BePink Gold, la nuova maglia di ReArtù raccontata da Vitillo

21.07.2023
5 min
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I capi creati da ReArtù sono il frutto della lavorazione artigianale di tessuti speciali e di macchinari moderni. Etica, reciprocità, responsabilità, sono alla base del modo di interpretare l’attività agonistica del team BePink Gold nel rispetto delle regole, nell’accettazione dell’altro, nella condivisione dell’impegno e dei risultati.

L’unione di questi intenti e del concetto di performance ha dato alla luce alla maglia da gara della BePink Gold, firmata ReArtù. Per la realizzazione di questo approfondimento ci siamo affidati per il lato tecnico di Paolo Castellucci titolare del maglificio romagnolo e a Matilde Vitillo (foto di apertura) portacolori della formazione femminile italiana.

La nuova maglia ha fatto il suo esordio al Giro Donne, qui Prisca Savi
La nuova maglia ha fatto il suo esordio al Giro Donne, qui Prisca Savi

Parola a Matilde Vitillo

Dal laboratorio al campo si sa è sempre un passaggio non scontato. La rendita sulla carta deve avere sempre un riscontro da parte degli atleti. Matilde Vitillo ha iniziato ad utilizzare la nuova maglia in occasione del Giro d’Italia Donne di quest’anno. Per la classe 2001, la stagione 2023 non è partita nel migliore dei modi con una mononucleosi e la toxoplasmosi che hanno compromesso la prima metà dell’anno. Quando ci risponde Matilde è a Livigno in ritiro con la nazionale in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. 

«Ho iniziato – racconta la Vitillo – ad usare la nuova maglia al Giro Donne e devo dire che mi sono trovata bene fin da subito. Le temperature erano spesso sopra i 30 gradi. Sicuramente la traspirazione è un aspetto che mi ha colpito molto. E’ una maglia che si adatta benissimo agli sbalzi termici. E’ leggera e confortevole e si adatta benissimo al corpo. I tessuti combinati sono come una seconda pelle. L’aerodinamica è un altro aspetto che apprezzo molto, non ci sono svolazzamenti o pieghe fastidiose».

Nuova colorazione subentrata con lo sponsor Gold nel 2023. Vitillo è la prima da sinistra, poi Zanardi
Nuova colorazione subentrata con lo sponsor Gold nel 2023. Vitillo è la prima da sinistra, poi Zanardi

Su misura

Ogni taglio di tessuto deve essere pensato per essere come una seconda pelle sul corpo delle atlete. Per la realizzazione di questa maglia ReArtù ha assecondato ogni richiesta del team. Tra queste la doppia configurazione del colletto. Così come il fitting dedicato alle misure delle cicliste del team BePink Gold. La Vitillo ci porta ancora più a fondo alla scoperta di questa maglia. 

«Ci è stata fornita – spiega – con due differenti colletti. Uno è il classico, il nostro è in particolare rosa. L’altro invece è radente al collo, quindi lascia molta più libertà e freschezza. Io preferisco quest’ultimo perché mi da sensazioni di libertà. La maglia è ovviamente pensata per il corpo femminile. Si vede che c’è un taglio realizzato ad hoc da ReArtù per noi. Questo permette alla maglia di rimanere sempre ferma e aderente. Anche se devo dire che in gara non ci si fa troppo caso. Se ci penso però non ricordo momenti in cui abbia mai sistemato la maglia. Con ReArtù collaboriamo da anni. I kit che utilizziamo sono ogni anno più tecnici e performanti».

Quattro tessuti

Quando si parla di prestazioni, i dettagli sono i marginal gains a cui ogni atleta aspira. Quando si parla di tessuti tecnici al giorno d’oggi ci sono requisiti imprescindibili. L’aerodinamica è tra questi uno degli elementi determinanti della rendita di un capo. Segue un altro aspetto fondamentale, il comfort d’utilizzo. Ora parola a Paolo Castellucci, titolare di Reartù. 

«Questa maglia – spiega Castellucci – è l’insieme di quattro tessuti, combinati strategicamente in base alla zona e alla rendita che devono avere. Davanti abbiamo un tessuto che si chiama leader. Un filato molto famoso. Le sue caratteristiche predominanti sono la leggerezza e la traspirazione. Si asciuga molto in fretta ed è ideale per le gare lunghe e allenamenti con temperature alte. Per aumentare la traspirazione è stata installata una rete traforata sui fianchi e nei sottomanica. Questo permette di avere un body mapping studiato nel dettaglio. Queste parti sono quelle che devono rimanere più areate possibili. 

