Come cambia l’integrazione col passare degli anni?

31.05.2024
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Il discorso dell’integrazione è sempre più al dettaglio. E anche più determinante. Oggi spesso vince chi arriva nel finale con la gamba più piena. Chi si è alimentato meglio. Ma il capitolo è vastissimo.

Se tante volte abbiamo parlato di prodotti specifici, di alimentazione liquida, di quantità di carboidrati l’ora, oggi facciamo un paragone tra metabolismi giovani e metabolismi più esperti. E lo abbiamo fatto con il supporto di Luca Porfido, nutrizionista della VF Group Bardiani-CSF-Faizanè, che al Giro d’Italia aveva il corridore più giovane, Giulio Pellizzari, e quello più vecchio, Domenico Pozzovivo. Tra i due ballano ben 21 anni.

Con il passare degli anni, il recupero si fa più difficoltoso. Saper integrare alla perfezione diventa sempre più importante
Con il passare degli anni, il recupero si fa più difficoltoso. Saper integrare alla perfezione diventa sempre più importante
Dottor Porfido, come cambia il metabolismo nel corso degli anni?

In effetti cambia. Pozzovivo viene da tantissimi anni di esperienza. Era al suo diciottesimo Giro d’Italia quindi è passato attraverso tante “ere”, tra queste anche quella che riguarda l’integrazione e l’alimentazione. Vi dirò che avere un atleta come Pozzovivo è utile anche per me.

Perché?

Per una questione di conoscenze in generale, perché è un esempio per il Pellizzari di turno e per gli altri ragazzi, così distanti come generazione e per confrontare abitudini diverse in corsa e fuori.

Quante calorie brucia uno scalatore giovane come Pellizzari e uno più esperto come Pozzovivo? E’ possibile fare un confronto anche di numeri?

In modo così netto no. L’integrazione si fa in base all’efficienza e quindi in base a quello che realmente l’atleta poi va a consumare. E anche in base alle riserve di glicogeno che si valutano sul momento. Ed è’ dunque qualcosa di soggettivo.

Come cambia l’integrazione col passare del tempo?

Pozzovivo per esempio è abituato a stare un po’ più basso di carboidrati, 80-90 grammi l’ora, perché nel suo caso a livello gastrico, di stomaco, si trova meglio così. Pertanto non raggiunge le quantità che assume invece Pellizzari o altri ragazzi della squadra. Al Tour of the Alps, gara di preludio al Giro, e che ci è servita anche per mettere a punto gli ultimi dettagli sull’integrazione, Pellizzari viaggiava sui 90-100 grammi l’ora. Ma c’è anche altro da considerare.

La VF Group-Bardiani si affida a Cetilar per l’integrazione: sia in gara che per il recupero
La VF Group-Bardiani si affida a Cetilar per l’integrazione: sia in gara che per il recupero
Cosa?

Che l’integrazione va anche contestualizzata: tappa, meteo, ruolo del corridore… Una tappa può essere di trasferimento per un corridore e più importante per un altro. E chi punta deve arrivare full all’arrivo, cioè con la gamba piena nel finale. L’altro, che magari deve aiutarlo all’inizio, al contrario deve cercare di essere full nei primi chilometri.

E tu nutrizionista calcoli anche questo?

Chiaro, è un aspetto fondamentale ormai da tenere conto: al netto del consumo reale dei watt e quindi dei chilo-joule trasformati in calorie. Oggi più che mai, per avere un’integrazione ottimale, è fondamentale conoscere le caratteristiche dell’atleta, età compresa, del percorso e appunto anche delle strategie. Se un corridore punta al Gpm è chiaro che la sua gara finisce lì e da quel momento pensa al recupero… nei limiti delle possibilità ovviamente.

In base alla tattica, prepari il sacchetto per ognuno. Per sacchetto intendiamo non tanto il sacchetto vero e proprio quanto la strategia alimentare nel suo insieme…

Stabiliamo i classici grammi di carbo l’ora. L’integrazione in gara si fa sommando quel che dà l’ammiraglia (compresi i rifornimenti a terra, ndr) e quel che hanno dietro i ragazzi. Ma in partenza ognuno sa a quanti grammi deve andare e quando deve mangiare, anche in base al proprio ruolo, come dicevo. I ragazzi ormai sono ben istruiti. Abbiamo due grandi tipologie di borracce per esempio: quella con 40 grammi di carbo, quella con 80 grammi. Oltre alla borraccia di sola acqua.

