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Nalini e ACSI pedaleranno insieme anche nel 2023

17.01.2023
3 min
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Il 2023 appena iniziato si è aperto con una bella notizia che farà sicuramente felici gli iscritti ad ACSI Ciclismo. Anche per questa stagione Nalini sarà infatti partner dell’Ente di promozione coordinato brillantemente da Emiliano Borgna. Stiamo parlando di una partnership nata nel 2021 e che lo scorso anno ha dimostrato in pieno la propria forza.

Premiazioni ACSI Ciclismo 2022 svoltesi a Riccione
Premiazioni ACSI Ciclismo 2022 svoltesi a Riccione

Promozione per i team

Anche per il 2023 è stata riconfermata la promozione che lo scorso anno aveva ottenuto ottimi riscontri dedicata in esclusiva ai tesserati e alle società affiliate ACSI. Per tutti i tesserati è stato previsto uno sconto del 20% nel caso in cui decidessero di far realizzare da Nalini il kit della propria squadra. Inoltre, inviando una mail ad info@nalini.com, si potranno ricevere il codice per un ulteriore sconto del 20%, valido sulle collezioni del marchio.

Giuseppe Bovo, direttore generale di Nalini, ha così commentato la collaborazione con ACSI Ciclismo: «La partnership con ACSI prosegue full gas con tanti progetti concreti, primo fra tutti il Circuito Nalini Road Series che nel 2023 celebra la sua terza edizione. Un rapporto di stima reciproca che si fonda sull’impegno e sulla massima attenzione rivolta alle esigenze degli amatori».

L’orgoglio di ACSI

Alle parole di Giuseppe Bovo fanno seguito quelle di Emiliano Borgna, vicepresidente ACSI.

«Quella con Nalini – esordisce – è una sinergia che ci rende particolarmente orgogliosi. Tanti, tantissimi campioni del ciclismo, che hanno fatto appassionare migliaia di amatori, hanno vestito e vestono capi Nalini. E quegli stessi capi, oggi come allora, sono a disposizione di tutti gli amatori e in particolare dei nostri tesserati che, grazie alla nostra collaborazione, possono beneficiare di condizioni agevolate. Ma ancor di più siamo ad apprezzare la dedizione e le caratteristiche umane di tutte le persone che lavorano e vivono in questa importante realtà aziendale italiana

Ogni anno – ha concluso – poniamo in essere delle iniziative che partono sempre da una condivisione di obiettivi e, nei prossimi tempi, vogliamo alzare l’asticella per creare sempre più contenitori che possano gratificare gli appassionati e i praticanti che faranno il loro percorso insieme a noi, esattamente come quando si pedala insieme, con la voglia di tagliare il traguardo».

Emiliano Borgna, responsabile ACSI Ciclismo è un grande appassionato del mondo della bici
Emiliano Borgna, responsabile ACSI Ciclismo è un grande appassionato del mondo della bici

Ecco il Nalini Road Series

Come già anticipato dal direttore generale di Nalini Giuseppe Bovo, la collaborazione con ACSI coinvvolge anche il Nalini Road Series, il circuito di granfondo giunto quest’anno alla sua terza edizione. Si parte il prossimo 26 febbraio con la Granfondo Laigueglia Lapierre per terminare il 17 settembre a Misano con la Gialla Cycling, appuntamento di prestigio all’interno dell’Italian Bike Festival.

Per tutti i gravellisti, ma non solo, segnaliamo la Nova Eorica Buonconvento del 24 giugno e la Strade Bianche del Sale – Fantini Club di Cervia, in scena l’8 ottobre, entrambe prove jolly. Per tutti gli abbonati al circuito, Nalini ha inoltre previsto degli omaggi speciali che si possono vedere nella sezione “Iscrizioni 2023” del sito ufficiale www.naliniroadseries.com.

Nalini

ACSI

Anche per il 2023 Nalini veste Girmay e compagni

09.01.2023
4 min
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Per il secondo anno di fila sarà Nalini a vestire la Intermarché-Circus-Wanty. Il team belga è stato una delle rivelazioni della passata stagione grazie anche alle vittorie di Biniam Girmay, capace di vincere nel 2022 la Gent-Wevelgem e una tappa al Giro d’Italia

Nel corso della nuova stagione, ormai prossima a iniziare, vedremo nuovamente in gruppo i colori giallo neon, blu scuro e bianco che da sempre contraddistinguono la formazione belga. Rispetto allo scorso anno qualcosa però è cambiato. I colori sono stati infatti armonizzati in un design moderno e sofisticato.

