Lopez: ritorno nel WT rimandato, ma spunta la Vuelta

16.06.2025
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Doveva essere al Tour de Suisse partito giusto ieri e invece nel roster della XDS-Astana Harold Martin Lopez non c’era. Attendevamo non senza curiosità il ritorno dell’ecuadoriano nel WorldTour dopo molti mesi nei quali è migliorato tanto. Come mai? Lo abbiamo chiesto a Mario Manzoni, uno dei direttori sportivi del team kazako. Ovviamente il tecnico lombardo ci ha detto anche altro.

Prima però vale la pena ricordare qualcosa su Harold Martin Lopez. In questa stagione il 25enne si è confermato uno scalatore solido e potente e se due atleti dell’esperienza di Diego Ulissi e Fausto Masnada hanno espresso parole di apprezzamento per lui, qualcosa vorrà pur dire. Ha vinto due corse a tappe, Grecia e Ungheria, e ha fatto secondo al Giro di Turchia. Tuttavia non ha gareggiato quasi per nulla nel WorldTour: quattro giorni di gare in Australia al debutto (dove si è anche ritirato per una brutta caduta) e il Catalunya, chiuso al 13° posto.

Manzoni, bergamasco classe 1969, è stato pro’ dal 1991 al 2004 e dal 2022 è con il gruppo Astana
Manzoni, bergamasco classe 1969, è stato pro’ dal 1991 al 2004 e dal 2022 è con il gruppo Astana
Mario, quest’anno ha fatto un bel exploit? Harold Martin Lopez non è “iper giovane” visti i tempi che corrono…

Ma c’è arrivato un po’ più piano. I suoi sono numeri importanti, è un ragazzo di qualità. Ha fatto due anni con noi, nel devo team. Abbiamo creduto in lui e adesso si sta dimostrando vincente. Ha delle caratteristiche: va forte in salita ed è anche, tra virgolette, veloce. Ha vinto due gare a tappe e in altre è andato molto bene. Sì, un bello step…

E ve lo aspettavate questo exploit così marcato?

Diciamo che eravamo fiduciosi, poi vincere è sempre difficile. Però conoscevamo i suoi valori, i suoi numeri e… doveva venir fuori.

Quando vi siete resi conto che avrebbe potuto fare questo salto di qualità?

E’ stato un cammino programmato dal team. Se avete notato, abbiamo cercato di metterlo in corse non WorldTour, quindi di un livello meno elevato, sapendo che poteva primeggiare. Anche perché noi, e lo abbiamo sempre detto, avevamo bisogno di punti per salvare la squadra. Così abbiamo analizzato tutto il calendario e i nostri corridori: di conseguenza abbiamo fatto le formazioni migliori per essere protagonisti e portare a casa più punti possibile. Quindi questo suo salto è figlio anche di questa programmazione.

Però lui sarebbe pronto per fare (bene) gare WorldTour, secondo te?

Secondo me sì, perché anche l’anno scorso aveva fatto vedere qualcosa d’importante. Certo, non sarebbe andato allo Svizzera per vincere, ma in salita si sarebbe fatto vedere. Il problema, e mi riallaccio al discorso di prima, è decidere se rischiarlo per un piazzamento o provare a vincere il Qinghai Lake, visto che noi adesso abbiamo anche interesse sul calendario cinese.

Harold Martin Lopez sul podio del Giro di Ungheria: per lui (classe 2000) quarta vittoria stagionale
Harold Martin Lopez sul podio del Giro di Ungheria: per lui (classe 2000) quarta vittoria stagionale
Con XDS, chiaro…

Dopo l’Ungheria Martin è tornato a casa sua, in Ecuador. Ha fatto tanti giorni in altura a Quito e averlo protagonista in Cina non sarebbe affatto male.

Prima hai detto che magari in Svizzera non avrebbe vinto, ma visto come va in salita lui si potrebbe permettere di attendere il testa a testa con i big o potrebbe vincere anticipando con fughe da lontano?

Beh, qui si parla di “corridoroni”, quindi secondo me lui deve fare ancora un ulteriore step. Diciamo che può permettersi di misurarsi con i big, di fare la corsa in parallelo ai grandi e vedere come va. Però al momento abbiamo preferito fare un calendario alternativo, anche per averlo al top più avanti.

Quando pensate che magari da qui a fine anno riuscirete a farlo esordire in una corsa WorldTour? Immaginiamo che anche il ragazzo ne abbia voglia…

Certo che ha voglia e vi dico che farà la Vuelta: per dire che ci crediamo. Non solo, ma come avvicinamento alla Vuelta farà San Sebastian e Burgos. Pertanto a fine settembre sapremo davvero se era pronto per questo salto.

In cosa secondo te, Mario, deve ancora migliorare?

Viste le volate a due che ha fatto, e che non ha vinto, magari deve essere un po’ più scaltro in quel senso. Però in generale, anche considerando la giovane età, mi sembra già un uomo ponderato, sicuro, che sa quello che vuole. Magari può curare meglio la gestione del finale di corsa, però noi siamo molto contenti di lui. Poi da un punto di vista tecnico e professionale c’è sempre da migliorare, anche a 30 anni passati.

L’ecuadoriano è scalatore puro: 160 centimetri di statura per 54-55 chili
L’ecuadoriano è scalatore puro: 160 centimetri di statura per 54-55 chili
Finale di gara: per questioni di freddezza?

No, no, semmai quasi il contrario: è molto tranquillo. Si tratta proprio, come ho detto prima, di essere un po’ più scaltro.

Hai detto che farà la Vuelta: potrebbe essere la sorpresa? Chiaramente non per la vittoria, ma per una top 10?

In questi casi c’è sempre da decidere a monte cosa fare: classifica o tappe? Questa valutazione va fatta anche in funzione del ragazzo. E’ il caso di tenerlo fuori dallo stress per fare classifica e puntare alle tappe o tenerlo lì? E’ ancora tutto da vedere.

Conoscendolo, secondo te lui che vorrebbe?

Secondo me a lui piacerebbe fare classifica, però dipende anche da come ci avviciniamo. Tanto ormai sappiamo i numeri, sappiamo cosa serve, quindi in base a quello si deciderà la tattica da portare a casa.

Capitolo crono: come stiamo messi?

Domanda di riserva! Diciamo che ha margine di miglioramento e quindi anche in questa specialità dovrà fare uno step, specie se vorrà puntare alla classifica. Credo che passo passo capiremo poi che strada sarà migliore per lui. Tutto sommato non abbiamo tutta questa fretta.