una bici stabile, non un semplice dettaglio e molto differente dalla precedente
Una bici stabile, non un semplice dettaglio e molto differente dalla precedente

In conclusione

Una bici unica che racchiude un po’ tutto. Ci si può gratificare in salita, sulle ascese lunghe e dure e anche sulle erte più corte dove si può dare qualche fucilata (quando si hanno le gambe). La nuova Ostro VAM è una bici aero concept con dei valori superiori alla media della categoria quando è portata nelle discese tecniche e veloci, quei contesti dove il “manico” deve essere supportato dal mezzo meccanico.

I tratti vallonati sono il suo pane, perché è veloce, ma leggera, quindi permette di mantenere alta l’andatura risparmiando qualche watt. Rispetto alla “vecchia” Ostro? Una Factor tutta diversa, paragonabile (in parte) solo nel design.

Factor

Pirelli PZero Race RS: gomma WorldTour Made in Italy

30.06.2024
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Il nuovo top di gamma Pirelli PZero Race RS TLR non è una rivisitazione, ma è uno pneumatico completamente rinnovato nella struttura e nelle performance.

Cosa e come cambia? Come si comporta nelle diverse situazioni che si incontrano su strada? Come deve essere gestito per performare al meglio? Lo abbiamo provato e portato al limite anche sulle discese alpine.

Un tubeless marcatamente racing
Un tubeless marcatamente racing

Il PZero Race RS TLR in test

Abbiamo provato la versione da 28 millimetri, quella che a nostro parere si configura al meglio con le ruote più moderne e con le richieste del mercato attuale. Il test si è sviluppato utilizzando tre tipologie di cerchi differenti. Il primo con un canale interno da 19 millimetri, a nostro parere sottodimensionato rispetto alle caratteristiche del tubeless RS. Gli altri due da 20 e 21 millimetri (entrambi con cerchio wide), perfettamente in linea con la tecnicità della gomma Pirelli.

Con il canale da 20 millimetri la larghezza del tubeless è perfettamente in linea con quella dichiarata (28 millimetri), mentre con il canale da 21 il tubeless da 28 diventa da 29 millimetri.

Rispetto al PZero Race precedente, il nuovo è più leggero a parità di sezione, ma anche più arcigno da tallonare al cerchio. A nostro parere un fattore tecnico da considerare positivamente, nell’ottica della stabilità e tenuta. Il design del battistrada è quello del DNA Pirelli, mentre la carcassa è sintetica con 120 fili per pollice e di natura SpeedCore2. Ci sono più strati sovrapposti ed il cerchietto (pieghevole) è avvolto nella stessa carcassa.

Le pressioni utilizzate

Il nuovo tubeless RS di Pirelli conferma la sua natura di pneumatico tosto, consistente e sostenuto, ma con un range di pressioni molto più gestibile rispetto alla versione precedente con produzione Made in Italy. Il delta completo di sfruttabilità (il nostro peso è di 66 chilogrammi) è compreso tra le 4,4 e 5,4 atmosfere, ottimale quando è interno alle 5/5,2, scendendo a 4,5/4,6 in caso di umido e bagnato.

Durante la prova abbiamo provato ad utilizzare pressioni prossime alle 5,6/5,8 atmosfere, nelle giornate più calde. Lo pneumatico tende a diventare piuttosto duro, ma non perde mai in aderenza e mantiene una buona capacità di copiare il terreno, a conferma di un cambio radicale (positivo). Non rimbalza. Naturalmente abbiamo utilizzato il liquido sigillante al suo interno.

Le sensazioni su strada

Ci è piaciuto definirlo un tubeless rotondo. La sua forma arrotondata porta dei vantaggi non banali in fatto di equilibrio, di possibilità di sfruttare il battistrada anche quando si affrontano i tornanti a velocità elevata e quando il manto stradale non è proprio come biliardo. La gomma è un blocco unico, non ha scalini e differenze tra il battistrada e il bordo, il design è omogeneo.

Al tatto ha una pastosità simile a quella del passato, con una compattezza maggiore, sensazione che a nostro parere assume dei contorni reali quando si deve contare sulla scorrevolezza dello pneumatico. Il nuovo Pirelli è decisamente più scorrevole rispetto al PZero Race del passato. Lo è alle alte e basse andature (ad esempio in salita). Sono molto buone le risposte della carcassa, anche quando è necessario far scendere la pressione in modo importante, perché il sostegno è costante e ottimo, il tubeless non da mai quella sensazione di cedere su se stesso.

