Le Olimpiadi nell’ammiraglia dell’assistenza Shimano

30.07.2024
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Le Olimpiadi di Parigi sono iniziate qualche giorno fa con le prove a cronometro e la vittoria di Grace Brown e di Remco Evenepoel. L’assistenza tecnica di questo appuntamento olimpico, come per tutti gli altri eventi internazionali, è in mano a Shimano. Otto persone, tra uomini e donne, che sono costantemente in corsa e offrono l’assistenza neutra. Tra di loro c’è anche un rappresentante italiano: Massimo Rava. Insieme a lui entriamo dietro le quinte delle Olimpiadi di Parigi e ci mettiamo in prima linea dietro ai corridori. 

«Siamo arrivati a Parigi – racconta Rava – il 23 luglio, martedì. Fino all’inizio delle prove a cronometro abbiamo preparato tutto il necessario e fatto i vari controlli sul materiale: ruote, bici, cambi, pignoni, ecc. Un conteggio su ciò che era necessario avere in macchina, e nel corso dei giorni il controllo diventa doppio, perché ogni mattina vai e riconti tutto. In realtà è quasi un triplo check, visto che il materiale viene spedito dalla sede belga, e ci si aspetta che venga contato anche da loro in fase di preparazione».

Le Olimpiadi sono iniziate con le prove a cronometro, per l’Italia la prima medaglia: argento con Ganna
Le Olimpiadi sono iniziate con le prove a cronometro, per l’Italia la prima medaglia: argento con Ganna

Team europeo

Otto persone al servizio di tutte le prove su strada sembrano tante, ma non è un numero eccessivo, anzi è quasi ridotto. Le cose da fare sono tante e quasi non bastano 16 mani per farle tutte. 

«Per le prove contro il tempo – spiega ancora Rava – avevamo 29 bici suddivise su quattro macchine, più una marea di ruote. Avevamo degli atleti da seguire, ci sono capitati quelli di Nazioni che partecipavano con due corridori. Il primo, quello più importante, lo segue l’ammiraglia della squadra, il secondo lo seguivamo noi. Avendo a disposizione solo una vettura non è detto che ci siano i tempi per tornare indietro alla partenza. In più noi siamo sempre dietro l’ultimo corridore a partire, perché in caso di guasto alla sua ammiraglia interveniamo noi».

Non tutti gli atleti riescono ad avere al seguito l’ammiraglia che di solito segue i corridori di punta
Non tutti gli atleti riescono ad avere al seguito l’ammiraglia che di solito segue i corridori di punta
Quattro vetture, otto persone, quante nazionalità?

Sei in questo caso: Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Germania e naturalmente Italia. La lingua ufficiale l’inglese. Siamo divisi tra quattro autisti e quattro meccanici, più la responsabile che coordina tutto. 

Ora finite le cronometro si passa alla strada.

Nei giorni scorsi siamo stati sulla salita di Montmartre a vedere un po’ i punti critici. Poi faremo anche una prova del percorso completo.

Qualcosa avete già visto però…

Montmartre è una strada stretta dove le ammiraglie faranno fatica a superare per assistere i corridori. Quindi noi potremmo essere chiamati spesso in causa, come nel resto della corsa. Ci sono pochi atleti al via ma tante Nazioni, quindi le macchine al seguito saranno parecchie. 

Non tutti gli atleti usano gli stessi materiali anche se della medesima Nazione
Non tutti gli atleti usano gli stessi materiali anche se della medesima Nazione
Voi dove sarete piazzati?

Dietro la giuria con una macchina. Poi con le altre due saremo dietro la corsa. Le ammiraglie saranno tante e alcune anche miste, visto che ci sono squadre con un solo atleta in gara. Magari l’Eritrea è con la Slovacchia e altre due Nazioni con un solo corridore. Capite che se c’è una caduta o un problema generale non possono essere in due posti diversi. 

Quindi tanto lavoro per voi.

Con le nazionali lavoriamo tantissimo, perché hanno una sola macchina al seguito, quindi capitano momenti in cui bisogna intervenire. Io ho partecipato anche alle Olimpiadi di Tokyo, e lavorai tanto, quasi da mal di testa. 

Poi nella prova in linea si rischia che il gruppo esploda e non è facile essere ovunque.

Sono 270 chilometri di gara per gli uomini e quasi 160 chilometri per le donne. Si staccheranno in pochi, quelli delle Nazioni minori ma il gruppo potrebbe allungarsi parecchio e le ammiraglie essere tanto indietro. 

Farete ancora un check sui materiali prima della gara?

Assolutamente sì. Ci sono tanti atleti in gara con gruppi e materiali diversi, magari anche all’interno della stessa squadra. Chi corre con Shimano, chi con SRAM o Campagnolo. La macchina sarà piena e sapremo solo all’ultimo di quale componente avrà bisogno il corridore. Diciamo che avremo un bel “misto frutta”. Fate conto che abbiamo portato anche delle ruote con freno tradizionale…

In bocca al lupo allora.

Crepi!

