La prova su strada del nuovo Pirelli P Zero Race TLR

26.03.2023
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Pur avendo il medesimo design e lo stesso concept, nei termini della performance e di percezione il nuovo Pirelli P Zero Race è cambiato parecchio. Non ha sacrificato la pastosità del battistrada, da sempre una delle peculiarità del tubeless Pirelli di alta gamma, ma rispetto al passato è più resistente e sostenuto ai lati.

Inoltre è semplice da tallonare al cerchio ed è piuttosto malleabile. Abbiamo provato due sezioni, la 26 e la 28, trovando il compromesso ottimale combinando le due larghezze, rispettivamente per anteriore e posteriore.

Ci fa piacere vedere questa scritta: le gomme Pirelli sono effettivamente prodotte in Italia
Ci fa piacere vedere questa scritta: le gomme Pirelli sono effettivamente prodotte in Italia

P Zero Race: battistrada iconico

Il design del battistrada è quello Pirelli, con i suoi intagli laterali e quella sorta di “saetta” mutuata dall’ambito motociclistico. Anche la forma della gomma non è cambiata, per un tubeless che si presenta sempre arrotondato, a prescindere dalla sezione e dalla larghezza del canale del cerchio. Ancora una volta riprendiamo un’affermazione di Samuele Bressan, Head of Global Marketing – Cycling Division di Pirelli e relativa ai disegni del battistrada.

«Al contrario di quello che si pensa – spiega – il compito principale delle scanalature laterali non è quello di far evadere l’acqua, ma quello di scaldare la mescola quando questa è in movimento. Si genera calore e si ottiene una maggiore deformazione della gomma a terra, a favore di un grip migliore anche quando si abbassano le temperature, al di sotto del range di lavoro ottimale di quel prodotto».

Diverso anche dentro

Se messo a confronto con la generazione precedente, il nuovo Pirelli P Zero Race TLR è differente nelle performance, ma anche per come si presenta la struttura. Lo si nota in modo particolare grazie al disegno della parete interna, che non ha più delle linee trasversali sporgenti e marcate, ma ha una sorta di copertura con delle microporosità.

Con tutta probabilità questa soluzione è voluta, perché è cambiata la carcassa, ora dotata di tecnologia SpeedCore ed è stato necessario garantire il massimo supporto, ma senza esagerazioni e azzerando il rischio di far diventare il tubeless eccessivamente duro. L’impermeabilità del P Zero Race è eccellente, come in passato.

A sinistra la struttura interna del nuovo TLR, a destra la versione anziana
A sinistra la struttura interna del nuovo TLR, a destra la versione anziana

Perfetto nelle misure

Non è un fattore secondario ed è una peculiarità che abbiamo sottolineato più volte in passato. Il Pirelli P Zero Race TLR è uno pneumatico che tiene fede alle sezioni anche quando si oltrepassa il range ottimale d’impiego. Cosa significa: il tubeless con la sezione da 28, mantiene tale larghezza se montato su un cerchio con canale interno da 19 e da 21 (quest’ultima è l’interfaccia ottimale). Quello da 26 trova un matching perfetto con un cerchio che ha il canale interno da 19, ma anche su un canale da 21 non si deforma. Dal 28 in su i TLR sono compatibili anche con i cerchi hookless.

Non è un aspetto banale quello di poter sfruttare gli pneumatici al pieno delle loro potenzialità, un fattore che influisce in modo esponenziale sulla guida, sulle prestazioni e sulla stabilità della bicicletta. Non vogliamo citare l’aerodinamica, talvolta difficile da percepire, ma di sicuro un gomma che protegge la parete del cerchio ed è perfettamente in linea con la forma della ruota non è un dettaglio da far passare in secondo piano.

Come vanno

Utilizzando principalmente un cerchio dal profilo medio/alto e con un canale interno da 21 millimetri, abbiamo trovato nella combinazione 26/28 (anteriore e posteriore) la soluzione perfetta per le nostre esigenze e stile di guida (abbastanza aggressivo, soprattutto nelle discese tecniche). Non solo, perché questa stessa combinazione ci ha permesso di sfruttare la stessa pressione degli pneumatici (5,2/5,3 bar, peso del tester di 66 chilogrammi).

Rispetto ai Pirelli P Zero Race TLR (a parità di sezione e configurazione, ruote e bici), la nuova versione è più tosta e offre una sensazione di compattezza maggiore. Lo si percepisce soprattutto ai lati, dove a nostro parere, proprio il bordo supporta in modo migliore e maggiore l’intera gomma. Al tempo stesso “si sente” costantemente la mescola lavorare ed adattarsi all’asfalto e mordere la strada. Si sente in curva quando si piega in modo importante l’andatura è elevata, si sente per quanto concerne la stabilità, perché il P Zero è un tubeless che non porta mai a confrontarsi con un cambio, non voluto, di traiettoria. La gomma lì la metti e lei sta lì. Non è uno pneumatico che tende a portare verso l’esterno.

