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Wind Jacket WPT: la mantellina super tecnica di Outwet

21.03.2023
2 min
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Outwet allarga la propria collezione di accessori dedicati all’abbigliamento per il ciclismo con la nuova mantellina Wind jacket WPT. Un capo di grande fattura tecnica e di design, che unisce una impareggiabile leggerezza ad una protezione da vento e pioggia

La mantellina Wind Jacket WPT è costruita interamente con tessuto ripstop protettivo ed ultra leggero, con trattamento water repellent. Nella parte che c’è tra l’ascella e la schiena è presente un inserto bielastico che permette al capo di seguire il corpo del ciclista in ogni suo movimento. 

Tra la spalla e la schiena è presente un inserto bielastico per garantire maggiore comfort una volta in bici
Tra la spalla e la schiena è presente un inserto bielastico per garantire maggiore comfort una volta in bici

Protegge da acqua e vento

All’interno della giacca, nella parte del collo, Outwet ha inserito un tessuto di poliestere idrofilo, adatto a mantenere il colletto sempre all’asciutto. Anche nella zona della zip è stato inserito un inserto windproof per un’azione anti acqua migliorata. 

La mantellina Wind Jacket WPT è un capo adatto ad ogni stagione, questo grazie alla sua estrema leggerezza e traspirabilità. L’idrorepellenza è massima, per proteggere il corpo dall’acqua anche nelle situazioni più estreme. A questo si unisce anche un’altra caratteristica importante: la protezione dal vento. 

Il tessuto, leggero, è adatto a tutte le condizioni climatiche
Il tessuto, leggero, è adatto a tutte le condizioni climatiche

Caratteristiche

E’ una mantellina antivento leggera e tascabile, indispensabile nei cambi di stagione o durante lunghi percorsi con situazioni climatiche differenti o variabili. Composta al 100% in poliestere con tessuto idrofobico per una perfetta regolazione dell’umidità

Il prezzo al pubblico è di 90 euro ed è disponibile in cinque diverse colorazioni: bianco/rosso, bianco/verde, nero/bianco, senape/bianco ed infine verde/bianco.

Outwet

Giornata di pioggia, programmi stravolti: palestra e rulli

18.01.2023
6 min
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Il Team Corratec è stata l’ultima delle squadre italiane ad aggiungersi alla lista delle professional. Squadra piccola, ma l’entusiasmo, la voglia di fare bene e di mettersi in gioco proprio non mancano. E anche in un giorno di pioggia i ragazzi di Serge Parsani, Francesco Frassi e Fabiana Luperini non si fermano.

A Montecatini hanno svolto il loro mini-ritiro in vista delle prime imminenti gare. Ma la pioggia ci ha messo lo zampino. Tuttavia è stata l’occasione per vedere dal vivo come si riorganizza una squadra in caso di maltempo e di freddo.

Fuori piove, se ne approfitta per fare le foto. Il tempo viene ottimizzato
Fuori piove, se ne approfitta per fare le foto. Il tempo viene ottimizzato

Allarme rosso

Già la sera prima si continuavano a guardare le App meteo e tutte più o meno davano pioggia battente, specie nella prima parte della giornata.

«Se non piove – aveva detto il diesse Frassi – si parte alle 9,30 e si faranno 5 ore. Altrimenti dalle 10 si fanno le foto per il sito e le cartoline e si provano gli ultimi capi del vestiario Veloplus».

E così va: già prima delle 10 i corridori si ritrovano in una stanzone dell’hotel che li ospita appunto per foto e vestiario. Ma resta vivo il discorso dell’allenamento. Coloro che devono andare in Argentina per la Vuelta a San Juan fremono per fare qualcosa. Così optano per andare in palestra. 

«Poi – aggiunge Frassi – se il tempo migliora si esce in bici, altrimenti si fanno i rulli».

