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Oltre il Tour dei Campioni: il cicloturismo unisce due regioni

19.07.2023
5 min
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TAVULLIA – Non c’è solo il Tour dei Campioni tra gli itinerari da scegliere a cavallo tra Marche e Romagna. Quello che abbiamo raccontato è l’anello principale, dal chilometraggio più elevato che si lega ai nomi (tra gli altri) di Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Nicky Hayden. La mente di Alessandro Gualazzi ha ideato anche altri due anelli più semplici, di circa 40 chilometri ciascuno. Sono l’ideale per le famiglie, per il ciclista in vacanza in Riviera che non vuole rinunciare ad una breve uscita o, più semplicemente, per chi si avvicina al mondo dei pedali e non è ancora al top della forma. Si tratta del Tour dei Borghi e del Tour del Parco, entrambi ricalcano parte delle località del Tour dei Campioni, con qualche… variazione sul tema.

Due nuovi tour

Ad esempio il Tour dei Borghi tocca le località di Morciano di Romagna, il Misano World Circuit, Coriano (dove, ricordiamo, si può visitare il museo “La Storia del Sic” dedicato a Marco Simoncelli). Poi Montescudo-Monte Colombo, ma nell’entroterra si transita per San Savino e nei pressi di Morciano si pedala lungo la Strada Provinciale Conca. L’unico, breve, tratto impegnativo rimane quello per raggiungere Montescudo: 1,2 chilometri al 9 per cento se affrontate l’anello in senso antiorario.

Il Tour del Parco, invece, si sviluppa interamente in Provincia di Pesaro-Urbino e, muovendo da Tavullia, scende al Mare Adriatico fino al Parco Naturale di San Bartolo per poi risalire il litorale lungo la Panoramica all’interno del parco regionale, caratterizzato principalmente per il tratto di costa alta, in gran parte rappresentata da falesia viva, rara in tutto l’Adriatico. Le sommità in questo punto toccano i 200 metri di quota permettendo dunque, in alcuni punti, un’ampia vista fino all’orizzonte. 

Nel parco è presente anche una vasta rete di sentieri per chi vuole immergersi ancora di più nei boschi della zona, scelti negli ultimi decenni dal capriolo quale proprio habitat ideale. Il Tour del Parco è più vallonato del precedente e, prima di puntare a Tavullia, non può mancare Gradara con il suo castello, anch’esso da espugnare con uno strappo abbastanza severo, ma breve.

Francesca Paolucci è sindaco di Tavullia (foto Comune di Tavullia)
Francesca Paolucci è sindaco di Tavullia (foto Comune di Tavullia)

Unire due regioni

Il rientro, come detto, è nel Comune di Tavullia che è anche l’ente capofila del progetto del Tour dei Campioni. Qui ci facciamo spiegare meglio dal sindaco Francesca Paolucci qual è il ruolo delle istituzioni.

«Abbiamo subito sposato l’idea di fare un percorso cicloturistico – dice il sindaco – che potesse unire il territorio di due regioni. Ciò spesso è un ostacolo amministrativo ma non lo è a livello reale, dato che il territorio può essere vissuto nella sua interezza».

Gli altri Comuni hanno subito aderito all’iniziativa?

Sì e devo dire che di ciò sono molto contenta, anche considerando la vastità del territorio e la possibilità di offrire anche itinerari su strade secondarie e sterrate. Abbiamo cercato di dare un denominatore comune che è quello del Tour dei Campioni, sia inteso in senso generico, sia collegandolo al fatto che in queste zone diversi campioni del motomondiale hanno intrecciato le loro storie in sella alla bici.

Alcuni di loro sono al corrente del progetto?

Sicuramente si, anche grazie a Mauro Sanchini (telecronista Sky per il Motomondiale, ndr) ed appassionato ciclista che si è gentilmente prestato per il nostro spot promozionale. Poi, ovviamente, loro fanno una vita talmente particolare che sono presi da mille impegni. Ma ricordo che lo stesso Valentino Rossi quando parlava di Pantani, lo ricordava come un “campione del popolo”. 

Il Tour dei Campioni può dirsi concluso oppure sono in ballo altre proposte? 

Ora abbiamo individuato i percorsi, ma l’intenzione è di muoversi per gradi. Lavoriamo per fare una segnalazione permanente del percorso, per collocare alcune colonnine di supporto per ciclisti. E soprattutto, per coinvolgere ristoranti, agriturismi e tutte le strutture che possono essere interessate al cicloturismo. Del resto il turista attivo, spesso quando arriva da noi la prima cosa che ci chiede è la possibilità di noleggiare la bici, sempre se non si è già portato la sua…

Tour dei Campioni, prima tappa. Partiamo da Tavullia

16.07.2023
7 min
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TAVULLIA – Chi lo dice che moto e bici siano incompatibili tra loro o distanti anni luce? Pur nel rispetto reciproco che le due categorie devono adottare sulle strade, ci sono diversi punti in comune. Innanzitutto il senso di libertà nel viaggiare a cavallo del proprio mezzo. La possibilità di raggiungere borghi e luoghi che spesso in auto vengono ignorati. Lo spirito di gruppo che si consolida con gli altri membri della propria comitiva. La pianificazione di una vacanza in sella o anche solo il fermarsi per consultare la mappa, cartacea o digitale che sia. Certo, il motore fa una bella differenza, ma oggi le e-bike hanno lanciato un ulteriore ponte tra centauri e pedalatori.

