Campagnolo è da sempre sinonimo di innovazione ed è una delle massime espressione del Made in Italy riconosciuta a livello mondiale. Grazie alla collaborazione con il team di Luna Rossa Prada Pirelli (in apertura foto Facebook), oggi l’azienda vicentina compie un ulteriore importante passo nella sua storia superando i confini della bike industry “salendo a bordo” di uno dei più importanti team velici mondiali.
L’esperienza di Campagnolo
In vista dell’edizione 2024 della Coppa America di vela il team di Luna Rossa Prada Pirelli ha deciso di affidarsi all’esperienza di Campagnolo per sviluppare un nuovissimo sistema di trasmissione ad alte prestazioni dedicato ai “ciclisti” del team. Il nuovo Protocollo della Coppa America prevede infatti l’introduzione sugli yacht classe AC75 di una nuova figura chiamata “cyclors”.Si tratta di veri e propri ciclisti che muoveranno l’imbarcazione con gli arti inferiori, andando a sostituire i “grinders” che fino ad oggi lo facevano con le braccia.
Questa decisione ha innescato una vera e propria rivoluzione tecnica in preparazione alla prossima Coppa America. Proprio da qui è nata la scelta di Luna Rossa Prada Pirelli di coinvolgere Campagnolo per sviluppare un nuovo sistema di trasmissione.
«Siamo felici – ha dichiarato Gilberto Nobili, Operations Manager & Mechatronics Coordinator di Luna Rossa – che Campagnolo affianchi il nostro team per la 37^ Coppa America. Campagnolo è una storica azienda italiana, nonché una delle più prestigiose al mondo nel campo dei componenti per biciclette da corsa e vanta numerosi successi nelle più famose gare internazionali. Le sue nuove trasmissioni studiate ad hoc per il team, renderanno più efficiente il lavoro dei ciclisti, potenziando le loro performance e quelle dellabarca».
Il punto di Campagnolo
Nicola Baggio, Campagnolo Chief Sales & Marketing Officer ha così commentato questa prestigiosa collaborazione: «Siamo lieti di essere Official Supplier di Luna Rossa Prada Pirelli. La tecnologia utilizzata nel sistema di trasmissione è molto simile a quella che si usa nel ciclismo d’elite. Dove possiamo contare su un know-how dato da 90 anni di esperienza e 43 vittorie al Tour de France. La nostra esperienza ci ha permesso di collaborare con Luna Rossa Prada Pirelli per sviluppare un prodotto innovativo. Ora siamo in grado di offrire le massime prestazioni e di eccellere, mettendoci a servizio di alcuni degli atleti più potenti al mondo».
Ricordiamo che la Coppa America è considerata il top delle regate veliche internazionali. La prima edizione risale al 1851 ed è il più antico trofeo a livello internazionale ancora disputato. Rimane una delle competizioni più difficili e Luna Rossa Prada Pirelli mira ad essere il primo team italiano a vincerla, sfruttando anche l’utilizzo della nuova tecnologia che Campagnolo ha messo a sua disposizione.
Quando il ciclismo è storia e passione non si può non pensare a Campagnolo. Un’azienda con oltre ottant’anni di tradizione alle spalle, conosciuta oggi in tutto il mondo per qualità e continua innovazione. Generazioni che si sono susseguite, e continuano tutt’oggi a scambiarsi il testimone, che oggi guidano una tra le aziende leader del ciclismo gravel e su strada.
Durante il weekend veneto firmato da Pippo Pozzato, abbiamo avuto modo di avvicinarci all’azienda che per l’occasione vestiva i panni di uno dei main sponsor dell’evento Ride the Dreamland. Assieme a Nicola Baggio, responsabile marketing e commerciale per l’azienda vicentina, siamo andati a fondo su novità, dettagli tecnici e obiettivi futuri.
Colbrelli contro Cancellara, alla gran fondo VENEtoGo anche ospiti ilustriLa gran fondo si è svolta il sabato alla vigilia della Veneto Classic (foto Pocispix)Ciclismo e turismo, sapori e paesaggi: questo uno degli obiettivi di Ride the Dreamland (foto Pocispix)
Nicola, cosa significa essere sponsor di Ride the Dreamland?
Per noi ha molti significati. E’ anzitutto promozione del territorio, obiettivo centrale anche per Campagnolo, perché qui sono nati grandi brand, ma anche per il turismo che arriva grazie al ciclismo. Ride the Dreamland ci permette inoltre di portare i nostri clienti all’interno dell’azienda: c’è quindi un grande contenitore-evento e Campagnolo è al centro.