In palestra…

In palestra vanno Alex Konychev, Attilio Viviani, Stefano Gandin, Marco Murgano e Nicolas Dalla Valle, mentre German Tivani argentino proprio di San Juan, preferisce saltare la parte a secco. I ragazzi si scaldano sulle spin bike, meglio delle cyclette. Poi passano alla parte dei pesi e del core.

«In questo caso – spiega Attilio Viviani – con le gare imminenti si tende a preferire un tipo di palestra un po’ più “snella”. Quindi meno peso e ripetizioni più rapide. Si cerca di prolungare gli esercizi, magari alternando le gambe come sulla pressa o leg extension, fino anche a 3′. In questo modo, tra peso ridotto e velocità di esecuzione, è un po’ come simulare una SFR, in bici.

«Mentre in altri periodi dell’anno magari alla pressa fai solo cinque ripetute, ma con carichi massimali… da cui “non esci”. In questo caso è un po’ come fare le partenze da fermo in pista con rapportoni lunghi».

I ragazzi alternano la parte bassa con un po’ di core zone: addominali sostanzialmente, del plank, ma non solo.

Per la squadra, un pasto leggero e veloce
Per la squadra, un pasto leggero e veloce

Si esce?

Terminata la parte in palestra, si torna in hotel. Si fa un pasto leggero a base di riso o pasta o patate e null’altro. E questo riguarda soprattutto gli atleti che non faranno nulla e ne approfitteranno per concedersi un giorno di riposo totale, come Van Empel.

Il meteo sembra migliorare, così Frassi parlando fra i tavoli, spinge per uscire. Si faranno un paio di ore con un po’ di fuorigiri, che saranno utili soprattutto ai ragazzi che, dovendo andare in Argentina, tra viaggio e fuso orario staranno almeno tre giorni senza pedalare.

«Non sarebbe male – dice Frassi – riuscire a fare questa pedalata, soprattutto dopo il buon lavoro dei giorni scorsi».

Sui rulli

Però poi riprende a piovere e quindi l’idea di uscire svanisce nuovamente. Meglio evitare di ammalarsi. Tutti (o quasi) sui rulli dunque. Ma i rulli non sono 20 come i corridori, anzi 19… perché Valerio Conti è sul Teide. Bisogna fare i turni. Ci pensa il meccanico, ma la priorità va ancora ai ragazzi che devono andare a San Juan.

Un meccanico presenta a Frassi l’elenco degli atleti che si alterneranno sui rulli. I ragazzi sono liberi di andare a sensazione, ma un po’ tutti optano per velocizzare. Quindi alte cadenze.

«Io ho fatto un’oretta alla fine – spiega però Konychev – e ho inserito anche delle variazioni di forza. Per esempio due minuti e mezzo a 50 rpm alternati a due minuti e mezzo a 90-95 rpm. Un lavoro così aiuta anche a metabolizzare quanto fatto questa mattina in palestra. I battiti cardiaci? Sono arrivato anche a 170 pulsazioni. Ma essendo al chiuso con meno ossigeno salgono un po’ più facilmente e infatti i wattaggi non erano altissimi».

Ecco quindi come si salva una giornata di maltempo. Uscire sarebbe meglio, ma non tutto è buttato via.

La Passione Rain Jacket: pioggia e vento sono sconfitti

06.12.2022
3 min
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La Passione rinnova la propria serie di capi di abbigliamento dedicati al ciclismo: ecco la Rain Jacket, la prima giacca interamente impermeabile. Realizzata con un mono-tessuto accoppiato a tre strati tra i più leggeri e performanti del mercato. Leggerezza, comodità e protezione sono le caratteristiche principali di questo nuovo prodotto. Sviluppato grazie anche all’esperienza maturata dal contatto continuo con i professionisti

Impermeabile

E’ importante proteggere il ciclista dalla pioggia, soprattutto in questo periodo dell’anno dove il meteo cambia velocemente, tuttavia è fondamentale lo scambio termico. Questo è possibile nella Rain Jacket grazie ad un sistema di ventilazione interna che mantiene il corpo sempre asciutto non permettendo al calore di accumularsi.

