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Look 765 Optimum, endurance alla francese

06.12.2022
7 min
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Ecco la nuova Look 765 Optimum di seconda generazione, la bicicletta che identifica il segmento endurance del marchio francese. Si posiziona sotto le categorie Aero e Altitude, con una fascia di prezzi compresi tra i 3.000 e 6.000 euro in base agli allestimenti.

Il comfort è l’obiettivo primario, per una bici che vuole abbracciare un’utenza che va dall’amatore appassionato, fino a chi pedala costantemente e senza velleità agonistiche. Entriamo nel dettaglio.

Nel complesso una linea che appaga l’occhio
Nel complesso una linea che appaga l’occhio

Un po’ road e un po’ gravel

Il design, le forme e l’impatto estetico mutuano alcune soluzioni dalla piattaforma gravel già esistente, ma anche quell’eleganza che da sempre contraddistingue le bici Huez. L’avantreno e tutta la sezione centrale sono piuttosto fini, per intenderci si distaccano molto dalle versioni Aero Look Blade. Il carro posteriore invece, in particolare i foderi obliqui hanno una curvatura identificativa, facilmente accostabile alla gravel.

L’applicazione del carbonio, insieme al design e alla geometria, collimano per offrire una bicicletta comoda e senza estremizzazioni, stabile e capace di affrontare strade con un manto sterrato, ma non eccessivamente complicato.

Come è fatta

Con il passare delle stagioni e delle collezioni, abbiamo imparato ad apprezzare le diverse applicazioni del carbonio di Look, ognuna specifica e dedicata. Questa differenziazione la ritroviamo anche nel frame-kit della nuova bicicletta, che utilizza un blend di 5 tessuti, 4 di matrice composita e una fibra di vetro. Le tipologie di carbonio sono 3, HM (alto modulo), IM (modulo intermedio) e HR (ad alta resistenza), ai quali si aggiunge una fibra specifica a base polimerica, elastica e resistente. Ogni pezza di tessuto composito è posizionata con un orientamento specifico, tenendo conto anche delle taglie, in modo da non sacrificare la resistenza del telaio e offrendo uno scudo contro le vibrazioni negative che provengono dal basso.

In termini di percentuali si scrive di una bicicletta più comoda del 20% (se messa a confronto con la precedente). Il valore alla bilancia dichiarato è di 1100 grammi (compresa la verniciatura) nella taglia media e 380 grammi per la forcella. In merito alla costruzione della seconda generazione della Look 765 Optimum, sentiamo cosa ci ha detto Fred Caron l’ingegnere che ha sviluppato il prodotto.

La forcella è aperta e si vede, ma c’è anche il nuovo stem Look che nasconde le guaine
La forcella è aperta e si vede, ma c’è anche il nuovo stem Look che nasconde le guaine
La nuova 765 Optimum ha un telaio monoscocca?

Sì e adotta il metodo di costruzione che prevede il triangolo principale in monoscocca, mentre la sezione posteriore è applicata in un secondo momento e non è un pezzo solo.

Perché avete deciso di utilizzare la fibra di vetro?

La fibra di vetro, combinata in maniera specifica con il tessuto composito ci ha permesso di incrementare l’elasticità dell’intero modulo e di creare una vera e propria barriera nei confronti delle vibrazioni.

Come vengono applicate le diverse tipologie di carbonio e con quali canoni?

La scelta del carbonio e del modo in cui vengono posizionate le pelli del tessuto sono uno dei passaggi fondamentali e più complicati che riguardano la parte ingegneristica. E’ sufficiente variare l’orientamento di un solo pezzo e cambia la resa tecnica. Nel caso della nuova Look 765 Optimum si è tenuto conto delle performances relative alla categoria, considerando in primis il rapporto tra la flessione verticale e la rigidità laterale, il trasferimento di potenza e ovviamente anche il range di prezzo di questa bicicletta.

Il blend di fibre della forcella
Il blend di fibre della forcella
I vari tipi di tessuto composito riguardano anche la forcella?

Esattamente, anche la forcella, che è tutta in carbonio, prende forma grazie ad un blend di tessuti, ma con percentuali differenti rispetto al telaio. Il mix ottimale è votato a garantire precisione di guida, comfort e anche un grande sostegno dell’anteriore.