«Dietro abbiamo un filato in carbonio – prosegue – che è un po’ più sostenuto. Si traduce in una trama un po più “pesante“ che filtra i raggi del sole e crea una protezione maggiore. Tutto conservando un’ottima espulsione del sudore. Un esempio di aerodinamica invece è il tessuto delle maniche. E’ leggero ed elastico e con del silicone nella parte interna per evitare fastidiosi movimenti. La trama rende la manica estremamente filante e liscia alle alte velocità».

La maglia in gara viene alternata con l’utilizzo del body. A sinistra Silvia Zanardi
La maglia in gara viene alternata con l’utilizzo del body. Al centro, Silvia Zanardi

Vestibilità e comfort

Come riportato da Matilde Vitillo, il fitting di questa maglia è un vero e proprio pregio. Così come il comfort. Le cuciture della maglia ufficiale BePink Gold hanno una costruzione pensata per un utilizzo prolungato e ad alta intensità. 

«Come cuciture – conclude – abbiamo le quattro aghi colorate, con struttura piatta. Sono comode e non creano nessun tipo di fastidio a contatto con la pelle e con altri tessuti. Sono inoltre, resistenti e si mantengono nel tempo. Per migliorare il comfort oltre alla scelta accurata dei tessuti abbiamo fatto un taglio apposta per le ragazze, che è molto più aderente e sfiancato in vita e in modo che sia tutto più su misura. Non è il taglio classico che si può trovare nelle maglie “normali”. Questo permette alle atlete di avere una seconda pelle addosso, fresca e asciutta sempre».

La maglia Be Pink Gold è già disponibile presso il negozio di ReArtù di Forlì e prossimamente sarà disponibile sul sito online. 

Da ReArtù arriva il pantaloncino “monoblocco”

16.05.2023
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ReArtù, azienda romagnola, è sempre all’avanguardia e in continua fase di ricerca e sperimentazione. E lo è sia per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico, non solo relativo al ciclismo, che per gli altri sport come il pattinaggio di velocità.

La scorsa volta avevamo provato un body innovativo, adesso abbiamo provato un pantalocino che è un prototipo. E possiamo già anticipare che si tratta di una “fascia” in cui spicca senza dubbio il comfort.

Lo stesso pantaloncino è un pezzo unico. Uniche cuciture sul fondello
Lo stesso pantaloncino è un pezzo unico. Uniche cuciture sul fondello

Pantaloncino monoblocco

Questo pantaloncino è un capo in fase di sviluppo. Ci sono vari tester prescelti, ciclisti di livello, che ogni giorno macinano chilometri per metterlo sotto torchio.

«Si tratta di una salopette corta “monoblocco” – spiega Paolo Castellucci, patron di ReArtù – nel senso che dalla cima delle bretelle alla parte bassa del gambale si tratta di un pezzo solo. Le uniche cuciture presenti sono quelle per fissare il fondello alla salopette.

«Per riuscire in questa “impresa” abbiamo scelto una lycra particolare (che Castellucci preferisce non rivelare, ndr) e che ci ha consentito anche di fare dei tagli vivi molto puliti. Tagli che tra le altre cose si possono fare nel verso che uno desidera. Il risultato è un “effetto guanto” quando lo s’indossa».

Tutti i capi di ReArtù sono made in Italy e personalizzabili
Tutti i capi di ReArtù sono made in Italy e personalizzabili

Comodità e traspirabilità

Nelle nostre pedalate abbiamo in effetti riscontrato questo “effetto guanto”. Il pantaloncino è davvero comodo. Non stanca neanche dopo diverse ore di sella e soprattutto si resta freschi. E vi si resta non tanto perché il pantaloncino riesce a dissipare il calore dall’interno, ma perché non lo fa entrare.

E’ una sensazione che abbiamo cercato di trasmettere anche a Castellucci, il quale l’ha confermata e ci ha anche detto che era dovuta allo speciale materiale utilizzato. Per curiosità abbiamo provato questo pantalocino anche a pelle – senza maglia intima – e in effetti il calore a contatto con la pelle non è risultato eccessivo.