Per ingerire tanti grammi di carbo l’ora bisogna allenare l’intestino. I più esperti tendono ad assumere qualche grammo di carbo l’ora in meno
Per ingerire tanti grammi di carbo l’ora bisogna allenare l’intestino. I più esperti tendono ad assumere qualche grammo di carbo l’ora in meno
Al netto di grammi e forse prodotti, noti differenze di approccio tra giovani ed esperti?

Come accennavo, Pozzovivo che viene dalla vecchia scuola, tende ad assorbire qualche grammo di carbo in meno. Pellizzari che è nato con la nuova integrazione già ne assorbe di più. Ma non è tanto questo, è proprio un concetto di approccio: quello dei numeri. Oggi i ragazzi sono abituati a guardare i numeri fra TrainingPeaks e varie App, controllano sempre tutto. Ci sono applicazioni per il computo delle calorie, che tengono conto anche dei macronutrienti… quindi gli viene automatico e naturale guardare i numeri, fare affidamento a quelli. Le nuove generazioni sanno “metabolizzare” i dati molto meglio di chi era abituato ad andare a sensazione.

Quindi non dipende solo ed esclusivamente dall’allenamento dello stomaco a mangiare determinate quantità…

Il “training gut”, allenare l’intestino, è comunque importante. E questo vale a prescindere se faccia parte della vecchia o della nuova generazione. E’ fondamentale per essere efficienti in quello che poi si va ad integrare. Io posso seguire la linea guida su un atleta che è abituato ad ingerire 120 grammi l’ora, ma se il suo intestino non è allenato si va solo a fare un danno e a compromettere la sua gara.

Integrazione, in casa VF Group-Bardiani si fa così…

18.05.2024
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Quando si parla d’integrazione l’interesse è sempre molto alto. Questo aspetto del ciclismo cattura sempre di più, atleti, praticanti e soprattutto sembra essere sempre più determinate, nel bene e nel male. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta ricordare i 120 grammi di carbo l’ora che consentirebbero a Van der Poel di sfruttare tutti i suoi muscoli al massimo. O al contrario i segni bianchi dei sali minerali eccessivamente persi sulla divisa di Pogacar. E poi il bicarbonato, i prodotti sempre più innovativi.

Oggi affrontiamo questo tema con Luca Porfido, nutrizionista del team  VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè. Scopriamo come collaborano con il loro partner – Pharmanutra , sponsor del team con la linea di integratori alimentari per lo sport Cetilar Nutrition – e come traducono tutto questo in lavoro concreto e sviluppo del prodotto.

Da Cetilar Nutrition due grandi categorie d’integrazione: recupero e alimentazione in gara
Da Cetilar Nutrition due grandi categorie d’integrazione: recupero e alimentazione in gara
Dottor Porfido, cosa vi mette a disposizione Pharmanutra attraverso la linea di integratori per lo sport Cetilar Nutrition?

La linea di integratori Cetilar Nutrition, nel nostro caso, ha una gamma che riguarda principalmente i prodotti per la corsa e quelli per il recupero. Per la corsa parliamo di gel, barrette, polveri a base di carboidrati… prodotti con diverse materie prime per avere un assorbimento più graduale e fornire energia costante lungo la tappa o l’allenamento.

E per il recupero?

Abbiamo dei prodotti a base di proteine e carboidrati in un rapporto ottimale tra loro, per agevolare il recupero di ogni atleta da una tappa all’altra. E ne abbiamo anche altri a base di sali minerali. Pharmanutra ci realizza alcune formulazioni specifiche sulle barrette, in base a quello che abbiamo richiesto per ottimizzare il lavoro in corso.

Ecco, ha parlato di diverso assorbimento del prodotto, che poi è un po’ la sfida di oggi: quella di fornire energia costante senza dare picchi o problemi di stomaco…

Con Cetilar Nutrition si utilizza il trealosio, sostanza che rallenta moltissimo l’assorbimento. Ha un “diverso ingresso”, entra in circolo dopo rispetto a glucosio e fruttosio pertanto l’energia viene rilasciata in un tempo maggiore. Questo può avere grandi benefici soprattutto in momenti in cui non si riesce sempre a mangiare.