In conclusione

Il nuovo Pirelli PZero Race RS è un tubeless di alto livello, uno pneumatico da gara, per chi vuole il tubeless, ma al tempo stesso ama sentire quella “secchezza nelle risposte” tipica dei copertoncini (usati con le camere in TPU). Si tratta di un prodotto da agonista, che mostra dei vantaggi nei termini di sfruttabilità e durata.

I vantaggi principali sono un ampio range di utilizzo in base a condizioni meteo e pressioni di esercizio. Nel secondo caso è giusto sottolineare il sostegno di buon livello che si percepisce anche quando si scende con le pressioni (la gomma non si accartoccia) o quando si esagera con il gonfiaggio (il feeling rimane buono e non saltella). Non in ultimo la durata, eccellente se consideriamo la categoria di appartenenza. Dopo circa 1000 chilometri il battistrada non presenta un’usura eccessiva, tagli e in particolare lo pneumatico posteriore non è spiattellato nella sezione centrale.

Pirelli

Santini Cycling e una collezione ispirata allo Sport Club Pirelli

05.06.2024
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Santini e Pirelli annunciano il lancio di una capsule collection in edizione limitata dedicata al mondo del ciclismo. La nuova linea è un omaggio allo Sport Club Pirelli, l’associazione fondata nel 1922  dall’azienda per promuovere il benessere dei dipendenti attraverso l’attività fisica. All’epoca tra le discipline più praticate dal grande pubblico c’era il ciclismo e Pirelli ha sempre avuto un grande legame con questo sport: basti ricordare che il primo pneumatico Pirelli, il “Tipo Milano” del 1894, era una copertura per biciclette.

Tornando alla collezione di Santini, secondo la Treccani “capsule collection” significa: “Collezione essenziale di capi d’abbigliamento, composta da pochi elementi facilmente abbinabili e intercambiabili tra di loro.” Si tratta quindi di una linea di abbigliamento e accessori dal design coordinato, che comprende due jersey, un pantaloncino in variante nera e bianca, una maglia intima, uno smanicato e una giacca antivento. A ciò si aggiungono gli accessori abbinati: calzini, cappellino e borraccia. Andiamo a vedere la collezione più nel dettaglio.

Maglie Pirelli Sport Club

Le due versioni delle maglie Pirelli SC sono realizzate con tessuto Polartec® Power Stretch®, con maniche a taglio vivo, mentre una fascia elastica in vita con grip in silicone mantiene le maglie sempre in posizione.

La classica tripla tasca posteriore è arricchita da un secondo strato di rete per gli accessori più leggeri e ingombranti. Il design della versione unisex (disponibile in quattro colorazioni) si basa sulle forme del nuovo logo Sport Club Pirelli su tutta la maglia. La seconda versione, disponibile invece in due colori, punta su un’estetica più minimal, caratterizzata da un’unica linea nera o gialla che gira attorno al busto, su sfondo bianco o nero.

La versione unisex è disponibile al pubblico ad un prezzo consigliato di 100 euro, la seconda versione a 110 euro.

Pantaloncino Pirelli Sport Club

Il pantaloncino è realizzato con tessuto dotato di tecnologia power compression. Ha una finitura opaca per un look classico e minimale come i colori: total black e total white.

Le bretelle elastiche anteriori sono senza cuciture per adattarsi al corpo nel migliore dei modi e senza creare irritazioni, mentre la rete sulla schiena garantisce la giusta ventilazione.

Il fondello è il GITevo in gel che assorbe gradualmente gli shock per il massimo comfort anche durante le pedalate più lunghe. E’ disponibile al pubblico ad un prezzo consigliato di 180 euro.

Gilet e antivento Pirelli Sport Club

Il gilet Pirelli SC è realizzato in tessuto antivento a due strati nella parte frontale e in rete leggera sulla schiena, ed è disponibile in due colorazioni diverse, bianco e nero.

La giacca antivento, con vestibilità classic, è estremamente leggera, può essere ripiegata e riposta nella propria tasca in modo da averla sempre a portata di mano. Entrambi i capi sono pensati per essere usati sia in bici che come capo outdoor, e sono disponibili al pubblico ad un prezzo consigliato di 110 euro ciascuno.

