Rastelli cambia vita: «Il ciclismo era diventato uno stress»

31.01.2024
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L’annuncio dell’addio al ciclismo di Luca Rastelli è stata affidata ad un post su Instagram. Qualche riga di testo, tanti pensieri e una foto in bianco e nero, a racchiudere una pagina della sua vita. Ora per Rastelli inizia un altro capitolo, fatto di normalità: un lavoro, una casa e delle nuove dinamiche da instaurare. 

L’annuncio del ritiro è arrivato tramite un post su Instagram: era il 26 gennaio
L’annuncio del ritiro è arrivato tramite un post su Instagram: era il 26 gennaio

Pagina bianca

Ventiquattro anni però non si racchiudono in un post su un social, meritano almeno un approfondimento. Serve scavare, chiedere, capire prima l’uomo del ciclista e raccontare una storia che può essere d’insegnamento. Perché si impara tanto anche da chi è capace di dire “basta”. 

«Va tutto bene – racconta Rastelli al telefono – ho iniziato a lavorare, faccio il metalmeccanico in un’azienda tra il Veneto e il Friuli. E’ abbastanza vicina a casa, sono nato a Cremona, ma da un paio d’anni vivo a Fontanafredda dalla mia fidanzata. Sono stato fortunato perché ho trovato subito un impiego. Sulla decisione di smettere ci ho riflettuto bene a metà gennaio, poi ho fatto l’annuncio su Instagram».

Rastelli strada 2022
Rastelli, classe 1999, è passato professionista con la Bardiani nel 2022
Rastelli strada 2022
Rastelli, classe 1999, è passato professionista con la Bardiani nel 2022
Eppure eri partito per fare il 2024 con la Work Service…

Avevo parlato con la squadra della mia situazione. Era da tempo che avevo perso la motivazione, ma abbiamo provato a fare la preparazione invernale e vedere poi come mi sentivo. Volevo provare a ritrovare quel Luca Rastelli che ero da under 23 e al mio primo anno con la Bardiani. 

Anche con la Work non hai ritrovato la motivazione?

Ho provato, ma mi pesava allenarmi, mi pesava fare la vita da professionista. Sapevo di non fare le cose al 100 per cento, come andrebbero fatte. Quindi ho deciso di smettere, senza aspettare le corse. Può sembrare una decisione affrettata.

Ai mondiali juniores di Bergen è arrivato secondo, terzo Gazzoli (a destra in foto)
Ai mondiali juniores di Bergen è arrivato secondo, terzo Gazzoli (a destra in foto)
In effetti…

Ma ho voluto essere sincero prima con la squadra e poi con me stesso. Era inutile attaccare il numero sulla schiena, già durante la preparazione avevo capito di non essere in condizione. 

Lasci dopo due stagioni da professionista.

Vero, sono passato in Bardiani nel 2022 e mi sono trovato subito bene. Ho messo insieme tante esperienze e la prima presenza al Giro d’Italia. A fine stagione ho avuto qualche problemino, ma era stata un’annata positiva. 

Per Rastelli anche una partecipazione al Giro d’Italia, nel 2022
Per Rastelli anche una partecipazione al Giro d’Italia, nel 2022
Poi è arrivato il 2023…

Ho iniziato la stagione con qualche problematica, sia personale sia con la squadra. Avevo un dolore al ginocchio che mi ha dato qualche pensiero, poi non c’è più stato comune accordo con il team. 

Cos’è successo?

C’era stata qualche discussione sulla preparazione, non ci si trovava più con le stesse idee. Avevamo approcci differenti tra i vari preparatori e questo ha portato a continui confronti con la squadra

Nel 2023 il team ha preso una serie di allenatori nuovi, tu avevi mantenuto il tuo esterno?

Reverberi a fine 2022 ha preso la squadra di preparatori dal team Drone Hopper che aveva chiuso. Io avevo una persona esterna che mi seguiva, come nel 2022. Solo che i pensieri sui metodi di allenamento erano differenti. Non è stato questo a farmi smettere, non sto dicendo che è colpa del team. 

La sua ultima gara da pro’ è stato il Giro di Slovacchia a settembre 2023
La sua ultima gara da pro’ è stato il Giro di Slovacchia a settembre 2023
Allora cosa ti ha fatto smettere?

Quella passata è stata una stagione di alti e bassi. In certi momenti stavo bene e poi non andava nulla come previsto. Ho corso poco e ho perso la voglia, il motivo del ritiro è proprio questo: perdita di motivazione. Non vedevo nel ciclismo degli obiettivi futuri, ma solo un conto alla rovescia, qualcosa che prima o poi sarebbe finito comunque. L’unica cosa che provavo era vivere il ciclismo solo come stress. 

Come stai ora? In che modo vedi la tua vita futura?

Sono sereno, della mia carriera porterò bei ricordi. D’ora in poi vedrò la bici in altra maniera, come un cicloamatore. Può sembrare strano, ma mi sento più felice rispetto a come stavo quando ero ciclista, ora sono più contento.

Rastelli 2022

Rastelli e un’Amstel corsa da vero protagonista

11.04.2022
5 min
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In una Campagna del Nord dove quasi tutte le punte azzurre sono assenti o quasi, per una congiunzione astrale mai così sfavorevole, bisogna guardare a quel che le corse portano e il fatto che fra i protagonisti dell’Amstel Gold Race ci sia stato anche Luca Rastelli non è cosa di poco conto. Il corridore cremonese si è gettato con grande ardore nella fuga iniziale, che ha contraddistinto tutta la prima parte di corsa, facendosi vedere e mettendo un timbro sulla sua prima esperienza in una classica del WorldTour.