P Zero Race TLR è il riferimento dell’alta gamma dedicata all’agonismo
P Zero Race TLR è il riferimento dell’alta gamma dedicata all’agonismo

Più resistente

La resistenza agli agenti esterni, principalmente ghiaia e brecciolino, è stata migliorata notevolmente e questo lo si nota fin dalle primissime uscite. Il nuovo P Zero TLR sembra quasi opporsi ai piccoli detriti, i peggiori per l’economia del battistrada, pur mantenendo una morbidezza vantaggiosa e sfruttabile in diverse condizioni meteo.

Il Pirelli P Zero rimane a nostro parere un tubeless che offre il meglio di sé nelle condizioni climatiche calde, oppure dalla mezza stagione in avanti, quando l’asfalto esce dai rigori invernali.

In conclusione

Il prezzo di listino del Pirelli P Zero TLR Made in Italy e le sue note tecniche ci dicono di un prodotto di alto livello, confermando le sue doti prestazionali una volta su strada. Nasce come pneumatico da competizione e questa sua vocazione corsaiola la si percepisce, ma è pur vero che è un tubeless piuttosto versatile e adatto a differenti tipologie di utenza. Questo grazie principalmente alla pastosità della mescola che trasmette sempre un buon feeling, trasmettendo sicurezza in diversi momenti. Il P Zero è uno di quei tubeless che si concede nell’immediato verso l’utilizzatore, senza fasi di adattamento e con un delta di pressioni non comune a questa categoria di prodotti.

Pirelli

Pirelli P Zero Race TLR con tecnologia Speedcore

20.03.2023
3 min
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Arriva il nuovo tubeless P Zero Race di Pirelli ed è più veloce, rispetto alla versione precedente, del 24%, è più resistente ed è completamente Made in Italy.

Lo pneumatico simbolo dalla gamma cycling Pirelli prende forma all’interno della fabbrica di Bollate, nei pressi di Milano. Entriamo nel dettaglio.

Pirelli P Zero Race TLR, il tubeless tutto Made in Italy (foto Cauldphoto-Pirelli)
Pirelli P Zero Race TLR, il tubeless tutto Made in Italy (foto Cauldphoto-Pirelli)

P Zero TLR, simbolo di performance

In poche stagioni questo tubeless è diventato un’icona per chi ricerca le massime prestazioni e nonostante questo fattore prosegue il suo cammino evolutivo. Il nuovo P Zero TLR è diverso perché adotta la tecnologia Speedcore applicata all carcassa e perché è prodotto in Italia.

La carcassa Speecore usa delle fibre aramidiche
Per la carcassa Speecore soo usate fibre aramidiche

La carcassa rinforzata

Attraverso l’impiego di fibre aramidiche di ultima generazione (tecnologia Speedcore), lo scheletro dello pneumatico è più robusto e non è stato irrigidito. Due fattori molto importanti che collimano tra loro in maniera ottimale e che influiscono su una carcassa più robusta e sostenuta, che meglio resiste alle forature e che al tempo stesso è elastica. Si adatta al terreno e alle diverse pressioni di esercizio. Il tutto si traduce in una gomma veloce, resistente e confortevole.

Il caratteristico design del battistrada
Il caratteristico design del battistrada

Stessa mescola, stesso disegno

La mescola è la SmartEvo dalla densità unica, ma ottenuta grazie a polimeri differenti e mescolati tra loro. Il design del battistrada, proprio come la mescola non subisce variazioni, con degli intagli laterali proprietari Pirelli che hanno prima di tutto il compito di scaldare la mescola stessa durante il rotolamento. Il valore alla bilancia è il medesimo della precedente versione, con un range compreso tra i 270 e 290 grammi (sezioni da 26 e 28).

Quattro sezioni più due

Sono quattro le sezioni disponibili, ovvero 26, 28 e 30, 32. Prossimamente però è previsto anche un ulteriore ingresso con altre due larghezze particolarmente abbondanti, 35 e 40.

Pirelli

Pirelli PZero Race TT, il copertoncino dal peso piuma

02.03.2023
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Nell’era dei tubeless road, Pirelli lancia una versione superleggera del copertoncino top di gamma, ovvero la PZero Race TT. E’ stata sviluppata a braccetto con i due team pro di riferimento, ovvero Trek-Segafredo e Ag2r-Citroen. Questo copertoncino viene prodotto nel nuovissimo stabilimento di Bollate (MI) e completa il segmento race di Pirelli.

