Si chiama Tonale ed è il nuovo casco di Limar pensato per chi ama l’avventura. Un modello dedicato all’offroad ed all’enduro: comodo, protettivo e caratterizzato da un design unico. Il nome Tonale fa subito capire la natura di questo casco e ci porta con il pensiero e l’immaginazione tra le vette ed i sentieri delle nostre montagne.
La visiera è ampia e offre un’alta protezione dagli agenti esterniIl sistema di aerazione incanala aria dalla parte anteriore mantenendo regolare la temperatura all’interno della calottaLa visiera è ampia e offre un’alta protezione dagli agenti esterniIl sistema di aerazione incanala aria dalla parte anteriore mantenendo regolare la temperatura all’interno della calotta
Comfort e sicurezza
Una delle caratteristiche fondamentali che un casco deve avere è quella di proteggere la testa in caso di urto, soprattutto quando si parla di offroad. La calotta del casco Tonale offre un’ampia copertura di tempie e nuca grazie ad un sistema avvolgente. A questo si aggiunge anche una visiera integrata e completamente regolabile.
Limar oltre a fare questo ha reso il casco Tonale anche leggero e confortevole, per far sì che risulti comodo anche dopo tante ore. La calzata è ottimizzata dal sistema di regolazione Air Fit Evo. Si tratta di un sistema multi direzionale ed integrato perfettamente aderente a viso e collo che avvolge l’area occipitale, pensato per offrire una sensazione di comfort ottimale che ti farà dimenticare di indossare un casco.
Oltre alla colorazione Matt Amaranth ne sono disponibili altre 4: qui la Matt Dark BluePer chi ama i colori della natura è possibile averlo anche in Matt Dark GreenQuesta, invece, è il Matt GreyOltre alla classica versione Matt BlackSono disponibili altre 4 colorazioni: qui la Matt Dark BluePer chi ama i colori della natura è possibile averlo anche in Matt Dark GreenQuesta, invece, è il Matt GreyOltre alla classica versione Matt Black
Visiera e imbottiture
Il casco Tonale è un prodotto dedicato all’off-road, di conseguenza tra i suoi accessori c’è anche la classica visiera che caratterizza questo tipo di prodotti. Limar ne ha creata una perfettamente regolabile e molto ampia per proteggere sia dal sole che dagli ostacoli che possono presentarsi sul vostro percorso. La visiera è regolabile per consentire il perfetto alloggiamento della maschera quando non la indossi.
Il sistema di ventilazione studiato per questo casco consente all’aria di circolare liberamente all’interno della calotta. Quest’ultima viene guidata all’interno del casco attraverso dei fori frontali così da mantenere sempre la temperatura interna ideale.
E’ disponibile in due taglie: M e L. Rispettivamente dal peso di 310 e 360 grammi. Il prezzo al pubblico è di 129,95 euro.
Inverno vuol dire fango, sentieri, offroad. Durante questi mesi sono tanti gli appassionati che si cimentano nella sfide del ciclocross e altri che sperimentano nuove discipline. E’ il mondo che cresce, giorno dopo giorno, il bello della bici è anche questo: sperimentare. Per chi ama farlo al meglio in ogni situazione, Crono ha presentato delle nuove scarpe per offroad: le CX1.
La tomaia è in microfibra: leggera e traspiranteLa tomaia è in microfibra: leggera e traspirante
Punta e tallone rinforzati
La CX1 è un modello di scarpa estremamente tecnico e dal peso contenuto. In Crono hanno premiato la robustezza, mediante l’inserimento di una punta realizzata in gomma anti strappo. Anche il tallone è stato rinforzato per proteggere la parte posteriore del piede, una della più sollecitate nelle uscite in fuoristrada. Il design della CX1 è ideato per offrire il massimo scarico di detriti e di fango. La superficie centrale è disegnata per un grip ottimale per ogni terreno.
«Questa scarpa – ci racconta Stefano Stocco, titolare di Crono – nasce dal modello strada CR1. Una scarpa dalla quale abbiamo preso tanti spunti tecnici. Uno su tutti è la chiusura Boa bilaterale, per avere un calzata sempre salda. Un altro spunto portato anche su questo modello è la tomaia in microfibra: leggera e traspirante, tiene il piede al riparo da acqua e detriti ma allo stesso tempo evita l’accumulo di calore.