Luca Porfido è il nutrizionista del team dei Reverberi
Luca Porfido è il nutrizionista del team dei Reverberi
Quando si parla di velocità diverse di assorbimento comunque ci riferiamo sempre agli ormai noti 100-120 grammi di carbo l’ora immaginiamo. Ma se questo assorbimento è più lento si riesce a prenderli comunque?

La scelta di quanti grammi-ora ingerire è soggettiva. Ci sono delle linee guida, date da prove che si fanno anche ad inizio stagione, nei ritiri, per vedere anche la tolleranza dell’atleta e quanto è allenato l’intestino di ognuno. Da qui si va a specificare l’integrazione per ogni ragazzo in base a quello che riesce a tollerare ma anche in base a come si trova meglio. Quindi non per forza si va a 120 o 130 grammi l’ora. Alcuni vanno anche sotto. Il trealosio tra l’altro non è presente in tutti i prodotti, ma questo consente il vantaggio di usarlo quando serve, quando fa più comodo e di poter differenziare ulteriormente. 

Tempo fa, dottor Porfido, ci diceva che le rice cakes stanno quasi sparendo: perché? E come vengono sostituite soprattutto?

Stanno sparendo perché si va più verso un’alimentazione, un’integrazione al grammo e con le cakes non si riesce ad avere una precisione simile: non solo di quantità di carboidrati, ma anche degli altri elementi. Con una rice cake è impensabile arrivare a tanta precisione. C’è questa tecnologia d’integrazione, perché non sfruttarla? Senza contare che un gel, delle polveri disciolte in borraccia o una barretta… sono molto più pratiche, masticabili o ingeribili anche quando si ha il fiatone.

Cetilar Nutrition è partner del team VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè, alcuni dei prodotti sono sviluppati insieme
Cetilar Nutrition è partner del team VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè, alcuni dei prodotti sono sviluppati insieme
Chiaro…

Si misurano bene anche i macro e i micro elementi ingeriti in un’ora di attività. E poi bisogna ricordare che già solo con una borraccia di carbo, oggi si può arrivare a 80-90 grammi/ora. Pertanto è chiaro che se un ragazzo deve assumerne 100-120 gli basta una minima integrazione solida per raggiungere l’obiettivo: una gelatina, un gel, un morso di una barretta.

Anche per questo si tende sempre più ad un’alimentazione liquida?

Esatto. In corsa si fa riferimento a liquidi, carboidrati e sali. 

E c’è uno sviluppo tra squadra e fornitore? Altri brand iniziano  a mettere i sali anche nelle barrette…

Diciamo che con Pharmanutra c’è uno scambio d’informazioni. Abbiamo dei prodotti a base di sali minerali che contengono anche del sodio, che si è visto avere sempre più che un ruolo cruciale per mantenere l’idratazione. E riguardo al sodio ci sono delle linee guida rispetto all’assunzione di liquidi. Considerando questi prodotti solidi e le polveri, riusciamo a tenere sotto controllo il rapporti dei sali, dei liquidi e del sodio.

Allenarsi a mangiare. L’esempio della VF Group Bardiani

05.01.2024
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BENIDORM (Spagna) – I sacchetti erano pieni. Pendolanti ai manubri delle De Rosa a loro volta pronte a partire per l’allenamento dei ragazzi della VF Group Bardiani – CSF. Ogni sacchetto conteneva un certo numero di barrette e di gel. I ragazzi di Roberto Reverberi dovevano seguire un preciso ordine: ingerire 90-100 grammi di carboidrati l’ora durante quella sessione.

E lo dovevano fare stando alle indicazioni di Luca Porfido, il nutrizionista salito “a bordo” del team proprio in questo inverno e già all’opera nel ritiro di Benidorm. Porfido ha un ambulatorio in quel di Reggio Emilia, quindi non troppo distante dalla sede della VF Group, da tempo collaborava con atleti di ogni calibro, persino nelle arti marziali, ma soprattutto di endurance. Eccolo dunque avvicinarsi a passi spediti e con approccio molto scientifico anche al ciclismo. 

