Team Polti, le armi segrete dei meccanici per bici tirate a lucido

05.05.2025
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Mancano sei giorni all’inizio del Giro d’Italia e nei magazzini delle squadre gli ultimi sono serviti per ripassare l’elenco dei materiali. Ieri i camion si sono avviati verso Bari, da cui saliranno sui traghetti per Durazzo. L’Albania ha aderito nel 2013 al Carnet ATA, il documento doganale internazionale che consente l’introduzione temporanea delle merci destinate a particolari eventi: la dogana dovrà essere informata di ogni oggetto in entrata nel Paese. Anche i camion e il noto pullman del Team Polti-VisitMalta sono già in viaggio.

Questo articolo è nato quasi per caso alcuni giorni fa, chiacchierando con il meccanico spagnolo del team – Ivan Moya – all’indomani del clamoroso blackout che ha letteralmente spento il Paese. Ed è stato così che ragionando di bici e ruote, alla fine siamo finiti a parlare anche dei lubrificanti in uso alla squadra.

Ivan Moya è uno dei meccanici spagnoli del Team Polti-VisitMalta (foto Maurizio Borserini)
Ivan Moya è uno dei meccanici spagnoli del Team Polti-VisitMalta (foto Maurizio Borserini)

Un tecnico in ritiro

Moya infatti si è messo a raccontare di quando nel primo ritiro di Oliva del Team Polti-VisitMalta si ritrovò a interagire con Massimiliano Brivio, uomo della ricerca e sviluppo di Arexons: la casa che produce i lubrificanti Svitol. Messo di fronte alla necessità di approfondire la conoscenza del ciclismo, il tecnico prese nota di ogni esigenza e proprietà richiesta per i prodotti da fornire alla squadra. E quando i cartoni contenenti le nuove forniture sono arrivati nel magazzino, i meccanici si sono resi conto che tutto era stato eseguito pressoché alla lettera. Si studia anche sui solventi e gli oli: quando si tratta di riportare all’efficienza la bici e poi tirarla a lucido, nulla può essere fatto a caso.

«Ero venuto qui in Spagna per riposarmi un po’ – racconta Moya, originario di Barcellona ma residente a Vigo – invece sono capitato nei giorni del mega blackout. E’ sembrato di essere tornati nel Medio Evo, solo con le candele. Un disordine incredibile. La gente senza telefono, senza internet e senza batterie. Poi per fortuna è tornato tutto a posto. Comunque, tornando a noi, Brivio è venuto per sviluppare il prodotto, capire le nostre esigenze e lavorare insieme per metterlo a punto. E’ tutto in continua evoluzione, stanno lavorando a qualcosa di cui non vi posso dire. Parliamo di prodotti per la rimozione dello sporco, ma hanno anche spazzole, spugne e diversi tipi di stracci per pulire qualsiasi parte della bicicletta. Vengono dalla pulizia degli interni e degli esterni delle auto, per cui hanno un sacco di prodotti che possono essere adattati al mondo della bicicletta con piccole modifiche».

Svitol ha sponsorizzato il Team Polti-VisitMalta per avere visibilità, ma anche sipporto in fase di sviluppo (foto Maurizio Borserini)
Svitol ha sponsorizzato il Team Polti-VisitMalta per avere visibilità, ma anche sipporto in fase di sviluppo (foto Maurizio Borserini)
Quindi vi danno anche prodotti per la pulizia?

Usiamo uno sgrassatore, che ci viene dato in due formati. C’è quello spray che va benissimo per chiunque voglia tenere bene la sua bici. Ci permette di sgrassare la catena, ad esempio, ma è anche un prodotto grasso. Si mette sui pignoni e sulla catena, si lascia agire ed è molto efficace. Lo usiamo anche per pulire alcune parti più piccole.

Fate tutto con lo spray?

Esiste anche la versione liquida, che sta in una bottiglia da cinque litri, che usiamo ogni giorno. Ma prima di tutto, le bici vanno lavate e per questo usiamo un sapone concentrato, che ha una consistenza quasi ceramica che usiamo anche per pulire il telaio e lascia una finitura decisamente buona.

