Trofeo Binda, parterre mondiale per junior ed elite

14.03.2022
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Pochi giorni mancano all’attesissimo Trofeo Alfredo Binda in programma domenica a Cittiglio. Al via saranno presenti le migliori squadre World Tour e continental del panorama ciclistico femminile. Ad anticipare la gara regina, la mattina andrà in scena il Piccolo Trofeo Binda – Valli del Verbano dedicato alle donne junior e gara d’apertura della Coppa delle Nazioni UCI. Anche qui con una lista partenti internazionale, che vedrà 16 squadre straniere da 13 differenti stati. 

Abbiamo chiesto all’organizzatore Mario Minervino di illustrarci gli ultimi dettagli e cosa c’è alla base di questo grande evento.

Mario Minervino dirige l’organizzazione delle due prove junior ed elite
Mario Minervino dirige l’organizzazione delle due prove junior ed elite

Una startlist da mondiale

Il ct della nazionale Sangalli l’ha definito un “mondiale di primavera”. Come contraddirlo visto l’elenco delle partenti che vede le 25 squadre al via. Anche il percorso che l’anno scorso ha visto trionfare Elisa Longo Borghini potrebbe essere un punto di partenza per il percorso iridato. 

Tra le favorite spiccano i nomi di Cecilie Uttrup Ludwig della FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, che ha fatto terza tre volte. Naturalmente Marianne Vos (Team Jumbo-Visma), da considerare tra le favorite. Ashleigh Moolman-Pasio e Chantal Blaak del Team SD Worx. Della Movistar Team Women la probabile capitana Katrine Aalerud, a cui si addice gran parte del percorso. Anche Mavi Garcia della UAE Team ADQ sarà da tenere d’occhio. Per quanto riguarda le favorite italiane, per il team Trek-Segafredo saranno sicuramente Elisa Longo Borghini, che partirà con il numero uno sul dorso ed Elisa Balsamo.

Elisa Longo Borghini ha vinto l’edizione del 2021 dopo una lunga fuga
Elisa Longo Borghini ha vinto l’edizione del 2021 dopo una lunga fuga
A che punto siete con l’organizzazione?

Siamo in dirittura d’arrivo, stiamo ultimando tutto.

I protocolli covid sono ancora stringenti?

Abbiamo un incontro giovedì in questura, abbiamo il tavolo tecnico, vediamo cosa ci diranno, per il momento non abbiamo ancora indicazioni.

Parliamo del percorso di questa edizione…

Il percorso è uguale a quello dell’anno scorso. E’ piaciuto e andato bene, abbiamo visto che è stato apprezzato dagli addetti ai lavori. E si è visto, con la bellissima fuga da lontano con cui ha vinto Elisa Longo Borghini. Più lungo e più duro delle precedenti edizioni. E’ venuto naturale riproporlo.

La gara attraversa le Valli del Verbano e 19 comuni…

Come lo abbiamo disegnato ha funzionato. Sul percorso sono presenti dei traguardi volanti e Gpm che coinvolgono le amministrazioni che tocchiamo. Ci sembrava doveroso nei confronti loro gratificarli per la collaborazione che ci danno.

Elisa Balsamo è tra le favorite, con una condizione in forte crescita
Elisa Balsamo è tra le favorite, con una condizione in forte crescita
Junior ed elite condivideranno parte del percorso?

Il finale delle junior è come quello delle elite. Anche se il percorso in generale è meno lungo e duro.

Quanto è importante per voi affiancare le junior alle elite?

A Cittiglio ci abbiamo sempre creduto nel ciclismo giovanile. E’ una tradizione che ha radici in molti anni. Da quando è diventata Coppa delle Nazioni. L’UCI ci aveva chiesto di non fare entrambe le gare, ma noi abbiamo argomentato la nostra volontà di dare spazio anche alle junior e di valorizzare il movimento femminile. In un contesto di una gara così importante ci sembrava scorretto non farlo. 

Siete un esempio anche sotto l’aspetto giovanile…

Ho battuto il chiodo e oltre a questo ho anche chiesto che diventasse Coppa delle Nazioni UCI. Anche perché è nata proprio da Cittiglio. I costi sono tanti ma bisogna valorizzare il movimento giovanile per investire sul futuro

Cosa comporta organizzare un evento World Tour?

Vuol dire tanto. Ci sono costi enormi, vuol dire dare tanto prestigio. Siamo stati sempre ad alto livello quindi il passaggio non lo abbiamo subito. Anzi ogni anno che passa cerchiamo di fare qualcosa di diverso e arricchire l’evento. L’immagine che trasmettiamo è chiara e genuina. É una grande corsa

Cecilie Uttrup Ludwig ha siglato tre terzi posti in questa competizione
Cecilie Uttrup Ludwig ha siglato tre terzi posti in questa competizione
Il ct Sangalli vi ha denominato “mondiale di primavera”. Quest’anno maggiormente perché ha paragonato il finale alla prova iridata australiana di settembre…

Parole sue. Ci fa molto piacere. La corsa juniores prevede 16 squadre straniere di 13 nazionali diverse. Sicuramente può risultare importante come un europeo. Per le elite è un’indicazione per dare i giusti spunti.