PZero Race TT non è stato usato solo per le prove contro il tempo, ma già lo scorso anno è stato impiegato da alcuni corridori nel corso delle tappe più dure al TDF e alla Vuelta. Abbiamo anche ascoltato Samuele Bressan, Product Manager di Pirelli Cycling.

Presenta gli intagli laterali, tipici della gamma PZero (foto Trek-Segafredo)
Presenta gli intagli laterali, tipici della gamma PZero (@team trek-segafredo)

Nuova mescola, battistrada Pirelli e carcassa Lite

Al di la della colorazione rossa, che per certi aspetti categorizza il DNA race del copertoncino Pirelli, l’obiettivo di questo prodotto è far collimare un leggerezza estrema ad una scorrevolezza che diventa un riferimento. Sono due fattori che influiscono sulla performance e rappresentano la ricerca del dettaglio. Partendo dalla carcassa, questa è della categoria Lite, è in nylon ed ha 120Tpi, ovvero 120 fili per pollice quadrato. Non sono previsti inserti protettivi, dettaglio che fa capire l’estremizzazione del clincher in fatto di valore alla bilancia.

E poi la mescola è l’ultima evoluzione della SmartEvo, con una ridotta resistenza al rotolamento. Una delle differenze maggiori, rispetto alla versione precedente è rappresentata dal design del battistrada, che non è più slick, ma si presenta con i caratteristici intagli Pirelli. I disegni, al contrario di quanto si pensa, non hanno il solo obiettivo di scaricare l’acqua in caso di pioggia, ma di aiutare la mescola a scaldarsi e quindi ad aumentare il grip in curva. Sono due le sezioni disponibili, 26 e 28, con pesi dichiarati rispettivamente di 170 e 190 grammi.

A chi è dedicato

Ad un’utenza di agonisti che ricercano leggerezza, scorrevolezza e al tempo stesso sono in grado di sfruttare le potenzialità del copertoncino con camera d’aria anche in gara. Il Pirelli PZero Race TT trova la sua massima espressione tecnica quando è combinato con la camera d’aria Smart Tube, quella in poliuretano. La combinazione tra i due fa segnare un valore alla bilancia di poco superiore ai 200 grammi.

Pirelli

Pirelli Cinturato Gravel RC, il nostro test

19.10.2022
5 min
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Pirelli Cinturato Gravel RC, uno pneumatico da gara, senza se e senza ma. La gomma dell’azienda lombarda nasce mutuando alcune soluzioni già adottate sulla gamma mtb, ma con un indirizzo specifico per far collimare velocità e grip laterale.

Gravel RC è un tubeless molto morbido e ben sostenuto al tempo stesso, con dei tasselli pastosi e differenziati in base alle sezioni. Lo abbiamo provato.

La differenza di volume dei tasselli
La differenza di volume dei tasselli

Sviluppato per dare il meglio

Un prodotto sviluppato e prodotto per offrire il meglio in termini scorrevolezza, grip e versatilità, ma anche sicurezza e longevità. Si parte dalla carcassa, una sorta di multistrato che prevede una membrana di rinforzo aggiuntiva. Quest’ultima non è una semplice bandella nella parte superiore, ma avvolge la gomma da un tallone all’altro.

Pirelli Cinturato RC è tubeless ed è pieghevole. Il tallone prevede un’aggiunta di materiale che ha l’obiettivo primario di rendere più sicura una zona molto sollecitata.

E poi c’è il battistrada, con dei tasselli laterali di chiara derivazione mtb, alti e pronunciati, che hanno una sorta di posizionamento controdirezionale, se messi a confronto con i mediani e i centrali. Quelli laterali inoltre hanno il compito di aggredire il terreno nelle fasi di appoggio in curva, adeguandosi anche allo stile di guida. Quelli mediani sono più bassi e squadrati, sostengono l’azione dei primi e non influiscono in maniera negativa sulla scorrevolezza. I centrali sono simili ad una freccia e devono essere scorrevoli.

Pirelli Cinturato Gravel RC è uno pneumatico direzionale. Abbiamo provato la versione con la larghezza da 40 millimetri.

Forma particolare

La gomma ha una sorta di squadratura che emerge principalmente grazie ai ramponi laterali che assomigliano a veri e propri artigli. Inoltre, una volta messa in pressione, si nota l’abbondante luce che c’è proprio tra i tasselli esterni e quelli mediani, un fattore molto utile quando c’è bisogno di scaricare il fango e si affrontano terreni umidi ed erbosi.

Come va

Abbiamo montato il Pirelli Cinturato Gravel RC su una ruota full carbon dal profilo medio, rigida se consideriamo il contesto offroad, con un canale interno da 25 millimetri e hookless. Se consideriamo l’interfaccia pneumatico/ruota, risulta il binomio ottimale, perché una ruota del genere permette di contenere in modo ottimale i lati, senza che lo pneumatico spanci in modo eccessivo.