Quali sono le differenze principali, rispetto alla generazione precedente?

Il blend delle fibre composite è stato completamente rivisto, nella matrice e nell’applicazione. E’ tutto nuovo anche lo shape delle tubazioni che adottano alcuni concetti aero e di pari passo è stata data una maggiore importanza all’integrazione, soprattutto delle guaine. Inoltre è stato aumentato lo spazio per il passaggio delle ruote e delle gomme, che possono arrivare fino a 34 millimetri di sezione. La bicicletta può montare anche i parafanghi. Inoltre la 765 Optimum fa parte della generazione con la scatola del movimento centrale T47.

Alcuni dettagli da sottolineare

Look 765 Optimum supporta i parfanghi, nella zona anteriore e in quella posteriore, grazie alle asole di alloggio integrate nel carbonio. Rispetto alla versione precedente è stata migliorata l’integrazione ed il passaggio interno di cavi e guaine, anche grazie al nuovo stem Look LS3 in alluminio. Tutti nuovi sono anche gli spacers tra battuta dello sterzo ed attacco manubrio.

Il reggisella ha una forma tonda ed un diametro da 27,2 millimetri ed è il naturale alloggio della battteria Di2 di Shimano. La scatola del movimento centrale ha una larghezza di 86,5 millimetri, con delle sedi T47 per i cuscinetti.

I perni passanti hanno delle misure e delle sedi standard.

Le taglie e le geometrie

Le misure disponibili sono 5 in totale: XS, S e M, L e XL. Tutte le taglie sono accomunate dai medesimi angoli del piantone e dello sterzo, rispettivamente 74° e 70,8°. Mutuato per tutte le misure è anche il rake della forcella, che è di 50 millimetri.

Interessante il dato che si riferisce all’altezza del tubo dello sterzo, che rispetto alla geometria racing (quella usata per i modelli Blade ed Huez) è più alto di 1 centimetro, taglia per taglia.

Cinque allestimenti

Tutti gli allestimenti hanno in comune il medesimo frame-kit, non ci sono differenze per quanto concerne il modulo di carbonio. Partendo dalla base, si parte dalla Look 765 Optimum con trasmissione Shimano Ultegra meccanico 2×11 (le ruote sono le Shimano RS in alluminio).

Sono tre le versioni intermedie (considerando il rapporto tra le qualità/prezzo/performance), una con il pacchetto Sram Rival AXS 2×12 (quella del test, con una livrea cromatica davvero bella, che cambia intensità e colore in base alla luce) e una con il Campagnolo Chorus (meccanico) 2×12 (queste versioni hanno le ruote Fulcrum in alluminio). La terza di questa fascia porta in dote la nuova trasmissione Shimano 105 Di2 a 12 velocità (5390 euro di listino).

Il top di questa nuova gamma Optimum è rappresentato dalla bicicletta con allestimento Shimano Ultegra Di2 12v e le ruote Look con cerchio full carbon. Il suo prezzo è di 6.290 euro.

Gazprom RusVelo, dopo 9 anni di Colnago ora c’è Look

13.01.2022
5 min
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Il valzer delle aziende che hanno ufficializzato le partnership con i team è iniziato. Dopo aver sondato la sponda Giant, che è rientrata nel WorldTour al fianco del Team Bike Exchange Jayco, di fatto prendendo il posto di Bianchi, ora vediamo Look che affianca la compagine Gazprom RusVelo.

Abbiamo intervistato Imerio Cima, meccanico del team ed ex corridore che ha militato nel team di matrice russa e ha dovuto arrendersi lo scorso anno per un brutto infortunio. La squadra non ha la licenza WorldTour, ma è presente in molte delle corse di primissima fascia dove ben figura e si fa notare grazie ai suoi uomini. Nell’accordo con il sodalizio russo rientra anche Corima, che fa parte dello stesso gruppo industriale di Look.

Imerio Cima con la divisa del corridore alla Tirreno 2020, ora meccanico del team
Imerio Cima con la divisa del corridore alla Tirreno 2020, ora meccanico del team
Imerio quale è il fattore che ti ha colpito di più nel passaggio da Colnago a Look?