Completano il kit la maglia intima (40 euro), il cappellino da ciclismo in cotone con logo ricamato (19 euro), i calzini tecnici ad alto profilo (15 euro) e la borraccia biodegradabile (10 euro).

Santini Cycling Wear

Pirelli P ZERO Race, l’evoluzione della specie vista al Giro

14.05.2024
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POMPEI – Erano in bella vista dall’inizio del Giro, ma era vietato parlarne. Da oggi i nuovi tubeless Pirelli P Zero Race TLR RS (Racing Speed) in uso alla Lidl-Trek sono ufficiali e possono essere raccontati.

E’ una gomma completamente nuova rispetto al P Zero precedente, ma si muove nello stesso target. Quindi una gomma ad alta prestazione con la vera novità che è un prodotto made in Italy. Nasce infatti dalla fabbrica Pirelli di Bollate, che nonostante si occupi di chimica, ha emissioni zero. Fra le novità più ghiotte c’è che a livello di ricerca e sviluppo ci si è avvalsi della collaborazione del reparto motorsport dell’azienda e dei tecnici della squadra americana. Parliamo di un lavoro avviato da più di un anno, tanto che a inizio stagione è stato possibile riconoscere dei prototipi sulle Trek in gara.

Viene prodotto solo in versione tubeless. La mescola deriva da uno studio dei tecnici Pirelli per essere più rapida di un 16 per cento al test del rotolamento. E’ leggermente più leggero (-8% rispetto al P ZERO RACE TLR), ugualmente la sovrapposizione di strati di carcassa sotto il battistrada garantisce comunque una buona protezione dalle forature. Inoltre il comfort e il grip percepito aumentano sensibilmente, sia sull’asciutto che sul bagnato.

Per uncino o hookless

La mescola utilizzata per la produzione dei nuovi P Zero è la SmartEVO2, nuova rispetto alla SmartEVO, di cui è un’evoluzione incrementale. Contiene una parte dalla stessa base di componenti chimici, ma ha qualche componente in più e nuovo, che ne migliora grip e rolling. Essa deriva da una miscela di polimeri trattati chimicamente per offrire al pneumatico aderenza e velocità.

La tecnologia SpeedCORE™ in uso per la realizzazione della carcassa migra verso una versione alleggerita. Lo strato di gomma più sottile consente una migliore maneggevolezza, mentre le fibre aramidiche annegate nella mescola forniscono la necessaria resistenza meccanica.

Inoltre lo pneumatico è dotato di un nuovo tallone, la cui geometria e struttura interna, realizzate con differente disposizione dei filamenti di Kevlar, sono state re-ingegnerizzate per favorire il miglior accoppiamento con i cerchi di ultima generazione, siano essi con uncino oppure hookless.

Il battistrada non è molto scolpito, ma l’aderenza e la trazione sono di eccellenza
Il battistrada non è molto scolpito, ma l’aderenza e la trazione sono di eccellenza

Il consumo del battistrada

Al Giro d’Italia, si è proceduto al cambio gomme in occasione del giorno di riposo, anche se è difficile parlare di durata visto il notevole numero di coppie di ruote che si alternano sulle bici in rapporto al tipo di percorso. Si tratta comunque di una gomma da gara e non di un prodotto da endurance. La verifica da parte dei meccanici del team avviene visivamente per riscontrare l’usura del battistrada o la presenza di eventuali tagli. La tappa di Napoli, caratterizzata da un manto stradale piuttosto deteriorato, ha prodotto una sola foratura in casa Lidl-Trek.

Tra i fattori che in ogni caso incidono sul consumo, oltre alla qualità dell’asfalto, va inserito il peso dell’atleta. La differenziazione e il fine tuning si fanno sulle pressioni: già è percepibile una differenza di 0.1 bar, se si sale a 0.2 bar, la risposta nella guida è nettamente diversa. Si stima che una gomma montata nel giorno di riposo di ieri a Napoli potrebbe finire il Giro.

La collaborazione fra Lidl-Trek e Pirelli per questo prodotto è durata circa sei mesi, dai ritiri di fine 2023
La collaborazione fra Lidl-Trek e Pirelli per questo prodotto è durata circa sei mesi, dai ritiri di fine 2023

Fra la Sicilia e il Nord

Lo sviluppo ha richiesto meno di sei mesi di progettazione. I prototipi sono stati testati e approvati in laboratorio, ricorrendo ai modelli di sviluppo e progettazione virtuale, sia nella pista di prova Pirelli in Sicilia, come pure nella Foresta di Arenberg.