Shimano Di2, non è solo questione di elettronica

14.06.2023
6 min
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Come si monta una trasmissione Shimano Di2? Ci spiega il meccanico dei pro'

ALESSANDRIA – Se qualche stagione fa le trasmissioni Shimano Di2 occupavano un ruolo marginale, ora le troviamo sulle biciclette di tutte le categorie e fasce di mercato. L’ultima versione Di2 del 105 lo dimostra. Che piaccia oppure no, le trasmissioni con il funzionamento elettromeccanico rappresentano, insieme ad altri componenti, il percorso evolutivo delle bici in tutte le sue forme.

Abbiamo posto alcuni quesiti a Massimo Rava, che per molti rappresenta il volto dell’Assistenza Tecnica Neutrale Shimano, è Team Leader dei meccanici in blu e appassionato della tecnica della bicicletta.

Partendo da zero ci vogliono dalle 2 alle 3 ore circa per montare una bicicletta
Partendo da zero ci vogliono dalle 2 alle 3 ore circa per montare una bicicletta
Rispetto al montaggio di una trasmissione meccanica, una Shimano Di2 è più complicata da gestire?

No, anzi, una trasmissione Shimano Di2 è più semplice e ha accorciato la tempistica di montaggio. Ma una cosa è la trasmissione, un’altra è la bicicletta nel suo complesso, dove è da considerare anche l’impianto idraulico dei freni a disco e tutto quello che riguarda l’integrazione.

Il discorso cambia?

Posso dire che le biciclette più moderne – dove tutti i cavi e le guaine sono nascoste nei tubi, nei manubri e nei profilati dello sterzo – trovano un abbinamento ottimale con le trasmissioni Di2 o comunque elettromeccaniche, che riducono tantissimo gli attriti dovuti alle curve dei cavi ed eventuali strozzature che si possono creare nei punti più stretti. Tutti fattori che influiscono sull’efficienza della trasmissione.

Quali sono le operazioni più complicate da eseguire durante le fasi di montaggio?

Prima di tutto è fondamentale prendere visione del kit telaio, del cockpit e rendersi conto di come è costruito ogni componente. Il riferimento è quello delle biciclette con i freni a disco, con un’integrazione massimizzata. Non ci sono esclusivamente le bici di altissima gamma, ormai anche quelle che consideriamo entry level sono molto integrate.

Che cosa si capisce guardando il telaio?

Talvolta se ne trovano alcuni che non hanno dei passaggi interni perfetti, quindi far scorrere per la prima volta le guaine idrauliche e i cavi elettrici, può risultare difficoltoso. Le trasmissioni Shimano Di2 a 12 velocità, rispetto alle vecchie 11, hanno dei vantaggi, perché hanno i cavi con un diametro inferiore ed i manettini comunicano via wireless con la trasmissione vera e propria. E’ più veloce anche il primo abbinamento. Ma la giusta lunghezza della catena è fondamentale.

La lunghezza della catena?

La misura della catena è fondamentale per il corretto funzionamento del deragliatore, del cambio posteriore e dell’esperienza che il ciclista vive sulla bicicletta. La catena della giusta lunghezza permette di sfruttare appieno le potenzialità del pacchetto nella sua interezza e qui includo anche le funzioni automatiche: full-synchro e semi-synchro. Una catena troppo lunga o eccessivamente corta influisce in modo negativo sulla precisione, sulla rumorosità e rischia di rompersi.

Dipende tutto dalla lunghezza da questo?

Al pari della catena ci sono i registri del cambio posteriore, fondamentali per regolare la tensione della catena stessa e del fondo-corsa del bilanciere. Non solo, la corretta regolazione degli stessi registri aiuta a preservare il motorino azionamento del cambio. Una serie di regolazioni non adeguate può bruciare la parte elettronica.

L’ultima versione della app E-Tube
L’ultima versione della app E-Tube
Ci sono dei componenti che hanno un’importanza maggiore rispetto ad altri?

In una trasmissione Shimano Di2 ogni componente è funzionale agli altri. A mio parere, mai come ora un Di2 è un vero e proprio ecosistema, nel quale mi piace includere anche la app E-Tube che permette di gestire e aggiornare tutto quello che riguarda l’elettronica.

Per quanto concerne la manutenzione, ci sono delle operazioni che consentono di sfruttare la trasmissione sempre al 100 per cento?

Fortunatamente ci confrontiamo con una trasmissione che è completamente immune da sporco, umidità e acqua, ma una manutenzione corretta, sistematica ed ordinaria è alla base di un corretto funzionamento. Una trasmissione Shimano Di2 in genere è meno soggetta a subire i rigori del tempo e dell’usura dovuto ad un utilizzo intenso in qualsiasi condizione. Ma come per tutte le cose moderne, super performanti e con l’elettronica integrata, l’utilizzatore dovrebbe adottare alcune accortezze.

Ad esempio?

Una tra tutte: eseguire sempre gli aggiornamenti che, ribadisco, sono facili da eseguire tramite la app E-Tube da telefonino, oppure affidarsi ad uno Shimano Service Center. Talvolta è questione di qualche minuto, non di più.