Mi ha colpito molto la disponibilità dell’azienda, che praticamente ci ha messo a disposizione una persona fin da subito. Questo rappresentante di Look ha affiancato lo staff, noi meccanici e ovviamente i corridori, cercando di ricevere quanti più feedback possibili. L’intento è stato chiaro, ovvero quello di migliorare dove possibile ed evolvere, nelle soluzioni e nei materiali. In poco tempo è stata raccolta un’infinità di dati. Questo mi ha fatto, ma in generale a tutto il team, un’eccellente impressione e credo che sia sinonimo di serietà.

Da Colnago a Look, un cambio che fa parlare e che avviene dopo anni di collaborazione. Tutto facile?

Non è stato un cambio semplice, perché siamo passati a Look, dopo l’esperienza Colnago che è durata 9 anni. Inoltre il periodo che stiamo vivendo non ci ha aiutato in questa fase di transizione, anche se ora siamo a buon punto. Mi riferisco ai ritardi, in cui tutti sono coinvolti. Una cosa che mi preme sottolineare è che con Look siamo entrati in una dimensione quasi futuristica, dove si vede e percepisce molta tecnologia. Non voglio dire che Colnago fosse un passo indietro, ma avevamo un modello di bici più tradizionale, la C64. Qui abbiamo due modelli strada e la crono, biciclette con i dischi e tanta integrazione dei componenti.

Quante biciclette sono arrivate, tra le tradizionali e le crono?

Non ricordo il numero esatto, perché l’azienda francese ha fornito uno stock di materiali e noi abbiamo suddiviso l’equipaggiamento. Indicativamente sono 3-4 bici a testa, oltre a quella da crono. I corridori hanno l’opportunità di scegliere tra la più leggera 795 Huez RS e la aero 795 Blade RS, entrambe con i dischi. E poi c’è anche il mondo nuovo, per noi, delle ruote Corima, mentre abbiamo le trasmissioni Campagnolo che avevamo già in precedenza con Colnago. Ora nella versione disco ovviamente.

Un particolare del 795 Blade RS, che utilizza un cockpit semi integrato e aero concept (© LOOK Cycle/Focal77)
Il 795 Blade RS utilizza un cockpit semi integrato e aero concept (© LOOK Cycle/Focal77)
I mezzi sono arrivati completi grazie anche alla collaborazione che esiste tra Look e Corima?

Il materiale non è ancora arrivato tutto, credo che avremo la quasi totale disponibilità nei prossimi giorni. No, il materiale è arrivato con differenti slot di consegna, poi sta a noi montare le bici e assegnare i mezzi ai corridori. Ad esempio le ruote da gara non sono state ancora utilizzate, ma è questione di giorni.

Le bici sono equipaggiate con il power meter? Quale modello?

Sì, le biciclette hanno il Power Meter SRM Origin, quello con le pedivelle in carbonio. Ne sono stati forniti due per ogni corridore, una per la bici da allenamento e uno per quella da gara. Mentre il computerino è Garmin.

Mediamente, quanto tempo impiegate per montare una bici?

Con le bici disco ci vuole più tempo rispetto alla tradizionale. La Look Huez è più facile e ha bisogno di una tempistica inferiore, rispetto alla Blade. Questa ha un’integrazione maggiore, soprattutto per quello che riguarda il manubrio e la zona dello sterzo e bisogna prestare una maggiore attenzione. Si tratta comunque di un’oretta circa, per ogni singola bici con i freni a disco, inclusa l’operazione di spurgo dell’impianto idraulico.

Il modello aero è tra quelli più apprezzati e richiesti, anche da alcuni scalatori (© LOOK Cycle/Focal77)
Il modello aero è tra quelli più apprezzati e richiesti, anche da alcuni scalatori (© LOOK Cycle/Focal77)
Quali sono i primi feedback che ricevi dai corridori in merito ai nuovi materiali? Ci puoi dire il commento che ti ha colpito maggiormente?

Non c’è stato un solo commento che ha fatto la differenza, ma l’unanimità dei consensi. In fatto di performance e per i primi feedback, ha colpito positivamente la velocità della Blade, a detta dei corridori, molto, molto veloce e non solo in pianura. Tutti entusiasti e motivati. Partire per una nuova stagione e avere a disposizione dei materiali al top, non è cosa da poco!