La calzata è risultata sempre ottimale. Anche dopo diversi lavaggi, un aspetto non secondario in un capo così elitario. In particolare l’assenza di cuciture ci è piaciuta quando eravamo sui pedali: davvero sembrava di avere una fascia. Un altro vantaggio riscontrato del monoblocco è stata la stabilità del fondello.

ReArtù

Quando la velocità entra in gioco, ReArtù c’è…

24.03.2023
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Con i primi veri tepori primaverili abbiamo saggiato un nuovissimo, capo di ReArtù. In realtà si tratta addirittura di un prototipo.

L’azienda romagnola è sempre all’avanguardia e in continua fase di ricerca e sperimentazione per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico, non solo relativo al ciclismo ma anche di altri sport come il pattinaggio di velocità.

Body prototipo

E partendo proprio dal pattinaggio di velocità ecco un prodotto interessante: il body aerodinamico. Si tratta di un capo dal design non banale e dall’elevato tasso tecnologico.

«Il body a manica lunga – spiega Paolo Castellucci, patron di ReArtù – è una prova, quasi un prototipo lo definirei per quel che riguarda il ciclismo. Nasce infatti come body per il pattinaggio e ho provato ad adattarlo alle esigenze del ciclismo. Anche nel pattinaggio si ricerca l’aerodinamica, ma al tempo stesso la leggerezza e la traspirabilità. Per questo ho scelto di porre la zip al posteriore, di fare dei tagli aero e di utilizzare una lycra leggera».

Linea pulita, design accattivante… in pieno stile ReArtù
Linea pulita, design accattivante… in pieno stile ReArtù

Come è fatto

Il body è composto sostanzialmente da due tipi di lycra: entrambi molto leggeri e a compressione. Una lycra più sottile su braccia e petto e una più “corposa” sui fianchi, così da garantire la massima aderenza, come una seconda pelle. Compressione equamente distribuita anche per quel concerne la parte del pantalone.

Altra particolarità di questo body è il fondello: «Ho scelto – riprende Castellucci – un fondello per le lunghe distanze, visto che il body oggi si utilizza anche nelle frazioni più lunghe e che il ciclismo dei marginal gains richiede grande attenzione al vestiario. Quindi si può utilizzare anche per parecchie ore».

La zip posteriore non è poi così scomoda da chiudere e riaprire, ma dona grandi benefici aero
La zip posteriore non è poi così scomoda da chiudere e riaprire, ma dona grandi benefici aero

Comodità e traspirabilità

Il body, è certamente comodo, ha il suo perché in quanto a design ed anche questo capo ci ha colpito per la sua freschezza. Quando lo si tocca facendoci scorrere sopra i polpastrelli, non si pensa che possa essere così traspirante. E invece…

Anche la cerniera posteriore non è risultata scomoda. Anzi, grazie alle sue maglie pronunciate la zip scorre molto bene.

Per il prezzo, trattandosi di un capo in fase di sviluppo, non vi è ancora un riferimento definitivo.

ReArtù

ReArtù: Maglia primaverile e salopette a taglio vivo, le novità 2023

27.10.2022
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I capi creati da ReArtù sono il frutto della lavorazione artigianale dei tessuti speciali creati nel laboratorio forlivese. Tra le novità che andranno a rimpolpare un già vasto catalogo 2023, c’è la nuova maglia a maniche lunghe per la mezza stagione e la salopette corta realizzata completamente a taglio vivo. I due capi sono stati progettati e realizzati utilizzando le attrezzature e i macchinari più moderni in commercio in campo tessile.

Dal 1992 ReArtù vive e respira ciclismo, ed è in grado di mettersi al servizio delle squadre partendo da quelle amatoriali arrivando fino alle professionistiche come nel caso della BePink. Con l’obiettivo di realizzare capi innovativi e soprattutto personalizzati. Per raccontare i modelli new entry della gamma strada ci siamo affidati al titolare di Re Artù Paolo Castellucci che abbiamo incontrato a Misano in occasione dell’IBF

Nella foto a sinistra il titolare di ReArtù Paolo Castellucci insieme al team manager di BePink Walter Zini
Nella foto a sinistra il titolare di ReArtù Paolo Castellucci insieme al team manager di BePink Walter Zini

Personalizzazione e qualità

ReArtù rappresenta una piccola ma grande eccellenza in campo tessile ed esempio di Made in Italy. Alla base di ciò c’è una propensione ad accontentare qualsiasi cliente con un servizio di personalizzazione mirato, che passa rigorosamente per la qualità dei materiali e della produzione. 

