Gios A.R.T.E. il sigillo blu sulla nuova creazione in acciaio

09.01.2025
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Gios A.R.T.E., acronimo di All Road Terrain Experience, la bici rigorosamente fatta su misura, a mano che prende forma nell’officina di Volpiano (Torino).

Una allroad a tutti gli effetti (diversa dalla Rally) e l’obiettivo di Marco Gios è quello di proporre una vera bici due in uno, capace di confrontarsi con lo spirito gravel, al tempo stesso di accontentare chi non dimentica l’animo da stradista puro. Vediamola nel dettaglio.

Forme esili e tradizionali, quasi in contrasto con la forcella che al tempo stesso si adatta al piantone
Forme esili e tradizionali, quasi in contrasto con la forcella che al tempo stesso si adatta al piantone

Nel cuore della Gios A.R.T.E.

Una bicicletta molto particolare nelle forme di ogni singola tubazione in acciaio. Ogni profilato è disegnato su specifiche dettate da Marco Gios, ad eccezione del tubo sterzo che è firmato Deda. La soluzione è voluta, in quanto lo sterzo Deda (di forma cilindrica) permette il passaggio interno di cavi e guaine (in ottica moderna non è un dettaglio da sottovalutare) e diventa inoltre la naturale interfaccia della forcella Deda (completamente in carbonio) Gera AllRoad.

Quest’ultima è caratterizzata dai foderi curvati ad S e alcuni aspetti tecnici che la posizionano a mezza via tra il gravel e il settore road. Ha un testa alta che permette di avere un passaggio ruota garantito fino a 35 millimetri (sezione dello pneumatico), ma ha una geometria da strada. La Gios A.R.T.E. adotta le saldature fillet brazing, bellissime da vedere anche per via della colorazione leggermente dorata tipica dell’ottone.

Carro corto e piantone curvo

«Prima l’ho immaginata – ci racconta Marco Gios – poi ho cercato di mettere insieme i diversi aspetti tecnici e le particolarità che rendono questo telaio diverso da tutti gli altri. Sotto un certo punto di vista, A.R.T.E. ha un design azzardato, perché è in acciaio e perché è la prima volta che mi spingo a forme del genere. Dall’altra è la dimostrazione che anche con l’acciaio si ottengono biciclette con forme non tradizionali ed è un materiale senza epoca.

«Ho tenuto il carro molto corto – prosegue Gios – 40 centimetri, concetto che mi ha obbligato ad utilizzare il piantone curvo, quasi come una mtb da 29 pollici. La parte alta del carro e quella bassa – – conclude Gios – presenta i due ponticelli di rinforzo, fondamentali quando si utilizzano le tubazioni in lega di acciaio».

La forcella aerografata da Custom Design
La forcella aerografata da Custom Design

Doppia corona oppure singola

Si possono utilizzare le trasmissioni con la doppia corona, oppure con la corona singola. Questo è possibile grazie al supporto del deragliatore che può essere rimosso all’occorrenza ed è orientabile. Orientabile? Una soluzione “obbligata” per via del verticale curvato e anche in questo caso entra in gioco la sapienza artigiana e la cura del dettaglio. Il deragliatore rimane sempre parallelo alla corona. Inoltre, come accennato in precedenza, non esiste alcuna ostruzione nella zona dello sterzo, grazie al tubo Deda che è pensato in quest’ottica (rientra nel pacchetto anche la serie sterzo Deda DCR). Il reggisella è da 27,2 millimetri diametro.

Il prezzo di listino della Gios A.R.T.E. è di 3.150 euro (telaio e forcella) con livrea cromatica classica, ma è disponibile anche una versione con trasparente lucido trattato in modo particolare che nasce dalla collaborazione con Custom Design. Il trasparente funge anche da protettivo (viene utilizzato anche per i serbatoi delle motociclette). Custom Design realizza su richiesta anche le forcelle aerografate su richiesta del cliente.

