Chiunque ha una bici conosce bene le difficoltà di riuscire a fare anche i più piccoli lavori di manutenzione se non si hanno a disposizione uno spazio ed un’attrezzatura adeguati. Per questo Bicisupport ha creato la morsa per il sollevamento.
Nata nel 1976, l’azienda di Casatenovo (provincia di Lecco) è distribuita in 35 Paesi del mondo ed è leader nel settore degli articoli tecnici, per la manutenzione della bicicletta, supporti, espositori da negozio. Nel corso degli anni è stata partner tecnico della nazionale italiana, dei migliori team WorldTour, professional e continental, e di ogni ciclista.
Il supporto con morsa regolabile permette di lavorare comodamente
Questa è la morsa sulla quale agganciare la propria bici
Il supporto con morsa regolabile permette di lavorare comodamente
Questa è la morsa sulla quale agganciare la propria bici
Per tutte le esigenze
Quello di Bicisupport è un bilanciatore per sollevamento adatto anche per bici pesanti, si intendono mezzi con un peso fino a 19 chilogrammi. Si tratta di una morsa orientabile con sollevamento assistito per alzare ogni tipo di bici senza alcuna fatica.
Utile per lavori di manutenzione come sostituzione della cassetta, del movimento, cambio pastiglie freni, regolazioni sella. Ottimo anche come supporto per pulire la bici in maniera minuziosa. Blocco di sicurezza e maniglia per il serraggio sono integrati.
La staffa di Bicisupport misura 60 cm per 60 cm alla base e 205 cm in altezza La staffa di Bicisupport misura 60 cm per 60 cm alla base e 205 cm in altezza
Dettagli tecnici
La morsa è totalmente girevole (360 gradi). La piastra per l’appoggio a terra misura 60×60 centimetri. L’altezza del supporto è di 205 centimetri. Il peso del supporto, inserito da Bicisupport nella gamma degli articoli per la manutenzione della bicicletta che prevede ben 21 articoli per ogni esigenza, è di 52 chili.
In un nostro recente articolo dedicato a come i meccanici preparano la trasferta dell’UAE Tour, è emerso l’importanza di utilizzare il lubrificante più adatto alle condizioni climatiche in cui si pedala. Ed è così che abbiamo voluto sentireWalBike, un’azienda italiana specializzata nella realizzazione di prodotti per la manutenzione della bicicletta e non solo. Abbiamo parlato con Claudio Romanò, Responsabile tecnico della Ricerca e Sviluppo e con Mauro Turri, Direttore Commerciale.
Ad elevata polarità
Si fa presto a dire di lubrificare e pulire la bicicletta costantemente per non rovinare le varie parti meccaniche, ma non tutti i prodotti sono uguali. Per esempio, all’UAE Tour i meccanici usano un lubrificante più liquido. «Un lubrificante più liquido ha meno tendenza a creare morchia – ci spiega Claudio Romanò – in quelle condizioni servono prodotti ad elevata polarità, che aderiscono molto bene al metallo e hanno più forza respingente verso l’esterno rispetto a materiali che possono intaccare le parti meccaniche, come la sabbia».
Il lubrificante WalBike è usato anche dalla UAE Team EmiratesIl lubrificante WalBike è usato anche dalla UAE Team Emirates
Viscosità diverse
In effetti la maggior parte dei ciclisti sa che ci sono oli lubrificanti più adatti alle condizioni di asciutto e altri a condizioni di umido. «E’ un discorso che riguarda la viscosità – continua Romanò – infatti un prodotto a viscosità più elevata è più adatto a condizioni di umido o pioggia, perché l’acqua ha un effetto lavante e può intaccare la presenza del lubrificante sul metallo con conseguente perdita di prestazioni. Al contrario per le condizioni di asciutto si usano oli con viscosità più leggera che respinge la polvere. Ovvio, che quest’ultimo tipo di prodotto è più facilmente lavabile dall’acqua, però si ipotizza che dove c’è molta polvere sia difficile che ci sia l’umido».
Sostenibilità ambientale
Sul discorso della sostenibilità ambientale WalBike è molto sensibile. «Siamo stati fra i primi in questo settore a lanciare una linea di prodotti esente da oli minerali o derivati dalla filiera del petrolio – ci dice sempre Romanò – addirittura uno dei nostri ultimi prodotti è a base d’acqua ed emulsione cerosa. Magari ci si mette un po’ di più ad applicarlo, ma ha una permanenza maggiore sulla catena e anche una resistenza superiore rispetto all’olio».
Il futuro è indirizzato alla ricerca di materiali che siano ecologici: «Il nostro sviluppo è indirizzato verso la sostenibilità, c’è un campo inesplorato in cui si possono fare innovazioni importanti. Bisogna pensare che il singolo utilizza poco materiale, ma se sommiamo i consumi di tutti l’impatto è grande. E poi la catena è uno degli elementi più vicina al terreno e siccome si pedala in luoghi immersi nel verde è importante non disperdere sostanze dannose per l’ambiente».
La pulizia delle ammiraglie è importantissimaLa pulizia delle ammiraglie è importantissima
Per capire meglio l’entità delle quantità utilizzate, i ragazzi di WalBike ci hanno detto che la UAE Team Emirates, di cui sono fornitori, in un anno consuma fra i 600 e i 700 chilogrammi di materiale solo per la pulizia dei mezzi come ammiraglie e pullman.
Differenti prodotti
Abbiamo chiesto quali differenza ci sia fra un lubrificante e un prodotto per pulire i freni a disco. «Per prima cosa il pulitore dei dischi non è un olio, ma è un solvente – precisa subito Claudio Romanò – e ha l’obiettivo di rimuovere lo sporco che si deposita sui dischi e sulle pinze, ma deve sparire dopo pochi secondi, deve evaporare molto velocemente. Si tratta di un prodotto esclusivo per il mondo bici».
L’erogazione è un fattore molto importanteLa forza dell’erogazione deve essere pensata per i materiali della bicicletta
Pensati per la bici
Un altro tema è quello dell’esclusività dei prodotti per la manutenzione per le biciclette. «Bisogna pensare che la bicicletta ha delle sue specificità – ci spiega Mauro Turri, Direttore Commerciale – per esempio, l’erogatore per il pulitore dei dischi deve essere fatto in modo che l’uscita del liquido non sia troppo violante. Non si può pensare che i dischi, le pinze e le pastiglie di una bici abbiano la stessa resistenza di quelli di una macchina o di una moto. Le dimensioni e i materiali sono diversi, quindi c’è bisogno di un’erogazione più “gentile” e che non vada a rovinare le guarnizioni o altre parti meccaniche. In questo ci ha aiutato anche Archetti (meccanico della UAE Team Emirates ndr) che ci sempre fatto notare la differenza della bicicletta rispetto ad altri mezzi»