Palando di cifre e di mercato, qual è l’andamento del settore gravel in Italia, rispetto magari a mercati esteri?
Il gravel è uno dei segmenti più in crescita. E’ difficile stabilire se rispetto all’estero qui in Italia vada meglio o peggio, ma ciò che possiamo dire con assoluta certezza è che c’è stato un forte incremento nel settore gravel e siamo convinti che crescerà ancora. Noi abbiamo avuto una forte spinta in questo senso grazie al nostro gruppo a 13 velocità, l’unico e il più leggero al mondo: l’Ekar, supportato da Levante, la prima ruota gravel firmata Campagnolo. Performance, qualità e resistenza sono alla base di questi prodotti, nonché parte del nostro DNA ed è grazie a questi valori che definiamo la nostra posizione nel settore gravel nel mondo. A maggio sono finiti per noi due anni fiscali, e comparandoli con il periodo precedente possiamo dire che abbiamo avuto un incremento pari al 170% e oggi il gravel rappresenta il 20% dell’intero fatturato dell’azienda.
Accanto al gruppo Ekar a 13 velocità, per il gravel c’è anche la ruota Levante (foto Campagnolo)Accanto al gruppo Ekar a 13 velocità, per il gravel c’è anche la ruota Levante (foto Campagnolo)
Guardando invece alla produzione generale, come sono riprese le vendite dopo lo stop causato dal Covid?
Sicuramente dopo il Covid abbiamo registrato anche noi un grande boom nelle vendite. Il segmento cycling ha infatti avuto subito un incremento di domanda a fronte di una filiera distributiva (negozi e distributori stessi) che avevano uno scarico di magazzino. Questo ha avuto un forte impatto in termini di richieste portando a incrementi in tutte le aziende nel settore. Ora il tema centrale è allineare la domanda, che è cresciuta nel tempo e lascerà al ciclismo un numero più ampio di consumatori finali. Questo effetto, che definiamo “effetto frusta della filiera distributiva e produttiva” creerà dei momenti di “sovra-stock” che verranno poi assorbiti nell’arco di un medio periodo, speriamo breve. Quello che è certo è che si ripartirà da un mercato con più consumatori. Il business che ruota attorno al ciclismo è un business sano: i consumatori vogliono continuare su questo sport migliorando e innovando i mezzi di cui dispongono, cambiando per esempio la componentistica.
Il mondiale gravel è stato un’ottima vetrina per i prodotti del marchio vicentino (foto Campagnolo)Meccanico o elettronico? Nel gravel a Vicenza si spinge sul meccanico (foto Campagnolo)Il mondiale gravel è stato un’ottima vetrina per i prodotti del marchio vicentino (foto Campagnolo)Meccanico o elettronico? Nel gravel a Vicenza si spinge sul meccanico (foto Campagnolo)
Pensando al gruppo Ekar e ad eventi come il mondiale e la Serenissima Gravel, questa per voi è un’ottima vetrina…
Assolutamente. In questo momento inoltre c’è un acceso dibattito sui gruppi elettronici e quelli meccanici ed è evidente che ci sia una tendenza a promuovere di più i primi. Siamo però consapevoli, così come ci viene riportato da esperti del settore, che i gruppi meccanici nel gravel hanno dei vantaggi. Abbiamo quindi voluto sfruttare il mondiale gravel per mostrare e spiegare attraverso i nostri atleti quanto l’Ekar meccanico sia performante.
Parlando di ciclismo professionistico invece quali sono le squadre che sponsorizzerete il prossimo anno, nella stagione 2023?
Nel 2023 Campagnolo sponsorizzerà direttamente soltanto la Ag2R Citroen (foto Campagnolo)Nel 2023 Campagnolo sponsorizzerà direttamente soltanto la Ag2R Citroen (foto Campagnolo)
Fornendo i vostri prodotti a squadre professionistiche, riceverete sicuramente dei feedback sia dagli atleti stessi che dai meccanici. Cosa vi dicono?
Generalmente abbiamo una collaborazione che prevede, in fase di test del prodotto, una prova dell’articolo anche da parte dell’atleta, al quale poi segue un feedback. A questo si affianca poi il parere dei beta-test. Oltre al giudizio dell’atleta consideriamo infatti anche quello del cliente, solitamente del produttore e quello del consumer, che arriva generalmente dai negozi, molto vicini ai clienti finali. Sono tanti quindi i feedback che riceviamo e sono molto diversi tra loro. La valutazione dell’atleta è quella più puntigliosa, perché stressa in maniera molto forte il prodotto e sa fornire un feedback con cognizione di causa. Dai meccanici poi abbiamo delle recensioni più pratiche, sulle pratiche di montaggio e smontaggio, di funzionalità e qualità, non solo di performance.