Gios Torino

Gios Torino Titanio WRL 2024, essenza di stile e affidabilità

11.01.2024
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Quando si parla di titanio, il primo pensiero va alla durabilità e al grigio opaco di questo materiale unico. Lavorato dalle sapienti mani di Gios Torino, viene utilizzato per realizzare il nuovo modello Titanio WRL 2024. Una sinfonia di soluzioni tecniche che assecondano le esigenze del ciclista e sono garanzia di comfort e affidabilità: la costruzione su misura la rende una bici pronta a soddisfare ogni aspettativa.

Migliorie tecniche

La Titanio WRL 2024 nasce dal successo del modello precedente e vanta soluzioni tecniche che mirano a migliorare il rendimento sotto il punto di vista della performance e dell’estetica.

«Il nuovo modello 2024 – spiega Marco Gios – monta una scatola del movimento centrale maggiorata, in particolare il T47. Questo permette di far passare completamente il cablaggio interno delle guaine idrauliche. Il tubo sterzo conico da 1” 1/8 serve per far passare tutte le guaine ed è disponibile anche in versione non conica.

«Per quanto riguarda i nuovi dettagli estetici – sottolinea Gios – troviamo la finitura anodizzata del logo Gios Torino sul telaio e la finitura nero opaca della forcella, particolare che non avevamo mai fatto. Il titanio si può anche fare verniciato nella livrea tradizionale, ma di solito chi sceglie una bici realizzata con questo materiale, ha piacere di vedere il titanio nel suo colore naturale. Quindi, proprio per evitare il ricorso alla vernice, abbiamo fatto ricorso all’anodizzazione. Le scritte che prima facevamo sabbiate e rimanevano leggermente tono su tono, adesso risaltano maggiormente e donano alla bici uno stile ancora più unico».

Doppia anima

Come da tradizione di Gios Torino, ciascuna bici ordinata viene realizzata su misura. Questo porta a una geometria realizzata ad hoc e all’implementazione di eventuali particolari su richiesta del cliente.

«Le nostre biciclette – ribadisce Gios – sono realizzate su misura, quindi la Titanio WRL 2024 può essere una bici da strada, ma anche gravel. Il materiale infatti si presta molto alla guida off road. Abbiamo la libertà di produrre qualsiasi tipo di bicicletta, qualsiasi tipo di geometria che si voglia esplorare. Noi forniamo il kit telaio e la forcella, però montiamo solo Campagnolo, quindi diciamo che la si può avere con qualsiasi gruppo del suo catalogo.

«Per quanto riguarda la compatibilità della forcella con le coperture – conclude Gios – Deda permette di arrivare fino a 30 mm. Mentre sul gravel si può arrivare anche a 40.  La geometria è tradizionale, con pochissimo sloping. Vi facciamo ricorso solo se necessario per non mettere spessori sotto la pipa e consentire un migliore passaggio delle guaine idrauliche. Se il cliente richiede predisposizioni per portapacchi o per borse, siamo pronti ad assecondarlo tranquillamente».

La WRL viene realizzata con tubazioni Deda K19 grado 9 ovviamente su misura per un peso complessivo del telaio di 1.400 grammi e 380 grammi per le forcella. Il prezzo per il kit è di 3.950 euro.

GiosTorino

Gios Rally Dynamic: la gravel elegante, pulita e su misura

06.06.2023
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Il sapore del Made in Italy ad ogni pedalata anche nel gravel. Gios Torino presenta la Rally Dynamic. Una bici dall’anima comoda e confortevole pronta a macinare chilometri su lunghe distanze e terreni sconnessi. Un modello che con fierezza porta avanti tutti i valori e l’etica costruttiva della famiglia Gios. Telaio rigorosamente su misura e una qualità effettiva da toccare con mano. La blu torinese vanta anche la totale integrazione dei cavi per un fascino elegante e senza tempo. 

Pulita e precisa

Fra le caratteristiche che contraddistinguono la creazione di ogni modello firmato Gios Torino ci sono lo studio e la cura di ogni dettaglio. «La Rally Dynamic – spiega Marco Gios – è un modello nuovo che parte un po’ da quello che è la Super Rally con la differenza sostanziale della totale integrazione dei cavi anche con il cambio meccanico. 