E dove poteva consolidarsi il binomio moto/ciclismo se non in quella terra, a cavallo tra Marche e Romagna, che è stata una fucina di campioni quali Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Nicky Hayden (e continua ad esserlo nella MotoGp con Franco Morbidelli e Luca Marini)? E che, al tempo stesso, è anche un territorio felice per gli amanti della bici, tra l’azzurro dell’Adriatico e le verdi colline dell’entroterra?

Il ranch di Valentino

Ecco allora che ci troviamo a pedalare sul “Tour dei Campioni”, un percorso cicloturistico che da Tavullia (comune capofila del progetto) tocca le località di Gradara, Misano Adriatico, Coriano, Montescudo/Montecolombo e Morciano di Romagna. Ci fanno compagnia i ragazzi e le ragazze del Team Fisioradi, che vediamo arrivare come una nuvola bianca per via delle loro divise.

L’appuntamento è sotto il mitico muraglione di Tavullia dove campeggia lo striscione inneggiante all’idolo di casa, Valentino Rossi, che con le sue gesta ha reso famoso in tutto il mondo questo angolo della provincia di Pesaro. Ci muoviamo verso Gradara superando proprio il “ranch”, la pista divenuta il “luna park” di Rossi e della sua ciurma.

Con Paolo e Francesca

Gradara è nota come “Capitale del Medioevo” per via delle sue rievocazioni storiche, che valorizzano il proprio patrimonio culturale. Il borgo (nella foto di apertura il nostro ingresso in città) è cinto da possenti mura e la rocca malatestiana, quattrocentesca, è l’attrattiva principale. Secondo tradizione, proprio in questo castello avvennero le gesta dolci e amare tra Paolo e Francesca, narrate da Dante nel V Canto dell’Inferno.

Due passi a piedi sul ciottolato accanto ai turisti e risaliamo in sella per scendere tutti in gruppo verso il mare, verso Misano Adriatico. Qui, poco prima di raggiungere il lungomare, veniamo piacevolmente sorpresi da una striscia blu sull’asfalto: è la pista ciclabile “Ecovia” inaugurata lo scorso 2 giugno ed è un piacere per lo sguardo vedere vacanzieri di tutte le età percorrerla avanti e indietro in sella alle loro bici. Facciamo un salto nei pressi del moderno porticciolo di Portoverde e proseguiamo, in questo connubio di moto e bici, verso l’autodromo di Santa Monica dove, oltre al Motomondiale, si svolge anche l’annuale Italian Bike Festival (la prossima edizione si svolgerà dal 15 al 17 settembre). Oggi però niente stand di bici sul piazzale, ma ci affacciamo sulle tribune per ammirare le auto sportive che si impegnano a saltare sui cordoli.

A casa del Sic

Il Misano World Circuit è intitolato a Marco Simoncelli e noi riprendiamo a pedalare verso l’entroterra in direzione della sua Coriano. Superiamo Misano Monte e, tra campi coltivati a vite e ulivo, eccoci nel centro abitato, dove è d’obbligo una visita al museo “La Storia del Sic”. Qui ci sono le moto, le tute, i caschi, le foto e i video del tanto gioviale quanto sfortunato pilota scomparso nel 2015.

Col sole ormai alto e la zip della maglia quasi tutta aperta, solchiamo la cresta delle colline che in lontananza lasciano ammirare l’inconfondibile profilo di San Marino e del Monte Titano. Raggiungiamo il comune sparso di Montescudo-Monte Colombo dove pedaliamo accanto all’ombra della Torre Civica e quindi puntiamo verso Est per la via del ritorno.

Ritorno a Tavullia

L’ultimo borgo sul nostro percorso è Morciano di Romagna. In estate la sua area verde al centro del paese prende vita con spettacoli teatrali all’aperto, concerti e film, e soprattutto la sua Notte Bianca delle Stelle richiama turisti dalla Riviera grazie alle animazioni degli artisti ed alla partecipazione degli astrofili. 

Dopo circa 70 chilometri e 1.000 metri di dislivello facciamo ritorno a Tavullia e salutiamo il gruppo di amici di Fisioradi che ci ha accompagnato per questo Tour dei Campioni: un’ottima opportunità per vedere da un’altra angolazione questo tratto di Riviera Adriatica e le sue colline, ovviamente dal sellino di una bici!