La nuova maglia

Essendo lo sponsor principale del team, il marchio Intermarché occupa un posto di assoluto rilievo sulla nuova maglia. Per la prima volta lo troviamo però anche sulla salopette, esattamente sul retro. Circus, che occupava questo posto dal 2017, ora si sposta al centro della maglia, sopra il logo di Wanty.

Il colore bianco, predominante sulle spalle e sulla parte superiore della schiena, offre un’adeguata visibilità a ciascun sponsor. Tra questi spicca Wallonie, a testimonianza del forte legame del team con la regione del Belgio dove la squadra ha la sua sede.

Sul petto troviamo invece i loghi dei partner tecnici: Cube, Bryton, Nalini e Ford Steveny. Accanto a loro due nuovi “compagni di viaggio” come Uvex e Gaerne che forniranno alla squadra rispettivamente caschi, occhiali e scarpe. 

I lati della salopette rimangono invariati, con la presenza di Bière des Amis 0.0% sulla gamba destra e Vini Zabù sulla gamba sinistra, a portare un tocco di Italia. Il logo del Groupe Gobert Matériaux, che sponsorizza la squadra di Jean-François Bourlart dal 2001, rimane visibile sia sul davanti che sul retro della maglia.

Una delle sorprese del 2022 è stato Girmay che ha vinto prima la Gent-Wevelgem e poi una tappa al Giro
Una delle sorprese del 2022 è stato Girmay che ha vinto prima la Gent-Wevelgem e poi una tappa al Giro

Omaggio ai campioni

L’organico della formazione 2023 della Intermarché-Circus-Wanty è ricco di campioni che nella loro carriera hanno saputo vincere titoli nazionali ma anche titoli mondiali. 

Biniam Girmay e Rein Taaramae, gli attuali campioni nazionali a cronometro rispettivamente di Eritrea e Estonia, indosseranno un body personalizzato in tutte le prove a cronometro a cui parteciperanno.

Il nuovo kit prodotto da Nalini rende inoltre omaggio agli ex campioni delle corse su strada. Le strisce arcobaleno decoreranno le maniche dell’ex campione del mondo Rui Costa, così come le sulle maglie di Sven Erik Bystrøm (Norvegia), Louis Meintjes (Sudafrica) e Rein Taaramäe (Estonia) troveremo dei richiami alle rispettive bandiere nazionali. 

Uno dei giovani da tenere d’occhio è Gerben Thijssen, al Tour de Pologne ha vinto la sua prima corsa WorldTour
Uno dei giovani da tenere d’occhio è Gerben Thijssen, al Tour de Pologne ha vinto la sua prima corsa WorldTour

Il pensiero degli atleti

Tutti i ragazzi della Intermarché-Circus-Wanty hanno espresso la massima soddisfazione per la nuova divisa che li accompagnerà nella nuova stagione. Per tutti loro ha parlato il belga Gerben Thijssen, capace di vincere lo scorso anno una tappa al Tour de Pologne.

«Sono lieto – ha detto – di poter ammirare i nostri colori tradizionali su questo nuovo design originale e gioioso. Ogni anno continuiamo a fare passi avanti nel design, così come a livello di performance. La collaborazione con partner come Nalini, che non trascura nessun dettaglio, ci aiuta a spingerci in avanti. Ogni atleta del team riceverà un kit personalizzato e su misura. Nel 2022, grazie all’interazione con i nostri velocisti, tra cui Alexander Kristoff, si è arrivati allo sviluppo di un body più performante.

«Sappiamo che sono attualmente in cantiere altri nuovi progetti per migliorare la nostra aerodinamica e la nostra sicurezza su strada. I colori vivaci del kit giocano un ruolo essenziale per la nostra visibilità sulle strade e ci permettono di distinguerci nel gruppo in ogni occasione!».

Concludiamo con le parole di Claudio Mantovani, titolare del brand Nalini: «Per il 2023 riconfermiamo senza riserve il nostro supporto al team Intermarché-Circus-Wanty che, durante tutto il 2022, è stato per noi una rivelazione a dir poco sorprendente. Nel suo secondo anno World Tour, il team ha ottenuto ben 24 vittorie e non possiamo che provare un moto di orgoglio per il talento e la perseveranza dimostrati in gara, nonché per i valori che ci uniscono come la forte connessione al territorio e alle proprie radici. Esattamente come Nalini che da oltre 50 anni produce in Italia abbigliamento per il ciclismo».