Inoltre, con un peso di 65 chilogrammi, abbiamo trovato il giusto compromesso con una pressione di esercizio a 1,8 atmosfere davanti, 2,1 dietro, anche su terreni morbidi (non fangosi).

Nonostante sia un prodotto destinato al gravel race, regala un feeling immediato ed è tanto scorrevole sui tratti di asfalto e con terreno compatto. Ha un ampio range di sfruttabilità, fattore tangibile anche quando si eccede con il gonfiaggio. Non è un aspetto banale ed è una sorta di salvagente nel momento in cui si sbaglia la pressione e/o i terreni che si affrontano in gara hanno una consistenza diversa tra loro.

I tasselli e le curve

La presa in curva è uno dei vantaggi del tubeless Pirelli RC e sfruttarli al pieno delle potenzialità non è così difficile. Questi ramponi delle Pirelli Cinturato Gravel RC sono morbidi e lavorano parecchio, lo fanno quando il terreno è compatto, ancor di più quando si passa ad un tratto inconsistente, fattore quest’ultimo che trasmette anche una enorme sicurezza a chi pedala.

Tutta la parte centrale ha una scorrevolezza molto buona e anche in questo caso ci si confronta con uno pneumatico che non patisce il cambio di terreno.

Non un peso piuma, ma un grande prodotto in fatto di performances
Non un peso piuma, ma un grande prodotto in fatto di performances

In conclusione

Pirelli Cinturato Gravel RC è una gomma che trova la sua massima espressione nel segmento race. E’ anche uno pneumatico ampiamente utilizzabile da differenti tipologie di atleti che sanno come sfruttare la tecnica del mezzo e amano i percorsi dove “preparare la bicicletta con il giusto setting” fa la differenza. Lo pneumatico è abbastanza versatile e va bene anche sui terreni più morbidi, erbosi, ma non estremamente fangosi.

E’ uno pneumatico morbido e pastoso, fattori che sono integrati nel DNA Pirelli a prescindere dalla disciplina. Non c’è esclusivamente la tassellatura che lavora e aiuta ad ammortizzare, ma anche la carcassa aiuta nelle fasi dove l’elasticità e una certa morbidezza sono più che un aiuto.

Pirelli Cinturato Gravel RC, quello per le gare

17.08.2022
3 min
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Chi pensava che l’agonismo e le competizioni non sarebbero approdate nel gravel si deve ricredere. Proprio le gare gravel crescono di numero, cresce l’interesse nei loro confronti e anche le aziende investono nella tecnica, nella ricerca e sviluppo.

Pirelli Cinturato Gravel RC è lo pneumatico tubeless con un battistrada aggressivo di derivazione mtb, veloce e resistente alle forature. Dopo averlo presentato ad inizio Luglio, lo abbiamo visto e toccato ad Eurobike e vediamo le sue peculiarità.

I tasselli centrali e mediani
I tasselli centrali e mediani

Forte richiamo alla mtb

Il disegno del battistrada arriva in modo diretto dalla gamma Scorpion XC RC ed è destinato alle competizioni. E’ caratterizzato da tasselli laterali pronunciati, spaziati, quasi squadrati e votati ad arpionare il terreno, creando grip e tenuta nelle fasi di cornering anche ad alta velocità. Questi tasselli non sono eccessivamente duri, quasi pastosi e proprio per questo lasciano anche spazio ad una versatilità ottimale.

La parte centrale invece ha dei ramponi più bassi, sono numerosi e fitti. Sembrano divisi in due zone, quella centrale dove la forma che assumono ricorda una freccia, quella mediana dove sono sfalsati. Vogliono creare scorrevolezza, grip e stabilità, ma al tempo stesso vogliono proteggere. Non limitano la scorrevolezza, ne sullo sterrato compatto, ne sull’asfalto. Pirelli Cinturato Gravel RC è una gomma veloce da gara e da smanettoni corsaioli.

Come è costruito

Ha una carcassa in nylon da 60Tpi (60 fili per pollice quadrato) che avvolge completamente i cerchietti flessibili e presenta una bandella protettiva TechWall. Questa avvolge tutta la struttura, da tallone a tallone. La mescola è SpeedGrip e a prescindere dalla tassellatura si adatta al meglio anche quando il terreno è umido e l’ambiente esterno varia di temperatura.

Pirelli Cinturato Gravel RC è disponibile in tre larghezze, 35-40 e 45×622, rispettivamente con un valore alla bilancia dichiarato di: 510, 540 e 590 grammi.