La sua partecipazione alla corsa olandese ha avuto un’evoluzione positiva, ma non si può neanche dire che sia stata casuale: «Sin dalla vigilia noi della Bardiani sapevamo che l’obiettivo doveva essere mettersi in mostra – racconta Rastelli appena sceso dall’aereo che dall’Olanda lo ha portato in Sicilia, dove da domani sarà al via del Giro locale – per poter dare un senso alla partecipazione in una classica del massimo livello. Io ero tra quelli deputati a provarci e quando Gabburo ha lanciato l’offensiva mi sono buttato».

Rastelli strada 2022
Luca Rastelli è nato a Cremona il 29-12-1999. E’ alla Bardiani da quest’anno dopo due anni al Team Colpack
Rastelli strada 2022
Luca Rastelli è nato a Cremona il 29-12-1999. E’ alla Bardiani da quest’anno dopo due anni al Team Colpack
Due corridori in un gruppo di 7, niente male come obiettivo centrato…

Sarebbe stato bello condividere la fuga insieme, purtroppo su un dosso Davide ha avuto un salto di catena e ha perso il nostro treno, d’altro canto nei primi 20 chilometri siamo andati davvero fortissimo per costruire un buon vantaggio, così non ha più avuto la possibilità di accodarsi.

Con la sua presenza avreste potuto fare qualcosa di più?

Sicuramente avrebbe fatto comodo, nella divisione dei compiti innanzitutto, ma anche per dare cambi e portare la fuga un po’ più lontano.

Hai mai sperato che si potesse anche arrivare al traguardo?

No, era impossibile. Quando partecipi a gare di questo genere, sai bene che le squadre WorldTour che aspirano alla vittoria lasciano sì fare, ma tengono sempre le redini della corsa, nel finale ci sarebbero passati sopra e infatti tutti noi che avevamo fatto la fuga, a una cinquantina di chilometri dal traguardo abbiamo mollato, quel che serviva era stato fatto.

Rastelli Gabburo 2022
Rastelli con Gabburo, entrambi erano entrati nella fuga iniziale
Rastelli Gabburo 2022
Rastelli con Gabburo, entrambi erano entrati nella fuga iniziale
Sei soddisfatto di questo tuo avvio di stagione?

Direi di sì, soprattutto perché si è alzato il livello delle corse affrontate, dall’Uae Tour alla Tirreno-Adriatico fino all’Amstel. La squadra mi ha fatto fare esperienze importanti che mi hanno fatto crescere. Sento che la mia gamba è migliorata e confido che col passare delle corse possa arrivare anche qualche risultato positivo.

Che cosa prevede ora il tuo programma?

Intanto il Giro di Sicilia, che avevo affrontato anche lo scorso anno senza riuscire a portarlo a termine, poi il Tour of the Alps dal 18 al 22 aprile.

Un programma che sembra preludere a una tua possibile partecipazione al Giro d’Italia…

Non si sa ancora chi sarà chiamato a correrlo, la possibilità c’è e mi piacerebbe molto sperimentarmi in una corsa di tre settimane, credo che sarebbe un altro passo per la mia maturazione.

Rastelli Bardiani 2022
L’aspirazione di Luca è poter entrare nella squadra per il Giro d’Italia, per fare altra esperienza
Rastelli Bardiani 2022
L’aspirazione di Luca è poter entrare nella squadra per il Giro d’Italia, per fare altra esperienza
Questo concetto della tua maturazione graduale sembra contraddistinguere un po’ tutta la tua evoluzione.

Guardando quel che ho fatto – considerando che ho appena 22 anni – è un po’ la mia caratteristica, voglio crescere con calma e il far parte di un gruppo come la Bardiani mi dà questa tranquillità, il fatto che abbia potuto affrontare quest’anno prove del WorldTour è il segno che le cose stanno andando come desidero, attraverso una crescita graduale.

Si dice sempre che il problema per l’affermazione dei corridori italiani è non avere una squadra WorldTour di riferimento. Tu sei in un team italiano professional che spesso può gareggiare nelle gare principali, è davvero un handicap?

Dipende molto dal singolo carattere del corridore. A molti serve un ambiente che li coccoli un po’, altri riescono ad adattarsi tranquillamente in qualsiasi situazione e possono quindi affrontare avventure estere. Io posso dire che alla Bardiani sto molto bene, è l’ambiente giusto per seguire la mia strada e crescere, non saprei dire come mi troverei in un’altra situazione.

Rastelli junior 2017
Bergen 2017, mondiale junior: Rastelli è argento, Gazzoli bronzo
Rastelli junior 2017
Bergen 2017, mondiale junior: Rastelli è argento, Gazzoli bronzo
Tu sei stato argento ai Mondiali 2017 in Norvegia, nella gara in linea junior: chiaramente su di te erano state riposte molte aspettative, ti sei sentito schiacciato?

Inizialmente sì, c’era un po’ di pressione quando sono passato di categoria, ma poi ho trovato la mia giusta dimensione e dopo un paio d’anni di assestamento mi sono perfettamente adattato, ora devo solo seguire la mia strada.

Tu sei il classico passista-scalatore, con spiccate doti di resistenza. Sembra di descrivere il profilo ideale per un corridore da corse a tappe…

Potrebbe essere quella la collocazione giusta e farne in buon numero, in questa stagione, mi sta aiutando anche in questo senso. Serve ancora tempo per capire dove posso arrivare, in fin dei conti ho ancora 22 anni, è vero che il ciclismo attuale consuma tutto in tempi brevi, ma devo ancora capire dove posso arrivare.