Nalini

Nalini Ergo Shield Jacket, un guscio contro il freddo

10.12.2022
3 min
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Ergo Shield Jacket è una giacca ergonomica concepita per essere un vero e proprio guscio che grazie al tessuto termico a tre strati protegge e crea una barriera contro gli agenti climatici. Nalini ha fatto coincidere caratteristiche che tutelassero il ciclista dall’acqua e dal vento in ogni situazione avversa. Un capo che forma un muro per affrontare l’inverno senza timori, con un ovvio occhio di riguardo alla ventilazione e alla termoregolazione attiva della membrana tramite apposite aperture. 

Riparati da tutto

La giacca Ergo Shield rappresenta l’insieme di caratteristiche a cui il ciclista aspira per ogni uscita invernale. La membrana regala proprietà antiacqua e antivento. La ventilazione e la conseguente traspirazione del sudore invece viene facilitata da due aperture in zona scapolare e due laterali sotto le ascelle regolabili con zip. Questo sistema crea un circolo d’aria che il ciclista può modulare arieggiando maggiormente il momento della salita e chiudendo invece in discesa.

Le ben cinque tasche disponibili permettono di avere a portata di mano quanto serve senza dover accedere a tasche sottostanti. Questa giacca asseconda le uscite in strada con temperature che oscillano dai -3°C ai 5°C. I vari dettagli grafici rifrangenti assicurano che il ciclista sia ben visibile in ogni situazione anche quando la visibilità è ridotta.

Tecnicità ergonomiche

La costruzione di questo capo è stata attentamente elaborata per permettere a chi si allena in condizioni meteo difficili di godere di un prodotto tecnico e affidabile. La lampo lunga è divisibile con fap interna antivento per escludere ogni spiffero di aria gelida o infiltrazione d’acqua

L’intelligenza della Ergo Shield passa anche dalla sistemazione delle tasche. Una posizionata nella parte anteriore per un facile accesso. Mentre nella parte posteriore oltre a quelle già descritte si segnala il materiale a rete 3D che le contraddistingue per lo scarico della pioggia. Il fondo manica è in tessuto idrorepellente e antimacchia per renderla ancora più robusta e solida. A concludere i dettagli rivolti al comfort d’utilizzo c’è l‘elastico grippante con silicone sul fondo giacca. Le taglie disponibili vanno dalla XS alla 3XL per una compatibilità totale con ogni corporatura. Il prezzo consultabile sul sito è di 264 euro. 

Nalini

Nalini gilet New Gara Vest: un capo per tutte le stagioni

10.11.2022
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Il cambio dell’ora ha improvvisamente portato l’autunno, sole meno caldo, qualche nuvola in più e pioggia. Si è entrati nel classico clima di novembre, dove bisogna vestirsi in maniera accorta per non prendere freddo. Allo stesso tempo, però, non ci si deve vestire nemmeno troppo pesanti, non è ancora il momento. Nalini propone quindi un nuovo prodotto, il gilet New Gara Vest (foto di apertura Emiliano Borgna, vicepresidente ACSI, che ha posato per Nalini proprio con questo gilet).

 

Un capo evoluto

Si tratta dell’evoluzione di uno dei suoi best seller, un prodotto termico, che cura anche la visibilità ed è polivalente. Nalini ha studiato un capo che possa essere usato per tutte le diverse situazioni climatiche durante l’anno. E’ caratterizzato da una fodera termica interna, così da poter essere utilizzato nei periodi un po’ più freddi insieme ad una maglia garzata, oppure in primavera come antivento. Nella zona delle tasche è stato inserito un pannello che aumenta notevolmente la visibilità del ciclista

L’interno del gilet è foderato per riparare in maniera efficiente il ciclista dal freddo
L’interno del gilet è foderato per riparare in maniera efficiente il ciclista dal freddo

Dettagli tecnici

Il gilet New Gara Vest è stato cucito utilizzando due tipologie di tessuti. Nella parte frontale è stato usato un filato antivento interamente foderato, al quale è stata aggiunta una imbottitura interna primaloft. Sulla schiena Nalini ha usato un tessuto comfort stretch con una grande traspirabilità ed elasticità (ben 4 punti su 5 negli standard del marchio, ndr).

La lampo utilizzata nel gilet New Gara Vest è la YKK con flap interno antivento, le tasche posteriori sono 3 e molto capienti. Sul fondo del capo è stato inserito un elastico grippante per far rimanere stabile il gilet in tutte le situazioni, assecondando i movimenti del busto. 

Il range di temperature consigliate per l’utilizzo va dai 5 ai 13 gradi centigradi. Il prezzo al pubblico è di 145 euro.

