Repente, le selle che hanno stupito gli ultracyclist

26.09.2022
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Repente: improvviso. La radice di un marchio in grado di piombare sul mercato e ridisegnare gli standard di comfort e tecnologia. Alla base delle selle dell’azienda italiana c’è una progettazione curata in ogni minimo dettaglio che non si ferma all’estetica. I dettagli affiorano e vanno scrutati a 360° su ogni particolare dall’innovativa Rc-base, alle sagome, passando per gli spessori e i vuoti studiati ad arte, i materiali e infine l’armonia delle linee. Il tutto rigorosamente Made in Italy ed eco-friendly.

Caratteristiche che portano Repente ad essere un paradigma del benessere anche sulle lunghe distanze. Non a caso sono state scelte da molti atleti che si cimentano nell’ultracycling e nel bickepacking più avventuriero. La casa veneta diventa una compagna di viaggio affidabile che stupisce per come concilia la comodità e la leggerezza. Scopriamo insieme quattro modelli pronti a macinare chilometri in compagnia della tua bici: Artax GLM, Latus M, Quasar e Quasar CR 2.0. 

Sara ha affrontato con Mattia Susani un bikepacking da Trieste a Ventimiglia passando per i passi più importanti d’Europa
Sara ha affrontato con Mattia Susani un bikepacking da Trieste a Ventimiglia passando per i passi più importanti d’Europa

Repente e ultraciclisti

Veri e propri supereroi delle due ruote. I ciclisti che si dedicano a questa disciplina abbracciano questo sport e lo portano su un livello differente basato su concetti che si distaccano dalla pura performance.

La prima interprete di questa filosofia di sport è Sara Armento, ex maratoneta che ha scelto la bici per le sue nuove avventure. Tra queste, ha passato 21 giorni consecutivi in sella… saltellando fra un crinale e l’altro delle Alpi: 2.650 chilometri per 63 mila metri di dislivello, pedalando su una Repente Quasar che l’ha supportata in ogni metro percorso.

Matt Page, uno che ha imparato a pedalare prima ancora che a camminare. Quest’anno ha intrapreso uno dei monumenti del ciclismo, la London-Edinburgh-London. Sulla sua Cannondale ha scelto di montare una Artax GLM di Repente. Responso: «I love that saddle».

E poi c’è Adriano Fusco, un ultracyclist veneto che da anni ha affidato il suo benessere in bici all’azienda vicentina. La sua sella è Latus. Alla 24 Ore di Feltre ha percorso in solitaria 638 chilometri. Una carriera di imprese alle spalle tutte in “sella” a Repente. Il suo compagno di avventure è Mauro Bianchin, anche lui fedelissimo viaggia su una Quasar CR 2.0 macinando chilometri su chilometri. 

Massimo Farronato, fondatore e Ceo di Repente
Massimo Farronato, fondatore e Ceo di Repente

Più di un attestato

Resoconti che valgono più di un attestato per Repente, un’azienda che progetta e produce in Italia e che è partner dei professionisti del Team Bingoal, di cinque squadre Continental, del Team BePink della pluricampionessa europea Silvia Zanardi e di una schiera di biker, fra cui la campionessa di Mtb marathon Lejla Tanovich.

«Per chi trascorre centinaia di ore in bici – afferma Massimo Farronato, fondatore e Ceo di Repente – con pochissimi intervalli di recupero il comfort nella seduta è imprescindibile, per questo le imprese di Sara, Matt, Adriano e Mauro e degli altri ultracyclists che scelgono Repente sono per noi una medaglia al petto. Il comfort delle nostre selle nasce dal design e dai materiali utilizzati». 

Per il rivestimento della Artax GLM è stato scelto un materiale antiscivolo resistente e gradevole al tatto
Per il rivestimento della Artax GLM è stato scelto un materiale antiscivolo resistente e gradevole al tatto

Artax GLM

Larghezza e performance vanno a braccetto. Artax GLM è la versione da 142 mm di larghezza di Artax GL, la sella leggera e versatile che Repente ha dedicato agli appassionati del gravel e del fuoristrada in generale. La forma anatomica della parte posteriore e il canale di scarico della pressione perineale sono progettati per evitare intorpidimento e dolore sui terreni irregolari, due tratti salienti di entrambe le versioni.