Pirelli

Pirelli avvia in Italia la produzione dei P Zero Race

17.03.2022
4 min
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Nei giorni scorsi Pirelli ha ufficializzato un’importante novità. Lo stabilimento di Bollate, una sede produttiva storica per il brand, ha avviato la produzione di pneumatici cycling. La struttura si trova a a pochi chilometri a nord di Milano ed è stata inaugurata nel 1962. Da tempo è oggetto di un processo di modernizzazione e riorganizzazione per ospitare la produzione delle linee alto di gamma di Pirelli Cycling. Grazie a questa decisione, quella di Bollate diventa così l’unica fabbrica a realizzare su scala industriale pneumatici bici Made in Italy

La sede produttiva di Bollate risale al 1962 ed è da tempo oggetto di un processo di modernizzazione e riorganizzazione
La sede di Bollate risale al 1962 ed è da tempo oggetto di modernizzazione e riorganizzazione

Il massimo della tecnologia 

Nella sede produttiva di Bollate si lavorerà alla produzione di pneumatici ad alto contenuto tecnologico. Fra questi spiccano tutti i modelli della famiglia P Zero Race, nella versione aggiornata con marchio Made in Italy. I prodotti sono già in vendita da marzo. 

La vicinanza dello stabilimento agli Headquarters Pirelli e al dipartimento R&D sarà un acceleratore dello sviluppo dei prossimi prodotti Cycling. Un ruolo attivo sarà come sempre svolto dai team professionistici con i quali Pirelli collabora. Stiamo parlando di Trek-Segafredo, UAE Team Emirates, AG2R Citroën e di squadre MTB come Wilier Triestina-Pirelli e Canyon CLLCTV-Pirelli. Si tratta di collaborazioni molto proficue i cui risultati sono destinati a ricadere in positivo su tutti gli utenti.

La sede Pirelli di Bollate diventerà l’unica fabbrica a realizzare su scala industriale pneumatici bici “Made in Italy”
La sede Pirelli di Bollate diventerà l’unica fabbrica a realizzare su scala industriale pneumatici bici “Made in Italy”

Dalle auto alle bici 

Negli ultimi anni, Pirelli ha saputo trasferire nel mondo bici l’esperienza acquisita nello sviluppo di pneumatici car Ultra High Performance. La fabbrica di Bollate rappresenta oggi un caso unico in questo settore. L’innovazione è visibile a tutti i livelli a partire dalla robotizzazione dei processi, che garantisce estrema affidabilità qualitativa e precisione geometrica nel prodotto. Un aspetto quest’ultimo ancora più cruciale in un pneumatico di dimensioni e peso ridotti come quello da bici.

Altro fattore da non sottovalutare riguarda i semilavorati per i quali è stato sperimentato un sistema di estrusione unico nel suo genere e che concorre a ottenere precisione assoluta in termini geometrici e di peso. Le mescole invece sono state sviluppate con un sistema di continuous mixing. 

Ogni processo è stato ideato e realizzato coerentemente alle specificità del pneumatico Cycling, con i massimi standard di sicurezza e con elevata automazione. Grazie a macchinari certificati CE e unitamente alle consolidate competenze delle persone, sarà garantito un livello qualitativo tale da rendere i prodotti così ottenuti dei modelli di riferimento

Tra i modelli che saranno prodotti nella sede di Bollate ci saranno quelli della gamma P Zero Race
Tra i modelli che saranno prodotti nella sede di Bollate ci saranno quelli della gamma P Zero Race

Restyling completo 

Come dicevamo all’inizio la sede produttiva di Bollate risale al 1962 ed è da tempo oggetto di un processo di modernizzazione e riorganizzazione. Attualmente sono in fase di rifacimento gli spazi destinati ai dipendenti, per offrire un ambiente confortevole a chi opera nella fabbrica. E’ previsto un completo restyling degli edifici e degli esterni, con linee più contemporanee. Il risultato sarà un complesso industriale moderno, efficiente e ben integrato nel contesto urbano. Si prevede che il rinnovamento completo dell’impianto industriale sarà concluso entro l’inizio del 2023. 

Il progetto per la sede di Bollate sarà un complesso industriale moderno, efficiente e ben integrato nel contesto urbano
La sede di Bollate sarà un complesso industriale moderno, efficiente e ben integrato

Andrea Casaluci, General Manager Operations Pirelli, si è espresso con parole di grandi convinzione ed entusiasmo in merito alla rinnovata sede produttiva di Bollate.

