Ursus e il motociclismo sportivo: un binomio ed un rapporto importante che si rinnova anno dopo anno, anche attraverso degli accordi di collaborazione e di sponsorizzazione con piloti MotoGP di primissimo piano. Come nel caso di Maverick Vinales, ambasador Ursus, estimatore del brand e grande ciclista nei momenti liberi lontano dai circuiti del mondiale. E proprio Vinales ha recentemente fatto visita ai moderni (e super sostenibili) stabilimenti Ursus di Rosà (Vicenza) per conoscere più da vicino la produzione 100% Made in Italy di ruote alto di gamma e componentistica proposta e prodotta dall’azienda della famiglia Ferronato.
Un marchio, una storia…
«Siamo molto contenti della visita in azienda di Maverick Vinales – ha dichiarato Mirko Ferronato, il CEO di Ursus spa – un’occasione che è servita anche per soddisfare la curiosità tecnica di Maverick. E’ un vero ciclista che, come moltissimi piloti, utilizza la bici per ottimizzare i propri allenamenti durante il corso di tutta la stagione. Durante questo incontro in sede abbiamo avuto anche modo di raccontare a Vinales l’origine del marchio Ursus… Una storia particolare, alla quale teniamo molto. Un racconto che nasce nel lontano 1967 quando al fondatore, e mio padre, Sergio Ferronato, occorreva un nome, un marchio di fabbrica con cui distinguersi sul mercato dalla concorrenza. L’idea giusta lo colse… al cinema, durante la proiezione di un vecchio film: “Quo Vadis”.
«In alcuni fotogrammi di questo colossal – continua – il gladiatore Ursus lotta a mani nude nell’arena con un toro inferocito nel disperato tentativo di salvare Lidia, la sua principessa. Mio padre fu letteralmente ispirato dagli ideali di dedizione e di motivazione trasmessi dal personaggio di Ursus. Pensò che proprio questi ideali sarebbero stati fondamentali per la riuscita del suo progetto imprenditoriale. Decise, quindi, di dare alla sua nuova azienda il nome dell’eroico gladiatore.
«Ma non si dimenticò del toro, al quale affidò il compito di simboleggiare gli ostacoli che il suo personale eroe, la sua compagnia, avrebbe dovuto superare per riuscire nell’impresa… Da quel momento in poi le figure del Gladiatore e del Toro costituirono il marchio Ursus, con il quale ebbe inizio la nostra avventura che negli anni ci ha portato ad essere quotati in Borsa e soprattutto a registrare numerosi brevetti nel settore della componentistica meccanica per le biciclette».