La protezione dall’acqua è garantita da cuciture nastrate e da un doppio colletto. Sulla schiena il pannello è più lungo rispetto alle comuni giacche per garantire una migliore protezione. In più è dotato di un pannello riflettente per aumentare la visibilità del ciclista durante la pedalata.

Il doppio colletto evita che l’acqua possa entrare all’interno della giacca
Il doppio colletto evita che l’acqua possa entrare all’interno della giacca

Tecnica

La Rain Jacket di La Passione ha un taglio aerodinamico, la giacca è completata da una zip a due cursori rivestita per facilitare la ventilazione dall’alto o dal basso. E’ stato aggiunto anche un tiretto per facilitare l’apertura anche quando si indossano i guanti. Il tessuto è il softshell in grado di resistere ad una colonna d’acqua di 20.000 millilitri. 

Si tratta di una giacca leggera e ultra sottile, che può essere ripiegata e riposta nella tasca posteriore come un antivento tradizionale. Questo capo non è solamente un perfetto alleato in caso di pioggia, ma può essere utile anche indossato sopra altri strati per ripararsi dal vento.

La Passione

Pluvia: la giacca di Gobik impermeabile e traspirante

05.12.2022
2 min
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Nei mesi invernali, e non solo, durante le nostre uscite in bici capita spesso di dover affrontare dei cambi repentini del meteo. Delle situazioni che alle volte possono diventare molto fastidiose, soprattutto se non si indossano i capi d’abbigliamento adeguati. Gobik propone, nella sua già ampia gamma di capi tecnici, un nuovo prodotto pensato per queste situazioni incerte: la giacca Pluvia

Il tessuto è molto leggero, per una rapida asciugatura ed un ingombro ridotto una volta ripiegato
Il tessuto è molto leggero, per una rapida asciugatura ed un ingombro ridotto una volta ripiegato

Impermeabile e leggera

La giacca Pluvia è cucita con tessuto lightshell: impermeabile e con membrana idrofobica, che vi permetterà di continuare a pedalare in caso di vento, pioggia leggera o moderata. E’ in grado di reggere fino ad una colonna d’acqua di 10.000 millilitri. In più è dotata anche di una buona traspirabilità, nonostante abbia delle cuciture sigillate con rinforzo in silicone sulle spalle, per evitare che l’acqua penetri all’interno.

La zip rinforzata evita che l’acqua entri all’interno della giacca durante la vostra pedalata
La zip rinforzata evita che l’acqua entri all’interno della giacca durante la vostra pedalata

Dettagli tecnici

La zip frontale della giacca Pluvia è sigillata, con abbottonatura superiore ed inferiore, per evitare fastidiosi sfregamenti durante la pedalata. Le maniche, rigorosamente lunghe ed i polsini hanno un fondo elasticizzato. Anche in questo caso la scelta è per evitare che l’acqua entri all’interno della giacca. La parte posteriore è più lunga per proteggere la schiena dagli schizzi. Pluvia è dotata di tasca interna per una comoda ripiegatura, grazie alle sue proprietà di asciugatura rapida, è possibile riporla subito dopo la fine della pioggia.

La vita è elastica per una migliore vestibilità adattandosi a tutte le tipologie di fisico. Su tutta la giacca sono state aggiunte delle parti riflettenti per aumentare la visibilità del ciclista. Le taglie vanno dalla XXS alla XXL. Il prezzo al pubblico è di 83 euro.

