Nuova Bianchi Specialissima

Specialissima: una piuma nata a Treviglio

25.10.2020
4 min
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E’ arrivata una delle biciclette più attese da tutti gli appassionati: stiamo parlando della nuova Specialissima di Bianchi. Lo storico marchio italiano non si è limitato ad un restyle, ma ha creato una fuoriserie completamente nuova e dotata di freni a disco.

La Specialissima nel colore Ultra Light Black con la vernice che pesa 80 grammi in meno
La nuova Specialissima nella versione Ultra Light Black

Una vera all-rounder

Il nuovo telaio Bianchi è stato completamente ridisegnato facendo della Specialissima una bicicletta che possiamo definire all-rounder, vale a dire forte su tutti i terreni. La versione precedente era famosa soprattutto per le sue doti di scalatrice, dato dal peso contenuto. La nuova Specialissima sfoggia una forma dei tubi più aerodinamica, infatti Bianchi ha sfruttato le sue conoscenze che gli derivano dalla piattaforma Oltre, il modello di Bianchi usato anche dagli atleti professionisti che quest’anno ha vinto gare come la Milano-Sanremo e la Liegi-Bastogne -Liegi. Dall’esperienza della Oltre derivano l’integrazione dei cavi e le linee più aggressive dovute alle sezioni aerodinamiche dei tubi. Queste qualità portano ad un miglioramento delle prestazioni anche in pianura e in discesa.

Sempre leggera

Per quel che riguarda la salita, la nuova Specialissima non ha perso la sua dote che l’ha resa tanto famosa: il peso. Anche in questo campo Bianchi ha tenuto uno standard altissimo, infatti il telaio pesa 750 grammi in taglia 55 verniciato, con la forcella che ferma l’ago della bilancia a 370 grammi. Questo valore di peso unito alle linee dei tubi più aerodinamiche portano ad un rapporto peso/rigidità di primo ordine e apprezzato anche dai professionisti. Non a caso la nuova Specialissima sarà in dotazione per la stagione 2021 agli atleti dei team maschili e femminili greenEDGE.

Anche per la nuova Specialissima c’è la piena integrazione dei cavi per una pulizia totale
Il manubrio di FSA permette il passaggio interno dei cavi

Un occhio al comfort

Come da tradizione Bianchi anche la Specialissima gode della tecnologia Countervail CV, che elimina le vibrazioni derivanti dalle imperfezioni dell’asfalto. Con la tecnologia CV si ha un miglioramento della stabilità e di conseguenza della guida, che oltre ad incrementare il comfort, permette di guidare meglio la bicicletta anche in discesa.

Specialissima celeste
La nuova Specialissima nel classico celeste Bianchi che non passa mai di moda
Nuova Specialissima celeste
La nuova Specialissima nel classico celeste Bianchi

Geometrie racing

Per quanto riguarda le geometrie possiamo dire che sono tipiche di una bicicletta racing. Il carro, considerato che parliamo di una bici con freni a disco, è compatto. La lunghezza dei foderi bassi è di 41 centimetri per le taglie che vanno dalla 47 fino alla 57, per poi salire a 41,2 nella taglia 59 e a 41,3 nella taglia 61. Anche gli angoli sterzo e sella sono tipici di una bicicletta votata alle competizioni, basti pensare che nella taglia 55 l’angolo sterzo è 72,5 gradi e l’angolo sella è di 73,5 gradi. Anche la lunghezza del tubo sterzo denota una bici aggressiva, infatti nella taglia 55 siamo a 14 centimetri di lunghezza.