La forma squadrata dell’imbottitura anteriore assicura un miglior supporto durante la pedalata in posizione avanzata. Linea Ergo Shape, la silhouette della sella offre tutto il supporto necessario senza che si crei alcun impedimento alla pedalata. La scocca è costruita utilizzando la tecnologia LCF (Long Carbon Fibers), che rende la sella rigida al punto giusto e indeformabile nel tempo.

L’imbottitura è in EVA, un materiale leggero e dotato di elevate proprietà tecniche, inspessito nei punti di appoggio più delicati per massimizzare il comfort anche su terreni sconnessi, sia per chi preferisce una posizione seduta più eretta, sia per chi utilizza spesso la parte inferiore del manubrio.

Il prezzo consultabile sul sito è di 179 euro.

Il peso contenuto della Latus M è racchiuso in soli 140 g
Il peso della Latus M è racchiuso in soli 140 g

Latus M

Larga ma non troppo, leggera e confortevole, la Latus M è la sella compatta di alta qualità adatta sia agli stradisti, sia agli amanti dell’offroad, al pubblico maschile e a quello femminile. Le dimensioni contenute e la forma dell’anteriore facilitano la libertà di movimento durante la pedalata. Rigorosamente full carbon, per chi predilige una larghezza lievemente superiore a quella delle selle tradizionali. La misura di 142 millimetri corrisponde ad uno degli standard maggiormente richiesti dal mercato nella fascia delle selle ad ampia seduta.

L’ampio canale anatomico ricavato nell’imbottitura in EVA è modellato per offrire un supporto adeguato anche in punta. Il canale anatomico raggiunge la massima profondità dove è necessario il maggior sollievo alla zona perineale. La curvatura fra la parte larga della sella e quella anteriore, più rastremata, è stata studiata per garantire la massima libertà di movimento alla gamba ed evitare qualsiasi problema di attrito all’interno della coscia.

Il prezzo consultabile sul sito è di 224 euro. 

Telaio in acciaio INOX Aisi, rinforzato con tecnologia Shot 304
Telaio in acciaio INOX Aisi, rinforzato con tecnologia Shot 304

Quasar

La Quasar è un concentrato di estetica e performance. Materiali e tecnologie di prim’ordine per una sella che non raggiunge i 170 grammi, progettata e sviluppata da Repente grazie ai suggerimenti degli atleti professionisti e dei molti appassionati che utilizzano le selle Repente su strada e nell’off-road. E’ la prima Repente con il rail in acciaio anziché in carbonio, realizzato in Aisi Stainless Steel, una tipologia di acciaio dalle proprietà meccaniche estremamente elevate.

La forma della Quasar si caratterizza per la seduta da 142 mm di ispirazione flat e per l’apertura centrale, inserita in un ampio canale per lo scarico della pressione perineale. L’ampia superficie d’appoggio posteriore è stata modellata secondo i criteri di anatomicità ed ergonomia che rappresentano un tratto peculiare di tutte le selle Repente. L’effetto close fit prodotto da questa particolare sagomatura rende la seduta confortevole senza il ricorso a spessi strati di imbottitura e consente di trovare immediatamente la posizione in sella più efficace.

Il prezzo consultabile sul sito è di 119 euro. 

La Quasar CR 2.0 dispone di una struttura rinforzata con fibre lunghe di carbonio
La Quasar CR 2.0 dispone di una struttura rinforzata con fibre lunghe di carbonio

Quasar CR 2.0

Ultraleggera grazie al rail in carbonio e all’imbottitura in Eva. Quasar CR 2.0 è la versione ultralight della sella da 142 mm. A fare la differenza rispetto al modello base è il rail: nella versione CR 2.0 è interamente in carbonio UD T700. Quasar CR 2.0 entra dunque di diritto nel novero delle selle imbottite più leggere al mondo.

Il carbonio è presente anche nello scafo sotto forma di fibre lunghe (tecnologia LCF), che svolgono la funzione di ulteriore rinforzo della struttura in PA12. La Quasar CR 2.0 è in grado di soddisfare anche i ciclisti più esigenti, ad un prezzo che, a questi standard qualitativi, non trova riscontri sul mercato. La lunghezza “smart” di 260 mm corrisponde ad un compromesso ideale per assicurare al ciclista la necessaria libertà di movimento e, al contempo, un appoggio di grande efficacia in fase di spinta.

