Gios affonda il colpo vincente con l’arrivo della Mini Rally

04.07.2021
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Gios vanta una storia importante nel mondo del ciclismo. Gli esordi risalgono al 1948 con la produzione delle prime biciclette. Con il passare del tempo, il valore delle bici Gios è cresciuto al punto da essere utilizzate da importanti corridori: ricordiamo il successo di Italo Zilioli al campionato italiano allievi del 1959. Ma non è tutto anche un certo Roger De Vlaeminck, campionissimo belga, ha corso con bici Gios, quando militava nel team Brooklyn, negli anni 70.

Gios Mini Rally con ruote campagnolo Zonda
Gios Mini Rally con ruote Campagnolo Zonda

Sbarco nel gravel

Grazie all’esperienza acquisita sin dai primi anni nella realizzazione di telai su misura strada e ciclocross, Gios non si è lasciata sfuggire l’opportunità di apportare il proprio contributo nel gravel. Dopo aver presentato a inizio 2021 il modello Super Rally, ecco la sorella minore, ribattezzata simpaticamente Mini Rallly.

Il passaggio dei cavi è esterno
Il passaggio dei cavi è esterno

Bentornato acciaio

La forcella e il carro posteriore presentano una sezione meno voluminosa rispetto ai tubi orizzontale e obliquo che a loro volta sono più compatti, al fine di aumentare la rigidità della bici, specialmente nei tratti fuoristrada. Lo sterzo è da 1” 1/8. Un altro spunto interessante è il passaggio ruota decisamente “abbondante” tanto da poter ospitare copertoni da 33 millimetri.

Marco Gios, che guida l’azienda insieme al padre Aldo, ci racconta i dettagli di questa bicicletta. «Le geometrie sono come quelle della Super Rally. Cambia soltanto la forcella che nel caso della Mini Rally è realizzata in acciaio Columbus Spirit così come il telaio. La Super Rally ha invece la forcella in carbonio. La cosa davvero interessante è che abbiamo saldato la parte anteriore con le congiunzioni mentre la scatola del movimento e il nodo sella sono realizzati con l’ottone senza congiunzione. Una ulteriore differenza tra i due modelli la troviamo nel passaggio dei cavi. Nella Mini Rally è esterno, al contrario della Super Rally».

Componenti italiani

Merita sicuramente una particolare attenzione la componentistica scelta per la Mini Rally, tutta esclusivamente Made in Italy, come per ogni modello Gios che si rispetti.

La sella è la Model X di Selle Italia che ha la particolarità di essere realizzata con un unico stampo. Il gruppo è invece il Campagnolo Centaur (con il doppio comando dei freni sul manubrio), abbinato alla guarnitura Graff di Miche, specifica per il gravel. Sempre di Campagnolo sono le ruote Zonda.

Curva e attacco manubrio sono rispettivamente i modelli Gravel e Zero1 di Deda Elementi che fornisce anche il cannotto reggisella. La scelta delle coperture è caduta invece sui Vittoria Terreno Dry.

Il risultato è una bici perfetta per il gravel, ma anche per chi ama affrontare lunghe escursioni senza l’assillo della velocità. Il prezzo consigliato al pubblico con questo allestimento è di 3.400 euro.

giostorino.it