Una delle cinque colorazioni Signature Collection, questa è la Milky Way
Una delle cinque Signature Collection, questa è la Milky Way

Un occhio al look

A denotare la grande innovazione che contraddistingue la nuova Specialissima troviamo anche una serie di colori molto esclusivi. Oltre al classico celeste Bianchi, è disponibile anche una versione Ultra Light Black, creata appositamente per i corridori del World Tour, che abbassa il peso di ulteriori 80 grammi. Bianchi ha introdotto anche un terzo colore molto elegante, il Greenish Blue, un verde -blu che risalta lo stile italiano.
Bianchi da la possibilità di scegliere fra diverse combinazioni di colore grazie al Configuratore che permette di personalizzare al massimo la propria Specialissima. Infine Bianchi ha creato la Signature Collection: cinque varianti colore preparate e selezionate dai designer Bianchi per offrire un tocco di esclusività alla propria Specialissima. Tutti i telai sono verniciati a mano da artigiani italiani, utilizzando inserti cangianti e olografici.

Per terminare diamo un occhio ai montaggi e ai prezzi disponibili. Si parte dal kit telaio a 4.590 euro. Per quanto riguarda le versioni con gruppi Shimano sono disponibili: Ultegra meccanico a 5.490 euro, Ultegra Di2 a 7.390 euro e Dura Ace Di2 a 10.490 euro. Per chi vuole Campagnolo è disponibile la versione con il Super Record EPS a 11.990 euro. Ed infine per chi preferisce Sram c’è la possibilità di avere la Specialissima con il Red eTap AXS a 10.790 euro.

Scott Centric Plus

Nuovo Scott Centric Plus, più leggero e sicuro

23.10.2020
< 1 min
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Il marchio svizzero ha lanciato il nuovo Centric Plus, un casco utilizzato dai professionisti del Team Mitchelton-Scott che ne apprezzano il design che favorisce l’aerodinamica e l’eccellente areazione. Rispetto alla versione precedente è stato completamente ridisegnato. Gli ingegneri Scott hanno lavorato per combinare la ventilazione, la leggerezza e un alto livello di sicurezza. Il Centric Plus ha la qualità di essere versatile, infatti oltre che dai professionisti della strada, viene usato anche dai campioni della mountain bike, uno su tutti Nino Shurter.


Il nuovo Centric Plus è dotato di numerose prese d’aria per favorire la traspirabilità e vanta un peso di 220 grammi. Questo valore è di 30 grammi inferiore rispetto al vecchio Centric. Anche il sistema di regolazione 270 Halo è stato studiato per dare un’ampia gamma di microregolazione. Questo permette di trovare la migliore posizione per ogni tipologia e forma di testa. Fra i miglioramenti c’è anche l’aggiunta di un anello gommato che fornisce una presa ottimale anche quando si indossano i guanti.


Un’attenzione particolare è stata posta sulla sicurezza con l’adozione del sistema Mips. I tecnici Scott svizzero hanno lavorato a stretto contatto con quelli di Mips e hanno integrato questo sistema nel casco. Il Mips è un sistema che aumenta la protezione contro il movimento rotatorio trasmesso al cervello in caso di impatti angolari. Il Mips riduce il movimento rotatorio assorbendo e reindirizzando le energie e le forze che potrebbero essere trasmesse al cervello in caso di caduta.

Prezzo di euro 199,90

scott-sports.com

Look 795 Blade RS

Nuova Look 795 Blade RS, veloce e leggera

19.10.2020
3 min
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Look ha presentato di recente la nuova 795 Blade RS, la bicicletta più aerodinamica della gamma del marchio transalpino. Grazie alla lunga tradizione di Look nel produrre biciclette in carbonio la nuova 795 Blade RS si presenta ancora più versatile. Non a caso è la bici utilizzata dal Pro Team Nippo Delko One Provence.

La Look 795 Blade RS è disponibile anche nella versione Team Replica.
La Look 795 Blade RS nella versione Team Replica

Aero e più leggera

Oltre alle ottime doti aerodinamiche e di guidabilità, si è aggiunto un bel calo di peso: 300 grammi in meno rispetto alla versione precedente. Ora il telaio in taglia M pesa 1 chilogrammo con le stesse qualità di rigidità e reattività. Ma come hanno fatto i tecnici Look? Il nuovo 795 Blade RS è stato realizzato con il 63% di fibre ad alto modulo, mentre la versione precedente ne aveva il 32%. In pratica è stato raddoppiato. Questo ha fatto si che sono serviti meno strati di carbonio per avere la stessa rigidità ma con un peso inferiore. Inoltre in alcune aree strategiche è stata utilizzata una fibra ad altissimo modulo, per una rigidità maggiore.