«Ci stiamo facendo spazio -spiega Castellucci – nel mondo del ciclismo e tutti gli sport di squadra, grazie a materiali innovativi e sempre più riconoscibili. Ultimamente c’è la tendenza di ridurre il più possibile le cuciture, per limitare il fastidio dello sfregamento sulla pelle. E questo è il nostro cavallo di battaglia: tessuti taglio a vivo di tutti i tipi. Si utilizzano dei prodotti idrorepellenti quando piove, per garantire una certa impermeabilità. L’abbigliamento estivo a sua volta deve garantire una leggerezza che possa contrastare le eccessive temperature. I nostri capi tecnici per il ciclismo sono tutti rigorosamente fatti a mano. E la qualità per noi rappresenta una vera è propria regola».

Per la mezza stagione

L’abbiamo toccata con mano e ne abbiamo percepito la sua qualità costruttiva e l’incredibile leggerezza del tessuto. «Una maglia da mezza stagione – spiega Castellucci – con una leggera felpatura interna. Ideale per le temperature più fresche. Completamente a taglio vivo quindi con un tessuto che si adatta perfettamente alle curve del corpo. Senza cuciture sia nelle maniche che nel fondo maglia con la coda tonda che va a coprire la parte inferiore appena sopra la sella. Il collo è confortevole e non crea nessun tipo di sfregamento o irritazione.

«Poi ci sono i copri cerniera in tessuto – dice – in alto e in basso per evitare eventuali frizioni e fastidiosi impigli con tessuti. Tre comode tasche nella parte posteriore per riporre oggetti personali. E’ un prodotto completamente personalizzabile, per le squadre e per chi ne richiede l’adattamento. Va rigorosamente portata con un intimo traspirante e nulla di più. L’asciugatura del sudore va favorita facendo lavorare il tessuto il più vicino possibile alla pelle».

Pantalone a taglio vivo

Leggerezza e comfort sono due caratteristiche che se abbinate alla performance rappresentano il mix perfetto per un capo top di gamma. Così è per il pantalone estivo a taglio vivo.

«Questo è un pantalone intero e corto – illustra Castellucci – fatto completamente da un pezzo unico. Tutto completamente a taglio vivo. Con cuciture assenti se non in corrispondenza del fondello. La parte finale della gamba non prevede inserti in silicone perché non ne ha bisogno, siccome il tessuto avvolge perfettamente il muscolo ed è in trazione a contatto con la pelle. Questo è permesso anche dalla maglia del filato estremamente stretta ma che non ostruisce la traspirazione del sudore. La sagoma della gamba è più lunga sulla parte anteriore mentre più corta nella parte posteriore, in modo tale che durante la pedalata venga assecondato ogni movimento in maniera naturale. E’ un tessuto che aderisce perfettamente grazie anche alle bretelle che seguono le linee delle spalle e del torace. 

«Il fondello – conclude – è progettato per le lunghe distanze con una garanzia di comfort che si attesta sulle sette ore. La sua composizione è ad alta densità e alta memoria e rappresenta il top di gamma in campo di comfort e prestazioni. Prodotto e progettato dalla Dolomiti Pads si chiama Gallio. Anche il pantalone è completamente personalizzabile. Ed è stato pensato con determinate caratteristiche. Non è stampato per evitare che si sbianchi e le scritte vengono così termosaldate sopra»

ReArtù

Body Re Artù per BePink, scopriamolo con Silvia Zanardi

20.07.2022
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Caldo, freddo, vento e acqua. Le componenti esterne durante una corsa in bici sono infinite. Il nostro fisico le deve sopportare tutte e spesso il come è determinante per il risultato finale. La campionessa europea U23 su strada e pista Silvia Zanardi ci porta alla scoperta del body innovativo che Re Artù ha fornito a lei e alle sue compagne del Team BePink per questa stagione e per il Giro Donne appena conclusosi.

Fresca di medaglie d’oro ai campionati europei U23 su pista ad Anadia (Portogallo), nel quartetto, nella corsa a punti e nella madison, la Zanardi ci ha fornito un feedback diretto sul suo body da strada. Ad avvalorare le preziose parole dell’atleta emiliana ci sono anche gli spunti tecnici del suo team manager Walter Zini e del titolare di Re Artù Paolo Castellucci. 

