Bike Academy Marchini, primi passi nel ciclismo che conta

07.06.2025
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L’impegno dell’Albania nel ciclismo non si è esaurito con le tre tappe del Giro d’Italia. Subito dopo la conclusione della corsa rosa, infatti, si è disputato il giro locale e tra le squadre protagoniste ce n’era anche una italiana, la Bike Academy Costruzioni Marchini. Un riferimento in Toscana, ma per il quale una trasferta all’estero non è propriamente cosa di tutti i giorni.

Nicola Parenti, 29 anni, non solo ciclista ma anche preparatore della squadra
Nicola Parenti, 29 anni, non solo ciclista ma anche preparatore della squadra

Un’avventura partita nel 2022

A far parte della squadra c’era anche Nicola Parenti, che oltre a essere uno dei corridori (capace anche di chiudere 6° nella prima tappa) è anche preparatore atletico e coordinatore per il team di Lucca: «Il nostro sodalizio è relativamente recente, è nato tre anni fa come appendice del negozio omonimo di Marco Isola con sede a Guamo. A Lucca è da molti anni un’istituzione che da sempre ha vissuto sulla sua pelle il ciclismo locale, collaborando con team giovanili e amatoriali. Nel 2022 però si è deciso di aprire una propria squadra dedita soprattutto all’offroad, che in questo breve lasso di tempo ha conquistato 7 titoli regionali».

L’impegno del team inizialmente non prevedeva molto la strada, privilegiando il ciclocross d’inverno e il gravel nelle altre stagioni: «Abbiamo anche preso parte a ben tre edizioni del mondiale di specialità, come anche di quello E-bike, ma poi lo scorso anno si è posta la possibilità di gareggiare anche su strada. Abbiamo posto le basi del team irrobustendo innanzitutto la parte economica con l’aiuto di sponsor quali l’impresa edile Marchini Costruzioni, lo Scatolificio Nardini, Ambianti Arredamento, Tecnocostruzioni, Toscofibre e Gelateria Taba, poi pensando alla parte tecnica».

Il team toscano è partito nel 2022 dall’offroad, quest’anno ha però allargato le proprie prospettive
Il team toscano è partito nel 2022 dall’offroad, quest’anno ha però allargato le proprie prospettive

Far crescere i ragazzi tra strada e gravel

La squadra toscana è composta da 10 elementi, tutti italiani tranne il ventiduenne ucraino Dmytro Rudyi: «Io e Simone Massoni siamo gli unici Elite, poi abbiamo tutti Under 23. Il direttore sportivo è Fausto Dainelli, a lungo con quest’incarico all’U.C.Pistoiese. Abbiamo iniziato la nostra stagione con la Firenze-Empoli e siamo andati avanti, quella in Albania è stata la nostra prima trasferta estera ma ne faremo un’altra in Belgio. La nostra idea è proporre un’attività composita, nella quale la strada ha un valore di per sé ma è anche propedeutica per le altre discipline, in questo modo permettiamo ai ragazzi di fare le esperienze più diverse».

L’idea di base del team lucchese è proprio quella di essere una palestra per i giovani del territorio e farsi le ossa, anche attraverso competizioni all’estero che, come anche la gara albanese ha dimostrato, hanno non solo una qualità, ma anche una gestione tattica diversa: «La nostra filosofia – riprende Parenti – è dare un tetto ai ragazzi per crescere, dando la possibilità a ognuno di trovare la sua collocazione nel mondo del ciclismo. Chi ha i mezzi per emergere deve anche avere una vetrina per mettersi in evidenza. Ma ha bisogno di farlo conoscendo quel che è il ciclismo al di fuori dei nostri confini.

Filippo Cecchi, per lui due Top 10 al Giro di Albania, finendo 13° in classifica finale
Filippo Cecchi, per lui due Top 10 al Giro di Albania, finendo 13° in classifica finale

Un’alternativa all’abbandono

«Fare gare a tappe in Italia, per un team come il nostro, è quasi impossibile, ma è anche un’esigenza imprescindibile per crescere. Il nostro impegno su strada nasce però anche dalla volontà di fornire un’alternativa: noi vediamo che tanti, o trovano una strada verso il professionismo o smettono. Noi però possiamo dare nuove possibilità, fare della strada un veicolo per continuare con l’agonismo contemplando anche altre scelte, come il gravel. Così magari quella chance che non era emersa prima torna a galla…».

Se chiediamo chi sono gli elementi più in vista del team, Parenti mette in evidenza innanzitutto un ragazzo di 19 anni, Leonardo Sica, che è finito nono nella prima tappa proprio dietro di lui: «E’ un primo anno, naturalmente  va ancora a scuola e in questi pochissimi  mesi di attività ha mostrato un grande adattamento, ha ottime prospettive. Inoltre c’è Federico Nesi che dopo alcune esperienze negative sta ritrovando entusiasmo e si sta adattando velocemente alla strada venendo dal mondo della mountain bike. Ecco, Federico è la perfetta esemplificazione di quel concetto di multidisciplina che è alla base della nsotra attività. Non saremo mai stradisti tout court…».

Il gruppo in Albania, riconoscibili Parenti (numero 61), Cecchi (62), Sica (63) e Nesi (65, foto organizzatori)
Il gruppo in Albania, riconoscibili Parenti (numero 61), Cecchi (62), Sica (63) e Nesi (65, foto organizzatori)

Un programma a lunga scadenza

Infatti nei programmi del team gli impegni nelle altre discipline hanno la preponderanza: «Abbiamo già partecipato a due prove internazionali gravel e ne faremo un altro paio, inoltre contiamo di prendere parte ai campionati italiani E-bike e alla World Cup per le bici a pedalata assistita. Noi ci siamo dati un programma biennale lo scorso anno proponendoci di prendere parte alle gare internazionali, ma contiamo di andare avanti perché nel ciclismo di oggi non ottieni  nulla se non programmi a lunga scadenza. Questi sono solo i nostri primi passi…».