Dura-Ace e Ultegra a 12 rapporti, le differenze sono quelle dei componenti e dei materiali, oppure cambia qualcosa anche per il montaggio?

Shimano Dura Ace 12v ed il nuovo Ultegra sono trasmissioni identiche, sviluppate grazie alla medesima piattaforma. Le differenze sono da identificare nei materiali di costruzione e sulle combinazioni, come ad esempio i pignoni e le corone.

Shimano al Giro, segreti e strategie dell’assistenza ufficiale

13.05.2023
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L’Assistenza Tecnica Neutrale Shimano gestisce le biciclette presenti sulle ammiraglie blu. Come fanno? Ci sono un ordine nel posizionamento e delle logiche da seguire? E’ cambiato qualcosa rispetto al recente passato?

Ancora una volta abbiamo interpellato Massimo Rava, “capitano” degli uomini blu di Shimano al Giro d’Italia e ci siamo fatti spiegare come vengono gestite le “biciclette neutrali”.

Massimo Rava e il leader dell’assistenza Shimano al Giro (Mirrormedia)
Massimo Rava e il leader dell’assistenza Shimano al Giro (Mirrormedia)
Quante sono le biciclette per ogni ammiraglia?

6 biciclette per ogni ammiraglia e le ammiraglie Shimano al Giro sono 3. Abbiamo un totale di 18 biciclette neutrali con telaio e forcella in carbonio. Le bici sono brandizzate Shimano.

Come sono montate?

Sono da considerare delle top di gamma. C’è la trasmissione Shimano Dura Ace Di2 a 12 velocità, ruote C50 oppure C36 sempre Dura Ace, ma con le camere d’aria montate in combinazione con le gomme tubeless. I cockpit sono della famiglia Pro Bikegear e tutte hanno il reggisella telescopico per facilitare l’adattamento del corridore in caso di utilizzo repentino. Per questo motivo è fondamentale per noi come Assistenza Tecnica Neutrale avere delle biciclette con il reggisella classico da 27,2 millimetri di diametro, in modo da montare il seat-post telescopico.

Perché usate le camere d’aria abbinate agli pneumatici tubeless?

E’ una scelta tecnica. Le biciclette che abbiamo in dotazione possono rimanere inutilizzate per lunghi periodi, nonostante i numerosi controlli alle quali sono soggette. Per evitare l’accumulo di liquido anti-foratura preferiamo usare le camere. Le gomme tubeless sono più robuste, rispetto ai normali clincher e proteggono di più le camere d’aria.

Ci sono delle dinamiche legate alle scelte dei componenti e delle taglie dei telai?

L’utilizzo di componenti Dura Ace sulle macchine Shimano non è solo una questione d’immagine. Siamo in un contesto professionale e la categoria di componenti Dura Ace è stata sviluppata con i pro’ e per i pro’. L’obiettivo è quello di fornire il sistema più avanzato in termini di performance e tecnologie. Per quanto riguarda le taglie delle biciclette, sulle ammiraglie cerchiamo di tenere disponibili tutte e sei le taglie, ma abbiamo anche delle bici con taglie extra small, più usate nelle corse femminili.

In caso di necessità, come fate a sapere la misura corretta di quel corridore?

Il telescopico ci aiuta, non poco. Entra in gioco l’esperienza di anni di Servizio Corse e poi in Shimano abbiamo creato un database che ritengo un fiore all’occhiello della nostra organizzazione. E’ un vero e proprio archivio che aggiorniamo prima dell’inizio della stagione di gare, dopo aver chiesto la collaborazione dei meccanici dei team. Da loro ci facciamo mandare le schede delle misure di ogni corridore.

A cosa serve?

Ci permette di avere migliaia di dati e di informazioni, utilizzate anche per avere dei valori medi. Si parte con il considerare l’altezza sella, prima di ogni altra cosa e poi la lunghezza sul piano orizzontale. Essere perfetti è impossibile, ma abbiamo raggiunto dei livelli di eccellenza anche in questa categoria.

Le ammiraglie Shimano, come le auto dei team (Mirrormedia)
Le ammiraglie Shimano, come le auto dei team (Mirrormedia)
C’è una logica nella disposizione delle biciclette sul tetto delle ammiraglie?

Partiamo sempre dal presupposto che noi siamo e rimaniamo neutrali e dobbiamo essere in grado di aiutare tutti i corridori. Ognuna delle nostre ammiraglie ha una o due biciclette principali che sono quelle dalla parte del meccanico, di solito il lato destro. Un’altra bici di riferimento è la prima disponibile dalla parte del driver e così via. Ogni macchina blu Shimano ha le bici con almeno una tipologia di pedali usati dai corridori, Shimano e Look, SpeedPlay e Time. Stiamo lavorando anche sulle bagagliere porta-biciclette, in modo da essere ancora più veloci ed efficienti.

Su ogni ammiraglia è presente un frigo da campo con le borracce
Su ogni ammiraglia è presente un frigo da campo con le borracce (foto Shimano)
Questione anche di affiatamento e non solo delle abilità individuali?