Gobik

Assos aggredisce l’autunno con la Spring Fall Jacket

08.10.2022
3 min
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L’autunno è la stagione che raccoglie al suo interno tutti i climi e microclimi. Si passa dal freddo delle prime ore del mattino al caldo, dalla pioggia al sole fino al vento freddo che si incontra in discesa. Quando si è in bici è importante affrontare ogni situazione con il giusto equipaggiamento, meglio ancora se troviamo un capo valido per tutte le situazioni. Assos lo ha trovato e ce lo presenta: si tratta della giacca Spring Fall Jacket.

Versione rivisitata

Il marchio svizzero ha preso quello che era il suo miglior capo per la stagione autunnale e lo ha rivisitato. La membrana di cui questa giacca è composta ha caratteristiche traspiranti e termoregolanti, nata dal Layering System.

La Spring Fall Jacket può essere utilizzata abbinandoci qualsiasi altro indumento: come una maglia intima nelle giornate più fredde o strati più leggeri quando le temperature si fanno più gradevoli.

Il collo alto e coprente è utile per evitare all’aria fredda di entrare all’interno
Il collo alto e coprente è utile per evitare all’aria fredda di entrare all’interno

Membrana brevettata

Assos ha rivisitato la sua membrana brevettata Airblock888 che va a proteggere le zone più esposte al freddo ed alle intemperie, come il petto, la parte laterale del busto ed il dorso. La traspirabilità è una caratteristica da non sottovalutare, in nessun caso, anche nelle cosiddette mezze stagioni.

Nella parte inferiore della schiena la Spring Fall Jacket ha un pannello che mantiene il microclima interno asciutto. Nella parte delle maniche e nella zona del collo, invece, il tessuto utilizzato è termoisolante e idrorepellente. Il collo alto e compatto offre morbidezza e isolamento per una termoregolazione attiva senza bisogno di abbassare la zip ed esporre la gola all’aria fredda. La Spring Fall jacket è in vendita al prezzo di 240 euro.

Assos

Quei trucchi dei pro’ per contrastare la pioggia

23.04.2022
6 min
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Pioggia era prevista e pioggia è arrivata per l’ultima frazione del Tour of the Alps. Non c’è un freddo che morde alla partenza di Lienz, la temperatura è intorno ai 7 gradi: una situazione che potrebbe essere leggermente differente a ridosso degli scollinamenti, ma non è prevista la neve. Analizziamo alcune scelte tecniche, tra quelle che abbiamo visto sulle biciclette e relative all’abbigliamento dei corridori.

Per il Team Movistar, parafanghino al foglio firma
Per il Team Movistar, parafanghino al foglio firma

Il parafanghino, quasi un ricordo

Per un periodo è stato un must, utile soprattuto per chi utilizzava le “selle con il buco”. Ora è quasi sparito, lo usano davvero in pochi e quando si vede montato al foglio firma, non è scontato ritrovarlo al momento della partenza. E’ pur vero che rispetto al passato i capi tecnici fanno la differenza e adesso scendono verso la zona lombare e i glutei, rendendo “quasi” impermeabili queste zone del corpo. Il vecchio parafanghino diventa un impiccio.

Prima si controllano le gomme

Anche nelle condizioni di asfalto bagnato, le scelte si dividono tra tubolari e tubeless, ma è pur vero che la seconda opzione ha la meglio (per numero). Vanno per la maggiore i tubeless da 28, a prescindere dal team e dalla fornitura dello sponsor.

«Per noi i tubeless sono la normalità», dice Matteo Cornacchione del Team Ineos-Grenadiers. «Le scelta del profilo delle ruote è soggettiva, quasi tutti gli atleti usano il tubeless da 28, ad eccezione di “Salva” (Salvatore Puccio) che usa una sezione da 25. In una condizione come quella di oggi la pressione varia fra 4 e 5 atmosfere. Generalizzando si abbassa di 0,3/0,4, rispetto all’asciutto».