Nalini

Nalini affronta l’inverno con due nuovi prodotti

18.10.2022
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La stagione ciclistica è finita, è il momento di riposare, ma tra non molto sarà ora di tornare in bici per preparare quella successiva. Gli allenamenti inizieranno in inverno, ed è quindi utile farsi trovare con i prodotti adatti per affrontare il freddo delle prime pedalate. Nalini pensa già al prossimo futuro e propone due capi d’abbigliamento invernali: la Giacca Asfalto e la calzamaglia New Classica Bibtight.

La giacca Asfalto è cucita con tre differenti tessuti per essere antifreddo e confortevole allo stesso tempo
La giacca Asfalto è cucita con tre differenti tessuti per essere antifreddo e confortevole allo stesso tempo

Giacca Asfalto

Si tratta di un prodotto pensato, studiato e sviluppato per garantire un’elevata protezione dal freddo ed una grande libertà di movimento. La giacca asfalto è cucita con un tessuto elasticizzato a tre strati: nella parte anteriore, posteriore e sulle tasche si è utilizzata una membrana con trattamento DWR. Le maniche ed i pannelli laterali, invece, sono realizzati con un tessuto caldo ed elasticizzato, per facilitare appunto i movimenti. Il capo ha una vestibilità slim fit, pur rimanendo estremamente confortevole.

Sulla schiena Nalini ha inserito degli inserti rifrangenti per aumentare la visibilità del ciclista in ogni condizione. La giacca Asfalto è dotata di una lunga zip YKK con flap interno antivento. A fondo giacca è presente un elastico grippante, per mantenere la vestibilità ed evitare che il freddo entri durante le vostre pedalate.

Il range di temperature per cui è consigliabile utilizzare la giacca Asfalto va dai -2 ai 7 gradi centigradi.

Il prezzo al pubblico è di 169 euro.

New Classica Bibtight. 

Una calzamaglia che utilizza un numero davvero minimo di tagli e cuciture, per ottenere un capo tecnico dal design estremamente pulito. Per realizzarla Nalini ha utilizzato il tessuto Superroubaix, che offre una grande protezione termica, il che lo rende ideale per le rigide temperature invernali. Il corpino, ovvero la parte superiore del capo, è realizzato con tessuto microfresh, per avere sempre un effetto asciutto e di massima traspirabilità, evitando accumuli di sudore.

La calzamaglia è cucita a taglio vivo e senza cuciture. Il fondello, invece, è anatomico e bielastico. Il range di temperature a cui è consigliato utilizzare questo prodotto va dai 5 ai 19 gradi.

Il prezzo è di 129 euro

Nalini

Nalini presenta due nuove maglie: tra gravel e autunno

28.09.2022
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Con il repentino cambio di stagione è tempo di adattare il vestiario per le nostre uscite in bici. Le giornate si accorciano e le temperature, inevitabilmente, si abbassano, occorre quindi vestirsi in maniera adeguata. Nalini arriva in soccorso ai ciclisti ed alle loro pedalate autunnali con due nuovi prodotti pronti per affrontare questa stagione di cambiamento: Ergo Xwarm Jersey e la New Warm Reflex Jersey.

La maglia Ergo Xwarm utilizza un tessuto con grandi capacità idrorepellenti, così da essere indossata in ogni occasione
La maglia Ergo Xwarm utilizza un tessuto con grandi capacità idrorepellenti, così da essere indossata in ogni occasione

Ergo Xwarm Jersey

Maglia termica a manica lunga, aderente, estremamente confortevole. Cucita con tessuto testurizzato con superficie 3D nella parte superiore e nelle maniche. Nelle stagioni intermedie come l’autunno è fondamentale avere dei capi che riescano ad adattarsi facilmente a questi repentini cambiamenti. Per questo nella zona inferiore della maglia è stato usato un tessuto con grandi proprietà aerodinamiche ed idrorepellente.

Una caratteristica che rende questa nuova maglia adatta anche alle giornate più miti, inoltre può essere usata anche senza giacca, per questo sono presenti 3 tasche nella parte posteriore. Il tessuto termico utilizzato nel resto del capo è altamente elastico e felpato e rende la Ergo Xwarm Jersey particolarmente morbida e comoda da indossare

E’ adatta per essere usata con temperature che variano tra gli 8 ed i 14 gradi centigradi. Prezzo al pubblico di 129 euro.