«La presentiamo – dice – con la forcella gravel Deda cioè la Gera EDG. Questo ha consentito di tenere lo sterzo di 1”1/8  nella parte superiore e di far passare tutti i cavi dentro. La forma è conica per donarle ancora di più un’anima corsaiola. Quello che comanda è però il cuscinetto inferiore da 1,5” che permette di avere una sterzata stabile e precisa e allo stesso tempo di raccordare meglio con le pipe più leggere disponibili sul mercato. 

«L’indole di questa Rally Dynamic – afferma – dipende da che genere di telaio vogliamo realizzare insieme al cliente. Facendo tutto su misura, facciamo biciclette con gomme che arrivano ad una larghezza massima di 42mm. Non abbiamo pensato a coperture estreme tipo 60 mm, quindi si ha un’anima più vicina alla bici corsa».

Tubi iconici

Quando si parla di Gios Torino non si può non menzionare le tubazioni Columbus. La sinergia tra le due aziende, esempio del Made in Italy, permette di innalzare la qualità e la garanzia di durabilità di ogni nuovo modello, come nel caso della Rally Dynamic.

«Le Columbus – dice Gios – sono tubazioni storiche e anche simbolo dei telai italiani. Tra l’altro la Rally Dynamic prende il nome dalla Aerodynamic, la nostra bicicletta che abbiamo iniziato a fare nel ’81 ed è stata una delle prime ad avere i tubi Columbus Air. Il tubo superiore della Rally Dynamic ricorda un po’ le sagome dell’Air. Inevitabilmente si ricollega a questo discorso dell’integrazione dei cavi che si faceva negli anni ’80, ed è un po’ un omaggio anche a quello. Sempre parlando di questi tubi un particolare è posizionato in corrispondenza della sella che vede all’interno del telaio un rinforzo in alluminio. Questo ci permette di non avere il canotto d’acciaio e basta ma una sezione di solidità e robustezza migliorata».

Su misura

In un’industria comandata dalla produzione su larga scala o in mano alle multinazionali come per ogni cosa, la qualità e la ricerca del dettaglio sono diventati qualcosa di ancora più apprezzabile quando la si ritrova. Gios Torino rappresenta il sarto che abilmente vuole conoscere il suo cliente e cucirgli addosso il migliore abito possibile. 

«La Rally Dynamic – spiega Gios – si può allestire con tutti gli accessori per il gravel. Dai portapacchi ai parafanghi. La personalizzazione passa anche da qui, con la possibilità di inserire predisposizioni ad hoc. Per esempio c’è chi vuole il portaborracce sul tubo orizzontale, oppure sotto. Siamo pronti a soddisfare ogni esigenza. Il movimento centrale è il T47 x 68mm che ci consente di far passare la guaina dell’impianto idraulico o meccanico internamente senza uscire mai dal telaio. Il manubrio è il Deda Superzero gravel, la linea apposita per questa disciplina. La trasmissione è Campagnolo Ekar con ruote Levante molto leggere.

«Per quanto riguarda il peso – conclude – è difficile da quantificare perché facendole su misura può variare. Parliamo comunque di circa 9 chili. Il telaio pesa 1,8 mentre con la forcella siamo sui 450 grammi. Il colore invece è il blu classico e rappresentativo Gios, con il particolare delle fasce grigio metallizzato com’era per la Aerodynamic».

Gios Torino

Gios Titanio, una bici elegante ed eterna

21.03.2023
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Costruire telai fatti per durare nel tempo. La filosofia di Gios Torino che abbraccia l’acciaio per la sua durabilità e tradizione, per questo modello ha esplorato l’utilizzo del titanio e i suoi pregi. La Gios Titanio è infatti un bici che unisce comfort, peso contenuto e durata nel tempo, valorizzandoli attraverso la sapiente artigianalità Made in Italy del marchio torinese. 

Una bici per sempre

Gios Torino vanta 75 anni d’esperienza e l’obiettivo di ogni bici che esce con lo scudetto tricolore con la scritta “GIOS” in diagonale è sempre quello di creare un prodotto che fa della qualità il suo miglior pregio. 