«E’ una grande soddisfazione – ha detto – dare un nuovo volto e una nuova funzione alla fabbrica di Bollate riportando in Italia parte della produzione di pneumatici cycling. E lo è ancora di più nell’anno in cui festeggiamo i 150 anni dell’azienda. Per noi la bicicletta ha un grande valore storico e simbolico, dato che le gomme da bici inaugurarono la produzione di Pirelli. Oggi riportiamo a pochi chilometri dalla nostra sede questa parte dell’attività. Inoltre, il progetto di Bollate ci consente di aggiungere valore al territorio, attraverso interventi che mirano a rendere moderno e sostenibile tanto lo stabilimento, quanto il contesto circostante».

Pirelli sale in sella con UAE Team Emirates

22.12.2021
3 min
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Nei giorni scorsi Pirelli ha annunciato una nuova importante partnership tecnica per il 2022. A partire dalla prossima stagione le Colnago in dotazione al UAE Team Emirates monteranno gomme Pirelli. L’accordo avrà durata biennale e garantirà a Tadej Pogacar e compagni la possibilità di avere a propria disposizione gomme in grado di garantire prestazioni di alto livello. La nuova partnership interesserà anche il UAE Team ADQ, la neonata formazione femminile che farà il suo debutto ufficiale nel 2022.

La partnership con UAE Team Emirates si affianca alle collaborazioni con Trek-Segafredo e AG2R Citroen. Nel caso della Trek-Segafredo, Pirelli diventerà main partner con la presenza del proprio logo su maglia e pantaloncino.

I copertoni Pirelli saranno a disposizione anche del neonato team femminile: UAE Team ADQ
I copertoni Pirelli saranno a disposizione anche del neonato team femminile: UAE Team ADQ

Insieme a Colnago

La partnership con il UAE Team Emirates permetterà a due brand che hanno fatto la storia dello sport italiano di collaborare per la prima volta fra loro. Pirelli e Colnago avranno così l’opportunità di mettere a disposizione del team degli Emirati Arabi il meglio della loro tecnologia. In particolare gli atleti dell’UAE Team Emirates potranno scegliere tra i modelli P Zero Race TLR e P Zero Tube SL.

Una delle scelte per il Team UAE sono i copertoni P Zero Race TLR
Una delle scelte per il Team UAE sono i copertoni P Zero Race TLR

Matteo Barbieri, General Manager di Pirelli Cycling, ha così commentato l’accordo appena raggiunto con Colnago. «L’impegno di Pirelli nel mondo del ciclismo professionistico – ha detto – è oggi ancora più ampio e importante. Con questa nuova partnership non celebriamo solo l’arrivo delle nostre gomme su un nuovo team WorldTour, ma sigliamo un accordo tutto italiano, che ci vedrà sulle bici di uno dei nomi più prestigiosi del ciclismo: Colnago. Per noi è un onore ed un orgoglio. Rappresenta anche una nuova collaborazione tecnica, che ci supporterà nel realizzare prodotti sempre più performanti, per il professionista e per l’amatore».

Alle parole Matteo Barbieri hanno fatto eco quelle di Nicola Rosin, Amministratore Delegato Colnago: «E’ una partnership che ci riempie di orgoglio perché stiamo parlando di Pirelli, il brand di riferimento assoluto nel mondo racing motorsport e che, nel ciclismo, ha intrapreso oramai una via di eccellenza e innovazione sul prodotto. Siamo pronti a vincere insieme».

Di nuovo con Trentin

La collaborazione tecnica con il UAE Team Emirates permetterà a Pirelli di poter fare tesoro dei feedback che arriveranno dagli atleti. Fra questi un ruolo di rilievo potrà sicuramente rivestirlo Matteo Trentin che in passato ha già corso con gomme Pirelli e ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei pneumatici P Zero. Questi ultimi hanno fatto la loro prima apparizione nel WorldTour nel 2018. Proprio quell’anno lo stesso Trentin ottenne la medaglia d’argento ai campionati del mondo di Harrogate.

L’altra scelta a disposizione del team di Tadej Pogacar sono i copertoni P Zero Tube SL
L’altra scelta a disposizione del team di Tadej Pogacar sono i copertoni P Zero Tube SL

Matteo Trentin non ha mancato di sottolineare la sua soddisfazione nel poter tornare a utilizzare gomme Pirelli. Ecco le sue prime parole: «Sono davvero felice di tornare a correre con Pirelli il prossimo anno. E’ significativo per me, perché sono stato uno dei primi corridori a testare e competere con Pirelli da quando sono rientrati nel ciclismo con le gomme da bici. Da allora, in pochi anni sono diventati uno dei leader di mercato e, per me, probabilmente i migliori pneumatici del circuito. Io e la squadra siamo davvero entusiasti di questo nuovo passo».