Il prezzo consultabile sul sito è di 199 euro. 

Repente

Selle Repente, la parola al fondatore Massimo Farronato

05.05.2022
4 min
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Repente nasce nel 2017, un’azienda giovane che in pochi anni si è ritagliata uno spazio importante in un mercato combattuto e spesso complicato da affrontare. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Massimo Farronato, fondatore dell’azienda veneta, grande appassionato di tecnica e della bicicletta.

Il sistema RSL, una delle caratteristiche principali di Repente (foto Repente)
Il sistema RSL, una delle caratteristiche principali di Repente (foto Repente)
Quali sono i punti di forza di Repente e da dove nasce il nome?

Oltre agli aspetti puramente tecnici del prodotto, Repente ha una produzione Made in Italy al 100%, che non è solo un vanto, ma ci permette di mantenere una filiera molto corta. Questo fattore, estremamente importante è utile anche per controllare al meglio i diversi passaggi. Il nome Repente ha una radice latina, significa all’improvviso.

Quali sono i segni di distinzione delle selle Repente?

Ci sono delle peculiarità che fanno parte delle selle Repente e rappresentano il DNA dell’azienda. La prima è sicuramente l’aggancio del pad superiore alla base, ovvero il sistema RSL. Questo permette di utilizzare lo stesso scafo e di cambiare l’imbottitura in maniera semplice e sicura. Di recente abbiamo anche modificato i punti di ancoraggio, rendendoli ancor più efficaci. E poi la vera costruzione LCF della scocca, con il carbonio a fibra lunga. Poi c’è anche il concetto Ergo Shape.

LCF, acronimo di Long Carbon Fiber, carbonio a fibra lunga
LCF, acronimo di Long Carbon Fiber, carbonio a fibra lunga
Il carbonio a fibra lunga? Spiegaci meglio…

E’ un sistema di costruzione non facile che include un procedimento molto costoso, ma offre dei vantaggi in termini di risposta e longevità del prodotto. Ci sono le selle che sono full carbon, costruite con il tessuto pre-preg e quelle con il carbonio iniettato o caricate con il carbonio. Queste ultime prendono forma con diversi materiali e procedimenti. Per le selle Repente viene impiegato il PA12 che viene caricato con delle fibre lunghe di carbonio. Non sono molecole, ma dei fili veri e propri. Questi hanno il compito di irrobustire la struttura e le donano una sorta di memoria, limitando la deformazione.

La produzione totalmente Made in Italy di Repente permette di mantenere la filiera corta
La produzione totalmente Made in Italy di Repente permette di mantenere la filiera corta
Molecole e fibre lunghe?

Oltre alle selle costruite con il carbonio pre-preg, quelle che di solito troviamo senza imbottitura, il mercato ci presenta quelle con la base che è un composto. Quest’ultimo è realizzato combinando dei materiali plastici, la natura può essere differente, caricati con il carbonio con le molecole di carbonio, oppure con la fibra lunga. Il primo è un procedimento che non irrobustisce lo scafo in maniera importante, il secondo è fondamentale per la qualità e per la longevità della sella. I fili di carbonio, che hanno lunghezze diverse, arrivano fino ad un centimetro, sono disposti in senso longitudinale.

L’utilizzo di questi materiali influisce sulla costruzione della sella?

La sella viene progettata anche in funzione delle risposte tecniche dei materiali. Ogni sella ha comunque una sua storia, legata al design, al concept e alle performances.

Team Bingoal, tra le squadre supportate tecnicamente
Team Bingoal, tra le squadre supportate tecnicamente
Selle corte oppure lunghe, il carbonio a fibra lunga cambia le sue risposte?

No, se il composito è di buona qualità e ottenuto da un procedimento corretto di lavorazione, la resa tecnica è indipendente dalla forma e dalla lunghezza della sella.

Quanto tempo è necessario per sviluppare una sella?

E’ difficile quantificare il tempo necessario per fare una sella, proprio come la sua longevità, perché le variabili in gioco sono differenti. Potrei dire che, dal momento della sua approvazione, mi riferisco al design, ci vogliono dai 4 ai 6 mesi. Costruire una sella è molto complicato, molto più di quello che si può immaginare.

Repente