E’ fondamentale, perché ogni equipaggio deve sempre essere al massimo della concentrazione. In caso di intervento, che sia un cambio bici o solo una ruota, nel momento in cui scendiamo dalla macchina dobbiamo avere in mano la ruota giusta con il corpetto corretto, se Shimano, Sram oppure Campagnolo. Il diametro dei dischi del freno deve essere quello giusto, perché è vero che c’è una sorta di standard riconosciuto, 160 anteriore e 140 posteriore, ma non tutti i team lo adottano. Il driver ed il meccanico devono capirsi al volo.

Dopo il termine della tappa le bici vengono rimosse dalle ammiraglie (foto Shimano)
Dopo il termine della tappa le bici vengono rimosse dalle ammiraglie (foto Shimano)
Quando finisce la giornata di gara, le bici come vengono controllate?

Ovviamente dipende molto dalle condizioni meteo, ma per noi ogni bicicletta e ogni componente deve essere al massimo dell’efficienza. Facendo alcuni esempi: la carica delle batterie dei sistemi Di2 viene verificata quotidianamente, così come le pressioni delle gomme. Ogni tre giorni c’è un controllo totale ed approfondito di ogni singolo pezzo.

Dietro le quinte dell’Assistenza Tecnica Shimano al Giro 2022

09.05.2022
5 min
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Il Giro d’Italia ha preso il via, un momento che i corridori, i tecnici e gli operatori del settore, ma anche gli appassionati aspettano da un anno con l’altro. Ma una corsa a tappe è anche un grande circo che si muove, non semplice da gestire e con tante forze in campo, soprattutto se si parte dall’Ungheria e dopo quattro giorni si rientra dalla Sicilia. Organizzazione, programmazione e le variabili che inevitabilmente entrano in gioco, qualcuna prevedibile, qualcun’altra che si presenta all’improvviso. Siamo andati da Massimo Rava, team leader del Servizio Shimano e gli abbiamo chiesto come viene gestito il lavoro al Giro 2022.

Massimo Rava all’opera con i suoi ragazzi (foto 6stili)
Massimo Rava all’opera con i suoi ragazzi (foto 6stili)
La partenza dall’Ungheria ha complicato la gestione del servizio neutrale di Shimano per questa edizione del Giro 2022?

Effettuare il Servizio di Assistenza Tecnica Neutrale è complicato in situazioni normali e durante una corsa come il Giro d’Italia tutto viene amplificato. Il servizio che Shimano dà alle corse è solo l’ultimo tassello di un processo organizzativo lungo, complicato e che è attivo tutto l’anno. La partenza dislocata all’estero aumenta ulteriormente le variabili in gioco e tutto quello che concerne gli aspetti organizzativi.

Le ammiraglie Shimano, come l’ammiraglia di un team (foto 6stili)
Le ammiraglie Shimano, come l’ammiraglia di un team (foto 6stili)
Viene coinvolta anche un’altra sede di Shimano, oppure rimane tutto in carico alla filiale italiana che collabora con RCS?

Tutto viene gestito dal Team Italiano. Siamo ben preparati e strutturati ad affrontare lunghe trasferte, anche all’estero e in paesi dove la logistica è molto più che una variabile. Inoltre un fattore non secondario è la sicurezza e siamo formati anche sotto quel punto di vista. Le corse RCS e di conseguenza il Neutral Support di Shimano, arrivano anche nella penisola araba. E poi è bene ricordare che il debutto di Shimano e del suo Servizio di Assistenza Tecnica Neutrale è avvenuto con la partenza del Giro d’Italia a Gerusalemme. Era il 2018 ed è stato un banco di prova tanto affascinante, quanto impegnativo.

Nel giorno di riposo si controllano tutti i materiali (foto 6stili)
Nel giorno di riposo si controllano tutti i materiali (foto 6stili)
Come è stata gestita la trasferta da e per l’Ungheria, di uomini, materiali e mezzi, considerando che si ripartirà dalla Sicilia?

Il servizio deve essere il medesimo, con standard di qualità e di efficienza molto elevati. Per noi l’Ungheria è come se fosse l’Italia. Per minimizzare le variabili e le difficoltà è stato previsto il doppio materiale e molto più personale, rispetto ai normali standard. Un furgone di appoggio con le biciclette, altro materiale di ricambio e due operatori è partito alla volta di Budapest il 2 maggio. Il suo rientro a Milano è stato previsto dopo il ritorno della corsa rosa in Italia. Per le tappe ungheresi sono state allestite 3 ammiraglie, auto che abbiamo trovato in Ungheria, complete e pronte all’uso. A queste si aggiunto le 5 ammiraglie italiane, le troveremo direttamente in Sicilia. Di queste, 3 sono da considerare immediatamente operative, 1 è la scorta e 1 è dedicata al Giro-E.

Alla fine di ogni tappa si controllano le bici (foto 6stili)
Alla fine di ogni tappa si controllano le bici (foto 6stili)
In totale quanti mezzi e quante persone saranno impegnati durante Il Giro d’Italia 2022?