Pirelli

Pirelli PZero Race TLR SL, nato per correre: il test

16.12.2021
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Pirelli PZero Race TLR SL non è da categorizzare “solo” come uno slick. La sua valutazione deve partire nell’ottica di un tubeless road specifico per le competizioni. Si tratta di una gomma che ha una carcassa da 120 Tpi (120 fili per pollice), con un inserto anti-foratura (TechWall) che avvolge tutta carcassa (da tallone a tallone) e una mescola da considerare la top di gamma del segmento, ovvero la SmartEvo. Quest’ultima è la medesima impiegata per i tubolari, prodotto di riferimento in ambito pro. Vediamo insieme alcuni dettagli ed entriamo nello specifico del nostro test.

Lo abbiamo utilizzato su diverse tipologie di ruote, in questo caso con le Campy Bora Ultra WTO
In questo caso, usate con le Campy Bora Ultra WTO

Come si presenta

E’ una gomma tubeless che già al primo impatto visivo dà l’impressione di essere veloce e scorrevole. E’ ben fatta e mostra una compattezza di livello assoluto anche vicino ai talloni (morbidi) e perfettamente integrati nella struttura. Il Pirelli PZero Race TLR SL ha un design slick, con una porosità accentuata del battistrada e con l’aggiunta di due piccole scanalature centrali, parallele, che solcano lo pneumatico lungo il suo diametro. La qualità della mescola e una capacità ottimale della carcassa di adeguarsi alle pressioni utilizzate (sempre rispettando i canoni richiesti dal tubeless), permettono a questa copertura di “comportarsi bene” anche con asfalto bagnato.

Non significa che è una gomma rain, ma pur non avendo scanalature ai lati non subisce in modo eccessivo gli effetti della strada bagnata. La pastosità generale gli permette di tallonare facilmente, senza la necessità di inserire il liquido, operazione comunque fondamentale ai fini di protezione e sicurezza.

I Pirelli PZero sono disponibili in tre misure: 700×24, 26 e 28. Un’altra peculiarità: la compatibilità con i cerchi hookless dello pneumatico da 28 millimetri, mentre le versioni da 24 e 26 non lo sono.

Samuele Bressan, Marketing Manager di Pirelli Cycling (foto 6Stili)
Samuele Bressan, Marketing Manager di Pirelli Cycling (foto 6Stili)

Le nostre impressioni

Il primo step è la semplicità di tallonatura ed ingaggio al cerchio, fattore per nulla scontato e che agevola le operazioni di montaggio. Per completezza d’informazioni, abbiamo provato lo pneumatico con sezione da 26, montato su un cerchio tubeless ready con canale interno da 19 millimetri di larghezza. Pirelli PZero TLR SL, oltre ad essere leggero (siamo al di sotto dei 250 grammi per pneumatico, nella versione in prova) è ben costruito. Al pari di un’eccellente scorrevolezza, anche in caso di asfalto sconnesso e grossolano, non perde mai di aderenza, è sufficientemente morbida e, se utilizzata con le giuste pressioni di gonfiaggio, non dà mai la sensazione di “rimbalzare”. Lo shape arrotondato e uniforme è un vantaggio quando si piega in maniera decisa all’interno di curve e tornanti.

Il battistrada è poroso con il più classico disegno slick
Il battistrada è poroso con il più classico disegno slick

Una slick che non ha paura

Invita a caricare l’anteriore della bici per guadagnare ulteriormente velocità. Proprio in questo frangente si conferma un prodotto dotato di un’elevata tecnicità. Non è scontato avere uno pneumatico tubeless che aiuta a sostenere il carico anteriore e al tempo stesso non mostra una certa “durezza”.

La carcassa, in abbinamento alla mescola, ha una versatilità ottimale, utile quando è necessario sgonfiare lo pneumatico (ad esempio in caso di pioggia) e senza sacrificare la performance. Il range di utilizzo dipende ovviamente dal modo di guidare e dalla qualità della strada, dalla tipologia di ruota e anche dal peso del ciclista.

Ad esempio: il nostro peso è di 66 chilogrammi al momento del test e abbiamo utilizzato il Pirelli PZero all’interno di un range compreso tra le 5 e 6,5 bar. Portarlo a 7? Non è un problema, ma è necessario tenere ben presente che è al pari di una “gomma estiva”, che offre il suo massimo con temperature esterne non invernali.

Le due scanalature centrali e parallele
Le due scanalature centrali e parallele

In conclusione

Siamo di fronte ad un tubeless dedicato alle competizioni, particolarmente gratificante quando la velocità aumenta ed è necessario avere la situazione sotto controllo in curva. Il suo battistrada liscio non è sinonimo di “saponetta”, tutt’altro, perché non mostra mai incertezze, vibrazioni e difficoltà di adeguarsi al terreno. E’ necessario comprendere però, che il PZero TLR SL è uno pneumatico da gara, fattore che comporta una sorta di obbligo da parte dell’utente, ovvero quello di saper configurare il prodotto e settarlo in modo adeguato, aspetto che permette di sfruttare fino in fondo le sue potenzialità.

velo.pirelli.com

Pirelli e Trek-Segafredo, una partnership da Formula 1!