La maglia New Warm Reflex è studiata appositamente per il gravel, quindi più comoda ed elastica per una migliore vestibilità
La New Warm Reflex è studiata appositamente per il gravel, più comoda ed elastica per una migliore vestibilità

New Warm Reflex Jersey

Nasce dalla linea Ventures, una linea di abbigliamento realizzata per soddisfare le richieste sempre più crescenti del mondo gravel. Si tratta di capi confortevoli e molto pratici, la maglia New Warm Reflex è cucita con tessuti tecnici ed estremamente morbidi. Sulle maniche sono stati inseriti degli inserti per rendere il ciclista visibile in ogni situazione. Questa maglia ha una doppia valenza: può essere indossata come capo unico nelle miti giornate autunnali, oppure come giacca quando le temperature si irrigidiscono.

La maglia New Warm Reflex è dotata di una lampo lunga a vista YKK con tiretto cam lock e flap interno antivento. Dispone, inoltre, delle classiche tre tasche posteriori e presenta un elastico grippante a fondo maglia.

E’ consigliato utilizzare la maglia New Warm Reflex in un range di temperature che varia tra 8 e 13 gradi. Il prezzo è di 109 euro.

Nalini

Nalini sempre al fianco di Pedalando per la Ricerca

24.08.2022
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Per il terzo anno di fila torna Pedalando per la Ricerca, la bellissima iniziativa a scopo benefico ideata e promossa da Alessandro Mucci. Anche quest’anno sponsor dell’evento sarà Nalini, brand per il quale lo stesso Alessandro ricopre il ruolo di Social Media Manager. Finalità dell’iniziativa è ancora una volta quella di raccogliere fondi da destinare alla fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.

Fra i premi per chi donerà entro il 30 agosto, anche pettorali gratuiti per la GF Squali 2023
Fra i premi per chi donerà entro il 30 agosto, anche pettorali gratuiti per la GF Squali 2023

Toccato nel profondo

La Pedalando per la Ricerca nasce da un’esperienza personale che ha toccato profondamente Alessandro Mucci. A inizio del 2020 era stato diagnosticato un tumore al pancreas a sua madre, dal quale per fortuna poi è guarita. Mosso dal forte desiderio di voler fare qualcosa a favore della ricerca Alessandro ha deciso di mettersi in gioco in prima persona. Per la sua laurea in Economia e Commercio aveva in programma di attraversare in totale autonomia prima le zone dell’Italia centrale toccate dal terremoto e successivamente le Alpi occidentali. Ha deciso allora di trasformare il suo viaggio in un’opera di sensibilizzazione a favore della ricerca unita ad una raccolta fondi. Alla fine del suo viaggio è riuscito a raccogliere ben 10.000 euro da donare all’AIRC.

Lo scorso anno l’iniziativa è stata ripetuta, anzi triplicata. Prima una pedalata di oltre 300 chilometri da Milano a Sanremo. Successivamente l’attraversamento dei territori del Friuli Venezia Giulia colpiti dal terremoto del 1976 con 615 chilometri percorsi e 13.500 metri di dislivello. Ultimo capitolo, la partecipazione alla Maratona di Venezia. Il risultato finale sono stati complessivamente 7.000 euro da destinare all’AIRC.

Le parole di Alessandro Mucci

Per farci raccontare qualcosa di più sull’edizione 2022 di Pedalando per la Ricerca abbiamo pensato di sentire direttamente Alessandro Mucci.

«L’edizione 2022 di Pedalando per la Ricerca – ci racconta – è in programma tra il 26 e il 27 agosto con partenza la sera da Genova e arrivo il giorno dopo a Riccione dove saremo ospiti del comitato organizzatore della Gran Fondo Squali – Trek. Si tratterà di una pedalata di 400 chilometri che collegheranno idealmente a colpi di pedale gli acquari delle due città. Seguiremo inizialmente la costa di Levante fino a Chiavari. Da qui, attraverso il Passo del Bocco, arriveremo in Emilia Romagna puntando su Parma da dove percorreremo tutta la via Emilia fino Cattolica. Anche in questa occasione attraverseremo dei territori, quelli del centro Italia, toccati dal terremoto. Quest’anno, oltre a sensibilizzare le persone sul tema della prevenzione dei tumori, vogliamo mettere in primo piano il tema della crisi idrica e dell’inquinamento dei mari».