Il dato è singolare. Questa gomma, che ha già ottenuto 27 vittorie e 71 podi da inizio stagione, ha avuto fasi di verifica nei due ritiri di dicembre e gennaio a Calpe, mentre il momento più singolare si è vissuto a cavallo della Roubaix. La settimana prima dell’Inferno del Nord, un team Pirelli era ad Arenberg. Contemporaneamente nella pista di Giarre in Sicilia, dove Pirelli fa l’outdoor testing, c’erano altre due persone della squadra con un altro team di Pirelli. Un tecnico e un corridore che hanno fatto dei test sulla pista bagnata, dato che il circuito di Giarre permette di ricreare varie situazioni di guida.

Alle 10 del mattino in Sicilia sono state validate due opzioni di mescola, alle 11 le stesse sono state provate ad Arenberg da Tim Teutenberg che ha vinto la Roubaix degli U23. I risultati coincidevano. Al Giro d’Italia, la squadra sta utilizzando pneumatici da 28, alla Roubaix hanno corso con il 32.

Da oggi nei negozi di ciclismo ed online, il pneumatico P ZERO RACE TLR RS è disponibile nelle misure 26-622, 28-622, 30-622 e 32-622. Nel manuale predisposto da Pirelli, a ciascun peso dell’atleta corrisponde la miglior pressione di esercizio. Fra i consigli che spiccano, c’è quello di abbassare di 0,3 bar la ruota anteriore in caso di bagnato e di temperatura sotto i 7°C.

Pirelli

Pirelli Cinturato Velo, sicurezza e guidabilità in ogni condizione

24.12.2023
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Dall’esperienza del motorsport, Pirelli ha sempre fatto tesoro e lo ha trasmesso a quello che è il ciclismo. Con il modello Cinturato Velo, le caratteristiche di performance e le tecnologie (per quanto riguarda sicurezza e guidabilità) sono esaltate e messe al servizio di ogni ciclista. L’esperienza del brand milanese e le proprietà della mescola SmartNET Silica incontrano il comfort del tubeless-ready e la resistenza della tecnologia Armour Tech. Questo connubio genera un copertoncino dal DNA unico, ideale per gli allenamenti e i lunghi percorsi.

Dal motorsport

Una formulazione corsa brevettata, capace di garantire massimo grip e scorrevolezza su asciutto e bagnato. Dal know-how del motorsport i progettisti hanno studiato per il Cinturato Velo la forma allungata delle molecole di Silice, a differenza di quanto si è fatto finora con la comune silice a forma molecolare sferica. Questo consente un nuovo livello di sofisticazione della mescola battistrada. La conseguenza è il miglioramento della guidabilità grazie alla possibilità di orientare la mescola nel senso di rotolamento.

Inoltre, il perfezionamento della resistenza meccanica del battistrada conseguita dalla migliorata interazione della Silica con altri componenti, incrementa la protezione contro le forature e la durata della gomma. Soluzioni tecniche che portano l’utilizzatore ad un livello di performance che si sposa a pieno con le lunghe distanze.

Struttura e misure

La struttura è stata pensata per essere affidabile e favorire la spensieratezza del ciclista in ogni uscita. La protezione contro le forature viene garantita da fibrille antiforatura di Kevlar sminuzzate direttamente nella mescola di base, che inglobano qualsiasi oggetto penetri nel battistrada in una rete viscosa. Uno strato di tessuto quadro da tallone a tallone lavora con livelli di efficacia protettiva mai raggiunti prima. La carcassa tubeless-ready da 60tpi specifica per l’utilizzo Road Endurance, è un brevetto esclusivo di Pirelli. Questo combina una carcassa super rinforzata con l’utilizzo di speciali componenti chimici per una resistenza contro le forature di assoluta.

Le misure del Cinturato Velo variano da 26-622 fino a 35-622 e ne fanno una gomma estremamente versatile: adatta alle gare, agli allenamenti dei pro’, al commuting quotidiano fino ai viaggi in bici. Il tutto in configurazione sia tubeless che con camera d’aria. Cinturato Velo TLR, nelle misure 26-622, 28-622, 32-622 e 35-622, è compatibile con cerchi hookless, rispettando il limite di gonfiaggio suggerito da ETRTO di 5 bar/72,5psi.