Questo body, spiega SIlvia Zanardi, sembra composto da due parti distinte, invece è un pezzo unico
Questo body, spiega SIlvia Zanardi, sembra composto da due parti distinte, invece è un pezzo unico

Il feedback della campionessa

Silvia Zanardi se ne intende di aerodinamica applicata e spunti veloci. Il suo commento sul body che il Team BePink ha in dotazione è preciso e tecnico come la sua indole in sella. Silvia raccontaci questo body…

«La parte alta – dice – sembra normale come se fosse una maglia. Cambia il fatto che non si stacca e che quindi risulta essere un’ottima soluzione aerodinamica. Al Giro Donne e durante la stagione ho praticamente sempre usato quello, perché a mio parere è molto comodo e filante per penetrare l’aria. Rispetto ai pantaloni e alla maglietta normale, questo body è più fresco nonostante sia un pezzo unico».

«Nel complesso – conclude Zanardi – è molto leggero e molto comodo. Quest’anno è stato implementato un fondello ancora più comodo e performante, che ha permesso di avere un comfort prolungato nelle corse più lunghe dove le ore in sella si fanno sentire maggiormente. La tasca posteriore è una svolta dal mio punto di vista perché permette di avere il numero senza che faccia effetto vela tramite le classiche spille da balia che ancora oggi si usano. Purtroppo la rete bianca non sempre permette una visibilità ottimale infatti in alcuni casi non è vista di buon occhio dai giudici. Ma è un ottimo punto di partenza per implementarla e renderla visibile in ogni condizione».

Il maglificio forlivese collabora con il Team BePink e lo supporta per quanto riguarda la customizzazione dei capi
Il maglificio forlivese collabora con il Team BePink e lo supporta per quanto riguarda la customizzazione dei capi

Parola al titolare

Il body è realizzato presso il il maglificio Re Artù che affonda le sue radici nella terra romagnola, in particolare a Forlì. I capi creati dall’azienda italiana sono il frutto della lavorazione artigianale dei tessuti speciali e della ricerca del dettaglio al servizio dell’atleta. Per questo body lo studio e la collaborazione tra team e maglificio sono stati fondamentali. 

«A differenza dei body tradizionali – spiega il titolare Castellucci – questo dispone di un materiale traforato nella parte superiore del corpo. E’ molto attillato e aerodinamico, ma con una freschezza sulla pelle che consente di portarlo per svariate ore. Apertura totale davanti, quindi in vita è libero e dà una libertà di movimento molto ampia. Nella parte inferiore il materiale utilizzato è quello classico dei pantaloncini da strada, con silicone per evitare fastidiosi movimenti e il taglio vivo per aderire al meglio e formare uno strato tutt’uno con la pelle. Il fondello ha caratteristiche da lunga distanza con un’autonomia assicurata per le uscite molto lunghe fino a sei o sette ore in tranquillità e comfort.

«Abbiamo collaborato con la squadra – racconta – per la realizzazione e per la struttura, in particolare assecondando le richieste e le esigenze delle atlete. Alcune di loro hanno misure particolari, più lunghe più strette… Cerchiamo sempre di fornire il miglior supporto costruttivo, caratteristica che contraddistingue il nostro maglificio per la tessitura su misura di molti articoli con un fitting specifico. Il body è acquistabile su richiesta».

A sinistra il titolare di Re Artù Paolo Castellucci, insieme al team manager di BePink Walter Zini
A sinistra il titolare di Re Artù Paolo Castellucci, insieme al team manager di BePink Walter Zini

Il commento del team manager

La collaborazione tra Re Artù e BePink va avanti grazie ai risultati e alla qualità condivisa nell’utilizzo dei capi tecnici. Walter Zini ha commentato così la partnership tecnica con la casa romagnola.

«Il vantaggio di vestire Re Artù – dice – significa avere una casa di produzione che fa capi a livello sartoriale. Ci hanno accolto negli stabilimenti per fare un fitting dedicato. Per alcune ragazze hanno customizzato l’abbigliamento ad hoc con misure particolari su quadricipiti e lunghezze di maniche ,oppure circonferenze per migliorare il comfort e la vestibilità sotto ogni aspetto. 