Nicola Baggio è Chief Sales & Marketing Officer di CampagnoloNicola Baggio è Chief Sales & Marketing Officer di Campagnolo
Che cosa significa personalmente essere il responsabile marketing e commerciale di una brand storico come quello di Campagnolo?
E’ sicuramente una bella sfida, sia personale che professionale, che ho abbracciato circa un anno e mezzo fa. Questo mi porta da una parte ad avere la consapevolezza di rappresentare uno dei brand più iconici del ciclismo. Dall’altra invece, parlando con i clienti, mi rendo conto dell’affetto, della passione e dell’entusiasmo che c’è nei confronti del brand, che va sempre alimentato in termini di innovazioni e contenuti. Per me tutto questo è molto stimolante, perché mi fa capire che l’area di miglioramento e di crescita da parte dell’azienda sotto il profilo comunicativo e di posizionamento del brand, si basa sulla strategia che impieghiamo e impiegheremo. E’ stimolante appunto la connessione tra quello che il brand rappresenta nel ciclismo e quella che è la ricettività della platea.
Pogacar ha vinto il Tour del 2021 su Colnago montata CampagnoloEcco invece la Prototipo dello sloveno, 6,8 chilogrammi, per il Tour 2022Pogacar ha vinto il Tour del 2021 su Colnago montata CampagnoloEcco invece la Prototipo dello sloveno, 6,8 chilogrammi, per il Tour 2022
Recentemente, per concludere, sappiamo che la UAE Team Emirates di Tadej Pogacar è passata a Shimano.
Come azienda abbiamo deciso di non commentare quanto successo.
Campagnolo non è solo una marchio storico, ma anche parte della visione del ciclismo, prima italiano, poi mondiale. La ruota alata dev’essere più che un rimando all’azienda, l’orgoglio dell’italianità del brand stesso.
A dicembre, la Pauwels Sauzen-Bingoal comunica a Ryan Kamp che non lo conferma. Lo aiutano i fratelli Roodhoft, che trovano una Colnago con cui ripartire
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Una sella da collezione, “tirata” in appena 104 esemplari e prodotta in esclusiva da Selle Italia per quello che potrebbe senza dubbio considerarsi il testimonial numero uno che il brand veneto ha nel mondo del ciclismo: Mathieu Van Der Poel.
Modello Flite Boost
Questa nuova sella, che è una Flite Boost nella versione Kit Carbonio Superflow (idMatch L3), è difatti ispirata e dedicata alla vittoria che il campione olandese ha colto quest’anno al Giro delle Fiandre, e come anticipato sarà disponibile in un numero limitato di pezzi: 104.
Ben visibile la numerazione che sottolinea l’Edizione LimitataBen visibile nella parte posteriore la numerazione che sottolinea l’Edizione Limitata
La sella riporta i colori e il tipico leone, simbolo della bandiera delle Fiandre, a cui viene affiancato l’hashtag ufficiale della gara RVV20. Nella parte posteriore invece una specifica serigrafia ne sottolinea la caratteristica di essere una “Limited Edition”. Inoltre, un’etichetta indica la numerazione progressiva del prodotto, esattamente come le repliche delle più prestigiose opere d’arte.
Mathieu Van der Poel in azioneMathieu Van der Poel in azione
Le 104 edizioni del Fiandre
«Una produzione limitata in esclusiva ad appena 104 pezzi – ha commentato Nicola Baggio, il Direttore Generale di Selle Italia – definite appunto per ricordare il numero di edizioni della Ronde Van Vlaanderen corse fino a oggi. Questa che presentiamo è una sella davvero unica, per collezionisti, che vuole celebrare il talento e la classe del giovane campione olandese: un vero e proprio articolo da collezione per qualsiasi vero appassionato di ciclismo».
Si acquista solo online
Per l’occasione il brand veneto ha realizzato un packaging davvero molto particolare con all’interno tutte le informazioni relative al Giro delle Fiandre, alla carriera di Van Der Poel, e alla Flite Boost enfatizzando l’unicità dell’iniziativa.
Giuseppe Bigolin, Presidente Selle ItaliaGiuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia
Il prezzo al pubblico della Flite Boost #RVV20 Limited Edition firmata a mano da Mathieu Van Der Poel è di 399,90 Euro. Sarà possibile prenotarla a partire da oggi 21 dicembre esclusivamente online sul sito ufficiale di Selle Italia.
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