Pirelli

Pirelli SmarTUBE Evo e X, la famiglia si allarga

02.10.2023
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Strada, gravel ed ebike grazie a Pirelli oggi vantano un’arma in più. La gamma di camere d’aria premium dedicate ai copertoncini si amplia: arrivano infatti sul mercato Pirelli SmarTUBE Evo e X, pensate rispettivamente per i Pirelli P Zero e per le gomme delle famiglie Cinturato ed Angel. Tre modelli pronti per accompagnare il ciclista in ogni avventura tra performance e protezione.

Performance pura per quanto riguarda il modello SmarTUBE Evo
Performance pura per quanto riguarda il modello SmarTUBE Evo

SmarTUBE Evo

La nuova Pirelli SmarTUBE Evo è stata realizzata con una nuova formulazione di TPU, poliuretano termoplastico caratterizzato da elevate elasticità e resistenza meccanica e da estrema leggerezza. Un modello che offre prestazioni di flessibilità, scorrevolezza e comfort in grado di competere con le camere in latex, promettendo al contempo una riduzione del peso fino al 50% rispetto a queste ultime e un ulteriore 5% di resistenza al rotolamento in meno rispetto alle già veloci Pirelli SmarTUBE sul mercato.

Fondamentali sono stati i feedback delle squadre WorldTour, che collaborano con la casa milanese, con l’obiettivo di esaltare le performance di leggerezza e velocità dei pneumatici P Zero. Color giallo vivo come da “tradizione”, disponibile in un’unica versione, che copre misure dalla 25- 622 alla 28-622. La Evo è proposta con tre diverse valvole Presta: da 42 mm, 60 mm fino alla 80 mm per le ruote ad alto profilo.

SmarTUBE X

La famiglia si allarga con la SmarTUBE X, il nuovo modello di camera d’aria in TPU, che Pirelli ha progettato per gli pneumatici delle famiglie Cinturato e Angel. Tre volte più spessa dell’attuale Cinturato SmarTUBE, la nuova X offre più robustezza e una maggiore resistenza alle forature. E’ ideale anche e in particolare, in contesti cittadini. 

SmarTUBE X è offerta in due diverse linee: Cinturato SmarTUBE X per gomme da 28-622 a 40-622 e da 40-622 a 50-622, con valvole Presta o Schrader. E Angel SmarTUBE X per pneumatici da 28-622 a 42-622 e da 42-622 a 62-622, con doppia scelta di valvole Presta o Schrader. Le nuove SmarTUBE Evo e SmarTUBE X, in linea con la famiglia di camere in TPU, sono molto compatte: -50% d’ingombro nelle tasche della maglia o nello zaino rispetto alle tradizionali camere in butile, mantenendo la necessaria impermeabilità all’aria.

Pirelli

Cinturato Gravel RC X: il tubeless arriva anche nel gravel

12.07.2023
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Il tubeless è entrato ormai nella routine di tutti i ciclisti, dai professionisti agli amatori. Ed ora è ufficialmente arrivato anche nel mondo gravel: anche la specialità dedicata all’avventura necessita di evoluzione tecnica. Pirelli lancia il pneumatico Cinturato Gravel RC X, la versione per terreni difficili del suo celebre Cinturato Gravel RC, dedicato alle biciclette da gravel.  

Il Cinturato Gravel RC X ha un’ottima scorrevolezza grazie a un battistrada centrale con tasselli bassi e fitti
Il Cinturato Gravel RC X ha un’ottima scorrevolezza grazie a un battistrada centrale con tasselli bassi e fitti

Esigente

Un prodotto, il Cinturato Gravel RC X, pensato per chi ama l’avventura e non ha intenzione di fermarsi davanti a nulla. Ogni terreno è alla sua portata: strade dissestate e terreni misti, fino ai sentieri più duri. Si tratta della scelta ideale per chi si diletta nel bikepacking più estremo o nelle gare più iconiche. La X, infatti, sta per Extreme, e definisce una categoria di gomme Pirelli da bici dedicata agli utilizzi più duri ed esigenti.