Sapone che quindi si diluisce con acqua?

E’ un flacone e basta usarne un solo tappo, perché è un sapone molto concentrato, affinché faccia la schiuma e si possa applicare con una spugna.

La partecipazione di Zoccarato nella The Hills di Mattia De Marchi ha messo a durissima prova la bici (foto Chiara Redaschi)
La partecipazione di Zoccarato nella The Hills di Mattia De Marchi ha messo a durissima prova la bici (foto Chiara Redaschi)
Vi forniscono anche i lubrificanti?

Ci sono due versioni dell’olio. Quello Dry, per le condizioni di secco. E anche l’olio Wet, da bagnato. Li scegliamo a seconda delle situazioni e per ora ci sembra che funzionino bene. Non si tratta di cera o grafene, è un olio. Poi, a margine di tutti, stiamo sperimentando un grasso ceramico, ma non so ancora quando lo porteranno sul mercato. Per ora il grosso lo facciamo con un grasso bianco che contiene delle particelle di ceramica.

Anche i prodotti per catena vanno lavati dopo l’uso?

Sempre. Si applica il prodotto sulla catena e si fa agire per 15-20 secondi, non oltre un minuto. Poi si dà l’acqua per rimuovere il prodotto in eccesso.

Come si fa con i dischi dei freni?

Il prodotto che usiamo di più è un detergente a base di alcol isopropilico, che pulisce qualsiasi cosa e non la lascia bagnata. Evapora subito e va molto bene per i dischi e per qualsiasi altra parte della bici che possa sporcarsi di olio. Abbiamo dovuto ragionare su questo prodotto, dopo averne provati anche altri. Ad esempio nel catalogo auto avrebbero un solvente molto buono, che però danneggia le pastiglie dei freni. La bici frena bene, però fa un rumore troppo grande.

Una volta che la bici è stata lavata e lubrificata, viene spruzzata con un prodotto che la rende scintillante (foto Maurizio Borserini)
Una volta che la bici è stata lavata e lubrificata, viene spruzzata con un prodotto che la rende scintillante (foto Maurizio Borserini)
Servono prodotti specifici, chiaro…

Bisogna fare attenzione, deve essere specifico per la bicicletta. Le auto non danno questi stessi problemi, la bici è un altro mondo.

Per il carbonio delle ruote usate lo stesso sapone del telaio?

Sì, ma anche diverse spazzole e spugne. E alla fine, quando la bicicletta è pulita e lubrificata, abbiamo uno spray che lavora come un lucidante, sia per le bici da gara, sia per quelle di scorta che vanno sull’ammiraglia. E’ uno spray già miscelato con acqua e si usa perché la bici abbia una brillantezza superiore.

Avete la sensazione che la squadra sia il banco di prova per gli utenti che compreranno i prodotti?

E’ una certezza, non una sensazione. L’idea è nata quando abbiamo parlato nei loro uffici. E’ stato subito chiaro che volessero usare la sponsorizzazione per sviluppare il prodotto ed entrare maggiormente nel mercato del mondo delle bici. Per loro è abbastanza nuovo e il fatto che non siamo un team enorme, rende più svelti e precisi i feedback che ricevono.

Svitol appartiene ad Arexons: prodotti per auto che Polti-VisitMalta utilizza per la pulizia delle ammiraglie (foto Maurizio Borserini)
Svitol appartiene ad Arexons: prodotti per auto che Polti-VisitMalta utilizza per la pulizia delle ammiraglie (foto Maurizio Borserini)
Tutti questi prodotti sono sul camion oppure verranno riforniti durante il Giro?

Normalmente portiamo nel camion tutto quello che ci serve. Visto che stiamo andando in Albania, è necessario avere il Carnet ATA. Non si possono portare alcune merci e ripartire con altre a causa della dogana, quindi il camion deve essere carico di tutto ciò che ci serve. E di solito si va bene così, perché in un Grande Giro parto sempre con qualcosa in più di quello che è davvero necessario.