Otto auto e tre furgoni, ai quali si aggiunge una moto. Una ventina di persone circa, tra drivers, meccanici e fotografi, oltre al personale dedicato alle varie activation ed iniziative che abbiamo durante il Giro.

Durante le tre settimane di Giro, c’è un ricambio dello staff, oppure il personale rimane quello per tutta la durata della corsa?

Prima di tutto è necessario considerare che per noi il Giro d’Italia è lungo 26/28 giorni, quindi non solo le tre settimane di corsa versa e propria, un lasso di tempo davvero ampio. E’ inevitabile che ci sia un ricambio di personale.

Si preparano anche le ruote di scorta, dentro e sopra la macchina (foto 6stili)
Si preparano anche le ruote di scorta, dentro e sopra la macchina (foto 6stili)
Quando avete iniziato a pianificare la logistica del Giro 2022? 

Abbiamo cominciato a pianificare a febbraio, significa che abbiamo messo nero su bianco le linee guida. Questo vuol dire che molte delle idee di azione erano già state discusse in precedenza. Come dicevo poco fa è necessario valutare tutte le problematiche possibili, affrontarle di petto e creare dei piani d’azione. Dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze e partire con largo anticipo è fondamentale. Citando un altro esempio, prendo quello delle ammiraglie in Sicilia. Le auto sono sull’isola dal Giro di Sicilia. Questo significa che la breve corsa a tappe è stata un trampolino di lancio anche per noi. Nulla è lasciato al caso e la pianificazione è fondamentale.

C’è anche una moto in appoggio (foto @shimano)
C’è anche una moto in appoggio (foto @shimano)
Quale potrebbe essere la variabile più complicata da gestire?

Il problema maggiore, quando vengono coinvolte molte persone, è proprio la possibilità di doversi confrontare con eventuali defezione e possono capitare anche all’ultimo minuto. Per questo motivo teniamo sempre due persone che non definirei riserve ma risorse già con la valigia pronta. In seconda battuta i problemi legati ai mezzi meccanici, poco prevedibili, ma sappiamo che si verificano.

Al seguito della fuga alla Strade Bianche (foto 6stili)
Al seguito della fuga alla Strade Bianche (foto 6stili)
Quando vengono effettuati degli interventi, viene compilato  una sorta di brogliaccio e/o diario di bordo?

Ogni intervento viene segnato e c’è una sorta di memoria con tutti i dettagli, quale corridore e di quale team. Eventuali feedback, valutazioni e una disamina dell’intervento effettuato. Tutti i dati sono trasmessi alla sede italiana di Shimano e di conseguenza anche al quartier generale europeo.

La maglia rosa di De Marchi nel 2021 (foto 6stili)
La maglia rosa di De Marchi nel 2021 (foto 6stili)
Al termine del Giro, viene fatto un inventario?

Assolutamente sì e non solo per tenere una traccia fisica del materiale. Tutte le parti devono essere sempre al top dell’efficienza, pulite e pronte per la prossima gara.

Iniziano le corse, ripartono le ammiraglie blu di Shimano

25.01.2022
5 min
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La stagione agonistica ha preso il via e le corse professionistiche stanno per approdare anche in Europa. Il nostro percorso legato agli approfondimenti tecnici ci porta sulla sponda Shimano, nello specifico su quella del Servizio di Assistenza Tecnica Neutrale. Il Neutral Technical Support è un tassello fondamentale per lo svolgimento delle gare e ad oggi, la compagine europea di Shimano supporta i tre grandi giri (oltre a buona parte delle gare in linea). Abbiamo intervistato Massimo Rava, team leader del gruppo Shimano che si occupa del servizio al seguito delle gare in Italia (e non solo).

Non c’è solo il cambio ruote, le macchine blu offrono assistenza nei vari aspetti della corsa (foto 6Stili per Shimano)
Non c’è solo il cambio ruote, le macchine blu offrono assistenza nei vari aspetti della corsa (foto 6Stili per Shimano)
Dal punto di vista operativo, come e quando si conclude la stagione del Servizio di Assistenza Tecnica Neutrale e come e quando riparte?

La stagione delle gare si conclude con Il Lombardia, l’ultima gara dei professionisti, alla quale è legata anche la granfondo Il Lombardia e dove noi siamo presenti. E’ da tenere presente che il Neutral Technical Support di Shimano supporta le competizioni che orbitano nel contesto RCS Sport. Nel 2021, una particolarità, perché abbiamo prestato servizio al Criterium Dubai, a novembre. Un’eccezione, ma la nostra collaborazione con RCS è ampia e si concretizza a ogni occasione. Ripartiamo perciò a febbraio con il UAE Tour, la gara negli Emirati.

Massimo Rava, team leader di Shimano Neutral Technical Support Italia (foto 6Stili per Shimano)
Massimo Rava, team leader di Shimano Neutral Technical Support Italia (foto 6Stili per Shimano)
Ci sono dei corsi di aggiornamento che effettuate nei momenti lontani dalle corse e nel cuore della stagione?