«Il modello Gios Titanio – spiega Marco Gios – nasce essenzialmente perché siamo amanti del metallo, fanatici dell’acciaio. Abbiamo esplorato anche il titanio con tutti quelli che sono i suoi pregi. In primis si riesce ad alleggerire il peso e sfruttare quella che è l’inattacabilità degli agenti atmosferici di questo materiale nobile. Per questo si lascia il telaio nudo e crudo in modo che non ci sia problemi. 

«La bicicletta essenzialmente – dice Gios – è rivolta a chi fa tanti chilometri e apprezza il prodotto italiano. Un’alternativa ad una bicicletta da corsa a tutti gli effetti. Come per tutte le nostre bici anche la Titanio è realizzata su misura. Ne consegue che si decide quale caratteristica fare prevalere. Tra tutte sicuramente ha un’indole confortevole perché il titanio come l’acciaio ha caratteristiche di comodità assoluta. A dettarne l’effettivo comfort è sempre la posizione in sella. Non siamo come altri marchi che producono varie geometrie a seconda dell’ambito, secondo noi la bicicletta deve essere una e deve adattarsi a tutte le esigenze». 

Rigorosamente Made in Italy

Le biciclette Gios nascono prima di tutto da una profonda passione di famiglia e tutte rigorosamente fatte a mano in Italia. Questa Titanio è disponibile in diverse livree che lasciano o meno a vista la bellezza di questo materiale. E’ possibile averla con i freni tradizionali o a disco. Un vero e proprio top di gamma pennellato dall’iconico blu.

«Montiamo – spiega Gios – solo Campagnolo. Vendiamo anche il solo telaio. E’ disponibile la versione tradizionale con cavi esterni ma anche con cavo totalmente interno e ovviamente anche elettronico. Ci sono tutti i livelli di allestimento. Dal Chorus in su e poi si assembla in base all’esigenze più tecniche.

«Siamo aperti – conclude – ad adattarla ad un utilizzo gravel anche se geometricamente bisogna stravolgere un po’ le misure, ma sicuramente il titanio si presta a questo utilizzo. Il telaio pesa 1450 g più 350 g di forcella. La tubazione è totalmente K19 grado 9 di Dedacciai».

Il prezzo del kit telaio è ordinabile ad un prezzo di 3950 euro, con una consegna prevista in tre mesi.

Gios

Gios festeggia i suoi primi 74 anni…più 1

08.06.2022
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Dopo due anni di assenza forzata a causa del Covid, Gios ha finalmente potuto riabbracciare la propria clientela con una nuova edizione del Raduno Gios Torino, svoltosi domenica 22 maggio. Si tratta di un evento nato nel 2013 e riservato ai possessori di una bicicletta Gios. 

Per farci raccontare qualcosa di più su quest’ultima edizione siamo andati a trovare Aldo e Marco Gios, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda, presso la loro sede di Volpiano a pochi passi da Torino.

A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
Marco, per prima cosa ci vorremmo togliere una curiosità. Come nasce il Raduno Gios Torino?

L’idea mi è venuta una decina di anni fa leggendo su un blog di un olandese che stava organizzando per la domenica successiva una pedalata aperta ai possessori di una bicicletta Gios. Dal momento che sono un appassionato di raduni riservati a chi possiede un maggiolino (Marco ne ha uno bellissimo, ndr.) ho pensato che sarebbe stato bello realizzare un raduno qui da noi a Volpiano sempre riservato ai possessori di una bicicletta Gios. Abbiamo iniziato nel 2013 e fin da subito è stato un successo che ci ha spinto ad andare avanti fino all’ultima edizione dello scorso 22 maggio.

Ci puoi raccontare qualcosa di più proprio di quest’ultima edizione del vostro Raduno?

