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Gios Titanio, una bici elegante ed eterna

21.03.2023
3 min
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Costruire telai fatti per durare nel tempo. La filosofia di Gios Torino che abbraccia l’acciaio per la sua durabilità e tradizione, per questo modello ha esplorato l’utilizzo del titanio e i suoi pregi. La Gios Titanio è infatti un bici che unisce comfort, peso contenuto e durata nel tempo, valorizzandoli attraverso la sapiente artigianalità Made in Italy del marchio torinese. 

Una bici per sempre

Gios Torino vanta 75 anni d’esperienza e l’obiettivo di ogni bici che esce con lo scudetto tricolore con la scritta “GIOS” in diagonale è sempre quello di creare un prodotto che fa della qualità il suo miglior pregio. 

«Il modello Gios Titanio – spiega Marco Gios – nasce essenzialmente perché siamo amanti del metallo, fanatici dell’acciaio. Abbiamo esplorato anche il titanio con tutti quelli che sono i suoi pregi. In primis si riesce ad alleggerire il peso e sfruttare quella che è l’inattacabilità degli agenti atmosferici di questo materiale nobile. Per questo si lascia il telaio nudo e crudo in modo che non ci sia problemi. 

«La bicicletta essenzialmente – dice Gios – è rivolta a chi fa tanti chilometri e apprezza il prodotto italiano. Un’alternativa ad una bicicletta da corsa a tutti gli effetti. Come per tutte le nostre bici anche la Titanio è realizzata su misura. Ne consegue che si decide quale caratteristica fare prevalere. Tra tutte sicuramente ha un’indole confortevole perché il titanio come l’acciaio ha caratteristiche di comodità assoluta. A dettarne l’effettivo comfort è sempre la posizione in sella. Non siamo come altri marchi che producono varie geometrie a seconda dell’ambito, secondo noi la bicicletta deve essere una e deve adattarsi a tutte le esigenze». 

Rigorosamente Made in Italy

Le biciclette Gios nascono prima di tutto da una profonda passione di famiglia e tutte rigorosamente fatte a mano in Italia. Questa Titanio è disponibile in diverse livree che lasciano o meno a vista la bellezza di questo materiale. E’ possibile averla con i freni tradizionali o a disco. Un vero e proprio top di gamma pennellato dall’iconico blu.

«Montiamo – spiega Gios – solo Campagnolo. Vendiamo anche il solo telaio. E’ disponibile la versione tradizionale con cavi esterni ma anche con cavo totalmente interno e ovviamente anche elettronico. Ci sono tutti i livelli di allestimento. Dal Chorus in su e poi si assembla in base all’esigenze più tecniche.

«Siamo aperti – conclude – ad adattarla ad un utilizzo gravel anche se geometricamente bisogna stravolgere un po’ le misure, ma sicuramente il titanio si presta a questo utilizzo. Il telaio pesa 1450 g più 350 g di forcella. La tubazione è totalmente K19 grado 9 di Dedacciai».

Il prezzo del kit telaio è ordinabile ad un prezzo di 3950 euro, con una consegna prevista in tre mesi.

Gios

Gios festeggia i suoi primi 74 anni…più 1

08.06.2022
5 min
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Dopo due anni di assenza forzata a causa del Covid, Gios ha finalmente potuto riabbracciare la propria clientela con una nuova edizione del Raduno Gios Torino, svoltosi domenica 22 maggio. Si tratta di un evento nato nel 2013 e riservato ai possessori di una bicicletta Gios. 

Per farci raccontare qualcosa di più su quest’ultima edizione siamo andati a trovare Aldo e Marco Gios, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda, presso la loro sede di Volpiano a pochi passi da Torino.

A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
Marco, per prima cosa ci vorremmo togliere una curiosità. Come nasce il Raduno Gios Torino?

L’idea mi è venuta una decina di anni fa leggendo su un blog di un olandese che stava organizzando per la domenica successiva una pedalata aperta ai possessori di una bicicletta Gios. Dal momento che sono un appassionato di raduni riservati a chi possiede un maggiolino (Marco ne ha uno bellissimo, ndr.) ho pensato che sarebbe stato bello realizzare un raduno qui da noi a Volpiano sempre riservato ai possessori di una bicicletta Gios. Abbiamo iniziato nel 2013 e fin da subito è stato un successo che ci ha spinto ad andare avanti fino all’ultima edizione dello scorso 22 maggio.

