Come abbiamo detto in altri articoli, i punti di contatto fra ciclista e bicicletta sono soltanto tre: sella, pedali e manubrio. Proprio quest’ultimo è stato oggetto di un’evoluzione molto accentuata. Abbiamo voluto approfondire con Eros Capecchi, corridore professionista del Team Bahrain Victorious, quali siano le qualità del suo manubrio Vision Metron 6D.
Inclinazione
I corridori del team possono contare su un’ampia scelta di manubri, grazie alla ricchezza del catalogo Vision.
«Io monto il Vision Metron 6D – inizia Capecchi – anche se ho provato gli altri modelli». Ma in base a quali criteri si sceglie un manubrio piuttosto che un altro? «Il Metron 6D ha un angolo di inclinazione di 0 gradi, mentre il Metron 5D ha 10 gradi di inclinazione in avanti. Io preferisco avere il manubrio piatto, visto che devo andare forte anche in salita mi trovo meglio con questo tipo di inclinazione. Magari un velocista preferisce avere il manubrio inclinato, anche perché sta poco con le mani nella parte alta del manubrio. E’ una questione di trovare il miglior comfort anche in base alle proprie caratteristiche».
Tradizione o novità?
Capecchi usa soprattutto la Merida Scultura, che è il modello più indicato per la salita. Capita di vedere sulle biciclette da salita di alcuni corridori i manubri con attacco separato e con un design più tradizionale.
«I corridori che usano il manubrio con l’attacco separato – ci spiega Capecchi – preferiscono la forma di quella curva oppure preferiscono la forma più stretta e tondeggiante della presa alta, che è più tradizionale. Per quel che mi riguarda io sto molto comodo con l’appoggio piatto del Metron 6D».
I vantaggi
Capecchi sottolinea una serie di vantaggi nell’usare il manubrio integrato.
«A me piace molto il manubrio integrato perché avendo quattro biciclette diverse è più semplice avere la stessa identica posizione su ognuna. Il manubrio integrato non avendo viti di chiusura è anche più rigido e leggero».
Rigido e leggero
Il manubrio Metron 6D di Vision è interamente realizzato in carbonio, e come ci ha detto anche Capecchi, ha una sezione superiore dalla forma piatta e con un angolo di 0 gradi. La costruzione rinforzata di Vision gli conferisce una grande rigidità e anche un ottimo rapporto resistenza/peso. Proprio quest’ultimo dato si attesta sui 415 grammi nella misura con 110 millimetri di lunghezza di attacco e 420 millimetri di larghezza manubrio. Ovviamente il Metron 6D permette il passaggio interno dei cavi per favorire ulteriormente l’aerodinamica. Fra le caratteristiche c’è anche un offset di 5 millimetri per le code della curva manubrio, in modo da favorire una presa più stabile in presa bassa.