Terza gara e terza vittoria per Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite), ma questa volta il trionfo del campione d’Italia non è stato così semplice come ad esempio a Corridonia e prima a Jesolo.
Percorso piatto
Il percorso messo in piedi dagli organizzatori di Ladispoli era molto piatto e privo di grandi difficoltà, salvo qualche single track nel bosco ed era quindi difficile sorpassare e fare la differenza, col risultato che ben presto si sono trovati a confrontarsi testa a testa i due grandi protagonisti del circuito, lo stesso Dorigoni e Cristian Cominelli.
Jakob Dorigoni batte Cristian Cominelli a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)Dorigoni batte Cominelli (foto Bit&Led Fotografica)
Il crossista della Scott, partito peggio rispetto al rivale, dopo aver agganciato la maglia tricolore ha provato a fare la differenza, ma era praticamente impossibile, così i due si sono trovati a giocarsi la vittoria quasi in volata.
All’ultima curva
Si era infatti capito che decisivo ai fini della vittoria sarebbe stato l’ingresso per primi sull’ultima curva e Dorigoni ha scelto la traiettoria migliore, beffando ancora una volta un Cominelli ancora alla ricerca della sua prima vittoria stagionale. Terza posizione per Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli), contento di centrare il podio nella gara di casa, quarto il primo degli Under 23, il biker Davide Toneatti (DP66 Giant SMP) mentre il leader della classifica di categoria Marco Pavan (D’Amico Um Tools) ha chiuso sesto.
Il Giro d’Italia di ciclocross juniores premia Olivo e continua a cambiare di continuo scenario fra gli junior, a testimonianza di un certo livellamento dei valori. A Ladispoli (RM), nella tappa allestita dal Team Bike Terenziinsieme all’Asd Romano Scottiche cura l’organizzazione generale del circuito, si è avuto un vincitore diverso rispetto a quelli delle tappe precedenti.
Juniores in azione a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)Juniores a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)
Olivo, terzo nome
A trionfare sul veloce percorso del litorale laziale è stato Bryan Olivo (DP66 Giant SMP), tornato all’attività sui prati dopo aver affrontato nella settimana precedente la gara di categoria dei mondiali di Mtb a Leogang (AUT). Pur essendo la prova di Ladispoli in contemporanea con un’altra gara titolata di Mtb, gli Europei, Olivo ha optato per il Giro d’Italia e la sua scelta è stata premiata dalla vittoria, davanti al vincitore di Jesolo Eros Cancedda (Gs Sorgente Bradipozzo) e al pugliese Vittorio Carrer (Team Bike Terenzi), curiosamente ancora a secco di vittorie parziali, ma salito in cima alla classifica del circuito a testimonianza della sua costanza di rendimento.
Scotti al lavoro
Questo non fa altro che accrescere l’interesse per l’evoluzione della challenge di categoria, quanto mai incerta e seguita con grande attenzione dal Ct azzurro Fausto Scotti chiamato di qui a poco a diramare le convocazioni per gli Europei. Cambia proprietaria anche la classifica delle pari età (che a differenza degli uomini gareggiano insieme alle categorie assolute più grandi): decisiva la prima piazza a Ladispoli per Alice Papo (DP66 Giant SMP) che è riuscita a chiudere settima assoluta. Ingresso nella Top 10 anche per Lisa Canciani, sua compagna di squadra, terza di categoria Margherita Beatrice Oggero (Elba Bike). Anche qui comunque la parola fine alla sfida per la maglia rosa è ancora lungi dall’essere pronunciata.
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Dopo due tappe nelle quali aveva mostrato un grande progresso di condizione, Francesca Baroni a Ladispoli ha finalmente centrato il suo obiettivo: vestire la maglia rosa di leader del Giro d’Italia.
La prima a Corridonia
Già vincitrice la settimana precedente a Corridonia grazie anche al perfetto gioco di squadra con Gaia Realini, questa volta la campionessa d’Italia non solo ha fatto il bis di successi parziali, ma è salita anche in testa al circuito ed appare obiettivamente difficile scalzarla. L’ultima a cedere alla portacolori della Selle Italia Guerciotti Elite è stata Sara Casasola (DP66 Giant SMP), terza posizione per Alessia Bulleri (Cycling Cafè Racing Team), solo quarta la ex leader del Giro Gaia Realini (Selle Italia Guerciotti Elite).
Francesca Baroni precede Sara Casasola a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)Baroni su Casasola a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)
Fatica lockdown
Una vittoria, quella della Baroni, che le dà grande sicurezza. Anche lei ha subìto fortemente le conseguenze del lockdown, l’impossibilità di uscire e allenarsi ha influito sulla sua tempistica di preparazione.