Il contributo di Nalini

Nella realizzazione del progetto di raccolta fondi promosso da Alessandro, un ruolo fondamentale lo ha avuto ancora una volta Nalini che ha voluto essere parte attiva dell’iniziativa. Per l’occasione è stata realizzata una maglia speciale per Alessandro e i suoi compagni di viaggio. Si tratta di una versione personalizzata della New Seoul Jersey, uno dei prodotti top di gamma di Nalini. Presenta una vestibilità race ed è realizzata in tessuto microfibra con trattamento quick-drying che garantisce il massimo risultato in termini di leggerezza e traspirabilità. La manica a giro permette il massimo comfort, con taglio al vivo per ottenere un’ampia libertà di movimento. Alla maglia è stato abbinato un bibshort e soprattutto uno smanicato antivento che sarà molto utile scendendo di notte dal Passo del Bocco.

Nalini non si è però fermata alla realizzazione della maglia ma è andata oltre. Parte delle vendite online dei mesi di settembre e ottobre saranno devolute all’iniziativa di raccolta fondi promossa dallo stesso Alessandro.

Da Genova a Riccione, scalando il passo del Bocco, poi affrontando la Pianura Padana
Da Genova a Riccione, scalando il passo del Bocco, poi affrontando la Pianura Padana

Pronta la squadra

Anche per l’edizione di quest’anno Alessandro Mucci potrà contare sul supporto di alcuni amici fidati che l’accompagneranno nella sua pedalata. Si tratta di Alberto Tonelli e Edoardo Gili, presenti anche lo scorso anno, e di Marco Violi al suo debutto.

Per chi volesse contribuire alla raccolta fondi promossa dalla Pedalando per la Ricerca basta cliccare qui. Mentre per restare aggiornati sull’edizione 2022 dell’evento è possibile seguire questo profilo Instagram.

Chi effettuerà una donazione entro il 30 agosto avrà inoltre la possibilità di vincere diversi premi tra cui alcuni dorsali per poter partecipare all’edizione 2023 della Gran Fondo Squali Trek.

Nalini

Nalini New Ergo, il completo ecologico e super traspirante

04.08.2022
4 min
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Dai pro’ agli amatori, Nalini mette al servizio di tutti il suo completo top di gamma per sfidare le giornate calde e afose: il New Ergo. A comporre il kit c’è la New Ergo Mesh J, una maglia ultra leggera e concepita per rendere al meglio nei climi caldi e umidi grazie alle caratteristiche di traspirazione. 

L’azienda mantovana suggerisce di abbinarla con il New Ergo Bibshort, un pantaloncino estivo che racchiude il meglio delle tecnologie disponibili oggi. Tessuti Kinetech, tagli ergonomici minimizzati e tagli laser. Caratteristiche ideali in grado di fornire il supporto perfetto per il ciclista più esigente che vuole un comfort tecnico senza eguali. 

New Ergo Mesh J

La linea top di gamma Ergo rappresenta il non plus ultra di Nalini. Le particolarità e le scelte tecniche implementate su questi capi sono tra i migliori del mercato odierno.

La New Ergo Mesh J è ideale sia per la stagione estiva sia per un utilizzo indoor durante l’inverno. Questo grazie alla sua ultra traspirabilità che favorisce la termoregolazione e la fuoriuscita del sudore in ogni condizione. 

Questo capo tecnico è realizzato in rete elastica derivata dal poliestere riciclato, per l’alto grado di aerazione e traspirabilità. I pregi della New Ergo Mesh J si apprezzano osservando i dettagli curati e performanti. La zip lunga rovesciata è la YKK cam-lock. E’ presente la patella sotto lampo lunga con zip garage sopra.

Per evitare fastidiosi spostamenti durante le uscite, l’elastico nella parte posteriore è siliconato e grippante. Nel fondo maglia anteriore e lateralmente la bordatura è termoincollata e senza cuciture. Infine sono presenti nella parte posteriore tre comode tasche per riporre oggetti personali in sicurezza.

New Ergo Mesh J è disponibile sul sito ad un prezzo pieno di 103 euro.

La traspirazione è favorita dalla trama del tessuto areata anche grazie ai tagli laser
La traspirazione è favorita dalla trama del tessuto areata anche grazie ai tagli laser

New Ergo Bibshort

A determinarne il posizionamento ai vertici della gamma di questo pantaloncino ci sono le caratteristiche tecniche che sfruttano il meglio della tecnologia a disposizione di Nalini.

La parte superiore presenta delle aperture nel tessuto, ottenute con il taglio laser che assicurano stabilità e al tempo stesso estrema leggerezza. I tagli ergonomici nella parte finale sono minimizzati al massimo e la parte bassa è composta da tessuti a navetta. Il comfort è quindi assicurato e il pantalone risulta essere compressivo al punto giusto. 