I tubolari li troviamo tra le 6 e 7 atmosfere. Dipende molto dalla natura del prodotto, se con carcassa sintetica e/o di cotone. Abbiamo notato i team supportati da Vittoria, con i tubolari gonfiati anche oltre le 7 bar. Notoriamente lo pneumatico Vittoria è elastico e morbido. Di poco superiore alle 6 bar per i Continental, per fare un altro esempio: tubolare con struttura sintetica e “più tosto” rispetto ad un Vittoria.

Poi tocca alla catena

L’extra lavoro dei meccanici è legato anche ad una lubrificazione aggiuntiva delle catene e di alcuni comparti della trasmissione. Viene usato anche del grasso bianco, non solo dei lubrificanti a goccia.

Borraccia prerace di Lopez
Borraccia prerace di Lopez

Il the caldo è sostituito dagli integratori

«Una volta i corridori chiedevano il the caldo, anche prima della partenza – afferma Cenghialta, diesse del Team Astana – ora ci sono gli integratori per ogni momento e questi hanno sostituito anche quelle vecchie abitudini. Non c’è una scelta specifica per il freddo».

E poi l’abbigliamento, fra tecnologia e brand

Capi tecnici sempre più leggeri e sottili, al tempo stesso caldi, confortevoli e protettivi. Guardi i corridori in una giornata di pioggia e capisci veramente quanto valgono le preferenze dell’atleta, così come la fornitura dei materiali che ha a disposizione.

Ci sono le giacche tutte d’un pezzo, quelle che lasciano scoperto l’avambraccio (ma viene indossato un manicotto waterproof) e tutti con le salopette leggere, non termiche (comunque davvero rare e indossate da pochi).

In pochi con i gambali alla partenza, ma l’odore di olii riscaldanti invade la zona dello start.

Caschi tutti chiusi, sì e no. Ci sono le fasce riscaldanti sulla fronte e il cappellino (presenti anche quelli impermeabili) sotto casco. I copriscarpe waterproof, di tutte le taglie, misure ed altezze. Ancor più leggeri in futuro grazie a spray impermeabili protettivi? Nulla è impossibile.

Salopette anti-abrasioni e lenti neutre

La salopette con la pannellatura laterale in Dyneema (prodotta da DSM) non è una novità in senso assoluto, soluzione già utilizzata in passato da Craft. Il tessuto Dyneema è utilizzato anche per le calzature, è particolarmente resistente alle abrasioni ed è meno elastico rispetto ad una fibra di Lycra. In caso di caduta e conseguente scivolamento sull’asfalto non si strappa e protegge la cute. E’ utilizzata da Etxeondo.

Un altro fattore molto soggettivo è la scelta delle lenti, molti con le neutre, qualcuno con le fumé e adattative, in pochi con le scure.

Gobik e Polartec, una nuova collaborazione

03.01.2022
3 min
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Il marchio iberico Gobik ha sviluppato in collaborazione con Polartec un pool di capi tecnici per la stagione invernale, specifici per condizioni di vento freddo, pioggia. Si chiama Black Series e utilizza i tessuti con le tecnologie Polartec Alpha e NeoShell.

Gobik, spirito di innovazione

Il ciclismo è considerato da molte aziende del settore (e non solo), lo sport outdoor per eccellenza, perché lo sforzo fisico si confronta con il continuo cambiamento delle condizioni climatiche. Non solo, con questo è necessario far collimare diversi processi di termoregolazione corporea e i capi tecnici, con i loro tessuti sono in grado di influire sulla performance atletica, in positivo e/o in negativo.

La Black Series di Gobik è composta dalla Armour Thermal Jacket e dalla Envy Water Jacket ed entrambe combinano la tecnologia NeoShell. Questo tessuto è protettivo e traspirante, confortevole grazie alla sua elasticità che gli permette di adattarsi al corpo ed è impermeabile. Polartec Alpha invece è in dotazione alla giacca Envy Water. Quest’ultima è disponibile in due versioni, a manica corta oppure lunga ed è una sorta di complemento con l’obiettivo di essere impermeabile prima di tutto. E’ utilizzabile anche in condizioni miti, combinata a capi primaverili e summer.

