Il DNA race non è un’opzione, non lo è per nessuna delle biciclette dell’azienda di Treviso, non lo è neppure per la Pinarello Grevl F.
A tratti sembra di pedalare su una Dogma con le gomme più grandi e non è solo una questione di design. C’è una proporzione ottimale tra retrotreno e avantreno, che si riflette sulla rapidità della bicicletta e sulla trazione. C’è una geometria che non è mai troppo esigente e permette di cucire la Grevil sulle proprie esigenze. L’abbiamo provata e queste sono le nostre considerazioni.
Non una bicicletta da viaggio
Ci piace parecchio il suo carattere marcato e deciso, che vuole la nuova gravel di Pinarello come riferimento nella categoria race. La Pinarello Grevl F non è da considerare un progetto ibrido, non lo vuole essere. Non è la bicicletta che va bene per fare questo e quello, che va bene e “deve” accontentare tutti a prescindere.
E’ un mezzo da gara e deve essere contestualizzata in un ambiente di agonisti. Pochi fronzoli per una bicicletta “unica” in fatto di impatto estetico e comunque essenziale.
I terreni compatti dove si sfrutta la sua rigidità sono il suo pane (foto Matteo Malaspina) Un progetto con uno slooping marcato (foto Matteo Malaspina)
I terreni compatti dove si sfrutta la sua rigidità sono il suo pane (foto Matteo Malaspina) Un progetto con uno slooping marcato (foto Matteo Malaspina)
La versione del test
Una livrea full black alterna delle sezioni opache ad altre brillanti. Il kit telaio full carbon (la fibra di carbonio è la Toray T700) comprende anche il seat-post (specifico), la forcella, anch’essa tutta in carbonio e il cockpit Most in alluminio. La scatola del movimento centrale mantiene le calotte esterne, come vuole la tradizione Pinarello.
La forcella: il design è una sorta di family feeling Onda, certamente aerodinamica, ma con l’obiettivo di essere anche efficace in ambito off-road. La luce è abbondante, tra il passaggio dello pneumatico e la testa. Qui si possono montare coperture fino a 2,1” (con ruote 650b). Non un cavo, non una guaina passano all’esterno e nonostante questo lo sterzo gira senza blocchi e senza frizioni. Belli e utili i perni passanti con la leva di estrazione a scomparsa, per forcella e carro.
La componentistica prevede la trasmissione Campagnolo Ekar, con la monocorona anteriore da 40 denti e i 13 pignoni posteriori con la scala 9/42. Ci sono le ruote Princeton Grit 4540 con mozzi White, belle da vedere e gratificanti da usare, con gomme Maxxis da 40. La sella è Most.
Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 8,5 chilogrammi. Il prezzo di listino della bicicletta è di 5900 euro (nella versione con ruote Fulcrum Rapid Red).
Si può montare la doppia con il deragliatore (foto Matteo Malaspina) L’innesto dei foderi al piantone tramite un’asimmetria marcata (foto Matteo Malaspina) I foderi del carro sono un tutt’uno con l’obliquo (foto Matteo Malaspina) Quella maggiorata che protegge la pinza (foto Matteo Malaspina) La piccola aletta della forcella (foto Matteo Malaspina) Ampio il passaggio per la ruota (foto Matteo Malaspina)
Si può montare la doppia con il deragliatore (foto Matteo Malaspina) I foderi del carro sono un tutt’uno con l’obliquo (foto Matteo Malaspina) L’innesto dei foderi al piantone tramite un’asimmetria (foto Matteo Malaspina) Quella maggiorata che protegge la pinza (foto Matteo Malaspina) La piccola aletta della forcella (foto Matteo Malaspina) Ampio il passaggio per la ruota (foto Matteo Malaspina)
Come va
Quando si sale per la prima volta sulla Pinarello Grevil F, sembra davvero di montare su una bicicletta da strada, di quelle disegnate per le competizioni. Il corpo è centrato in modo perfetto sulla scarola del movimento centrale e il reach complessivo dell’avantreno invita a caricare proprio sulla porzione anteriore. La bicicletta non ha uno sterzo troppo basso e, anche quando si pedala in presa bassa non si è mai schiacciati in avanti. Il comfort ne guadagna, soprattutto nel medio e lungo periodo, considerando che con la Grevil è divertente quando si va a smanettare sullo sterrato.
Soffre lo sconnesso importante ai limiti della mtb. Proprio in un contesto del genere emerge il suo carattere brioso e delle doti di rigidità non secondarie, che vengono assecondate da una corretta gestione degli pneumatici (meglio tubeless), per dimensione e tassellatura. Il suo terreno ideale rimane il sentiero battuto (senza troppa roccia), anche tecnico con tanti cambi di direzione, dove si può apprezzare l’agilità dell’avantreno e la stabilità del carro.
In salita è un gran bel mezzo, con una trazione che non ci aspetta da una bicicletta così compatta. Il carro posteriore è lungo 42,2 centimetri e il passo totale è di 109,2 nella taglia 53. Inoltre il corpo centrato sul movimento centrale contribuisce a far forza in salita e anche ad uscire di sella.
Posizione ben centrata sul piantone (foto Matteo Malaspina) Orizzontale curvo e svasatura sullo sterzo (foto Matteo Malaspina) Il fodero drive ribassato e curvo (foto Matteo Malaspina) I perni passanti integrano un estrattore (foto Matteo Malaspina) La scatola del movimento centrale con le calotte esterne (foto Matteo Malaspina) Anche l’impostazione geometrica è da gara (foto Matteo Malaspina)
Posizione ben centrata sul piantone (foto Matteo Malaspina) Orizzontale curvo e svasatura sullo sterzo (foto Matteo Malaspina) Il fodero drive ribassato e curvo (foto Matteo Malaspina) I perni passanti integrano un estrattore (foto Matteo Malaspina) La scatola del movimento centrale con le calotte esterne (foto Matteo Malaspina) Anche l’impostazione geometrica è da gara (foto Matteo Malaspina)
In conclusione
La Pinarello Grevil F segue una filosofia che accomuna tutte le biciclette dell’azienda veneta, ovvero il piacere di sviluppare dei mezzi race oriented. E’ ovvio che la nuova Grevil deve essere contestualizzata in un ambiente gravel, ma comunque non è un compromesso e il DNA corsaiolo emerge in diverse situazioni e per più volte durante l’uscita. E’ pur vero che in ambito off-road il setting del mezzo ricopre un ruolo fondamentale, nell’ottica di sfruttare a pieno le potenzialità della bicicletta.
La Pinarello Grevil F è la bicicletta da usare con le ruote a medio/alto profilo, magari con le gomme leggermente più basse di pressione, in modo da essere veloci e al tempo stesso stabili. Questa Pinarello è una bici di sostanza, non è leggerissima e tutto sommato è meglio così. Trasmette un costante senso di forza e di controllo, con risposte sempre decise. Ma è pure unica nel suo design e in un mondo di standard è un aspetto che non passa in secondo piano.