Il parterre al via comprende le migliori formazioni al mondo. Chi sarà al via?

Se facessi i nomi farei un torto a qualcuna. Ci sono veramente tutte e ne siamo contenti. L’unica che so è che non sarà al via la Van Vleuten. 

Qual è il futuro prossimo per la competizione?

Il futuro vedremo. Non me la sento di parlarne adesso. Siamo a pochi giorni dall’edizione 2022 e mi concentro sul presente. Da lunedì ci risentiamo e guardiamo al 2023. L’importante è che questa sia una giornata di sole e di sport. 

Piccolo Binda alla Finlandia ma Barale risponde presente

21.03.2021
3 min
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Scattare, fare la selezione, magari avere anche la consapevolezza di essere più forte, ma poi doversi arrendere in volata. E’ il destino beffardo di chi è scalatore o di chi non è velocissimo. Che poi però a pensarci bene, il destino con Francesca Barale non è stato poi tanto beffardo.

Lei è la campionessa italiana juniores in carica e anche in campo internazionale si è sempre fatta valere, come oggi nel Piccolo Trofeo Binda, una sorta di mini-mondiale di primavera. La portacolori del team Vo2 Team Pink ha concluso al quarto posto.

Francesca che corsa è stata? E’ andata come ti aspettavi?

Ma sì dai, me l’aspettavo così più o meno. Siamo partite abbastanza forte nei giri del circuito di Cocquio, anche perché era un percorso pianeggiante. La salita di Casale l’abbiamo sempre fatta ad un ritmo sostenuto e all’ultimo giro ho fatto il forcing sulla salita di Orino. Ho provato due volte e in cima sono riuscita ad avere un po’ di vantaggio, ma non è bastato. Mi hanno ripreso in discesa e dopo mi sono dovuta giocare la corsa in volata che, diciamolo, non è il mio forte! Un po’ però mi dà fastidio questo quarto posto perché il podio era lì.

L’arrivo del Piccolo Trofeo Alfredo Binda con la Ahtosalo in testa
L’arrivo del Piccolo Trofeo Alfredo Binda con la Ahtosalo in testa
Siete arrivate con un leggero vantaggio sul gruppo. Quel drappello di cinque l’hai portato via tu? E’ nato in seguito al tuo attacco sulla salita di Orino?

Sulla salita di Orino sono partita nel tratto che si faceva solo all’ultimo giro – sospira la Barale – Prima siamo andate via in cinque e ci siamo date un po’ di cambi, quindi in vista dello scollinamento ho attaccato. Le ho staccate, ma mi hanno ripreso e siamo rimaste quelle cinque.

Beh, però è una bella soddisfazione: la tua azione ha inciso sull’economia della corsa…

Sì, sì, sono contenta di com’è andata. Sicuramente è stato meglio che arrivare con un gruppo intero.

Ti aspettavi la vittoria della finlandese Anniina Ahtosalo? Ha fatto una volata di potenza nel rettilineo finale che tirava un bel po’…

In verità lei non l’avevo mai mai sentita, però è in una squadra abbastanza forte e hanno lavorato bene. Così come hanno lavorato bene la Francia e la Svizzera. E infatti si sono rivelate competitive.

Quali sono le caratteristiche di Francesca Barale? Hai detto che vai forte in salita, che le volate non sono il tuo forte, quindi sei una scalatrice?

Scalatrice e passista scalatrice (è stata anche terza nell’italiano a crono, ndr). Infatti quello di oggi era un percorso che si addiceva abbastanza alle mie caratteristiche, anche se erano tutti strappi corti mentre io prediligo le salite lunghe.

Francesca Barale, 17 anni, al via questa mattina (temperatura prossima allo zero)
Francesca Barale, 17 anni, al via questa mattina (temperatura prossima allo zero)
Adesso che programmi avete tu e la tua squadra?

Non abbiamo un programma ben definito, purtroppo. Non ci sono tante gare a causa del covid. Però facendone molte open, immagino che ad aprile e maggio disputeremo quelle. E a giugno ci sarà il campionato italiano.

Hai parlato di gare open, ti alleni con qualche elite?

Io abito vicino ad Elisa Longo Borghini. Però noi ci incontriamo spesso perché lei è sempre fuori, ma quando possiamo usciamo assieme.

Non abiti lontano da qui, conoscevi il percorso? Lo avevi provato?

Siamo venute già l’anno scorso, poi però la gara è stata annullata. E siamo tornate anche quest’anno a visionarlo. Sono contenta che ci sia una gara internazionale vicino a casa mia (Domodossola, ndr), dall’altra parte del lago Maggiore.

E’ vero che è diversa l’idea che ci si fa di un percorso nell’affrontarlo in allenamento e poi in gara?Parliamo della scelta dei rapporti, delle velocità…

Un po’ sì. In allenamento certe cose sembrano sempre un po’ più dure, soprattutto le salite, mentre in gara passano più in fretta.