Il sistema di chiusura usato da Crono è il Boa Li2Il sistema di chiusura usato da Crono è il Boa Li2
Multi-Contact Closure System
Il sistema di chiusura utilizzato per la CX1 è il Multi-Contact Closure System: sviluppato da Crono stessa. Permette una chiusura avvolgente e distribuita su 8 punti di pressione diversi, eliminando il fastidio della linguetta e con una chiusura incredibilmente avvolgente.
Il Multi Contact System permette la trazione della prima fascia di chiusura della scarpa distribuita su due vettori. Questo consente alla CX1 di adattarsi molto meglio alle diverse morfologie dei piedi. Il sistema di chiusura lavora, inoltre, su una linea nella direzione dell’angolo del tallone e ne evita il sollevamento durante la pedalata.
La suola delle CX1 è realizzata in carbonio:, questo la rende resistente e performanteLa suola delle CX1 è realizzata in carbonio:, questo la rende resistente e performante
BOA Li2 e suola top
I rotori sono i BOA Li2 con cavo in acciaio rivestito e sostituibile, che consentono un miglior contatto con la scarpa. La regolazione è millimetrica e non è un problema agire sui rotori anche durante la vostra uscita.
La suola usata da Crono è la Carboncomp, il top di gamma del brand: rigida e robusta. Studiata per avere un grip eccezionale su qualsiasi terreno, anche nei momenti di “portage” (ovvero quando si superano ostacoli o sezioni con la bici in spalla, ndr). Grazie ai sei livelli di carbonio intrecciati, la trasmissione della potenza sui pedali è eccezionale.
Una calzatura di altissima gamma può non essere estremamente rigida? La risposta è sì e la Q36.5 Unique Adventure ne è la conferma. Certo, la considerazione tiene conto di un prodotto che vuole essere all-round e soddisfare le esigenze tra mtb, gravel e anche ciclocross. Il design, la fattura e i materiali raggiungono livelli di eccellenza e in parte ricordano la versione road. Le abbiamo provate.
La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai BoaLa Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa
Termoregolazione al centro
La termoregolazione è da sempre il primo obiettivo dell’azienda Q36.5 di Bolzano, che effettua un numero incredibile di studi sui tessuti e sulle risposte del corpo umano, proprio nelle diverse fasi dello sforzo. E’ un fattore che va oltre il design e la prestazione della calzatura, aspetti che naturalmente sono chiamati in causa e devono collimare.
C’è la tomaia altamente traspirante, così come il rivestimento interno, differenziato per materiali e spessori. Questo è strutturato grazie ad una microfibra con lo spessore di 1 millimetro e che si adatta come una calza. Ci sono delle microfessureche sembrano aprirsi a stella quando il piede fa dilatare la tomaia. C’è il tessuto sul dorso, che non costringe l’estremità corporea e aiuta ad una ventilazione costante, anche alle basse velocità. E poi c’è la soletta sviluppata con Elastic Interface, morbida, confortevole e traspirante: è la stessa azienda che sviluppa i fondelli, coinvolta come Q36.5 nella ricerca del miglioramento dei materiali che sono a stretto contatto dell’atleta.
Doppio rotore Boa Li2 e il tessuto centrale che divide la tomaia
Il tessuto interno alla scarpa e la bordatura sul tallone
Una sorta di microcalza interna per una termoregolazione ottimale
Doppio rotore Boa Li2 e il tessuto centrale che divide la tomaia
Il tessuto interno alla scarpa e la bordatura sul tallone
Una sorta di microcalza interna per una termoregolazione ottimale
Doppio rotore Boa Li2
Non è il dettaglio principale, ma è unvalore aggiunto non da poco. Le due rotelle sono in linea nella sezione laterale. Quella superiore ha un tiraggio diretto del cavo, che fa lavorare la tomaia anche nella parte interna del piede. Il Boa inferiore ha il cavo incrociato, che aiuta a personalizzare il fitting della calzatura su una superficie maggiore, mediana e sulla punta. La chiusura è comunque funzionale a una scarpa tecnica più asciutta e aderente nel retro, più ampia davanti. Inoltre, tra il Boa e il lato interno della Unique c’è una sorta di scheletro interno che supporta e aiuta a distribuire al meglio la pressione della chiusura.
La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezioneLa parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione
La suola
Osservandola sembra una colonna vertebrale, con le protuberanze laterali e la struttura portante che è al centro. Questa è in fibra di carbonio, ma non è super rigida. Deve essere portante e al tempo stesso adeguarsi alle varie condizioni che si incontrano nell’off-road. E poi questa sorta di branchie laterali, che in parte avvolgono e in parte tendono a scaricare le pressioni. I tacchetti sono in TPU, mediamente pastosi e con un buon grip. La zona dove appoggia la tacchetta è più morbida.