«La tasca integrata – chiude Zini – è stata una nostra richiesta per migliorare la comodità di riporre il numero sulla schiena. Il feedback delle nostre atlete è stato molto positivo. Sia dal punto di vista del comfort che di quello della prestazione in sé. Il vantaggio di utilizzare un body è quello di valorizzarne l’aerodinamica. Con questo modello di Re Artù la comodità non è stata messa in secondo piano, nonostante l’alto grado di performance. Garantito!».

ReArtù

Il body europeo della Zanardi? Ci pensa Re Artù

25.09.2021
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Silvia Zanardi ha recentemente conquistato a Trento il titolo europeo U23 su strada. E grande è stata la soddisfazione del Team BePink e degli sponsor che sostengono l’attività di questa squadra giunta al decimo anno di attività. Tra loro c’è Re Artù, realtà forlivese che veste il team di Walter Zini. Così abbiamo colto lo spunto della bella vittoria per visitare la sede di Re Artù il giorno stesso in cui si preparavano i primi body “europei” per la campionessa di Fiorenzuola d’Arda.

Paolo Castellucci, titolare di Re Artù, al lavoro sul design del body
Paolo Castellucci, titolare di Re Artù, al lavoro sul design del body della campionessa europea Silvia Zanardi
Che cosa rappresenta per la vostra azienda realizzare questo body?

Per noi è un vero onore – ci ha subito confidato Paolo Castellucci, il titolare di Re Artù – ed è anche una prima volta, eccezion fatta per alcune maglie di campioni europei amatori che abbiamo realizzato negli anni scorsi.

Avete libertà assoluta?

La realizzazione di una maglia di campione europeo, così come il confezionamento di una divisa iridata, è soggetta a dei vincoli molto definiti e se vogliamo rigorosi.

Il body è finalmente pronto: Castellucci lo mostra con orgoglio. Ora si può fotografare
Il body è finalmente pronto: Castellucci lo mostra con orgoglio. Ora si può fotografare
Spiegaci meglio…

Prima abbiamo applicato tutte le direttive che la UEC (lUnione ciclistica europea, ndr) impone per la produzione della maglia. Le misure dei loghi degli sponsor sono definite e non possono superare un massimo consentito. Lo spazio a disposizione è poco perché la maglia di campione europeo deve salvaguardare l’immagine della bandiera stilizzata sul petto… Da questo punto di vista però la UEC ci è venuta immediatamente incontro, inviandoci un regolamento disciplinare e tecnico/cromatico molto chiaro e semplice da seguire.

La divisa della Zanardi ha qualche particolarità?

Queste prime maglie realizzate per Silvia in realtà sono tutti body. Nello specifico, proprio nel momento in cui parliamo, stiamo stampando e confezionando assieme sia i body per la crono sia quelli per le lunghe distanze. Silvia, che ha visitato la nostra azienda in dicembre proprio per prendere le misure dell’abbigliamento, è una taglia 38… Ma per lei applichiamo qualche dettaglio su misura, come il pantaloncino più lungo, per adattarci meglio alle sue esigenze».

In cosa differiscono i body da crono e quelli da lunga distanza?

I capi che realizziamo a mano in Re Artù appositamente per le prove veloci, corte e contro il tempo, sono body in Lycra, poco traspiranti, più attillati e dunque maggiormente aerodinamici. Quelli invece per le lunghe distanze sono caratterizzati dall’impiego di un tessuto speciale (che si chiama Full Moon) molto traspirante. Inoltre, su questi ultimi prevediamo la zip sul davanti per consentire un’ampia apertura. Per entrambe le tipologie di body, prevediamo un pantaloncino con un leggero effetto compressivo, con taglio vivo e senza cuciture, accoppiato ad un fondello specifico per donna a due densità estremamente comodo e performante.

Qual’è l’esperienza che dall’agonismo trasferite agli amatori?

Lavorare con i professionisti, con le donne elite in questo caso, ci arricchisce di tantissima esperienza. Pensate. Il body della Zanardi passa da ben quattro diverse macchine da cucito nel momento in cui deve essere confezionato. E la stessa cosa per noi è valida anche se dobbiamo realizzare delle divise per un team amatoriale. In Re Artù i nostri capi tecnici per il ciclismo sono tutti rigorosamente fatti a mano. E la qualità per noi rappresenta una vera è propria regola.