30.10.2021
4 min
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Alla vigilia del Gran Premio di Formula 1 degli Stati Uniti, disputato a Austin lo scorso fine settimana, Pirelli e il team Trek-Segafredo hanno annunciato di aver rafforzato la loro partnership per il 2022. A sancire simbolicamente l’accordo hanno chiamato l’ex campione del mondo Mads Pedersen e la campionessa d’Italia Elisa Longo Borghini. Entrambi hanno avuto l’opportunità di effettuare un giro d’onore sul Circuit of The America, lo stesso che ha visto Max Verstappen trionfare su Lewis Hamilton.

Matteo Barbieri Head of Pirelli Cycling & Roger Gierhart Vice-President of Trek Bicycle
Matteo Barbieri Head of Pirelli Cycling & Roger Gierhart Vice-President of Trek Bicycle

La scelta della location non è stata casuale. Trek e Pirelli hanno infatti voluto sottolineare la matrice racing della loro partnership. Al termine del giro effettuato sul circuito di Austin Elisa Longo Borghini ha sottolineato il proprio orgoglio nel poter contare sul supporto di Pirelli.

La campionessa d’Italia ha così dichiarato: «Siamo orgogliosi di correre e di lavorare con i loro tecnici. Grazie all’uso intensivo ed esteso della tecnologia, che l’azienda mette nei suoi pneumatici da ciclismo, il lavoro di sviluppo è continuo e siamo sempre sicuri di poter contare sul materiale più avanzato. In aggiunta, è emozionante pensare che i nostri pneumatici da ciclismo sono progettati, prodotti e testati con la stessa tecnologia messa a disposizione dei piloti di Formula 1!».

Tanti i risultati raggiunti

L’accordo fra Pirelli e Trek-Segafredo ha avuto inizio nel 2020. Da allora sono stati davvero tanti e di prestigio i risultati ottenuti. In sole due stagioni la squadra americana ha riportato diverse vittorie importanti utilizzando i Pirelli P ZERO TM. Tra queste è sicuramente da ricordare la Parigi-Roubaix femminile, al debutto quest’anno e vinta da un’incredibile Lizzie Deignan. Nel successo dell’atleta britannica un ruolo fondamentale l’ha sicuramente avuto la scelta dei pneumatici.

Una sezione dei copertoni P ZERO Race TLR
Una sezione dei copertoni P ZERO Race TLR

Per Pirelli le competizioni rappresentano un vero laboratorio a cielo aperto, dove poter sviluppare i prodotti che saranno poi messi a disposizione dei praticanti. In questo contesto, la partnership con gli atleti del team Trek-Segafredo risulta essere fondamentale, soprattutto per i feedback che ne derivano. Il primo pneumatico tubeless Pirelli per bici da strada, il P ZERO RACE TLR, è infatti il risultato diretto della collaborazione tecnica con la squadra.

Un roseo futuro

Per il 2022 in Pirelli si aspettano nuovi feedback dagli atleti del team Trek-Segafredo. L’obiettivo finale rimane sempre quello di realizzare prodotti in grado di soddisfare al meglio le aspettative dei praticanti.

Matteo Barbieri, responsabile di Pirelli Cycling, ha sottolineato questo aspetto: «La partnership con un’azienda leader come Trek e con gli atleti del team è cruciale per Pirelli. Lavoriamo per alzare ulteriormente il livello tecnologico dei nostri pneumatici cycling, progettati con la qualità e le prestazioni richieste dai professionisti. Con un’occhio di riguardo all’adattabilità e la versatilità necessarie per gli amatori. Ora la collaborazione continua e si amplia, a conferma della reciproca soddisfazione per il percorso fatto assieme finora».

Roger Gierhart, vicepresidente di Trek Bicycle, ha concluso con le seguenti parole: «Pirelli ha una storia pluridecennale nella produzione di pneumatici da competizione, vincenti. Siamo orgogliosi di lavorare con un’azienda che ha giocato un ruolo così importante nella ricca storia del ciclismo. Pirelli è un partner inestimabile per Trek-Segafredo, in particolare per il modo in cui lavora con i nostri corridori e il nostro staff, per realizzare prodotti che eccellono nel World Tour».

A conferma del rafforzamento della partnership con il team Trek-Segafredo, nel 2022 il logo Pirelli apparirà in posizione di rilievo sulle divise ufficiali sia della formazione maschile che di quella femminile.

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