La maggiore leggerezza è stata ottenuta anche grazie ad una nuova tecnica di costruzione chiamata EPS (Extended Polystyrene). Questa tecnica richiede due stampi per ogni taglia, infatti ne serve uno per la forma esterna del telaio e uno per quella interna. Al centro dell’EPS c’è una forma di polistirolo molto duro che viene rivestito con lo strato di fibra di carbonio. In seguito la forma di polistirolo viene rimossa lasciando così un telaio privo di imperfezioni come pieghe, porosità e parti deboli.

Ben visibile la curvatura dei foderi obliqui che beneficiano del sistema 3S Design
Ben visibile la curvatura del sistema 3S Design

Foderi curvi

La Look 795 Blade RS vanta la tecnologia 3S Design, che permette al carro posteriore di trasmettere con la massima efficienza la potenza al mozzo posteriore. Questo risultato è stato ottenuto grazie al disegno a curva dei foderi obliqui, che si piegano sotto la forza trasmessa la mozzo posteriore. In questo modo la ruota posteriore rimane sempre attaccata alla strada non perdendo mai aderenza.

Rimanendo in tema di aderenza, Look ha fatto si che sulla 795 Blade RS si possano montare pneumatici di larghezza fino a 30 millimetri. Come è ormai ben dimostrato, le coperture larghe permettono di viaggiare a pressioni più basse con un guadagno in termini di comfort e scorrevolezza.

Grande pulizia frontale grazie al manubrio che si regola facilmente tramite degli spacers
Grazie a degli spacers il manubrio si regola facilmente

Regolazione del manubrio

 La 795 Blade RS è compatibile sia con i gruppi meccanici che elettronici. Il manubrio e l’attacco manubrio permettono il passaggio di tutti i cavi internamente per la massima efficienza aerodinamica frontale. Look ha anche ideato degli spacers specifici per regolare l’altezza del manubrio. Inoltre sono disponibili sei taglie di attacco manubrio da 80 fino a 130 millimetri.

Il movimento centrale è un pressfit BB386, compatibile con assi da 24 e 30 millimetri. Ogni 795 Blade RS viene fornito con un movimento centrale Token Ninja BB386 montato con strumenti dedicati. Il corpo filettato del movimento Token è in alluminio mentre le aree pressfit sono prodotte con una combinazione PA più Fibra che garantisce maggiore robustezza e assenza totale di attriti. Il movimento centrale Token non è disponibile per il solo kit telaio, ma solo con bici completa.

Per quanto riguarda i prezzi il 795 Blade RS Disc è disponibile in quattro montaggi diversi a partire da 5.999,00 euro. 

Lapierre Aircode DRS, la bici senza compromessi

25.09.2020
4 min
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Più aerodinamica e meno pesante, tecnologia aerospaziale ma linee pulite: la nuova Lapierre Aircode DRS è davvero la bici del “compromesso zero”. I corridori della Groupama-Fdj l’hanno usata già all’ultimo Tour de France.

Lapierre
Lo sviluppo aerodinamico è avvenuto presso il TUE dell’Università di Eindhoven
Lapierre
Sviluppata presso il TUE di Eindhoven

Mai così aerodinamica

Quella appena nata è la terza generazione della Lapierre Aircode DRS, la prima con freno a disco. L’aerodinamica è centrale. Gli studi e lo sviluppo sono stati fatti presso il TUE (Technology University di Eindhoven) e in galleria del vento.

Il tubo obliquo rappresenta circa il 25% della resistenza e la forcella circa il 20%. Incide molto meno (circa il 10%) il tubo di sterzo. Per questo in Lapierre hanno lavorato molto sulle sezioni dei tubi e anche sul piantone. Telaio e forcella sono stati concepiti come un unico corpo proprio per far defluire l’aria

Si è lavorato sull’efficienza aerodinamica della bici, cioè quanto questa riesce a “scappare via”. Se infatti si fa un confronto con il vecchio modello si nota come la superficie d’impatto sia quasi la stessa, mentre migliora notevolmente lo scarico dell’aria, riducendo cioè le turbolenze. E’ questa la tecnologia DRS (Drag Reduction System).