Luca Porfido è il nutrizionista della VF Group Bardiani – CSF. Un altro tassello per la squadra di Reverberi
Luca Porfido è il nutrizionista della VF Group Bardiani – CSF. Un altro tassello per la squadra di Reverberi
Dottor Porfido, partiamo dal sacchetto…

Chiaramente dipende dal tipo di allenamento da svolgere e più l’intensità della seduta è alta, come quella a cui avete assistito voi, e più è ricco di gel e barrette con grande supporto di glucosio. Ma sempre entro quel limite da non avere problemi gastrointestinali, visto che i ragazzi dovevano assumere 90-100 grammi di carbo l’ora.

E li assumevano solo dal sacchetto?

No, anche dalle borracce. Ne avevano due: una di acqua e una con 80 grammi di carboidrati.

Mentre nel sacchetto cosa c’era di preciso?

Quattro gel da 40 grammi di carbo ciascuno e due caramelle da 46 grammi. Tutto era già ben bilanciato. Il rapporto glucosio/fruttosio era di 1/0,8. In questo modo quando si superano i 60 grammi, cioè una quantità che inizia ad essere importante, di carboidrati non si hanno problemi gastrointestinali, visto che glucosio e fruttosio hanno due trasportatori diversi e anche tempi di rilascio differenti.

Il contenuto dei sacchetti dei ragazzi per l’allenamento di oltre 5 ore in Spagna: per l’integrazione ci si affida quest’anno a Cetilar Nutrition
Il contenuto dei sacchetti dei ragazzi per l’allenamento di oltre 5 ore in Spagna: per l’integrazione ci si affida quest’anno a Cetilar Nutrition
Come venivano divisi i “pasti”, diciamo così?

Nel caso di questo allenamento intenso (riscaldamento, con qualche volata, una decina di ripetute a buon ritmo in salita, seguite da un medio e finale regolare, ndr) si è trattato quasi di una particolarità. Infatti hanno preso i gel nella prima parte e le barrette nel finale, nell’ultima ora, quando dovevano andare regolare. Di solito è il contrario. In certe situazioni che prevedono un finale tranquillo, si preferisce mangiare solido anche per una questione di gusto e non solo tecnica, quindi barrette o rice cake. Anche se queste ultime stanno ormai sparendo.

Perché?

Perché ormai l’alimentazione è sempre più liquida e perché le cose si fanno in modo sempre più preciso e con la rice cake non riesci ad essere super preciso nei calcoli di calorie e nutrienti specifici. Oggi anche pochi grammi di questo o quel cibo possono fare la differenza.

Più di altre volte i ragazzi della VF Group Bardiani – CSF hanno lavorato sull’intensità già a dicembre. Serviva un’alimentazione adeguata (foto Instagram)
Più di altre volte i ragazzi della VF Group Bardiani – CSF hanno lavorato sull’intensità già a dicembre. Serviva un’alimentazione adeguata (foto Instagram)
I ragazzi si sono sciroppati oltre 5 ore di sella con dei lavori in salita: quante calorie hanno bruciato in questa giornata?

Circa 5.000 in bici e 7.000 nell’arco della giornata. E questo apre un discorso ampio e delicato. Perché assumere 7.000 calorie non è facile e magari appesantirebbe anche troppo i ragazzi. Quel che è più importante della quantità delle calorie in totale è il loro timing di assunzione. Durante l’inverno e il ritiro in particolare è importante prestare attenzione al timing appunto e alla parte ossidante per recuperare al meglio.

E cosa si preferisce per questo?

Un’alimentazione molto semplice e bilanciata. Quindi riso o pasta a scelta, una fonte proteica con carne di pollo e poi della verdura cotta. I broccoli sono indicati in questo caso. E se ci sono da fare allenamenti più lunghi di tre ore magari aggiungere un po’ di sali minerali.

In generale come hai trovato i ragazzi?

Direi bene, sia i più esperti che gli under 23. La cosa che più mi ha colpito è che mi sembrano tutti piuttosto consapevoli. A gennaio (fra pochi giorni ormai, ndr) torneremo qui e mi aspetto giusto qualche ritocco di un chilo o due in meno. E neanche da parte di tutti.