La suola della Q36.5 Unique Adventure è in composito, molto stabile e non eccessiva nella rigidità
Q36.5, l’unica azienda ad aver sviluppato una soletta interna in collaborazione con Elastic Interface
La suola della Q36.5 Unique Adventure è in composito, molto stabile e non eccessiva nella rigidità
Q36.5, l’unica azienda ad aver sviluppato una soletta interna in collaborazione con Elastic Interface
I nostri feedback
Buona parte del comfort che si percepisce fin dalle pedalate iniziali arriva dallo shape complessivo e da una ventilazione costante, oltre al fatto che sembra di non averla indosso. La Q36.5 Unique Adventure ha una forma arrotondata anche verso la punta e questo deve portare a fare delle valutazioni adeguate per la taglia corretta. Non è mai troppo rigida, anche grazie ad una soletta interna abbondante e morbida, decisamente dissipante.
Le vibrazioni del piede sono pari a zero, un vantaggio per chi sta diverse ore in sella ad una gravel carica di bagagli. Per chi è abituato ad utilizzare scarpe molto rigide e secche nelle risposte, questa soletta può richiedere qualche ora per la presa della giusta confidenza. La sezione del tallone invece è piuttosto rigida e sembra curvare verso l’interno, quasi a bloccare il piede. Anche in questo caso, una volta indossata, l’effetto della talloniera sembra sparire e quello che rimane è una scarpa che non scalza, in bici e quando si scende di sella.
Dynatek presenta Materia, gravel tutta in carbonio T1100 fatta in Italia. Ottima per i sentieri più impervi grazie alla resistenza e a rinforzi in kevlar
BH svela la sua gamma di biciclette GravelX, pensate e progettate per i lunghi viaggi e per il divertimento offroad. La prima parola d’ordine per la serie GravelX è versatilità. La seconda invece è divertimento. Queste bici sono ideali per soddisfare tutte le esigenze. Comode compagne di viaggio, ma anche aggressive e scattanti quando il terreno si fa difficile.
La GravelX è adatta per affrontare anche lunghi viaggi bikepacking La GravelX è adatta per affrontare anche lunghi viaggi bikepacking
Versatile e stabile
La bici GravelX è progettata per essere usata anche per molte ore di seguito, le caratteristiche fondamentali per ottenere ciò sono comodità e stabilità di guida. Il tubo sterzo è alto, così da fornire un maggior controllo sulla parte anteriore della bici, soprattutto in frenata ed in curva. L’angolo di direzione è ampio – 71-72 gradi – e permette una guida agile ed allo stesso tempo estremamente stabile.
Un’altra caratteristica che si sposa con la comodità dei lunghi viaggi offroad è la dimensione del copertone, portata a 42 millimetri. Un buon compromesso tra tenuta di strada su ghiaia o strade bianche e percorrenza su asfalto. I perni passanti da 12 millimetri forniscono più sicurezza e rigidità.
La tecnologia di assemblaggio HCMI del telaio nella GravelX permette un notevole risparmio di peso L’assemblaggio HCMI del telaio nella GravelX permette un notevole risparmio di peso
Tecnologia e leggerezza
Per far sì che il peso della GravelX sia contenuto BH ha utilizzato la stessa tecnologia di assemblaggio dei tubi che usa per i telai da strada: la HCIM. Una lavorazione effettuata combinando le lamine in fibra di carbonio Toray: T-800, T-500 ed una speciale resina. Nel corso della lavorazione si applica una pressione elevata così da creare un materiale compatto privo di imperfezioni e bolle d’aria.
Ricordiamo come anche la rigidità sia un elemento chiave per ottenere una bici performate. Per questo BH inserisce nel modello GravelX una pedaliera speciale: la BB386EVO che aumenta la larghezza del movimento centrale a 86,5 millimetri, senza tuttavia, influenzare il peso del telaio.
La GravelX utilizza la tecnologia dei freni Flat Mount di Shimano La GravelX utilizza la tecnologia dei freni Flat Mount di Shimano
Asimmetria e performance
Il carro posteriore è asimmetrico nella parte del fodero, una soluzione che permette di utilizzare al meglio i rapporti corti allineando in maniera ottimale la catena. I freni della GravelX usano la tecnologia Flat Mount di Shimano che permette di usare pinze più piccole risparmiando peso senza perdere in efficacia nella frenata.
Si chiama Settimana ed è la nostra speciale selezione di contenuti editoriali pubblicati su bici.PRO negli ultimi sette giorni.
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