Ci puoi raccontare qualcosa di più proprio di quest’ultima edizione del vostro Raduno?

E’ stato un vero successo. In assoluto l’edizione con il maggior numero di partecipanti e sopratutto con un numero di giovani in crescita rispetto al passato. Abbiamo complessivamente superato il numero di cento persone e oltre un terzo sono stati stranieri che sono venuti qui in Italia con la loro Gios, orgogliosi di sentirsi parte della nostra famiglia. Io e mio padre consideriamo infatti ogni nostro cliente non solo un amico, ma un vero e proprio membro della grande “famiglia Gios”. Abbiamo avuto olandesi, tedeschi, svizzeri e per la prima volta un brasiliano. Si chiama Daniel Ferreira e i suoi bisnonni avevano origini italiane. Ha conosciuto Gios grazie al padre che era un grande appassionato del nostro marchio. Ecco, Daniel è l’espressione perfetta di cosa voglia dire essere un possessore di una una nostra bicicletta: passione vera per il marchio Gios. Anche quest’anno abbiamo poi avuto l’onore di avere come nostro ospite Fons De Wolf che in sella ad una Gios ha colto tantissimi successi tra cui la Milano – Sanremo.

Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
E’ vero che il Raduno ha avuto una piccola appendice anche il sabato?

Esatto. Anche quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere nel fine settimana il Giro d’Italia qui da noi a Torino. Sabato molti dei nostri clienti, soprattutto quelli stranieri, si sono recati in bicicletta ad assistere alla tappa che da Santena portava a Torino con il doppio passaggio sulla salita di Superga e il Colle della Maddalena. La domenica invece ci siamo trovati tutti davanti alla nostra sede di Volpiano e da lì siamo partiti per un giro di poco superiore ai 50 chilometri. A circa metà percorso ci siamo fermati per una sosta-merenda presso il castello di Agliè dove abbiamo fatto una foto di gruppo. Guardando poi con calma la foto e soprattutto il video che abbiamo realizzato per l’occasione mi sono accorto di quanti eravamo. Davvero tanti.

Dicevi del Giro. Anche la domenica avete avuto modo di vivere ancora l’atmosfera della corsa rosa…

Dopo la sosta al castello di Agliè ci siamo spostati di un paio di chilometri ed abbiamo assistito al passaggio del gruppo appena partito da Rivarolo Canavese in direzione Cogne. E’ stato bellissimo vedere quanti eravamo a bordo strada ciascuno con la propria divisa Gios. Molti indossavano la maglia della mitica Brooklyn, una squadra che ha fatto la storia del ciclismo. Tornati a Volpiano abbiamo infine festeggiato tutti insieme con una simpatica lotteria e soprattutto con un bel pranzo.

Passato qualche giorno, che ricordi hai ancora dentro di te?

Sono tantissimi. Il primo che mi viene in mente è il sorriso di mio padre quando siamo arrivati alla nostra sede di Volpiano. Era davvero felice. Poi la disponibilità di Fons De Wolf, un vero amico ed infine la soddisfazione di tutti i presenti che, ciascuno a modo loro, ha saputo interpretare al meglio lo spirito del nostro Raduno. Possedere una Gios non vuol dire possedere solo una bici. Significa vivere in prima persona un’esperienza unica.

Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Chiudiamo la nostra chiacchierata con una curiosità. Sulla locandina era scritto “Opera di famiglia da 74 anni…+1”. Cosa significa?

Fino ad oggi eravamo convinti che il marchio Gios fosse nato nel 1948, esattamente 74 anni fa. Qualche settimana fa abbiamo però ricevuto una mail da Eugenio Cussotto, un signore di 91 anni che ci ha raccontato che il 7 luglio del 1947, nel giorno esatto in cui si era diplomato in ragioneria, si recò con lo zio in via Bogino a Torino ad acquistare una bicicletta Gios. In via Bogino si trovava effettivamente la nostra prima sede. Noi non abbiamo documenti dell’epoca che ci dicano esattamente quando sia stata fondata la nostra azienda. Eravamo tutti convinti che l’anno fosse il 1948, la mail di Eugenio Cussotto ci ha aperto una porta sconosciuta sul nostro passato. Abbiamo deciso di approfondirla proprio con lui… e presto ve la racconteremo nel “Blu di famiglia”, l’appuntamento mensile sulla nostra pagina facebook.

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