«Un po’ mi è pesato perché è stato un periodo surreale – ha detto – non sapevo cosa aspettarmi e per me è stato particolarmente difficile non poter uscire in bici all’aria aperta ma la salute viene prima di tutto, perciò speravo solo che finisse il prima possibile per poter tornare alla vita quotidiana “normale”. Per quanto riguarda la forma non sapevo come potesse essere la mia condizione in confronto alle altre visto che abbiamo corso poco, comunque c’è sempre da lavorare e migliorare per i prossimi appuntamenti».
Donne in salute
L’andamento della gara conferma comunque la salute del movimento, soprattutto in vista di un Europeo dove, al di là delle imprese di Eva Lechner e dell’esperienza internazionale di Alice Arzuffi, anche queste ragazze sperano di potersi mettere in evidenza, considerando anche il fatto che nelle prime 11 posizioni l’unica vera elite era la Bulleri.
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Scotti ha già le idee chiare. Con la terza tappa a Ladispoli, il Giro d’Italia di Ciclocross è alle porte del suo giro di boa: si andrà avanti ancora per due settimane, poi inizieranno le prove internazionali a cominciare dagli Europei in Olanda. Il cittì azzurro, dopo tre intense settimane di gare, ha già un quadro abbastanza adelineato sulla spedizione continentale, il problema semmai è dato da come ci si arriverà data la situazione internazionale della pandemia.
«Diciamo anche “se” ci si arriverà – chiarisce – qui dobbiamo navigare a vista, la stessa Coppa del mondo è stata rivoluzionata rispetto agli inizi. In Olanda ora la situazione è molto grave: noi dovremmo gareggiare all’interno di un centro militare, sicuramente non ci sarà pubblico, ma bisogna vedere se questo per le autorità sarà sufficiente. Io comunque conto di portare una squadra presente in tutte le 6 categorie, ma ridotta nei numeri».
Atleti del gruppo giovani al via di Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)Atleti giovani al via di Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)
Cittì Scotti, in base a quanto visto nelle prime tre tappe, quali sono le categorie che godono di maggior salute?
Sicuramente quella che sta dando più spettacolo è quella junior maschile. C’è un grande equilibrio, ma si badi bene, è dato dal valore degli atleti, non c’è un livellamento verso il basso, anzi. Basti guardare la gara di Ladispoli, sono andati migliorando come tempi ad ogni giro, nel finale viaggiavano agli stessi ritmi degli open. Tra i ragazzi abbiamo davvero abbondanza, tanto che sarà difficile fare le scelte, ma credo che andremo con la squadra al completo.
Fra le juniores?
Qui la situazione è un po’ diversa, ma sicuramente 2-3 atlete sulle quali lavorare ci sono. Mi dispiace che non ci sia Lucia Bramati. Si è scelto di farla gareggiare all’estero ed è una decisione che non condivido, anche perché così salta la scuola e non va mai bene. Comunque c’è un certo fermento, il fatto che la Povo sia arrivata settima assoluta è un bel segnale.
Non va altrettanto bene fra le elite…
Ci affideremo a Lechner e Arzuffi che agiscono all’estero, altro di livello sufficiente per un confronto internazionale non c’è. La Lechner ha rinunciato all’Europeo di Mtb in pieno accordo con me e con il Ct della Mtb Celestino, ora farà riposo attivo fino alla gara continentale. E’ indubbio che a livello elite abbiamo un buco, che le under 23 dovranno colmare nel tempo. Lì abbiamo abbondanza di materiale, le ragazze stanno facendo faville: Baroni, Casasola, Realini, ma anche la giovanissima Borello al primo anno di categoria. Sono molto fiducioso su di loro.
In campo maschile Scotti pensa che la situazione sia più florida?
Parzialmente. Fra gli under 23 ad esempio ci sono numeri inferiori rispetto alle ragazze, vedremo fra Toneatti, Leone, Ceolin, lo stesso Pavan chi portare, anche in base alle caratteristiche del percorso olandese. Fra gli elite Dorigoni e Cominelli sono una spanna sopra tutti, anche se Folcarelli sta crescendo bene e potrebbe andare all’europeo anche lui se continua su questi livelli. Dorigoni non ha avuto ancora occasioni di confronto internazionale, ma credo che abbia buoni margini di crescita. Cominelli è un atleta esperto e generoso. Vedremo poi se insieme a loro partirà qualche reduce dagli Europei di Mtb. Mi piacerebbe avere i due Braidot, soprattutto Luca che viene da due medaglie di legno nella mountain bike, è stato sfortunato ma è cresciuto tantissimo. Colledani forse sarà ad Osoppo per la quarta tappa di domenica, su un percorso molto meno veloce di Ladispoli, dove conta la capacità di guida e i biker si trovano molto bene. Credo che dopo domenica avrò le idee già abbastanza chiare su chi convocare.
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