Con Shimano ci sono sempre dei corsi online per tenersi aggiornati e avere le ultime novità da parte dell’azienda. Questi stessi corsi vengono suggeriti anche ai meccanici delle squadre professionistiche. Prima della pandemia venivano svolte delle vere e proprie sedute di aggiornamento in presenza. Questo accadeva prima dell’inizio ufficiale della stagione delle gare e a fine stagione. Ci trovavamo nella sede di Shimano, momenti importanti per noi operatori, dove venivano toccate con mano le bici e le problematiche che affrontiamo nelle corse. Al momento corsi in presenza non sono ammessi, per cui ci limitiamo ad aggiornamenti programmati dedicati a noi online. Devo sottolineare la disponibilità del QC di Shimano, nel fornire informazioni e dettagli su come operare ed essere al top nel servizio.

E poi le moto in corsa spesso legate a “situazioni particolari” di gara (foto 6Stili per Shimano)
E poi le moto in corsa spesso legate a “situazioni particolari” di gara (foto 6Stili per Shimano)
Da quante persone è composto il team Neutral Support di Shimano?

Ci sono io come Team Leader del Servizio Corse e altre 14 persone. In totale 15, con ruoli ben precisi e definiti. La numerica sembra alta ma necessaria considerando che abbiamo anche corse in parallelo per cui dobbiamo settare un doppio team, moto inclusa. Abbiamo una suddivisione tra driver qualificati, che devono seguire corsi di aggiornamento per avere l’abilitazione alla guida in corsa e meccanici qualificati e mi rifaccio alla modalità dei corsi che abbiamo citato in precedenza. Esiste poi in Shimano una persona dedicata al coordinamento e alla gestione del Servizio Corse con la quale mi interfaccio quotidianamente.

Per quello che concerne i materiali, cosa avete a disposizione?

Abbiamo 24 bici in totale e circa 80 ruote. A queste si aggiunge il materiale di scorta e di ricambio: pedali, pneumatici e rotori, pignoni ecc. Ovviamente, per essere neutrali e poter servire tutti i team, anche quelli non sponsorizzati Shimano, abbiamo in dotazione anche ruote della concorrenza che vengono suddivise sui mezzi al seguito della gara.

Dopo la gara si prosegue con il controllo degli equipaggiamenti e la preparazione per il giorno seguente (foto 6Stili per Shimano)
Dopo la gara si prosegue con il controllo e la preparazione per il giorno seguente (foto 6Stili per Shimano)
E in caso di emergenza in gara, avete una sorta di salvagente pronto ad ogni evenienza?

Abbiamo un’auto completa di scorta, che interviene in occasioni speciali e posizionata in zone strategiche. Ad esempio il Muro di Sormano, oppure durante una cronometro, in grado di sopperire a richieste particolari da parte dell’organizzazione, ecc. Questo mezzo è completamente settato come le auto in corsa, quindi 6 bici di scorta.

La Strade Bianche, una delle più belle da vivere, ma difficile da gestire in quanto piena di insidie per tutti (foto 6Stili per Shimano)
La Strade Bianche, una delle più difficile da gestire in quanto piena di insidie per tutti (foto 6Stili per Shimano)
Quante giornate di gara sono preventivate nel corso di questo 2022 che stà per iniziare?

Per il 2022 replichiamo il calendario dello scorso anno, circa 80 giornate. Vengono confermate tutte le gare RCS professionisti (UAE Tour, Strade Bianche uomini e donne, Tirreno-Adriatico, Milano-Torino, Milano-Sanremo e Giro di Sicilia, Giro d’Italia, Gran Piemonte e Il Lombardia), le granfondo amatoriali RCS (Strade Bianche e Lombardia) e la Granfondo Pinarello. Da quest’anno abbiamo anche la granfondo italiana di maggiore rilievo internazionale, la Maratona dles Dolomites. Ulteriori gare possono aggiungersi al calendario in accordo con Shimano Europa, dato che l’intenzione è di portare avanti la collaborazione tra tutti i NRS (servizi di assistenza tecnica neutrale dei vari stati europei) esistenti in Europa per il futuro.

Shimano, assistenza al Giro. Poche forature, cala il lavoro

03.06.2021
4 min
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C’erano una volta le forature e le auto dell’assistenza meccanica che intervenivano quando l’ammiraglia non faceva in tempo con la necessaria tempestività. Oggi quasi non si buca più, alle squadre è stata concessa ormai dovunque la seconda ammiraglia e così il lavoro dell’assistenza ufficiale, anche al Giro, cambia faccia. Durante i giorni della corsa rosa, vedendo alla partenza le auto blu di Shimano con le Bianchi ufficiali sul tetto, ci è capitato più di una volta di chiederci quali e quanti interventi facessero. Così, dando a tutti il tempo di tirare un po’ il fiato, abbiamo chiesto lumi a Massimo Rava, che del team Shimano è uno dei responsabili.