Lo strato di protezione da tallone a tallone in tessuto quadro ad alta densità, aumenta la resistenza ai tagli
Lo strato di protezione da tallone a tallone in tessuto quadro ad alta densità, aumenta la resistenza ai tagli

Tubeless

La scelta di abbinare il tubeless ready contribuisce alla robustezza ancora maggiore sui fianchi. A questa caratteristica si abbina anche un’ottimale resistenza al rotolamento, propria dei copertoni tubeless. Un copertone scorrevole e veloce sulle superfici dure o nei rettilinei, grazie a un battistrada centrale con tasselli bassi e fitti. Offre anche un perfetto grip nelle curve, grazie a fianchi con tasselli dal profilo alto e penetrante. Proprio sulle spalle del Cinturato Gravel RC X Pirelli ha inserito la sua tecnologia TechWALL X.

Tecnica estrema

Una struttura propria di Pirelli che si caratterizza per una carcassa di tessuto in nylon da 60tpi risvoltato e allungato fino a coprire l’intero fianco opposto. Ciò fa risultare i fianchi rinforzati e resistenti ai tagli, cosa fondamentale quando si è immersi nella natura senza assistenza. 

Le misure per il Cinturato Gravel RC X sono tre: 35, 45 e 55 millimetri
Le misure per il Cinturato Gravel RC X sono tre: 35, 45 e 55 millimetri

A questo si aggiunge uno strato di protezione da tallone a tallone in tessuto quadro ad alta densità, comune a tutta la gamma Gravel di Pirelli. Il copertone, così, mantiene la scorrevolezza e il grip tipici del modello RC, ma aumenta sensibilmente la resistenza ai tagli laterali e la stabilità in curva.

Origini offroad

Il battistrada del modello RC X è condiviso con quello del Gravel RC, derivato dai pneumatici Pirelli SCORPION XC RC, nati nelle gare XC e Marathon di Coppa del mondo e destinati a rider esperti e veloci. Anche il nuovo CINTURATO Gravel RC X è realizzato con la ormai comprovata e performante mescola SpeedGRIP, la quale offre durata, grip su fondi bagnati e una riduzione della resistenza al rotolamento, molto vicina a quella di un puro pneumatico da strada. 

Il CINTURATO Gravel RC X è già disponibile nei migliori negozi di ciclismo ed online, nelle misure 35-622 (Classic), 40-622 (tradizionale nero) e 45-622 (Classic). 

Pirelli

Pirelli Cinturato Road: comfort, praticità e durata

22.06.2023
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Pirelli presenta Cinturato Road, la versione solo per camera d’aria del suo celebre pneumatico Cinturato Velo. Questo nuovo modello va a completare la gamma della linea per bicicletta da strada. Rigorosamente Made in Italy e prodotto nel nuovo stabilimento di Milano Bollate, è un connubio di più caratteristiche fondamentali. Offre infatti durata, protezione, comfort e massima praticità di montaggio in svariate situazioni d’utilizzo. Dalle uscite in bici del weekend, all’allenamento intensivo o per un uso granfondistico, fino ad un contesto d’utilizzo più urbano e quotidiano, con le misure più larghe. 

Mescola brevettata

Cinturato Road presenta la collaudata e brevettata mescola SmartNET Silica di Pirelli, compound da ben diciassette elementi già in uso sul Cinturato Velo e P ZERO TLR 4S, che offre ottimo grip ed efficiente resistenza al rotolamento, in qualsiasi condizione climatica. La robusta carcassa da 60TPI, ad alta protezione dalle forature, è realizzata con TechWALL+ Road, la tecnologia proprietaria con strato aggiunto da tallone a tallone, in versione dedicata ai copertoncini.

Una struttura affidabile e ideale per solcare vari contesti stradali. Grazie a multipli strati di rinforzo ed uno di protezione in nylon in aggiunta, sotto il battistrada, TechWALL+ Road protegge la gomma da pizzicature e corpi estranei, favorendo la durata del pneumatico nel tempo e su fondi stradali impegnativi e normalmente usuranti per la gomma. 

Gli intagli sul battistrada sono studiati per performare anche a basse temperature
La mescola è studiata per performare anche a basse temperature

Disegno nuovo

Il disegno del battistrada è rinnovato rispetto alla celebre variante TLR. Presenta infatti più intagli laterali ed una particolare geometria di scanalature per migliorare la tenuta in curva, anche su tratti urbani più accidentati e soprattutto su manti stradali freddi. Cinturato Road è la gomma per chi, nelle sue uscite in bici, punta al divertimento e al comfort, vuole la massima facilità d’uso e montaggio. 