La parte alta del “corpetto” è completamente tagliata a laser, senza bordature, mentre le uniche cuciture piatte presenti servono ad unire la parte superiore e quella inferiore. Il tessuto stretch Kinetech oltre alle proprietà di compressione e supporto muscolare dona una protezione ai raggi solari + 50 UPF.

Sul fondo gamba sono presenti inserti in silicone in tessuto navetta leggero e tagliato laser. 

Il taglio vivo sulla coscia avvolge e supporta il muscolo senza rinunciare al comfort
Il taglio vivo sulla coscia avvolge e supporta il muscolo senza rinunciare al comfort

Fondello per randonnée

Un altro elemento che determina e massimizza il comfort di questo New Ergo Bibshort è il fondello di nuova generazione. Infatti vanta uno studio specifico per lunghe uscite e randonnée.

L’utilizzo delle spugne reticolate offre il massimo del supporto in tutte le posizioni classiche della pedalata. Inoltre le spugne non solo danno supporto, ma si adattano perfettamente ai movimenti e alle posizioni del ciclista.

Questo fondello abbina insieme igiene, comfort e anatomia. L’igiene grazie alla microfibra che lo rende morbido e lo fa rimanere asciutto, sfrutta l‘inserimento di fili di carbonio presenti nel tessuto di copertura del fondello permettendo una migliore termoregolazione e micro-circolazione garantendo una temperatura più controllata e diminuendo il rossore da frizione.

New Ergo Bibshort è disponibile sul sito ad un prezzo di 175 euro.

Nalini

Vaccaroni: trent’anni dopo Barcellona, la sfida americana

28.07.2022
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Cinquemila chilometri attraverso 12 Stati e 35.000 metri di dislivello si fa fatica anche a immaginarli. Dodici giorni il tempo massimo, per cui soste ridotte all’osso, microsonni e un mondo di riferimenti tecnici che ti spiazzano. E’ la Race Across America e sono appena 25 gli italiani che negli anni sono volati oltre Oceano per cimentarsi. Non tutti sono riusciti a completarla o completarla in tempo. Fra i quattro che hanno riprovato quest’anno, c’era anche Dorina Vaccaroni, al secondo tentativo. Il primo nel 2021 non è andato bene. Ma quest’anno, forse anche per festeggiare i 30 anni dalla sua soddisfazione sportiva più grande, la veneziana è arrivata sul traguardo di Annapolis.

Chi sia Dorina Vaccaroni a qualcuno potrebbe forse sfuggire. Per rinfrescare la memoria bisogna tornare alle Olimpiadi di Barcellona 1992, quelle che per il ciclismo significarono oro con Fabio Casartelli e Giovanni Lombardi. Per lei furono il culmine di una carriera nella scherma. L’oro nel fioretto a squadre chiuse in modo magistrale una carriera di cinque mondiali, tre coppe del mondo e un europeo. Poi arrivò la bicicletta. Fatta di gare amatoriali, un anno tra le elite nel 2005 e alla fine l’approdo all’ultracycling.

A Barcellona 92, oro nel fioretto a squadre con Bortolozzi, Zalaffi, Gandolfi e Trillini (foto Coni)
A Barcellona 92, oro nel fioretto a squadre con Bortolozzi, Zalaffi, Gandolfi e Trillini (foto Coni)
Cos’hanno in comune scherma e ciclismo?

Parlerei di scherma e ultracycling. A livello mentale sono vicini. Sei da solo. Devi avere attorno un buon team per supportarti. La testa conta più del corpo. Quando sei in pedana, il cervello deve funzionare al decimo di secondo, in una gara di tanti giorni la sola strategia sei tu e come sai gestirti. Il ciclismo classico invece si basa molto sugli altri, dipende dagli altri. 

Come sei arrivata all’ultracycling?

Dopo aver corso su strada e aver fatto un Giro d’Italia. Per sfida e perché mio padre ha sempre detto che ho il fuoco addosso. Nel 2016 ho vinto la Ultracycling Dolomitica, valida appunto per la qualificazione alla Race Across America. Poi avrei dovuto fare la Race Across the West, dalla California al Colorado, ma mi infortunai al ginocchio. Così alla fine sono arrivata alla più grande di tutte.

Il percorso della RAAM misura 3.000 miglia, circa 5.000 chilometri e ha 35.000. metri di dislivello
Il percorso della RAAM misura 3.000 miglia, circa 5.000 chilometri e ha 35.000. metri di dislivello
La Race Across America, appunto.

Prima volta nel 2021, con gli strascichi del Covid. Per cui numeri ridottissimi già dalla partenza. Beccai una bolla di calore e alla fine non arrivai per appena 200 chilometri. Mi diede fastidio, forse anche per questo mi sono ripresentata, facendo le cose in modo diverso.