«Il report vero e proprio post Giro – dice – non è stato ancora completato, ma non serve stilare troppo elenchi per renderci conto che gli interventi come cambio ruote sono diminuiti, mentre si sta ampliando la gamma degli interventi come assistenza tecnica vera e propria. Le squadre ci chiedono come fare tante cose connesse a elettronica e freni a disco, per cui il supporto avviene anche fuori corsa. A cose normali, dovrebbero pensarci i ragazzi di Shimano Europa, ma con il Covid si può girare meno e spesso siamo intervenuti noi a copertura».

Sulle Toyota blu, le bici Bianchi: quelle ufficiali del Giro
Sulle Toyota blu, le bici Bianchi: quelle ufficiali del Giro

E qui il discorso si fa interessante, perché pensi che i meccanici dei grandi team siano ferratissimi e invece scopri che in qualche leggerezza capita a tutti di incorrere.

Di cosa stiamo parlando?

Alcuni hanno avuto problemi con i freni, perché hanno usato materiali non originali. Non facciamo il nome del team, ma una squadra ha usato pinze Shimano, con dischi e pastiglie ricevute in sponsorizzazione. Hanno avuto seri problemi dovuti al surriscaldamento e questo non solo diminuisce l’efficienza della frenata, ma compromette le guarnizione e la consistenza dell’olio. Ho parlato con i meccanici e il direttore sportivo. Magari prendere 30-40.000 euro di sponsorizzazione fa comodo, ma che almeno vi diano materiale di qualità.

Il cambio bici è sempre più raro, ma dovete essere pronti per tutto.

Abbiamo messo a punto un database su cui inseriamo le misure e le dotazioni squadra per squadra, corridore per corridore. Per cui capita che i meccanici che hanno l’uomo in classifica chiamino per sincerarsi che siamo pronti per ogni eventualità. Ma la verità è che, nonostante ciò, siamo molto meno presenti, perché la seconda ammiraglia copre bene la fuga. Ma se ci sono situazioni critiche, come un barrage, gli unici a poter ancora intervenire siamo noi.

Avete cambiato tante ruote?

Il dato ufficiale, come dicevo, non c’è ancora. Però quando negli anni scorsi seguivo il Giro con Vittoria, ricordo una media di 15 forature per tappa, con certi giorni che si arrivava anche a 60. Ora le gomme sono cambiate e sono più larghe. I cerchi sono più larghi. Si usano i tubeless e obiettivamente si buca molto meno. A Montalcino mi aspettavo l’ecatombe, al punto che avevamo delle postazioni fisse con l’autorizzazione dell’Uci a dare bici da fermi, che non sarebbe possibile. E invece niente da fare. I materiali sono migliorati tantissimo. E tranne qualche rara eccezione, sono gli stessi che si trovano in commercio.

In che modo avviene l’assistenza fuori corsa alle squadre?

Di solito basta una telefonata, altrimenti si va negli hotel.

A parte quel problema ai freni, che tipo di problematiche si riscontrano?

A volte capita che il Di2 vada in crash-mode, cioè che si blocchi per un utilizzo improprio, come un incrocio eccessivo di ingranaggi fra anteriore e posteriore. In realtà basterebbe che spiegassero ai corridori come usare il Synchro Shifting e si accorgerebbero che con la cambiata assistita non avrebbero di questi problemi. Invece preferiscono usarlo in manuale e sotto sforzo a volte il cambio si blocca.

Lo scorso anno Shimano ha assistito anche i mondiali di Imola
Lo scorso anno Shimano ha assistito anche i mondiali di Imola
Cos’altro fanno che proprio non va?

A volte abbiamo riscontrato problemi con la batteria, ma non per problemi tecnici, quanto piuttosto per il tipo di montaggio, dato che la lasciano a mollo nell’acqua. Quest’anno ha piovuto tanto e comunque le bici vengono lavate ogni giorno. La batteria magari viene montata bene nel reggisella, ma la gomma in cui viene avvolta trattiene l’acqua proprio nel punto in cui avviene l’innesto col cavo. L’acqua entra e non riesce a uscire…

Diciamo che il Giro sta diventando meno oneroso per voi?

Interveniamo meno e abbiamo meno visibilità, ma alla fine il lavoro di pulizia e sistemazione devi farlo comunque. Una volta diedi personalmente una bici ad Antonio Nibali per la rottura del manubrio e una a Froome alla Tirreno-Adriatico. Adesso sono più assistiti dai loro meccanici e il nostro lavoro si sposta non più tanto sull’assistenza in corsa, ma sull’assistenza ai team.

Assistenza Shimano

Assistenza Shimano: sempre pronti ad intervenire

12.10.2020
4 min
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Durante il Giro d’Italia, ma non solo, l’Assistenza Neutrale Shimano è uno dei punti di riferimento per i corridori nel caso abbiano degli inconvenienti meccanici. Noi di bici.PRO abbiamo parlato durante il primo giorno di riposo al Giro d’Italia con Massimo Rava, team leader dell’Assistenza meccanica Shimano e anche titolare del negozio Mania Bike ad Alessandria. A Massimo l’esperienza non manca, infatti ha iniziato a fare assistenza neutrale in corsa nel 2006, prima con Mavic, poi con Vittoria e dal 2018 con Shimano.

