Mythos Alpine Gravel, uno spettacolo su due ruote. Uno spettacolo da vivere. Ancora una volta la bici ci porta a scoprire luoghi meravigliosi. E in questo caso lo fa nel cuore delle Dolomiti.
L’appuntamento è a San Martino di Castrozza per il 25 giugno. Una zona dalla forte vocazione turistica (anche l’accoglienza alberghiera è al top) e legata al ciclismo. Basta ricordare i tantissimi passaggi del Giro d’Italia sul Passo Rolle, tra l’altro primo valico dolomitico ad essere stato affrontato nella storia del Giro e “battezzato” da Gino Bartali. Non a caso in vetta c’è un monumento che ricorda il campione toscano.
Firma iridata
La Mythos Alpine Gravel è un’esperienza non agonistica per chi vuol vivere una vera giornata di sport, in libertà, in natura e con gli amici. Il pezzo forte è senza dubbio il percorso. Si pedalerà tra la Valle del Primiero e le Pale di San Martino, toccando punti panoramici e altri storici come la Baita Segantini, eretta in onore del grande pittore trentino. Senza dimenticare le bellezze della Val Veneggia, del Passo Rolle e di tutti quegli sterrati che corrono a mezza costa.
«Un percorso – ricorda il patron della Mythos Alpine Gravel, Massimo Panighel – che ho tracciato insieme al “padrone di casa” e grande ex della mtb, Massimo De Bertolis, che è stato anche iridato marathon. C’è dunque la sua firma nella creazione di questi anelli. E in qualche modo l’ho dovuto frenare, in quanto la sua anima racing lo avrebbe portato a creare un tracciato più duro! Scherzi a parte, lui che di queste valli conosce a menadito ogni punto, ha scelto i luoghi più suggestivi.
«Sostanzialmente i percorsi sono gli stessi della passata edizione, ma cambia il senso di marcia di rientro verso Fiera di Primiero. In questo modo il ponte tibetano verrà affrontato in salita e non in discesa, così da godersi al meglio quel tratto».
Sterrati okay
Le strade, assicurano dall’organizzazione, sono in ottimo stato dopo l’inverno e la manutenzione non è mai venuta meno, pertanto si può pedalare in tutta sicurezza e ci si può divertire al massimo. Inoltre, è bene ricordarlo, essendo una prova non competitiva si può pedalare anche con e-bike o mtb. Ma certo la gravel è il mezzo migliore vista la tipologia delle strade e il dislivello.
E a proposito dei due anelli, quello maggiore è denominato “black”. Misura 73 chilometri per un dislivello di 2.380 metri e conta oltre il 70 per cento di strade sterrate. Quello più corto è invece chiamato “green”. Misura 42,5 chilometri per 1.310 metri di dislivello e anche in questo caso la percentuale di sterrato supera il 70%. Entrambi partono e arrivano a San Martino di Castrozza. E per entrambi, la partenza è “alla francese” dalle 8,30 alle 9,30.
Servizi al top
Come sempre negli eventi organizzati da Pedale di Marca non mancano i servizi di qualità. Lungo il percorso che, essendo gravel va fatto in autonomia, non ci sono frecce, ma non mancano i ristori: tre sul lungo e due sul corto.
«Ristori che saranno forniti di ogni leccornia – conferma Panighel – andiamo dal dolce al salato, dalla frutta agli integratori e per il dopo “gara” più che ad un pasta party abbiamo pensato ad un “terzo tempo” stile rugby. Ci sarà un panino alpino, con formaggio e speck, birra e strudel a volontà. Come ci tengo a sottolineare si tratta di una giornata di festa e di sport in natura».
Ricchissimo il pacco gara, soprattutto se confrontato con il costo d’iscrizione (30 euro fino al 31 maggio). Parliamo infatti di un pacco gara il cui valore commerciale è di 65 euro.
«Abbiamo inserito nel pacco gara una fascia Montura, una mini-pompa da telaio Topeak, integratori Named e tanti altri prodotti, tutti di qualità. E per chi taglia il traguardo c’è anche la medaglia di finisher».
Le iscrizioni chiudono a quota 500, meglio affrettarsi dunque, anche perché dopo il 31 maggio la quota subirà un aumento.