Cosa è cambiato quest’anno?

Intanto la preparazione. Mi sono fatta allenare da Mauro Farabegoli, che dopo aver lavorato nel ciclismo professionistico, è diventato un riferimento nelle lunghe distanze. Ho seguito i suoi allenamenti e sono arrivata pronta per la sfida. E sarei potuta arrivare in fondo senza fermarmi, ma ho dovuto farlo per dare il tempo alla crew di riposarsi.

L’auto la seguiva o la precedeva di poco durante la traversata dei 12 Stati
L’auto la seguiva o la precedeva di poco durante la traversata dei 12 Stati
L’atleta che dà tempo di riposarsi all’equipaggio in macchina?

Sembra strano ma è così. Serve una grande intesa. E’ pesante anche per loro che guidano per migliaia di chilometri alla velocità di una bicicletta. Trovare le persone giuste è una delle cose più difficili. Di solito dimagriscono anche loro, i miei invece sono ingrassati: segno che qualcosa non ha funzionato. Ma partecipare costa 40-50.000 dollari e nelle spese c’è da conteggiare anche chi ti accompagna.

Come si trovano tanti soldi?

Sponsor, principalmente. Allenandomi 8-10 ore al giorno, tanto tempo per lavorare non c’è. Gli sponsor sono tanto importanti, ma in Italia non si capisce, forse perché eravamo solo in quattro italiani al via, quindi se ne parla poco.

Medico e fisioterapista messicani: la scelta dell’equipaggio è decisiva
Medico e fisioterapista messicani: la scelta dell’equipaggio è decisiva
Cosa succede se la crew non funziona bene?

Si perde tempo. Sono stata costretta a tante soste inutili. Per contro, il medico e il fisioterapista, entrambi messicani, sono stati bravi quando si è trattato di abbassarmi la temperatura. Si arriva a pedalare fino a 55°C e se non c’era un medico a raffreddarmi e farmi recuperare con una flebo, forse nemmeno arrivavo in fondo.

Loro sono ingrassati, tu hai perso peso?

Dovevo mangiare una volta al giorno il mio piatto di pasta, ma non sempre è stato possibile proprio a causa di chi mi seguiva. Il calo fisiologico è di 2-3 chili, io ne ho persi 8 e non va bene. Non è salutare. Io poi sono vegetariana, quindi mangio cose che non fanno male. Ma portare il corpo oltre certi limiti è unhealthy, come dicono lì: non è salutare.

Auricolare e microfono per restare in contatto con la crew: Vaccaroni pronta al via
Auricolare e microfono per restare in contatto con la crew: Vaccaroni pronta al via
Quanto è importante avere la giusta posizione in bici per starci sopra tante ore?

E’ fondamentale. Ogni volta che facciamo la posizione, si lavora per 5-6 ore. Parliamo di telaio, ma anche sella, tacchette, manubrio. La mia sella è tutta aperta e aerata. Valerio Zamboni ha dovuto ritirarsi probabilmente per un problema di appoggio. Le bici per le corse su strada sono anche più piccole e non hanno bisogno di essere così comode.

Invece l’abbigliamento? Hai parlato di temperature infernali…

I pantaloncini sono importantissimi. Nalini me ne ha forniti cinque fra cui ho potuto scegliere fino a trovare quello giusto. Serve un fondello che non faccia la minima piega, tanto che l’ideale sarebbe avere dei capi su misura. Mi hanno dato anche delle buone maglie. Una bella collaborazione. La prossima volta spero che cominceremo con più anticipo, per trovare il giusto fitting.

La prossima volta?

Voglio fare la Raam sotto gli 11 giorni: mi conosco e so che posso farlo. Non potrò fare il record dei 9 giorni, ma sotto gli 11 è alla mia portata. Per questo continuerò ad allenarmi, fare gare e cercare sponsor (lo scorso weekend, Dorina è arrivata seconda ai campionati europei Slo24ultra, percorrendo in 24 ore 759 chilometri alla media di 32,090, ndr). Così appena l’ho finita ho cominciato a pensare alla prossima volta.

C’è ancora la scherma nella tua vita?

Col fatto che vivo in California, il mio lavoro è insegnare scherma in un grande club di laggiù. Loro vorrebbero che facessi di più, ma per me va bene così. Tra la felicità e fare soldi, scelgo ancora la felicità. Per questo ho scelto di vivere laggiù. E per me ora la felicità è andare in bicicletta.