Michael Woods, Vuelta 2020

Vuelta, “vecchietti” alla riscossa

27.10.2020
2 min
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Dopo il giorno di riposo la Vuelta Espana riparte a tutta e con tutti i corridori, visto che i tamponi effettuati sono stati tutti negativi. E lo fa con la Vitoria-Gasteiz a Villanueva de Valdegovia di 159 chilometri. Ancora una frazione nel Nord della Spagna e ancora una frazione affatto intermedia. Il menu prevede infatti due volte l’Alto de Orduna.

Non c’è un metro di pianura e per lunghi tratti è anche piovuto. Tappa da attaccanti. E da corridori esperti a caccia di riscossa.

La stoccata di Woods

E in fuga ci va un foltissimo drappello. Dentro ci sono nomi buoni, Michael Woods, Alejandro Valverde, Davide Formolo, George Bennet… In tanti hanno piazzato un uomo davanti. E proprio Bennet della Jumbo Visma lascia presagire un attacco di Primoz Roglic.

Ma quando in fuga ci sono 36 corridori è chiaro che qualcosa deve succedere. E così vanno via in quattro: Valverde, Woods, Fraile e Peters. 

Alejandro, tira più di tutti. In qualche modo deve (vuole?) pensare anche alla classifica generale. Gli altri invece sono, una volta tanto, più predatori del fuoriclasse murciano. E così ai 1.400 metri Woods pianta l’assolo. “El Bala” taglia il traguardo terzo. Il canadese della Education First conferma così il suo buono stato di forma dopo la vittoria nella terza tappa della Tirreno-Adriatico. Anche quella dopo una bella fuga e con un attacco nel finale.

A sinistra Enric Mas, a destra Alejandro Valverde
A sinistra Enric Mas, a destra Alejandro Valverde

“Vecchietti” in testa

Questo arrivo fa un po’ da contraltare al risultato finale del Giro d’Italia e di quelli di molte sue tappe. Se in Italia infatti l’hanno fatta da padrone i giovani, in Spagna (almeno in questa settima frazione) si è assistito alla riscossa dei “vecchietti”. Woods ha 34 anni anche Fraile è un over 30 e Alejandro ne ha addirittura 40.

Valverde mastro

Dopo il Tour de France Valverde ha corso il mondiale e poi ha saltato le classiche. Niente Ardenne. E adesso è lì. Competitivo come sempre: nono nella generale. Chi lo conosce giura che punterà al podio. O comunque vuole stare davanti per concedere la doppia carta alla sua Movistar, visto che c’è anche Enric Mas. Il fatto che oggi abbia tirato in vista del traguardo la dice lunga. Quando punta uno come lui è un cecchino.

E proprio Mas lo ha elogiato a fine corsa. «Hai fatto una tappa da 10 e lode. Ancora ci fai emozionare». Nell’anno in cui Movistar ha rivoluzionato il suo team, il saggio Eusebio Unzue non ha rinunciato il suo pupillo di sempre. E non è un caso che lo abbia affiancato a Mas. I due hanno corso il Tour: quinto Mas, dodicesimo Valverde.

«Oggi ci ho provato – ha detto Valverde – ma il mio obiettivo principale resta quello di aiutare Enric. Sono consapevole di non essere più un ragazzino».

Sarà, ma intanto quella trenata nel finale ci lascia pensare…