Cosa significa Polartec

Nello specifico, Polartec NeoShell è un pilastro dei capi tecnici più moderni che proteggono e permettono di allenarsi anche in condizioni estreme, di vento gelido e pioggia. È un tessuto con un peso molto ridotto e viene impiegato nei capi con un alto tasso tecnico. E’ traspirante perché permette di veicolare verso l’esterno il vapore prodotto durante lo sforzo, è impermeabile e la sua elasticità diventa un vantaggio in quanto non blocca i movimenti. Alpha invece è una sorta di membrana isolante, originariamente sviluppata per le forse speciali USA. Il tessuto è leggerissimo e si basa su fibre sintetiche volumizzate, combinate con una struttura a rete più solida, una sorta di scheletro interno. E’ waterproof ma anche isolante e in combinazione con un capo NeoShell aumenta il suo range ottimale di utilizzo, configurabile tra i 10° e -5°.

gobik.com
polartec.com

Soft Shell e salopette di rh+ per l’inverno su ogni terreno

19.10.2021
4 min
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Che sia ciclismo su strada o offroad, rh+ ha la soluzione per affrontare vento e pioggia mantenendo eccellenti livelli di traspirabilità e comfort. L’azienda di cui avevamo già parlato per la presenza nel triathlon di Tokyo accanto ad Alice Betto, sfodera ora gli ultimi arrivi per la stagione più fredda, per uomo e donna. Tra questi le nuove giacche in Soft Shell: Logo II Jacket e Logo II Printed Jacket, ideali per comfort e caratteristiche tecniche. La salopette da uomo Wind Bibtight, calda e antivento. Infine la giacca da donna Code W Jacket insieme alla calzamaglia Reflex W Bibtight, racchiudono le proposte specifiche per affrontare le uscite invernali su ogni terreno e con qualunque condizione meteorologica. 

Soft Shell per l’uomo

Logo II Jacket e la Logo II Printed Jacket, sono le due nuove proposte che qui analizziamo. Entrambi capi tecnici invernali realizzati con tessuto Biomorphic AD antivento nella parte frontale, abbinato al nuovo ECO Biomorphic ID WR sul retro. Il trattamento Water Repellent rende queste giacche ancora più protettive dai rigidi mesi invernali, mentre la struttura a nido d’ape del tessuto principale aumenta ulteriormente la traspirabilità.

Tre tasche cargo e una mini tasca con zip sul retro offrono grande spazio per gli oggetti personali. La Logo II Jacket e la Logo II Printed Jacket hanno una costruzione COMFORT Fit anatomica preformata, il fondo maglia Grip Fit Xlight con silicone interno antiscivolo. Il collo è preformato posteriormente per migliorare la posizione in bicicletta, le applicazioni riflettenti sul retro e sul fianco sinistro aumentano la visibilità sulla strada.

Logo II Jacket è acquistabile a 109,90 euro, Logo II Printed Jacket a 129,90 euro. Le taglie disponibili vanno da S a 3XL

Soft Shell per la donna 

Nella collezione invernale da donna di rh+ troviamo la Code W Jacket, una giacca Soft Shell sviluppata per le basse temperature e ricca di dettagli per essere sia funzionale sia confortevole. Il nuovo tessuto Morphic AD è sviluppato per offrire protezione dal vento garantendo sempre un’elevata traspirabilità. Così come le giacche da uomo, la Code W Jacket ha tre ampie tasche cargo e una mini tasca con zip per oggetti di valore, oltre a un’applicazione riflettente sul davanti e sul retro per una maggiore sicurezza nei mesi invernali.

Code W Jacket è disponibile in 5 taglie da XS a XL ad un prezzo di 109,90 euro. 