Telaio: comfort sì, prestazioni anche

Le geometria della Lapierre Aircode DRS è legata all’aerodinamica. Tuttavia non è scomoda o estrema: piace anche ai triatleti. Alla base di tutto c’è un “raddrizzamento” del tubo piantone: dalla Xs alla M l’angolo misura 74°, mentre scende a 73,5° per le misure dalla L a XXL. Questo ha consentito di “accorciare” il top tube, soluzione apprezzata anche dagli scalatori. L’angolo di sterzo non scende sotto i 72° neanche nelle misure più piccole (73° nella M e 74 dalla L). Il carro misura appena 405 millimetri e si intuisce facilmente quanto la Aircode DRS possa essere reattiva e veloce.  

Il telaio è un monoscocca in carbonio UD SL, che utilizza 3 o 6 tipi di fibre di carbonio a seconda se DRS Ultimate o DRS. La versione più pregiata, Ultimate, risulta essere il 3% più rigida nella zona del movimento centrale e il 10% in quella del tubo di sterzo. Tuttavia è anche il 12% più flessibile e quindi più confortevole nella zona del carro. Questa è stata un’indicazione specifica dei corridori della Groupama-Fdj. Ebbene Lapierre con la scelta delle fibre giuste li ha accontentati.

I corridori della Groupama-FDJ l’hanno usata all’ultimo Tour de France
La Groupama-FDJ l’aveva già l’usata al Tour

Da segnalare una lieve asimmetria (impercettibile) nei foderi della catena. Perché questa scelta? Perché si ha la trasmissione, che necessita di spazio, sul lato destro e il freno a disco sul lato sinistro. E lo stesso vale per l’anteriore: anche la forcella ha un disegno leggermente più robusto nel fodero che ospita la pinza del freno. Il perfetto bilanciamento è assicurato.

E per il peso… operazione dieta!

La Lapierre Aricode Drs ha il Dna aero, ma come abbiamo detto è la bici del “compromesso zero”: quindi anche il peso è da record: 975 grammi nella taglia M incluse le parti in lega (collarino reggisella e vite, sedi dei cuscinetti per forcella e movimento…).

Grazie alla tecnologia GLP, Gravity Logic Project (che Lapierre ha ripreso dalle sue MTB) si è cercato di posizionare il peso il più possibile verso il basso così da abbassare il baricentro e migliorare la guida.  

Linee pulite per la Aircode DRS. Forcella e telaio sono un “blocco” unico
Forcella e telaio sono un “blocco” unico

Componenti made in Lapierre

Lapierre propone una novità assoluta: le ruote sulle versione 6.0 e 7.0 . Il brand francese ha infatti realizzato delle ruote in carbonio con criteri di scorrevolezza e aerodinamica moderni: sezione interna maggiorata (16 millimetri), forma “a goccia” e tubeless ready. I profili montati sulle due versioni della Aircode DRS sono rispettivamente da 38 e 50 millimetri con pesi di 1.514 e 1.584 grammi. Sulla Aircode DRS si possono montare coperture con sezioni fino a 28 millimetri.

Anche l’attacco manubrio è… fatto in casa: è in alluminio 7075 e nella parte inferiore vi passano i cavi di freni e comandi per questo non è reversibile e lo si trova da 90 a 120 millimetri. 

La piega invece è in carbonio, ma con rinforzi in lega nella zona dove si va a serrare l’attacco. Questa pesa 255 grammi nella misura da 42 centimetri di larghezza. Si può chiedere anche col manubrio da crono, l’Aero Bars Ski.

I prezzi vanno dai 3.059 euro della versione 5.0 (Shimano 105, 11v) ai 6.999 della 8.0 (Shimano Ultegra Di2, 11v).