Massimo come è andata fino ad oggi al Giro d’italia?

Finora tutto bene, abbiamo fatto diversi interventi ma direi tutto nella norma. Sai è sempre complicato muoversi in gruppo e fare gli interventi giusti, pensa che in macchina abbiamo nove ruote tutte diverse.

A cosa è dovuto il fatto di avere così tante ruote?

Pensa che anche se noi siamo Shimano, dobbiamo assistere tutti anche chi ha Campagnolo e Sram. Questo vuol dire che dobbiamo avere ruote Campagnolo sia per disco che per i rim brake, lo stesso vale per Shimano, mentre Sram abbiamo solo le ruote disco. Poi ci sono squadre che hanno i freni tradizionali ma con rim stretto e altre con rim largo.

A proposito di freni a disco, ci sono diametri diversi?

Si perché alcuni corridori al posteriore usano dischi da 140 millimetri, quindi dobbiamo avere le ruote posteriori con i dischi sia da 140 che da 160 millimetri. Ti faccio un esempio, alla Tirreno-Adriatico Van der Poel montava dischi da 140 millimetri sia all’anteriore che al posteriore, quindi dovevamo avere anche quella misura all’anteriore. La capacità di un cambio ruota sta anche nel capire in un secondo chi è e cosa monta.

Massimo Rava controlla che sia tutto in ordine
Massimo Rava durante il Giro d’Italia, controlla che tutte le bici siano in ordine
Quali sono gli interventi che fate più spesso?

La sostituzione delle ruote è certamente quello più frequente. Poi capita una giornata come al mondiale di Imola dove si inchiodavano i cambi. In quel caso abbiamo fatto molti interventi appesi al finestrino della macchina mentre i corridori andavano. Però abbiamo anche le borracce e le barrette nel caso che qualche corridore ce li chieda. Spesso ci passano le mantelline, come è successo a Roccaraso con la pioggia e il freddo. A fine tappa andiamo dalle squadre a riportare tutto quello che ci hanno dato. Oltre alle ruote abbiamo anche le bici complete. Per esempio all’ultima Tirreno abbiamo dato la bici a Froome e ci ha finito la tappa.

Come fate con le misure delle biciclette?

Abbiamo un database con tutte le misure dei corridori e sulla base di questi facciamo delle medie. Prendiamo tutta una serie di parametri e regoliamo le bici di conseguenza. Capita che i corridori arrivino al traguardo con le nostre bici, come appunto Froome quest’anno o Antonio Nibali. Devo dire che abbiamo delle bici ottime, infatti i telai sono dei Bianchi Xr3 montate con il Dura Ace Di2, ruote Shimano C40 e manubri PRO.

Il database utilizzato per le misure delle bici
Gli uomini Shimano usano un ricco database per assettare le loro biciclette
Fate più cambi di ruote con freni a disco o con i caliper?

Ormai la maggior parte sono disco. Al Giro quest’anno con i freni tradizionali sono rimaste la Ineos-Grenadier, la Jumbo-Visma e la UAE Team Emirates.

Usate i tubeless o i tubolari?

Le ruote che abbiamo in macchina sono con i tubolari, mentre le C40 montate sulle bici sono con i tubeless. Con le ruote singole cerchiamo di dare il massimo di leggerezza e per ora il tubolare pesa un po’ meno del tubeless.

Avete solo ruote in carbonio o anche in alluminio?

Le ruote montate Shimano sono le C40 in carbonio, mentre quelle montate Sram e Campagnolo sono in alluminio.

Le Oltre XR3 utilizzate da Shimano
Le Bianchi Oltre XR3 utilizzate da Shimano per dare l’assistenza ai corridori
A proposito di coperture, le forature sono aumentate o diminuite rispetto al passato?

Sono nettamente diminuite. Pensa che prima facevo assistenza con Vittoria e contavamo una media di 15/16 forature al giorno. A questo Giro d’Italia siamo a una media di 2 forature. C’è stato solo il giorno dei ventagli, la tappa con arrivo a Brindisi, che ci sono state molte forature. Evidentemente i corridori erano a tutta e non guardavano troppo dove passavano e magari transitavano sullo sporco.

Durante le cronometro fate qualche tipo di assistenza?

Se c’è bisogno e qualche squadra ce lo chiede, facciamo assistenza a qualche corridore. A Palermo abbiamo seguito quattro atleti. Però devo dire che sono i giorni più noiosi.

Per finire ci dici se il traffico in gruppo è migliorato o peggiorato rispetto ad alcuni anni fa?

Calcolando che il numero dei mezzi è sempre lo stesso, anzi alla Sanremo adesso fanno partire anche le seconde ammiraglie quindi ci sono più mezzi in corsa, devo dire che la situazione è migliorata. Ho notato che c’è più disciplina. Una volta era una guerra, c’erano delle tappe in cui si faceva a sportellate. Per il momento le cose stanno andando così, magari però ci aggiorniamo al prossimo giorno di riposo…..