E’ stato un vero successo. In assoluto l’edizione con il maggior numero di partecipanti e sopratutto con un numero di giovani in crescita rispetto al passato. Abbiamo complessivamente superato il numero di cento persone e oltre un terzo sono stati stranieri che sono venuti qui in Italia con la loro Gios, orgogliosi di sentirsi parte della nostra famiglia. Io e mio padre consideriamo infatti ogni nostro cliente non solo un amico, ma un vero e proprio membro della grande “famiglia Gios”. Abbiamo avuto olandesi, tedeschi, svizzeri e per la prima volta un brasiliano. Si chiama Daniel Ferreira e i suoi bisnonni avevano origini italiane. Ha conosciuto Gios grazie al padre che era un grande appassionato del nostro marchio. Ecco, Daniel è l’espressione perfetta di cosa voglia dire essere un possessore di una una nostra bicicletta: passione vera per il marchio Gios. Anche quest’anno abbiamo poi avuto l’onore di avere come nostro ospite Fons De Wolf che in sella ad una Gios ha colto tantissimi successi tra cui la Milano – Sanremo.

Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
E’ vero che il Raduno ha avuto una piccola appendice anche il sabato?

Esatto. Anche quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere nel fine settimana il Giro d’Italia qui da noi a Torino. Sabato molti dei nostri clienti, soprattutto quelli stranieri, si sono recati in bicicletta ad assistere alla tappa che da Santena portava a Torino con il doppio passaggio sulla salita di Superga e il Colle della Maddalena. La domenica invece ci siamo trovati tutti davanti alla nostra sede di Volpiano e da lì siamo partiti per un giro di poco superiore ai 50 chilometri. A circa metà percorso ci siamo fermati per una sosta-merenda presso il castello di Agliè dove abbiamo fatto una foto di gruppo. Guardando poi con calma la foto e soprattutto il video che abbiamo realizzato per l’occasione mi sono accorto di quanti eravamo. Davvero tanti.

Dicevi del Giro. Anche la domenica avete avuto modo di vivere ancora l’atmosfera della corsa rosa…

Dopo la sosta al castello di Agliè ci siamo spostati di un paio di chilometri ed abbiamo assistito al passaggio del gruppo appena partito da Rivarolo Canavese in direzione Cogne. E’ stato bellissimo vedere quanti eravamo a bordo strada ciascuno con la propria divisa Gios. Molti indossavano la maglia della mitica Brooklyn, una squadra che ha fatto la storia del ciclismo. Tornati a Volpiano abbiamo infine festeggiato tutti insieme con una simpatica lotteria e soprattutto con un bel pranzo.

Passato qualche giorno, che ricordi hai ancora dentro di te?

Sono tantissimi. Il primo che mi viene in mente è il sorriso di mio padre quando siamo arrivati alla nostra sede di Volpiano. Era davvero felice. Poi la disponibilità di Fons De Wolf, un vero amico ed infine la soddisfazione di tutti i presenti che, ciascuno a modo loro, ha saputo interpretare al meglio lo spirito del nostro Raduno. Possedere una Gios non vuol dire possedere solo una bici. Significa vivere in prima persona un’esperienza unica.

Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Chiudiamo la nostra chiacchierata con una curiosità. Sulla locandina era scritto “Opera di famiglia da 74 anni…+1”. Cosa significa?

Fino ad oggi eravamo convinti che il marchio Gios fosse nato nel 1948, esattamente 74 anni fa. Qualche settimana fa abbiamo però ricevuto una mail da Eugenio Cussotto, un signore di 91 anni che ci ha raccontato che il 7 luglio del 1947, nel giorno esatto in cui si era diplomato in ragioneria, si recò con lo zio in via Bogino a Torino ad acquistare una bicicletta Gios. In via Bogino si trovava effettivamente la nostra prima sede. Noi non abbiamo documenti dell’epoca che ci dicano esattamente quando sia stata fondata la nostra azienda. Eravamo tutti convinti che l’anno fosse il 1948, la mail di Eugenio Cussotto ci ha aperto una porta sconosciuta sul nostro passato. Abbiamo deciso di approfondirla proprio con lui… e presto ve la racconteremo nel “Blu di famiglia”, l’appuntamento mensile sulla nostra pagina facebook.

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