Le salopette di rh+

A completare la proposta invernale da uomo troviamo la Wind Bibtight. La salopette più calda di rh+ con un’eccellente protezione dal freddo grazie agli inserti antivento frontali AD Biomorphic Light, mentre il nuovo tessuto Biomorphic Thermoroubaix assicura protezione dall’acqua. Ad aumentare il comfort di questo prodotto sono le cuciture elasticizzate ultrapiatte e l’elastico interno con silicone antiscivolo per il fondo gamba. Wind Bibtigh è disponibile in 6 taglie da S a 3XL ad un prezzo di 184,90 euro.

Per la donna si completa il look con la Reflex W Bibtight: una salopette dal taglio più alto con dettagli di stile e caratteristiche tecniche che offrono un maggiore comfort e un’ottima vestibilità. La salopette è calda grazie al nuovo tessuto Biomorphic Super Roubaix ID e include dettagli riflettenti per la sicurezza sulla strada. La parte posteriore in rete 3D traspirante con morbide bretelle aumenta ulteriormente il comfort. Reflex W Bibtigh è disponibile in 5 taglie da XS a XL ad un prezzo di 139,90 euro.

rh+

Sportful, freddo e acqua non ci terranno lontani dalla strada

16.10.2021
4 min
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Per temperature rigide e maltempo bisogna affidarsi a prodotti performanti e di qualità. Ecco tre proposte di Sportful per queste condizioni avverse che faranno da contorno agli allenamenti invernali di ogni ciclista. E se già il kit fornito ai professionisti è un’ispirazione per chiunque pedali, quel che segue alza ancora l’asticella. La Fiandre Medium Jacket, una giacca tecnica invernale che non teme l’acqua. E infine le calzamaglie: Fiandre Bibtight e Fiandre Norain Team Bibtight per proteggere le gambe dal freddo e dalle intemperie. 

Fiandre Medium Jacket

Uno strato in più per spingere contro il freddo, è questo l’obiettivo di Fiandre Medium Jacket. Una giacca adatta quando la temperatura scende, ma la voglia di salire in sella rimane. Frontalmente presenta uno strato in Goretex Infinium, sul retro invece un tessuto traspirante NoRain, con dettagli idrorepellenti lungo tutta la giacca. Le tasche hanno fori anti-acqua per proteggere gli oggetti personali.

Il tessuto nella parte superiore del collo, polsi e coda, è trattato con water-repellent. Comfort di utilizzo assicurato per vestibilità, grazie ai dettagli come il colletto doppio. Disponibile in 4 colori per 6 taglie da S a 3XL ad un prezzo di 189,90 euro. 

Fiandre Bibtight

La calzamaglia Fiandre Bibtight è adatta a ogni condizione invernale. La membrana in Polartec Neoshell è stata applicata su punti strategici come fondo gamba e ginocchio, per consentire massimi livelli di protezione ed elasticità. Il capo ha uno spessore importante sulle gambe, ma leggero sul busto per accogliere meglio la termicità della giacca invernale.

Prezioso e funzionale il trattamento NoRain contro ogni imprevisto meteo. In corrispondenza della giacca la rete è leggera per favorire la traspirazione degli indumenti della parte alta. Disponibile in 6 taglie da S a 3XL ad un prezzo di 169,90 euro. 

Fiandre Norain Team Bibtight

Un altro modello di calzamaglia ideata per la pioggia e non solo è Fiandre Norain Team Bibtight. Il tessuto termico spazzolato NoRain è trattato con esclusive nanotecnologie. Molto traspirante, non trattiene il calore nelle giornate secche e il suo trattamento idrorepellente è in grado di tenere fuori pioggia, neve bagnata e schizzi sollevati in corsa. In condizioni di bagnato estremo, non assorbe l’acqua e tiene più caldi. Ideale per uscite non inferiori ai 5°C, il capo ha un peso contenuto di 235 grammi. Disponibile in 6 taglie da S a 3XL ad un prezzo di 119,90 euro. 

sportful.com