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Silvia Zanardi BePink

E’ Re Artù l’abbigliamento del team BePink

12.03.2021
3 min
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Il maglificio sportivo Re Artù, realtà romagnola molto conosciuta nell’ambiente, è decisamente apprezzata da tantissimi cicloamatori per la cura sartoriale dei propri capi di abbigliamento tecnico personalizzato per il ciclismo. Quest’anno Re Artù è partner del team femminile BePink. Il gruppo sportivo elite nato grazie ad un’idea di Walter Zini e Sigrid Corneo, e quest’anno capitanato dalle azzurre Silvia Valsecchi e Silvia Zanardi.

Tutto in azienda

La grande forza di Re Artù è rappresentata dalla predisposizione e dalla produzione di abbigliamento personalizzato. Una filiera realizzativa tutta italiana e letteralmente “guidata” da una enorme passione per il ciclismo. Tutti i capi sono prodotti in azienda, e per il loro confezionamento vengono impiegati solo ed esclusivamente materiali di primissima qualità.

Silvia Zanardi BePink Strade Bianche 2021
Silvia Zanardi impegnata alle Strade Bianche 2021
Silvia Zanardi BePink Strade Bianche 2021
Silvia Zanardi impegnata all’ultima edizione delle Strade Bianche

Da indossare e testare

Paolo Castellucci, CEO di Re Artù ci tiene a sottolineare il valore della lunga esperienza nel campo dell’abbigliamento tecnico sportivo.

«Quello che ci piace sempre ricordare ai nostri clienti è che il nostro abbigliamento sportivo personalizzato va indossato e testato: solo così se ne potrà apprezzare la qualità. Il nostro staff è composto da sportivi praticanti, sia a livello professionistico che amatoriale. La nostra esperienza nel campo dell’abbigliamento sportivo, così come quella nel mondo del ciclismo, del calcio e di altri sport, è oramai datata. Chi meglio di noi che come filosofia di vita abbiamo prima di ogni altra cosa lo sport, poteva essere in grado di capire e quindi scegliere i tessuti, i materiali e i tagli adatti ad ogni tipo di attività, sia agonistica che amatoriale, specializzandosi sull’abbigliamento sportivo personalizzato?».

Paolo Castellucci CEO di Re Artù
Paolo Castellucci, CEO di Re Artù
Paolo Castellucci CEO di Re Artù
Paolo Castellucci, CEO di Re Artù

Specializzati nel personalizzato

ReArtù è nata così, mossa dalla passione e dal lavoro. E da quel giorno, grazie ai numerosi clienti acquisiti, è costantemente cresciuta fino a diventare l’azienda di oggi: una vera e propria realtà specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo personalizzato.

Lavorazione artigianale

Per praticare qualsiasi sport serve scegliere un abbigliamento specifico. Bisogna saper valutare bene ogni singolo particolare, distinguendo non solo fra vestiario estivo ed invernale, ma sapendo anche valutare i diversi materiali a seconda delle proprie esigenze. L’abbigliamento sportivo in generale, ma ancor di più l’abbigliamento sportivo personalizzato, deve possedere requisiti di portabilità tali da non limitare in alcun modo la prestazioni. I capi creati da ReArtù sono il frutto della lavorazione artigianale di tessuti speciali. Nel proprio laboratorio artigianale vengono utilizzate le attrezzature e i macchinari più moderni, e con questi vengono create divise sportive belle, resistenti ed eccezionalmente comode per poi essere in grado di affrontare al meglio le proprie sfide sul campo.

BePink
Le ragazze della BePink quest’anno sono vestite da Re Artù
BePink
Le ragazze della BePink quest’anno sono vestite da Re Artù

Qualità e vantaggio economico

«Un nostro ulteriore valore aggiunto – prosegue Paolo Castellucci – è poi rappresentato dal fatto che per poter monitorare tutto il processo di lavorazione, e garantire il massimo risultato possibile al cliente, abbiamo scelto di occuparci di tutta la produzione dei capi, dall’inizio alla fine, dalla scelta del tessuto al capo finito, e quindi tutto il lavoro viene svolto all’interno della nostra azienda. Abbiamo un prodotto e un abbigliamento sportivo personalizzato 100% Made in Italy, unico ed esclusivo, che si fa pubblicità da solo, e che viene venduto direttamente da noi che lo produciamo a chi lo acquista. Di conseguenza anche i nostri prezzi sono veramente interessanti e decisamente concorrenziali, anche per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo personalizzato…».

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