Testato negli allenamenti invernali dai team WorldTour di Pirelli, è ideale anche per l’agonista che per l’allenamento ricerca un prodotto robusto e duraturo. È una gomma che si rivolge a chi ancora predilige la praticità del copertoncino con camera d’aria, affiancandosi all’offerta Pirelli di Cinturato SmarTUBE e RoadTUBE. Questo nuovo modello sarà disponibile nelle misure: 26-622, 28-622, 32-622 e 35-622.

Pirelli

TPS Group con Pirelli per la mobilità sostenibile

15.06.2023
3 min
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Attraverso i nostri articoli abbiamo già avuto modo di parlare in maniera approfondita del progetto “CYCL-e around” promosso da Pirelli. Stiamo parlando di un servizio all-inclusive di e-bike sharing che Pirelli ha deciso di mettere a disposizione di quelle aziende che vogliono favorire la mobilità sostenibile dei propri dipendenti negli spostamenti casa-ufficio, durante la giornata lavorativa e nel tempo libero.

Negli ultimi mesi hanno condiviso il progetto “CYCL-e around” due realtà importanti come Terna e Aon. L’ultima azienda in ordine di tempo ad aver deciso di aderire a questa opportunità resa disponibile da Pirelli è oggi TPS Group.

Pirelli non è solo corsa, questo è il copertone Urban, pensato anche per la città
Pirelli non è solo corsa, questo è il copertone Urban, pensato anche per la città

Scopriamo TPS Group

TPS Group realizza servizi tecnici e ingegneristici per diversi settori industriali, tra i quali il principale è quello aeronautico. Quotata sul mercato EGM di Borsa Italiana fin dal 2017, TPS Group pubblica annualmente il Bilancio di Sostenibilità che descrive le politiche adottate sui temi ESG (Environment, Social e Governance). 

Fortemente orientata all’innovazione tecnologica, l’azienda impiega oltre 550 professionisti con sedi in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.

Aderendo al progetto “CYCL-e around” di Pirelli, TPS Group ha deciso di incentivare la mobilità green. Nel farlo ha messo a disposizione dei propri dipendenti una flotta di e-bike. Si tratta di biciclette elettriche di ultima generazione, con 115 chilometri di autonomia. Le e-bike saranno disponibili presso gli uffici di Gallarate, San Benedetto del Tronto e Torino. 

I prodotti Pirelli sono prodotti nella nuova sede di Bollate
I prodotti Pirelli sono prodotti nella nuova sede di Bollate

Un’app dedicata

Per facilitare l’utilizzo delle e-bike da parte propri dei dipendenti TPS Group ha realizzato un’applicazione ad hoc. 

Le biciclette a pedalata assistita potranno essere impiegate per gli spostamenti di lavoro, per il tragitto casa-ufficio, ma anche per il weekend. L’obiettivo è avvicinare tutti e in ogni momento a nuove soluzioni di mobilità, sane, sicure e sostenibili, durante la giornata lavorativa ma  anche nel tempo libero. Ai dipendenti che faranno uso del servizio, assieme alla e-bike verrà consegnato tutto il necessario per spostarsi in città in comodità e sicurezza: dal casco protettivo alla borsa nella quale riporre lucchetto e caricabatterie. 

Pirelli ha a cuore il tema della sostenibilità, soprattutto nella realizzazione dei suoi prodotti
Pirelli ha a cuore il tema della sostenibilità, soprattutto nella realizzazione dei suoi prodotti

In prima linea per la mobilità sostenibile

Alessandro Rosso, CEO di TPS Group ha commentato con queste parole la nuova iniziativa che vede la sua azienda in prima linea a favore del tema della mobilità sostenibile: «Attraverso questa iniziativa sviluppata in collaborazione con Pirelli stiamo rafforzando gli obiettivi di sostenibilità che sono parte integrante delle strategie del Gruppo TPS. E’ un segnale di attenzione verso i dipendenti e verso l’ambiente, per dare il nostro piccolo contributo per uno stile di vita più sano incentivando l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi a zero emissioni».

Francesco Bruno, Head of Micromobility Solutions di Pirelli ha così dichiarato: «L’avvio del servizio “CYCL-e around“ da parte di TPS Group conferma l’attenzione del mondo delle aziende alla sostenibilità. È un contributo al miglioramento della micro-mobilità nelle città utilizzando mezzi moderni e a zero emissioni, nel rispetto concreto degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite».

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